Un pomeriggio di studio…
Un
pomeriggio… cosa poteva avere di così speciale un pomeriggio di studio? Assolutamente niente apparentemente… Tutto se il pomeriggio di
studio si svolge a casa Uchiha. L’amore di una vita può essere
cancellato bruscamente dalla scoperta di un fratello maggiore
straordinariamente bello?
Sakura
Haruno era stata innamorata di Sasuke Uchiha dalla prima
liceo. Durante gli anni in cui era stata in classe con lui non ci aveva quasi mai parlato, se non per cose necessarie. Ma un progetto scolastico avrebbe cambiato tutto. Almeno
questo era quello che pensava la rosa.
“che cosa pensi di fare? Anzi no che
cosa pensi che voglia fare lui,
questo pomeriggio? Sasuke Uchiha che non ti ha mai cagato per cinque anni? Sei
davvero così illusa da pensare che proprio oggi succederà qualcosa che cambierà la tua vita? Ma non farmi ridere” così parlava Ino Yamanaka.
Lo specchietto aperto mentre la ragazza si ritoccava il trucco
durante la lezione di matematica. Sakura che era stata costretta a essere la sua compagna di classe mugolò distintamente, poi
sbuffò.
“la
tua è tutta invidia, stupida smorfiosa!” Ino chiuse lo specchietto dorato con
uno scatto e fissò con i grandi occhi azzurri la rosa che le sedeva accanto. Un
sorriso divertito si fece spazio sul volto della ragazza.
“io?
Invidiosa? E perché dovrei? Io che Sasuke Uchiha me lo
sono fatta uhm, fammi pensare, direi almeno 18 volte, 19 se contiamo anche
quella in macchina… ma quella… quella preferirei
dimenticarla” Sakura guardò la bionda
con invidia. Non si fece però scoraggiare.
“beh
non è importante!” Sakura si mangiucchiò le unghie smaltate di fuxia. Ino la guardò
scettica. Poi sorrise guardando davanti a lei.
“già
forse non ha molta importanza!” ridacchiò Ino.
Sakura
la guardò ora con odio.
La prima volta che Ino Yamanaka lo aveva fatto
era stato all’età di quattordici anni, a quell’età Sakura si vantava di aver dato il primo bacio a stampo.
Ino era stata con i ragazzi più carini della scuola: Neji Hyuga, Kiba Inuzuka,
Shikamaru Nara e anche con Sasuke Uchiha. Invece La
sua prima volta era stata con Naruto Uzumaki,considerato uno dei più
sfigati della scuola. Non era stato come se lo immaginava,
anzi era stato terribile. Di certo lei non poteva paragonarsi a Ino, la personificazione della bellezza femminile. Non che
Sakura si ritenesse brutta, ma si sentiva decisamente
inferiore.
“che m’importa di lei!” pensò Sakura.
La
lezione era terminata.
“Sasuke!”
strillò Sakura.
Sasuke,
che in quel momento stava uscendo dalla classe, si girò infastidito. Sakura
corse verso di lui. Il suo era uno sguardo di sufficienza.
“si?”
Sakura arrossì. Non riuscì a parlare inizialmente. Sasuke sbuffò annoiato.
“
perché non vieni adesso a casa mia? Così almeno non hai il problema di trovare la strada!” Sakura alzò lo
sguardo. Che pensiero carino! Sasuke stava guardando
tuttavia verso Ino. La ragazza era piegata verso i libri. Si poteva vedere
tutto attraverso la scollatura nella maglietta bianca attillatissima.
Sakura avrebbe voluto farla sparire dalla faccia della terra.
“ehm.. penso che possa andare bene!” Sasuke si girò verso la
rosa e tentò di mascherare la delusione nel distogliere lo sguardo dalla bionda
per prestare attenzione alla Haruno. Non era difficile immaginare con chi volesse finire in gruppo.
“perfetto,
allora prendi le tue cose, sbrigati!” Sakura corse verso il banco gettando
dentro lo zaino tutte le cose alla rinfusa.
“ehi
calma, calma, finisce che metti dentro anche la mia roba !” disse Ino con
freddezza. Sakura la guardò male, poi si mise lo zaino
sulle spalle. Sasuke era ancora sulla porta a guardare Ino. Sakura si presentò
davanti al moro.
“eccomi!
Sono pronta!” disse raggiante Sakura.
“oh,
si bene, andiamo!”rispose distratto.
La
strada per andare a casa di Sasuke fu abbastanza breve, e naturalmente
silenziosa. Sakura lo guardava con la coda dell’occhio. Lui
invece guardava dritto davanti a sé.
Arrivarono
davanti alla casa in poco tempo. Sasuke estrasse le chiavi dalla tasca dei jeans firmati. Sakura aveva il cuore che le batteva a
mille. Entrare in casa Uchiha…
E
la porta si aprì.
La
casa era grande, più di quanto si fosse immaginata.
“di
qua!” disse Sasuke freddamente. Sakura lo seguì entusiasta.
“ehm
lì c’è la mia camera, io devo fare una telefonata…” Sakura annuì ed entrò timidamente
nella stanza.
