Un fruscio, un muoversi di foglie.
Un essere dalla pelle lentigginosa e una massa arruffata di capelli – se così li si poteva definire – comparve dal nulla, proprio davanti alla mora.
Courtney Porter studiò con attenzione il nuovo venuto, emerso dal folto della giungla in quel momento.
Lei quel ragazzo dai capelli rossicci – molte ciocche erano aggrovigliate tra loro, come se non avessero mai visto un pettine.. e probabilmente era così! – l’aveva già incontrato…
L’aveva salvata dall’attacco di un intero esercito di malefiche scimmie che l’avevano aggredita, neanche tre ore prima. (Che brutta, bruttissima esperienza, non ci voleva più pensare.)
quella stramba... creatura.. era stata gentile a soccorrerla e ad evitare che divenisse lo snack di un branco di irascibili primati.
E lei gli era riconoscente, moltissimo: l'aveva pure ringraziato ed era una cosa che non era abituata a fare. Courtney era quel tipo di persona che preferiva cavarsela da sola e così aveva sempre fatto.
Ma questo non significava che apprezzasse la cavalleria.
Però..
Non si aspettava di trovarselo di nuovo davanti. Lui l'aveva aiutata, lei l'aveva ringraziato. Punto. Fine. Amen. Questione chiusa.
Quella creatura un po' scorbutica, che assomigliava tanto ad un uomo eppure non lo era del tutto…
Perché era lì?
 
Il ragazzo-scimmia avanzò qualche passo verso di lei, muovendosi come fosse un gorilla.
Courtney sbuffò, assumendo un cipiglio severo.
- Senti un po’, tu, che ci sei venuto a fare qui? - sbottò allora, sistemandosi le pieghe della semplice gonna rossa che indossava.
Il ragazzo non capì la domanda, oppure non vi diede peso, e da accovacciato che era si mise in posizione verticale. O quantomeno, ci provò.
Un po’ traballante, cercò di abituarsi alla posizione eretta.
- Courtney.- disse, con voce graffiante e incespicando appena.
Già, “Courtney”.
È l’unica parola che avesse mai sentito dire da lui, fino a quel momento, oltre che al proprio nome: Scott.
Courtney e Scott.
Quel selvaggio conosceva solo quelle due parole.
L’ispanica non lo ammetterà mai neppure a se stessa, ma i loro nomi avevano un'assonanza tutta particolare se pronunciati uno accanto all'altro…
 
Mentre la mora era persa nei suoi inconfessabili ragionamenti, il rosso la sorpassò rapidamente, sbirciando verso il campo che suo padre e il signor Burromuerto avevano montato.
 
- Ehi! ehi, no! Dove credi di andare? Torna qui!- lo ammonì Courtney, non appena si rese conto che Scott aveva iniziato a giocherellare con un pregiatissimo servizio da the.
Il suono di porcellana in frantumi aveva riportato bruscamente l’esploratrice alla realtà.
Furente per il guaio, la signorina Porter lo sgridò pesantemente.
- Ma guarda cosa hai combinato! Quel servizio da the era il mio preferito! Tornatene nella tua giungla prima di combinare qualche altro guaio, mi hai sentito?! – ordinò, puntando imperiosamente il dito verso i fitti alberi di quel luogo.
Scott tornò a concentrarsi completamente su di lei, guardandola dritto negli occhi e corrucciando appena il labbro, segno che aveva inteso.
 
- No! Non provare a commuovermi, sai? Guarda che con me non funziona! Smettila di farmi gli occhi dolci, ho detto di no!-
Scott si fece più vicino, gli occhi grigio fumo che la fissavano supplichevole.
- Courtney…-
Oh, dannazione!
 
Courtney resistette ancora qualche secondo prima di capitolare.
- Eh va bene.- sospirò, portandosi una mano a massaggiarsi le tempie. – va bene, puoi restare. Ma smettila di guardarmi come un cucciolo ferito.-
L’espressione di Scott divenne all’istante soddisfatta e .. maliziosa forse?
- Ma ti avverto, se vuoi restare qui dovrai imparare a comportarti come una persona a modo, sono stata chiara? - ingiunse la ragazza, giusto per aver l’ultima parola.
Il ragazzo-scimmia esibì un mezzo ghigno e poi scomparve dietro una pila di bauli.
 
 

Whatever you do, I’ll do it too
Show me everything and tell me how
 
(Qualunque cosa tu faccia, la faro anche io.
Mostrami tutto e dimmi come…)

 
 
Quando Courtney Porter sentì un tremendo fracasso giungere sino a lei – rumore di pentole che cozzano tra loro – gemette di irritazione.
C’era un sacco di lavoro da fare…
 
 
 
 
 
 
 
 





 
Angolo del Corvo:
 
Ok-ok-ok, so che volete linciarmi.
E’ da un po’ che avevo nell’archivio questa Scortney (uh-uh, il nome della coppia è troppo buffo) e siccome ora stanno trasmettendo gli episodi di All Stars in italiano… ho deciso che era il momento di rispolverarla.
Con sommo rammarico trovo che le traduzioni di alcune frasi in inglese (e certo, perché io mi sono guardata prima gli episodi in inglese, non potevo mica aspettare v.v) sono tremende. Uff, pazienza.
Comunque, quando ho scoperto questa coppietta per la prima volta mi stavo, per l’appunto guardando gli episodi in inglese con mia sorella – che è un genio – e la sua prima esclamazione è stata: C’è profumo di nuove coppie…
E’ qualcosa di geniale. E inquietante. Soprattutto inquietante, ma geniale.
Sulle prime sono rimasta sconvolta da questa nuova coppia, mi sembrava assurda.
 

Courtney e Scott?
Courtney… e Scott?
Courtney e Scott?!

 
Comunque alla fine mi sono ritrovata a pensare che.. non erano poi così male, anzi.
È un accostamento di caratteri interessante..
Quindi, mi son detta, perché no?
(La Dott resterà sempre una mia OTP, comunque. Ma così come tollero – e spesso apprezzo.-  la Zott, mi pare giusto dare una chance anche a questa coppia.)
Voi che dite, è una OS decente? Lo spero, perché a me piace tanto ^^
 
Vi lascio con un bacione
Kiss

The Raven