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Autore: BebaTaylor    13/03/2014    0 recensioni
Shane/Nicky+OC
Shane guardò la porta chiudersi e scoppiò a piangere. Nicky se ne era appena andato.
Non sapeva né come né perché ma era andato di nuovo a letto con lui. Si domandò con quale faccia avrebbe guardato Jackie quando sarebbe arrivata quel sabato, o con quale coraggio le avrebbe risposto al telefono.
Singhiozzò e si diede dello stupido per aver ceduto così facilmente a Nicky. Era da quando aveva conosciuto Jackqueline – sette mesi e mezzo – che non succedeva.
Con mani tremanti afferrò il cellulare, aveva un disperato bisogno di sentire la voce di Jackie. Mentre digitava il suo numero gli cadde l'occhio sull'ora. Le quattro del mattino. No, non poteva chiamarla, l'avrebbe solo spaventata. E non era sicuro che avrebbe detto qualcosa di sensato, così cambiò idea e le inviò un SMS. Prese il portafogli e tirò fuori una loro foto, baciò il viso della ragazza. Chiuse gli occhi sperando di svegliarsi e scoprire che era solo un terribile incubo.
“Sei sempre nei miei pensieri. Mi manchi. Ti amo.”
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Niente di quanto narrato in questa fanfiction è reale o ha la pretesa di esserlo. È frutto della mia fantasia e non vuole assolutamente offendere la persona in questione. I personaggi originali appartengono alla sottoscritta.


Sound of a Broken Heart

Parte IV


Shane abbracciò Jackie e le baciò la nuca prima di passarle la mano fra i capelli. «Ti preferisco quando li lasci al naturale.» mormorò facendo passare le ciocche lisce fra le dita.
Lei mugugnò qualcosa e sbadigliò. «Sono bella ugualmente, vero?» mormorò alzando il viso e guardandolo.
Lui sorrise dolcemente e le toccò il viso. «Sei sempre bella.» rispose e la baciò sulle labbra e la strinse a sé, respirando il suo profumo; posò la guancia sulla testa di Jackie e chiuse gli occhi.
Erano un paio di settimane che Nicky non gli stava più addosso, che non gli ripeteva di non sposare Jackie, che non lo tartassava più.
Inspirò lentamente e sfiorò il braccio di Jackie. «Dobbiamo andare, altrimenti perdiamo l'aereo.» mormorò; dovevano andare a Dublino per il battesimo di Lilly-Sue, la seconda figlia di Brian e Kerry.
Jackie annuì pigramente e si scostò, stiracchiò le braccia e sbadigliò. «Vado prima io.» borbottò alzandosi e andando verso il bagno.
Shane la guardò e sospirò, chiuse gli occhi e appoggiò la testa contro la tastiera del letto. Ritornare a Dublino voleva dire rivedere Nicky. Non voleva rivederlo se non fosse stato strettamente necessario.
L'unica cosa che lo consolava era che sarebbero rimasti lì due tre giorni e poi sarebbero tornati a Sligo per iniziare i preparativi del matrimonio. Sorrise nel pensare al suo matrimonio con Jackie. Ormai ne era più che convinto, lui l'amava e voleva passare il resto della sua vita con lei.
«Shane!» lo chiamò Jackie, «Dormi?»
Lui aprì gli occhi e sorrise. «No.» rispose, si alzò in piedi e baciò Jackie che si era già vestita, «Arrivo subito.» disse e scappò in bagno.