“adesso
ti calmi, respiri e ti tranquillizzi, cazzo…” poi
inspirò ed espirò. Si guardò in giro. La camera ben ordinata rispecchiava
perfettamente il carattere del moro. La ragazza si sedette sulla sedia davanti
alla scrivania…e aspettò…
Sasuke non si fece vedere
per parecchio tempo. Sakura per un momento pensò che si fosse dimenticato di
lei. Sasuke si
ripresentò dopo quasi mezzora. Sakura alzò lo sguardo verso il ragazzo
entusiasta. Lui però nemmeno la guardava.
“bene
dai incominciamo a fare questo progetto!” disse il moro annoiato.
Sakura annuì vigorosamente. Iniziarono a
lavorare. Sasuke era freddo, non pensava ad altro se
non al fare la ricerca. Non degnava di uno sguardo Sakura nemmeno per sbaglio. A volte anzi le sembrava quasi che fosse infastidito, come se lei
fosse di troppo.
Sakura
non ce la faceva più: era proprio come aveva detto Ino…
“sc..scusa devo andare un secondo
in bagno… ehm arrivo subito!” Sasuke nemmeno la guardò, annuì e continuò a
lavorare. Sakura corse fuori dalla stanza. Le lacrime stavano per sgorgare
ma la rosa si fece forza e le ricaccio in gola. Si appoggiò ad una
porta, lontana dalla camera di Sasuke.
Ma che cosa aveva di più Ino di lei?
Che cosa?
Maledizione…
Iniziò
a prendere a pugni la porta che aveva davanti, senza sosta.
“ehm..ehm.. io dovrei entrare in
camera mia, ma fai pure, anche se, se vuoi te la apro io… non c’è bisogno di
sfondarla…” Sakura si fermò agghiacciata. Una voce molto simile a quella di
Sasuke aveva parlato. Si girò a scatti. E rimase senza
fiato. Un ragazzo alto, moro era davanti a lei. Aveva i capelli lunghi, legati
in una coda, ma alcuni ciuffi uscivano da essa ,e ricadevano leggeri ai lati del
volto.
Una maglietta nera, attillata risaltava i
pettorali scolpiti. Gli occhi scuri, così belli e misteriosi. Sakura non sapeva
che dire…che fare… chi era…
“è
tutto ok?” il ragazzo aveva appoggiato un braccio al muro. Sakura per poco non
svenne.
“sei
la nuova ragazza di Sasuke?” Sakura scosse la testa, incapace di proferire parola.
“mmh… e posso sapere come mai sei qui allora?” il ragazzo
l’aveva squadrata da capo a piedi. Il suo sguardo indagatore non aveva
abbandonato un solo attimo la rosa.
Sakura
scosse la testa, e tentò di riprendersi.
“oh..ehm…
io sono la compagna di studi di Sasuke” Il ragazzo fece un sorriso malizioso.
“solo compagna di studi, o compagna di studi approfonditi di
anatomia?” la ragazza assunse quindi un colorito molto simile al bordeaux e
puntò tutta la sua attenzione su una piastrella del pavimento.
“dobbiamo
fare una ricerca per scuola…” la piastrella aveva assunto un
aria davvero interessante.
“io
sono Itachi, il fratello di Sasuke!” Sakura alzò lo sguardo. E
così era quello il fratello di Sasuke. Le voci su di lui erano infinite. Molti
dicevano che fosse il ragazzo più bello sulla faccia della terra.. non era difficile da pensare in effetti. Sakura
continuava a guardare inebetita il moro. Era una sua impressione o il moro si
era avvicinato a lei?
“ora
potresti anche dirmi il tuo di nome”
…non
era un’impressione, forse…
“mi
chiamo Sakura, Sakura Haruno” Itachi inclinò la testa. Sakura arrossì, si sentiva a disagio, eppure…
“Haruno
ma dove diavolo eri finit…ah Itachi… non dovevi
tornare la sera tardi?” disse Sasuke glaciale. Itachi alzò un
sopracciglio, poi fece spallucce.
“già
ma sono arrivato prima, sai com’è….sorpresa!” il ragazzo non toglieva gli occhi
di dosso da Sakura.
“senti
noi dobbiamo fare una ricerca…” Itachi guardò il fratello, con aria divertita.
“e chi ti ha chiesto niente?” Sasuke lo guardò in cagnesco,
poi fissò Sakura.
“dai
vieni!” disse Sasuke. Sakura annuì e si voltò.
“piacere
di averti conosciuta…” Itachi aveva una voce davvero sensuale.
“…Sakura…”
il modo in cui il ragazzo aveva nominato il suo nome
le fece venire la pelle d’oca. Sentiva il suo sguardo addosso.
Tornò in camera di Sasuke e continuò a
svolgere il lavoro con lui. Dopo un po’ fissò l’orologio: doveva tornare a
casa…
“io
ora dovrei proprio andare” disse Sakura timidamente.
“beh
allora ci vediamo domani, stessa ora…” Sakura annuì e si mise lo zaino sulle
spalle. Sasuke l’accompagnò fuori dalla porta. Nel
corridoio però trovò Itachi. I due si scambiarono uno sguardo terribile. Sakura
invece appena lo vide sobbalzò.
