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Autore: Ema Penniman    14/03/2014    1 recensioni
Gran brutto posto l’inferno per un angelo del signore. Nessuna organizzazione. Caos ovunque. I nervi del povero angioletto erano a fior di pelle. Non potevano assumere una cameriera? Almeno per riordinare un po’.
Cas fece una smorfia. Il disordine proprio non gli andava giù. In generale era così per tutti gli angeli, ma lui lo odiava in particolar modo.
Genere: Comico, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Autrice: Ema Penniman
RatingVerde 
Pairing: Destiel. 
Fandom: Supernatural

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono assolutamente!

A Soul from Hell

 

 







L’angelo chiuse gli occhi aspettandosi il peggio, ma non accadde nulla. Le fiamme non gli lambivano le ali. Il caldo non lo disturbava affatto e la sua grazia era ancora intatta e salva.

Aveva sempre temuto l’inferno ma in quel momento non gli sembrava poi così spaventoso.

Quando gli avevano ordinato di salvare l’anima dell’uomo giusto dall’inferno, aveva dubitato del compito che gli era stato assegnato, ma era comunque sceso negli inferi.

Dean Winchester era un uomo divertente. Gli piaceva osservare lui ed il fratello, Sam, dall'alto dei cieli. Conosceva tutte le loro imprese a memoria. In realtà non avendo molto da fare, in paradiso, tutti si divertivano a guardare i Winchester. Quella era sicuramente la cosa più divertente che era capitata da trecento anni a questa parte. Da quando Napoleone non aveva conquistato tutta l'Europa.

Castiel si guardò intorno.

Gran brutto posto l’inferno per un angelo del signore. Nessuna organizzazione. Caos ovunque. I nervi del povero angioletto erano a fior di pelle. Non potevano assumere una cameriera? Almeno per riordinare un po’.

Cas fece una smorfia. Il disordine proprio non gli andava giù. In generale era così per tutti gli angeli, ma lui lo odiava in particolar modo.

C’erano diverse celle, se cos’ potevano essere definite, piene di anime urlanti, ma di quella di Dean Winchester, nemmeno l’ombra.

Non potevano mettere una sorta di accettazione all’ingresso? Sarebbe stato molto più semplice per tutti, ma no! Lì doveva essere un casino totale. E non per essere pignoli, ma non c’era nemmeno l’ingresso.

Cas continuò a girovagare per i veri piani e dislivelli, finchè un rumore non attirò la sua attenzione. Si accostò alla parete. Era stato un singhiozzo. Qualcuno stava piangendo. Si soffermò alla porta in metallo che chiudeva la cella e sbirciò dallo spiraglio.

Quando lo vide inarcò le sopracciglia. Era proprio Dean. O meglio, la sua anima.

Castiel la osservò per qualche secondo. Era l’anima più luminosa che avesse mai visto. Con tanto dolore e tanta sofferenza, ma pur sempre luminosa.

“Cosa ci fai tu qui?” non si era nemmeno accorto che qualcuno era arrivato alle sue spalle.

Si voltò velocemente. Un demone. Occhi bianchi che brillavano alla luce delle fiamme.

“Sono l’angelo Castiel”

“Lo vedo. Cosa. Ci. Fai. Tu. Qui?”

“Ho ricevuto l’ordine di portare l’anima di Dean Winchester via da qui”

“Alastair, smettila di rompere le palle. Non sono in vena di giochetti. Porta il tuo culo lontano da qui” il cacciatore, dall’altra parte della porta sembrava più seccato del solito.

Castiel approfittò della distrazione del demone per metterlo fuori combattimento con uno dei suoi assi nella manica angelica.

Aprì la porta della cella del Winchester che ora lo guardava scettico “Chi sei?”

“Sono Castiel” rispose impassibile.

“Si, come vuoi, ma il mio turno è finito per oggi” Cas inclinò il capo. Non comprendeva gli umani.