❦❦❦

Shane sorrise nel vedere Jackie che stringeva la piccola Lilly-Sue e pensò che sarebbe stata una madre perfetta. La guardò mentre sorrideva alla piccola che le stringeva l'indice con la mano piccola e paffuta.
«Stai facendo pratica?» domandò Mark.
Jackie sorrise e non rispose, guardò Shane e ridacchiò. «Stiamo facendo pratica, secondo te?» 
Shane arrossì e abbassò la testa, imbarazzato. «È un po' presto.» borbottò imbarazzato, allungò una mano e sfiorò la bambina.
«Troppo presto per i miei gusti.» s'intromise Nicky staccandosi dalla parete dove era appoggiato.
«Non è mai troppo presto.» cinguettò Brian prendendo in braccio Lilly-Sue. «Lo capirai quando avrai un figlio anche tu.»
Nicky scosse la testa e si sedette fra Shane e Jackie, posò le braccia sullo schienale del divano e con la mano destra sfiorò la nuca di Shane. «Sono ancora giovane per avere dei bambini.»
Shane si chinò in avanti per fuggire al tocco di Nicky e si domandò se lo stesse facendo apposta, si disse di sì, che Nicky lo stava facendo apposta.
La piccola Molly trotterellò fino al divano e si arrampicò sulle ginocchia di Jackqueline, lei la fece mettere comoda e le accarezzò la testa. «Stai viziando le mie figlie.» esclamò Brian che nel frattempo aveva passato Lilly-Sue a Kerry.
Jackie rise, «Sono così adorabili che non ne posso fare a meno.»  disse, «E lasciamele viziare, visto che le vedo pochissimo.»
«Potreste trasferirvi qui.» propose Brian.
«È un'idea perfetta.» esclamò Nicky, «Che ne dici, Shay?»
«No!» esclamò Shane a voce così alta che tutti lo guardarono e Molly si strinse a Jackie, «No,» riprese a parlare con voce normale, «io e Jackie preferiamo restare a Sligo, vicino alle nostre famiglie.»
Jackie annuì, «Sì, preferiamo rimanere a Sligo.»
Nicky non disse nulla e spostò le mani in grembo. «Ma Dublino è più grande, non dovresti muoverti quando abbiamo qualcosa qui...» disse guardando Shane.
Lui rimase in silenzio e si alzò in piedi, si avvicinò al tavolo e si versò un bicchiere di vino bianco. «Preferisco stare a Sligo.» borbottò. “Lontano da te.” pensò mentre beveva lentamente.
Nicky lo guardò e sorrise alzando un sopracciglio, Shane ebbe l'impulso di afferrare Jackie e andare via, lontano da Nicky. 
C'era qualcosa in lui, lo sguardo, il modo di fare, il sorriso, che lo inquietava e gli faceva venire voglia di scappare lontano.
Deglutì il vino e respirò a fondo.

❦❦❦

Nicky si avvicinò a Shane e lo guardò. «Come procedono i preparativi?» domandò sfiorando il tavolo accanto a lui.
Shane strinse le labbra e si chiese cosa fosse tutto quell'interessamento. «Bene.» rispose, «Stiamo decidendo la chiesa.»
Nicky annuì e sorrise come se la cosa gli interessasse. «Bene.» mormorò. Si girò e guardò il viso dell'altro. «Sei sicuro che è la scelta giusta?» domandò. «Credo che potresti pentirtene.» soffiò sulle labbra di Shane. Fece un passo indietro e sorrise.
«Ricorda che io ti avevo avvertito.» disse, «Jackie non mi piace, lo sai. E non voglio che la sposi.»
Shane fece un passo indietro e si trovò contro il muro. «Per favore, non dirle nulla.» supplicò. Nicky sorrise e gli accarezzò i capelli. «Tu fai quello che voglio e la tua amata Jackie non saprà nulla.»
Shane scosse la testa. «Basta.» disse, «Non puoi ricattarmi per sempre.» esclamò trovando un po' di coraggio. 
Nicky sorrise beffardo e piegò la testa di lato. «Tu credi?» domandò.
Shane annuì sempre più convinto. «Sì.» esclamò, «Sì, altrimenti racconto qualcosa io ai tuoi genitori.»
Nicky rise ancora più forte, «Non lo faresti mai.»
Shane annuì e si spostò di lato, «Non sfidarmi.» disse e uscì dalla stanza; si fermò lungo il corridoio e respirò a fondo, si sentiva spossato, come se avesse corso a lungo. Chiuse gli occhi e posò la testa contro la parete; strinse una mano nell'altra e sfiorò il cerchietto d'oro bianco che portava all'anulare sinistro.
«Lo sto facendo per Jackie.» mormorò sfiorando l'anello e lo fece ruotare, «Lo faccio per lei.»

