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Autore: Nueblackcrow    30/06/2008    2 recensioni
“Chi diavolo sei tu ?” . La voce dell’uomo era tremolante , spaventata ; si ritrovava ritirato in un angolo della stanza buia e tremava come una foglia , gli occhi sgranati , la bocca spalancata : “Ti prego … Lasciami andare …” . Il tono supplichevole , il respiro affannato , il sudore che colava a fiumi dalla testa ; nel centro della stanza , seduto comodamente sul divano in pelle , una figura , una sagoma , scura guardava sorridente la sua preda che rantolava come un topolino . Fuori pioveva e le ampie porte-finestre della stanza venivano inondate dall’acqua e il rumore dello scrosciare faceva da sottofondo a quella scena spaventosa che un fulmine , cadendo dal cielo , illuminò per un istante mostrando a terra , in un lago di sangue , il cadavere supino di una donna le iridi spalancate e la bocca aperta in una smorfia terrificante
Genere: Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Chi diavolo sei tu ?” . La voce dell’uomo era tremolante , spaventata ; si ritrovava ritirato in un angolo della stanza buia e tremava come una foglia , gli occhi sgranati , la bocca spalancata : “Ti prego … Lasciami andare …” . Il tono supplichevole , il respiro affannato , il sudore che colava a fiumi dalla testa ; nel centro della stanza , seduto comodamente sul divano in pelle , una figura , una sagoma , scura guardava sorridente la sua preda che rantolava come un topolino .
Fuori pioveva e le ampie porte-finestre della stanza venivano inondate dall’acqua e il rumore dello scrosciare faceva da sottofondo a quella scena spaventosa che un fulmine , cadendo dal cielo , illuminò per un istante mostrando a terra , in un lago di sangue , il cadavere supino di una donna le iridi spalancate e la bocca aperta in una smorfia terrificante ; ma il fulmine illuminò anche il volto della figura che siedeva sul divano , la pelle era pallida , i capelli corvini lunghi fino alle spalle , gli occhi spalancati color del diamante che lasciavano intendere una malvagità fuori dal comune , reggeva nella mano destra un bicchiere di vino ormai praticamente vuoto : “Caro dottore , le è mai passato per la mente che , in questo mondo , ci fossero anche altre creature oltre agli uomini ?” .
 La figura parlò solo ora , la voce cupa e cavernosa , quasi bitonale : “N… No … Ma … Ma … Quest ... Cosa … C’ entr …” . Azzardò l’uomo , balbettando pietosamente .
“Centra molto , invece” . Esclamò la figura , interrompendo il fastidioso balbettare del vecchio : “Suvvia Dottor Cognac , lei lo sa meglio di me , avanti si mostri per quello che è realmente” . Il tono era ovviamente di sfida , mentre , nell’oscurità , i denti bianchi e splendenti della figura comparvero dal buio , come dotati di luce propria .
Detto ciò il vecchio parve cambiare espressione , sempre spaventata ma ora meno pietosa , anzi sembrava furente : “Maledetto , chi diamine sei ?!” . Esclamò urlando mentre il suo corpo si ingigantiva , ingrossandosi , alzandosi , coprendosi di pelo e facendo spuntare degli artigli terrificanti dalle dita , il volto diventava simile a quello di un lupo con zanne enormi al posto dei denti ; i vestiti si stracciano e cadono a terra , ma nonostante la mostruosità di quella apparizione , la figura non mosse un muscolo , se non quello  della bocca , per allargare in modo smisurato il suo ghigno .
Quello che poteva essere definito un Lupo Mannaro si lanciò contro la sua preda , investendo tutto quello che trovava molando un’artigliata verso il suo avversario .
Tutto si fermò .
 Rimase fermo in quella posizione per un attimo , prima che del sangue cominciò a colare dal muso del mannaro , subito dopo una mano gli passò attraverso il torace passando per il plesso solare e trapassando la colonna vertebrale .
Il braccio viene poi , lentamente , ripiegato mentre il Dottor Cognac cadeva , ormai defunto a terra , tornando lentamente normale .
La figura ora completamente insanguinata , si disse tra sé , col volto sporco del rosso liquido , ma senza spegnere il suo sadico ghigno : “Questo ora dovrà andare in tintoria” .
Poi si rivolse al nuovo cadavere : “Chi sono ? Valentine Mackenzie , per servirla” . Il sorriso era terrificante mentre il suo corpo si muoveva fuori dalla stanza .

  
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