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Autore: Riza28    30/06/2008    4 recensioni
non avrebbe mai creduto di poter piangere per qualcuno, e invece ora si trovava a stringere al suo petto il corpo fragile di una ragazzina, lasciando che il dolore lo consumasse lentamente, tra lacrime e grida, sentiva il cuore spezzarsi con una lentezza esasperante
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una lacrima che non era riuscito a controllare era sfuggita, cadendo sulla guancia della bambina che l’uomo teneva tra le braccia; non avrebbe mai creduto di poter piangere per qualcuno, e invece ora si trovava a stringere al suo petto il corpo fragile di una ragazzina, lasciando che il dolore lo consumasse lentamente, tra lacrime e grida, sentiva il cuore spezzarsi con una lentezza esasperante.
Le aveva spostato un ciuffo di capelli dalla fronte sporca di sangue a dietro l’orecchio e l’aveva vista sorridere debolmente
“ signor Jose “ aveva sussurrato la bimba
“ non parlare Henrietta “ più che ordinargliele quelle parole le aveva implorate
“ devi resistere, tra poco verranno a prenderti e tornerai a stare bene “ la voce gli tremava e non era per niente sicuro di quello che aveva detto, ormai era da quasi mezzora che nessuno si era fatto vedere e il corpo della bambina continuava a perdere sangue; l’aveva fissata in viso e aveva notato la ferita d’arma da fuoco all’occhio sinistro, le labbra secche, ma ancora distese in un sorriso pieno di gioia.
Non era ancora riuscito a realizzare la situazione, aveva sempre pensato che quel giorno non sarebbe mai arrivato, e invece quel terribile momento l’aveva devastato senza che neanche se ne accorgesse.
“ sono felice signor Jose “ “ Henrietta “ aveva pronunciato il suo nome in un sospiro disperato
“ sono felice perché.. “ la bambina aveva tossito e un rivolo di sangue le aveva colorato di un rosso acceso la pelle bianca come la neve “ perché sei qui con me “ perché quelle parole erano state come una pugnalata al petto?? Dio!! Si sentiva così inutile, non poteva fare niente per lei e si odiava per questo; dall’inizio del progetto una parte di lui era sempre stata contro, non riusciva ad accettare di prendere delle bambine così piccole e ancora piene di cose da vivere e trasformarle in macchine da guerra, ma quelli erano gli ordini e lui aveva obbedito; sin dalla prima volta che aveva scelto Henrietta come sorella aveva sentito un legame crearsi tra di loro, e col tempo si era davvero affezionato a quella bambina, tanto che quando poteva la portava in giro a fare delle passeggiate o la portava sul tetto a vedere le stelle; come rideva quando le vedeva luminose nel cielo e come era sempre curiosa di imparare nuove cose.
Le voleva davvero tantissimo bene e al solo pensiero di poterla perdere voleva morire; la fissava sorridere in una pozza di sangue, la fissava sorridere mentre teneva stretta, stretta la sua mano, la fissava e si odiava, perché era solo una bambina, una bambina che doveva ancora vivere, uscire con gli amici, avere una famiglia, trovare il primo fidanzato e dare il primo bacio… e invece era li che sorrideva, consapevole che la fiamma della sua vita si stava lentamente spegnendo.
“ mi dispiace… non sono riuscito a proteggerti… e tu devi vedere ancora così tante cose “ di nuovo una lacrima gli aveva carezzato la guancia, cadendo sulla bocca a forma di cuore della bambina
“ signor Jose.. non piangere “ faticosamente Henrietta aveva alzato un braccio e con la sua piccola mano paffuta gli aveva sfiorato la guancia, in un gesto delicato, che racchiudeva il suo amore per quell’uomo che da quando ricordava le aveva insegnato tutto.
Mentre stava li a terra a cercare un solo e unico motivo per cui non sentirsi uno schifo, aveva visto l’attenzione della bambina essere attratta da qualcosa nel cielo; aveva alzato gli occhi ed era rimasto sorpreso nel vedere il cielo ricoperto da una miriadi di stelle cadenti; quello era un momento perfetto; solo loro, la notte e le stelle, quello che lei aveva sempre desiderato
“ guarda! “ la bambina indicava le stelle con il dito e rideva di gioia
“ dobbiamo esprimere un desiderio.. “ l’uomo aveva chiuso gli occhi, desiderando che la bambina non morisse e quando li aveva riaperti l’aveva scoperta a fissarlo
“ signor Jose…. Io sarò sempre al tuo fianco. “ si era morso le labbra, per non scoppiare in un pianto liberatorio
“ mi prometti una cosa? “ aveva annuito
“ ogni volta che guarderai le stelle cadenti penserai a me… vero signor Jose? “ l’aveva abbracciata, sentendo un piccolo lamento di dolore uscire dalle sue labbra
“ ti voglio bene.. Henrietta “ una mano della bambina gli aveva sfiorato i capelli, per poi cader a terra senza vita.
Si era staccato e l’aveva vista.. la sua vita si era spenta, ma non quel suo sorriso, ancora pieno di calore; ora le lacrime avevano preso a scendere senza controllo e lui si era appoggiato al petto della ragazza, gridando disperato.
Alla fine lei se ne era andata, facendogli promettere di ricordarla ogni volta che avrebbe visto le stelle cadenti; non l’avrebbe mai potuta dimenticare, era la sua sorellina, le voleva un bene immenso ed era sicuro che avrebbe preso il suo posto in mezzo a tutte quelle stelle e che sarebbe stata sicuramente la più luminosa e la più sorridente.
Le aveva posato un bacio sulla fronte e si era addormentato stringendola tra le braccia.
Quella notte era perfetta, il silenzio, loro e le stelle.
  
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