❦❦❦

Stavano festeggiando il terzo posto di “Obvious” nella classifica Irlandese, erano solo loro, Shane e Jackie, Brian e Kerry – le bambine erano con i nonni materni –, Mark, Kian con Jodi – l'aveva conosciuta qualche mese prima – e Nicky.
Jackie stava chiacchierando con Kerry e Jodi, erano sedute sul divano e Kerry stava dando qualche consiglio sull'organizzazione del matrimonio a Jackie.
Shane le osservava mentre beveva la sua birra.
«Ancora della stessa idea?»
Shane sobbalzò quando sentì la voce di Nicky e si voltò lentamente, quasi temesse di trovare il diavolo dietro di lui e non il suo compagno di band. «Sempre.» rispose. «Non ho cambiato idea.»
Nicky sorrise e gli posò la mano sulla spalla, «Lo faccio per te.» mormorò, «Quella non è la donna giusta per te.» 
«Lei è la donna giusta per me.» replicò Shane e sentì l'irritazione, ma anche la paura, crescere dentro di lui.
«Se ne sei convinto...» il tono di Nicky era calmo, quasi di sufficienza. Scoccò un'ultima occhiata a Shane e se ne andò, sotto lo sguardo sbigottito dell'altro.
Lo guardò temendo che andasse da Jackie e le rivelasse ogni cosa ma Nicky, invece, raggiunse Mark, Kian e Brian. Shane sospirò dal sollievo e andò verso di loro.

