Everything for a  black nail-varnish (Tutto per uno smalto nero)

 

 

Non ricordo precisamente come sia cominciato tutto ciò: prima che io entrassi in questo continuo circolo vizioso dal quale non so proprio uscire…

Ricordo solamente che la prima volta che lo vidi, immediatamente, lo odiai con tutta me stessa. Comincio a ricordare che ero al centro commerciale: dovevo comprare alcune cose di vitali importanza per le ragazze come me, trucchi, creme per viso e corpo e lo smalto nero; tutto cominciò per uno smalto, uno di quelli che si trovano ovunque, ma il caso volle che quel giorno ne rimanesse solo uno.

Avanzai fino all’espositore degli smalti: quando fui ad un passo dal tanto agognato smalto, vidi una mano candida prendermelo da sotto gli occhi: incazzata nera alzai gli occhi contro colei che mi aveva appena procurato un simile affronto.

-        MIO!- oh accidenti, non è “colei”, diciamo pure colui: sembra la mia copia al maschile, capelli biondi fermati in parte da una coda alta, occhi azzurri e pelle lattea, colui che da quel giorno rese la mia vita impossibile

-        Scusa…ma l’ho visto prima io quello…- cominciai io, facendo un po’ la gattamorta con lui, che, normalmente, essendo un ragazzo avrebbe dovuto cadere ai miei piedi senza esitazioni. Invece questo tizio non fece una piega

-        Eh no, baby! Io l’ho preso ed è mio…- allora cominciai a supplicarlo, manco quello smalto fosse di vitale importanza

-        E dai, che te ne faresti? Sei un ragazzo, è una cosa da ragazze lo smalto…-

-        E chi te lo dice questo, baby?- fece lui avviandosi verso le casse con il “mio” smalto in mano

-        Beh, non ho mai visto ragazzi che comprano articoli del genere! A meno che…- “oh mamma è gay, sono sicura” gli feci uno sguardo allusivo

-        Non darmi del frocio che mi offendo! E comunque sono un musicista…è il marchio della nostra band, semplice…- arrivammo insieme alla cassa: lui pagò lo smalto e io, senza rendermi conto misi anche la mia roba sulla cassa, anche se non avevo ancora intenzione di uscire da lì.

 

Una volta fuori dal centro commerciale, lui mi chiese il perché continuassi a seguirlo, nonostante lo smalto se lo fosse aggiudicato lui più di mezz’ora prima.

-         È che è molto strano…come si chiama la tua band? Magari vi ho già sentiti suonare in qualche discoteca del posto…-

-        Impossibile…non credo che i locali che tu frequenti siano il nostro genere…- mi rispose lui indifferente, continuando per la sua strada

-        E perché dici che non frequenteresti i posti che frequento io?- gli chiesi io, curiosa

-        Perché noi siamo gli “Akatsuki”, suoniamo nei bassi fondi, non nei locali modaioli e di tendenza dove andate solitamente voi, figli di papà  tutti i sabato sera…- fece lui brusco aumentando ancora di più il passo, tanto che per stargli dietro cominciai quasi a correre.

-        Perché secondo te io sono una di quelle? Ma per favore! Compro l’intimo ai grandi magazzini, il mio guardaroba avrà sì e no due capi firmati…vengo anch’io da quelle parti, bello…- gli confidai io, non sapendo nemmeno il perché stessi parlando di cose così private con uno sconosciuto

-        Non ci credo nemmeno se lo vedo…hai l’aria di quelle fighette che in posti dove vivo io non ci metterebbero nemmeno la punta del piedino…- continua lui sprezzante squadrandola da capo a piedi

-        E va bene, scommettiamo che sono proprio come te?- io cominciai a sfidarlo, quelle sfide che portarono alla mia rovina definitiva, una seria infinita di continue provocazioni e sfide che mi portarono a diventare quello che sono ora.

-        Baby, non vorrei mai che ti sporcassi il bel visino ad andare in giro x i bassi fondi…però, ci sto, tanto sodi vincere…dunque…chi vince si aggiudica lo smalto…- e tirò fuori dalla tasca la magica bottiglietta che tanto bramavo

-        Qua la mano, socio!- gli strinsi la mano. Non sapevo nemmeno come si chiamasse quello sconosciuto, che piano piano sarebbe entrato nella mia vita senza più uscirne…prima di andarsene si girò verso di me

-        Comunque io sono Deidara, baby…- ammiccò verso di me

-        Ino Yamanaka…-

 

Ci provo con una nuova long-fic…pairing insolito, ma a me piace…

Leggete e ditemi ke ne pensate

Kiss8 a presto^^

Ketyblack