“Sono Castiel, l’angelo del signore. Sono qui per salvare la tua anima dalla  perdizione”

Il cacciatore lo fissò per qualche secondo per poi roteare gli occhi e sbuffare sonoramente “Si, è questa è Sparta.  Davvero. Oggi Alastair si è divertito molto, glielo concedo, ma basta. Non mi va di scherzare, vai a disturbare
qualcun altro” l'espressione di Castiel era sempre più perplesso “Questo è l’inferno. Ne sono più che sicuro”

Dean lo osservò per qualche secondo “Amico, sei sicuro di stare bene?” disse avvicinandosi a lui. Fece per posargli una mano sulla spalla,  ma il palmo incominciò a bruciargli.

“Ma che diamine?! Chi diavolo sei tu?”

Cas lo guardò aggrottando la fronte “Ho detto di essere un angelo del signore”  ripetè alzando la voce.

“Si, non c’è bisogno di urlare, ti sento.” Ribatté il cacciatore “spiegami un po’, tu sei qui perché qualcuno mi vuole fuori da questo posto?” l’angelo annuì “è stato Sam, vero?” Castiel scosse celermente la testa “Tu sei il
primo uomo giusto che ha ceduto, causando la rottura del sigillo. L’ordine di liberare la tua anima dall’inferno, mi è stato impartito dall’alto, Dean Winchester”

“E tutti gli angeli hanno l’aspetto di esattori delle tasse?” Cas si guardò. Non comprendeva le parole del maggiore dei Winchester. Il cacciatore continuava ad osservarlo aspettandosi una risposta. L’angelo avvertì una strana sensazione. Non se ne curò completamente.

“Devo portarti fuori di qui” Dean inarcò un sopracciglio “E come farai, angelo del signore? Non puoi semplicemente afferrarmi e vol-” e invece poteva.

Castiel lo afferrò per una spalla e spiegò le sua ali. L’ani del cacciatore si contorse, bruciata dalla purezza angelica.

Dean lanciò un urlo.

“Sono costernato” disse Cas. Non sopportava di vedere il Winchester in quel modo. Gli trasferì parte della sua grazia.

Dean si calmò immediatamente, ma Castiel sentì tutto. Ogni pensiero che aveva avuto il cacciatore durante la sua vita. Tutto ciò che aveva provato.

L’angelo, leggermente frastornato da quella vagonata di sensazioni non si accorse nemmeno di essere arrivato davanti alla tomba di Dean. Teneva ancora stretta la spalla del ragazzo.

“Cosa hai fatto, Cas?” lo osservò. L’aveva chiamato Cas. Notò che non gli dispiaceva affatto. Al contrario gli piaceva.

“Dean, dovevi essere liberato. Questo è il tuo corpo” dalla mano libera dell’angelo scaturì una lice intensa.

“Cosa mi hai fatto, Cas?” ripetè il Winchester.

“Ho condiviso la mia grazia con te” non aveva ancora lasciato la presa sulla sua spalla.

“Non ricorderai nulla di me, ma io si, e veglierò su di te finchè non ti sveglierai, Dean Winchester”

Castiel fece per ritirare la mano, ma Dean la fermò “Se hai visto quello che penso, sai che non mi fiderò di te, cercherò di ucciderti” Cas scosse la testa dolcemente “Non puoi uccidere un angelo. Non me” afferrò entrambe le
spalle del cacciatore e lo spinse verso il terreno.

 









 
Spazietto di Ema

Ciao a tutti :D
Questa è la seconda storia che scrivo su Dean e Cas :D 
Spero vi piaccia. L'ho iniziata a scrivere a novembre a scuola. Ieri ho finalmente deciso di incollare insieme tutti i vari pezzi che avevo nei libri e quaderni, perchè stavo leggermente sclerano a trovarmeli sempre in giro.
Comunque non so perchè il mio stupido cervello abbia partorito questa idea. Credo perchè mi premeva sapere come diamine l'avesse tirato fuori da quel marasma.
Bene, buona notte a tutti, visto che sto publicando alle dieci di sera xD
Fatemi sapere cosa ne pensate
Bye :D
 
 
 
   
 
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