Shane e Jackie erano in un angolo appartato a parlare, anche se in realtà non facevano altro che guardarsi negli occhi. Shane afferrò la mano di lei e toccò l'anello che le aveva regalato: un semplice cerchio di oro bianco con un brillante da un carato e mezzo.
«Sei stanca?» le domandò lui.
Jackie scosse la testa, «No, non sono stanca.» rispose con voce languida e dolce, «Sono solo un po' sbronza!» ridacchiò.
«Eccoli qua i due piccioncini.» esclamò Nicky raggiungendoli.
Shane non disse nulla mentre Jackie sorrise. 
«Cara Jackie, vuoi sapere qualcosa di divertente su Shane?» domandò Nicky e posò un braccio sulle spalle di Shane.
«No!» esclamò il ragazzo.
«Certo!» disse divertita Jackie. Anche gli altri li raggiunsero.
«Cosa sai che non non sappiamo?» domandò Mark.
«Stiamo sempre insieme,» esclamò Kian, «se sai qualcosa che non sappiamo devi dircelo!» scherzò.
Shane fissò i suoi amici e si sentì in trappola. Sapeva bene cosa avrebbe raccontato Nicky. «Ma no, non c'è nulla che non sapete!» disse sperando che gli altri – soprattutto Jackie –  cambiassero idea. Nicky sorrise e Shane capì che avrebbe raccontato tutto, la sua ultima speranza era che Jackie non credesse a una sola parola.
«Sai Jackie,» cominciò Nicky e strinse la presa sulla spalla di Shane, «Ti ricordi quando l'anno scorso siamo andati in Germania?» la ragazza annuì e Nicky sorrise. «Quella sera il tuo caro Shane ti ha tradito.»
Jackie aprì la bocca sorpresa, «Cosa?» strillò e guardò Shane, lui ricambiò lo sguardo sentendosi male. 
Nicky annuì, «Non solo quella sera ma anche quelle successive.» sorrise e continuò a guardare Jackie. «Anche quando tu eri lì... lui ha baciato un'altra persona.» 
Shane si coprì il viso con le mani, sentendo il suo cuore sgretolarsi ad ogni parola.
«E indovina con chi ti ha tradito?» continuò Nicky mentre gli altri erano in silenzio, troppo sconvolti per dire qualcosa. «Con me.»
«Nicky, smettila di dire stronzate.» intervenne Brian, «Non è divertente.»
«Oh, ma non sono stronzate, è la verità.» replicò l'altro, «Vero, Shane?»
Shane rimase in silenzio, lo sguardo fisso sulle sue scarpe, ogni singola parola lo distruggeva sempre di più.
«Shane... è vero?» pigolò Jackie.
Lui le prese la mano, incerto su cosa fare. Mentire o confermare? Sapeva che se avesse mentito Nicky gliela avrebbe fatta pagare e che se avesse detto la verità avrebbe perso Jackie. 
«Shane, avanti, dì che sono tutte palle.» esclamò Mark.
Shane sospirò e strinse più forte la mano di Jackie, sentiva gli sguardi degli altri su di sé, compreso quello vittorioso di Nicky. «È vero.» mormorò. «Ti amo, Jackie, scusa.» continuò alzando la testa e guardando la sua fidanzata.
Jackie lo fissò e si liberò della presa di Shane. «Non è vero.» disse e fece un passo indietro finendo contro Brian. «Perché?» domandò.
Shane non seppe cosa rispondere. «Mi dispiace.» sussurrò cercando nuovamente la mano di lei.
«Che cazzo hai combinato?» tuonò Brian e posò le mani sulle spalle di Jackie.
«Scusa.» Shane stava piangendo, guardò Jackie e capì di averla persa. «Io non volevo.» si giustificò sapendo bene che non c'era nessuna giustificazione per quello che aveva fatto.
«Io ti amo, scusa.» continuò Shane dopo un paio di singhiozzi e cercò le mani di Jackie ma lei si spinse contro Brian e portò le mani al petto. «Jackie... per favore... perdonami.» singhiozzò Shane e si appoggiò al muro, la testa bassa e gli occhi chiusi.
Nicky gongolò mentre Shane piangeva. Jackie si guardò le mani e lentamente si sfilò l'anello di fidanzamento e con le mani che tremavano lo diede a Shane, lui lo strinse nel pugno non capendo cosa fosse.
Jackie respirò a fondo e si allontanò, passando fra Mark e Brian, ignorando  i richiami di Kian. Brian guardò Kerry e lei annuì, insieme a Jodi andò alla ricerca di Jackie.
«Perché l'hai fatto?» chiese Brian a Nicky.
Il più grande scrollò le spalle. «Era giusto che sapesse.» rispose, «Si stanno, o devo dire che si stavano, per sposare?»
«Ma tu stai sorridendo!» gridò Mark, «Sei felice che si siano lasciati!»
Nicky alzò ancora le spalle mentre Shane scivolava per terra senza smettere di piangere. 
Aprì lentamente la mano e guardò l'anello, urlò e pianse ancora più forte. Jackie se ne era andata, l'aveva persa per sempre. Si abbracciò le ginocchia e gli sembrò che il suo corpo venisse dilaniato. Era finita, era tutto finito. Aveva perso tutto. 
Mormorò il nome di Jackie in una lania senza fine, come se sussurrare il suo nome la riportasse indietro. Ma Jackie non tornò indietro

