Until the end

La ragazza dai capelli corti e biondi entrò nel backstage e si diresse verso le chitarre, prese la sua e si mise ad accordarla dopo aver lanciato uno sguardo alle altre; finalmente i Deathly Lullaby erano riusciti ad andare oltre i locali underground e a salire su un palco vero: quella sera avrebbero aperto il concerto degli Avenged Sevenfold.
La giovane toccò la collanina che portava al collo, era una medaglietta bianca con sopra un nome non suo
-Visto? Ce l’abbiamo fatta..-
disse guardando verso l’alto
-Chi c’è?-
una voce la fece sobbalzare e un uomo entrò nel suo campo visivo
-Tu sei la chitarrista dei Deathly Lullaby, io sono..-
-So chi sei-
gli sorrise e Synyster Gates si sedette vicino a lei, che arrossì, aveva superato la fase da fan girl dopo la seconda volta che si erano inconrati, ora riusciva anche a sostenere un discorso
-Con chi stavi parlando?-
la chitarrista sgranò gli occhi, non pensava l’avesse sentita, lui la guardò e la chiamò con il nome che portava al collo
-Oh.. non è il mio nome..-
abbassò lo sguardo
-La tua ragazza?-
l’altra scosse la testa sorridendo
-Abbiamo in comune più di quanto credi, Gates-
-Chiamami Brian-
sorrise, lui
-Allora? Chi è questa ragazza?-
-una vostra grande fan, è.. Era la mia migliore amica-
alzò gli occhi cercando di non fare cadere le lacrime che iniziavano a riempirle gli occhi
-Posso.. Posso sapere cosa è successo?-
lei lo guardò lasciano una lacrima libera di attraversarle la guancia
-È morta-
Brian si rivide negli occhi colmi di dolore della ragazza
-Era anche la batterista della band.. Un incidente me l’ha portata via..-
continuò lasciando le lacrime solcarle il volto, allora Syn capì il significato della frase “Abbiamo in comune più di quanto credi”, era la cosa peggiore che avrebbero potuto condividere
-Le sarebbe piaciuto esserci stasera, conoscervi e parlarvi..-
rimasero in silenzio e Gates si mise a smanettare con il telefono
- È lei?-
su youtube aveva trovato un “Funny Moments” dei primi tempi dei Deathly Lullaby
-Si, la piccoletta con i capelli mezzi verdi-
nel video la chitarrista inseguiva la batterista che le aveva rovesciato mezza bottiglia di birra sui capelli per poi darsi alla fuga bevendo e ridendo, la ragazza e l’uomo risero guardando il video
-Jimmy fece una cosa simile a Johnny-
disse Brian, poi incrociò gli occhi pieni di nostalgia e dolore dell’altra
-Come fate ad andare avanti?-
era scoppiata e l’unico gesto che sembrò giusto in quel momento, al chitarrista, fu quello di abbracciarla
-Come fate a salire su quel palco? Come fate a continuare il sogno senza la persona che sognava con voi?-
Syn boccheggiò
-Come?-
-Lui è con noi-
lei sciolse l’abbraccio e lo guardò interrogativa, tra le lacrime
-Ogni giorno e ogni sera, sul palco, a casa, per strada, in macchina, sull’aereo, sul tourbus.. Lui è affianco a noi e..-
fece un respiro profondo
-Sono sicuro che anche lei è con voi, con te.. E lo sarà sempre-
la più giovane mostrò all’uomo il tatuaggio che aveva al centro del petto
-Esatto-
risaltavano sulla pelle chiara due bacchette incrociate e la scritta “Until the End”
-Stasera Jimmy non sarà solo-
non sapeva quanto avesse ragione.

***

-Ehy piccoletta! Stanno iniziando, non vuoi stare sul palco con loro?-
la più bassa guardò il gigante dagli occhi celesti
-Mi sentiranno?-
le diede una spintarella senza rispondere, lei si affiancò alla sua migliore amica che sentì solo calore, nient’altro, ma capì che erano di nuovo loro due su quel palco.

Tutta colpa di un sogno, spero vi piaccia.
Revengeance_