“accompagno
io Sakura alla porta…” il cuore di Sakura batteva a mille. Sasuke guardò
perplesso il ragazzo. poi scrollò le spalle.
“fai
come vuoi”
“a
domani Sasuk…” ma quello si era già voltato per
andare via. Itachi prese la mano della ragazza. Sakura diventò totalmente rossa
a quel gesto.
“ehi
non dirmi che sei innamorata di mio fratello…” Sakura arrossì ancora di più.
“sai
perché se fosse così… questo non ti farebbe il minimo effetto…” Itachi prese
all’improvviso per un fianco la ragazza, e la baciò. Sakura rimase di sasso. Le
sue labbra erano così morbide….
Rimase
inebetita, incredula…
Quella
situazione era davvero assurda…
Itachi
si staccò dolcemente da lei, ancora scossa.
“lo
sai che mi sono dovuto trattenere da quando ti ho
vista?” fu istintivo. Il segno delle cinque dita sulla guancia del moro. Sakura
aveva ancora la mano sospesa per aria, chiedendosi il motivo di quel gesto.
Itachi invece dal canto suo si massaggiava la guancia rossa divertito.
“dunque non sei una ragazza di quel tipo?” Sakura guardò
furente Itachi.
“no!”
non lo era davvero?
“mmh, capisco, con la maggior parte funziona…davvero
curioso!” Itachi non sembrava per niente arrabbiato. Sakura se ne sorprese.
“mi
chiedo per chi tu mi abbia preso!” disse Sakura avviandosi verso la porta
d’ingresso ormai visibile.
“per
una ragazza che probabilmente sei ma che non lo vuole far vedere!” la sua voce
suadente la faceva impazzire, tentò di estraniarsi da
quel sentimento. Sentiva i passi del ragazzo seguirla.
“e
se non ti facessi uscire?”
“non
mi conosci neppure!”
“poco
importa, sei carina,molto carina, tanto basta”
“la
stessa cosa però non vale per me, non sapevo nemmeno della tua esistenza, non
ho idea di chi tu sia…”
“anche questo non ha importanza…”
Sakura
si fermò di colpo e si voltò.
Itachi aveva le braccia incrociate. Era bello
da mozzare il fiato…
“che vuoi da me eh?” disse Sakura infastidita. Itachi si
avvicinò, di più, di più, sempre di più. Era a poca distanza dal volto della
ragazza, sorrise..
“secondo
te?”
“dove è la gonna? La gonna maledizione!” Sakura stava
cercando per la camera. Era più disordinata di quella di Sasuke, più grande…
Itachi
era sdraiato sul letto, la fissava, divertito. Sakura
lo guardò di sfuggita. Sbuffò.
“non
c’è da ridere…idiota…” Itachi si mise a sedere. La gonna rosa shocking stretta
in mano. Sakura lo guardò male. Si avvicinò al ragazzo tentando di
togliergliela di mano. Ma quello si ritrasse.
“non
è divertente!” Itachi ridacchiò.
“eccome
se lo è…” Sakura porse
la mano. Itachi rise più forte.
“pensi
davvero che te la ridarò?” Sakura si mise le mani sui fianchi magri. La
camicetta era ancora sbottonata.
“non
posso uscire così!” Itachi si alzò e si avvicinò alla rosa. Era impressionante
quanto fosse più alto di lei.
“sono
sicuro che faresti felice un sacco di gente però…” le
sussurrò all’orecchio. Poi le diede un bacio sul collo e le mise in mano la
gonna. Sakura si voltò e lo vide scomparire nel bagno.
Sbuffò
nuovamente, però stavolta comparve un sorriso sul volto della rosa. Si infilò la gonna di fretta. E
guardò l’ora, davvero troppo tardi. Non importava però, già che cosa le importava del resto?
Si abbottonò la camicia. Prese lo zaino
buttato per terra e se lo mise sulle spalle.
La
testa di Itachi sbucò dal bagno.
“quando devi tornare per la ricerca di mio fratello?”
“domani…”
Itachi sfoggiò un sorriso divertito.
“allora
a domani, piccola…”
“se, se come no…” ridacchiò Sakura. Itachi la prese per un
braccio e la trascinò in bagno dandole un bacio che le mozzò il fiato.
“renderò
la tua ora di studio un pochino più divertente…” le sussurrò il moro all’orecchio.
Sakura chiuse gli occhi. La cosa le poteva davvero piacere.
Sakura
1, Ino 0…
già questa volta, per la prima volta aveva battuto la bionda. Ino
avrebbe pagato per andare con uno come Itachi Uchiha.
Schioccò un bacio sulla guancia del moro e
uscì dalla stanza,
trionfante.
In questa One-Shot per la prima volta ho voluto cimentarmi in una ItaXSaku, beh spero che il risultato vi sia piaciuto.
Voglio
ringraziare Bambi88, dalla quale ho preso spunto per il pomeriggio di studio
dalla sua one-shot “take me breath
for the first (or last)
time…” grazie mille ancora ^^
Bacini a tutti
Charlotte