❦❦❦

Shane arrancò sul vialetto della piccola casa di Jackie. Brian e gli altri lo avevano convinto ad andare da lei e chiederle nuovamente scusa. Lui non era del tutto convinto che lei lo avrebbe ascoltato ma desiderava disperatamente Jackie nella sua vita. Aveva detto a sua madre che lui e Jackie avevano litigato, non aveva avuto il coraggio di dirle la verità. Si domandò cosa avesse detto Jackie ai suoi genitori. Prima lo adoravano e adesso?
Sospirò e suonò il campanello, dopo quella che gli parve un'eternità la porta si aprì di uno spiraglio. «Ciao Jackie.» mormorò lui guardandola.
«Aspetta.» disse lei e richiuse la porta. 
Shane rimase fermo e si domandò cosa stesse facendo Jackie e perché non lo avesse fatto entrare. “No! Non può essere con un altro!” pensò terrorizzato.
La porta si aprì nuovamente e Jackie passò a Shane una grossa scatola di cartone. «Tieni, non li voglio più.» disse. 
Shane guardò la scatola e poi Jackie, «Aspetta! Parliamo, per favore!» esclamò guardando la porta ormai chiusa. Rimase lì qualche minuto sperando che Jackie aprisse la porta, poi tornò in auto. Tolse il coperchio e rimase sconvolto quando vide il contenuto: erano i regali che aveva fatto a Jackqueline in quei venti mesi di relazione. Afferrò l'orsetto di pezza con il grande cuore rosso fra le zampine e sentì  le lacrime scivolare lungo le guance.
Posò il viso contro il pupazzetto e percepì il profumo di Jackie. Gli mancava terribilmente, più di quanto potesse immaginare. Sistemò l'orsetto nella scatola e partì. Jackie gli aveva ridato l'anello, Jackie gli aveva restituito i regali, Jackie non rispondeva alle chiamate, ai messaggi o alle email. Jackie non voleva vederlo.
Si fermò, le lacrime gli impedivano di vedere al di là del suo naso, cercò di respirare a fondo e un singhiozzo gli sfuggì dalle labbra mentre lo stomaco si stringeva in una morsa dolorosa. Strinse il volante e posò la testa sulle mani. Perché non aveva detto nulla a Jackie? C'erano state tante occasioni in cui avrebbe potuto farlo, invece era stato zitto.
E aveva rovinato tutto. Non si sentiva così male, così debole, stupido e inutile da tanto tempo. 
Era solo, senza Jackie. Lo stomaco si torse un'altra volta, aprì la portiera e vomitò sul ciglio della strada. Boccheggiò e si pulì la bocca con la mano. 
Era tutto finito.
Jackie non sarebbe mai tornata da lui.

❦❦❦

Tutti lo odiavano, Shane lo sapeva bene. Alla fine aveva detto la verità ai suoi genitori che erano rimasti in silenzio a lungo prima di mormorare un “Ci hai deluso.”
Shane si rigirò nel letto, aveva deluso la sua famiglia, aveva deluso i suoi amici, aveva deluso Jackie. Sospirò e si alzò in piedi, alla ricerca di un qualcosa che gli facesse dimenticare tutto. In un mobile della sala trovò una bottiglia di Whisky. Tornò in camera bevendo il liquido ambrato, si sedette sul letto e guardò la scatola che gli aveva dato Jackie. Sospirò e bevve ancora. 
Si alzò barcollando e raggiunse la scatola sulla scrivania, guardò il contenuto mentre le lacrime gli bagnavano le guance. Ormai aveva perso il conto di quante volte aveva pianto in quei dodici giorni. Tante, troppe. Neppure per Nicky aveva pianto così tanto.
Shane scosse la testa e afferrò l'orsetto e lo strinse al petto, incespicando nei suoi piedi andò in bagno e si guardò allo specchio; non si radeva da quasi una settimana e gli occhi erano circondati da occhiaie violacee.
“La mia Jackie non mi vuole più.” pensò per l'ennesima volta. Con un gesto brusco aprì l'antina del mobile specchio e prese la boccetta di sonniferi. Erano l'unica cosa che lo aiutava a dormire almeno un pochino.
Tornò in camera sua, riprese in mano la bottiglia si sedette sul letto, posò con delicatezza l'orsetto sul cuscino e bevve ancora.
Ingoiò due pillole. 
Fissò la foto di lui e Jackie che teneva sul comodino.
Un altro sorso, altre due pillole.
Jackie non sarebbe mani tornata con lui.
Altre pillole, altro whisky.
Lui l'amava ancora.
Un altro sorso, ancora pillole. Si sdraiò sul letto e strinse il pupazzo. Chiuse gli occhi, le palpebre erano pesanti come macigni, come il peso che aveva dentro di lui.
Singhiozzò ancora e si raggomitolò in posizione fetale. Sperò di svegliarsi e trovare Jackie al suo fianco.
Se non fosse successo, non voleva più svegliarsi.

Ok, avrei dovuto postare il capitolo ieri sera, ma mi sono messa a giocare a Sauerbraten, ho guardato Law & Order: SVU, ho giocato di nuovo e mi sono dimenticata di postare, anche se il capitolo era pronto. Manca l'ultimo pezzo, che posterò domani, altrimenti diventava troppo lungo. Ho aggiunto qualcosina e si è allungato il tutto.
Intanto vi ricordo il mio sito italiano su Shane e la relativa pagina facebook

   
 
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