Anime & Manga > Magister Nagi Nagi
Segui la storia  |       
Autore: Killkenny    30/06/2008    1 recensioni
Una collaborazione tra Meinos Kaen (storia e testi) e KillKenny (traduzione dall'Inglese all'Italiano) dritta dritta per voi da FanFiction.net!
Un ermellino. Un cerchio magico. Una carta.
Ok...
COSA CI FA UN NINJA BIONDO AL MAHORA!?!

Questa la premessa di questa fanfiction.
Un ottimo lavoro, vedrete!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione, Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pactio!

Pactio!

 

 

 

Nota del Traduttore: Sinceramente, è la prima volta in assoluto che tento di tradurre una qualsiasi cosa dall’inglese all’italiano. Per carità, a leggere sono ABBASTANZA bravo… comunque, dato che mi sembrava un crimine lasciare questa cross fiction in lingua d’Albione, ho chiesto ed ottenuto il permesso da Meinos Kaen, già autore sull’EFP, a tradurre i capitoli finora pubblicati di quest’opera.

Perciò, spero che sia voi che l’autore mi perdonerete eventuali errori di traduzione…

 

--

 

Disclaimer: Io non posseggo né Negima né Naruto.

 

Dopo aver letto tutti gli spoiler su Negima, mi è venuta l’idea di questa fanfictio.

Ora, prima che me lo chiediate nelle recensioni… NON CI SARÀ DELLO YAOI!!! Seriamente, con tutte le ragazze di Negima…

 

E adesso… iniziamo!

 

Prologo:

 

“Wow… non avevo idea che ci fossero altre località nascoste come il mio villaggio…” Di sicuro era un bel posto nuovo, per Negi. Dopo tutto, era il completo opposto del posto in cui era nato. Aveva sempre vissuto in una cittadina inglese in cui alcune persone erano in grado di usare la magia. Invece, in quella cittadina chiaramente di stampo orientale, vi erano dei ninja.

Il ragazzo di nove anni aveva ricevuto il suo incarico. Andare in Giappone ed insegnare al Mahora Gakuen. Ma sulla strada, aveva dovuto fermarsi in quel villaggio perché necessitava di ricaricare le sue energie magiche per l’altra metà del viaggio… o meglio, del balzo. Per rendere il viaggio più semplice, avevano dato a Negi uno speciale artefatto che, alimentato dai suoi poteri, gli avrebbe permesso di coprire le distanze in pochi minuti. Ovviamente, Negi non aveva abbastanza potere per questo. Doveva fare tre fermate in tutto. Fortunatamente, era l’ultima fermata. Una volta che avesse ricaricato ancora una volta i suoi poteri, sarebbe stato in grado di raggiungere il Giappone, finalmente. Bastava giusto un’ora …

Ma abbiamo visto varie volte come un paio d’ore possano fare la differenza. Specialmente se una certa altra persona stà seguendo i movimenti di Negi, pianificando di incontrarlo quando fosse arrivato a destinazione. Dopotutto, un ermellino parlante è decisamente troppo strano persino in un villaggio ninja!

 

--

 

“Umh… cosa posso fare…”

Naruto, sorprendentemente, si era scoperto a non aver niente da fare. C’era ancora un giorno prima dell’incontro finale con Iruka – sensei all’Accademia, dove avrebbe detto a lui e agli altri promossi alcune cose sul diventare genin e così via. Ma ora, si annoiava. Quel giorno non voleva allenarsi perché il giorno successivo non voleva arrivare in ritardo. E quindi rimaneva un’ultima opzione… Che fece apparire sul viso di Naruto un sogghigno birichino.

“È… tempo di scherzi!” Ghignò mentre si sfregava le mani. Dopotutto, era passato parecchio tempo dall’ultima volta che ne aveva fatto uno… tre giorni. Ora, per trovare la vittima perfetta… si guardò intorno. Notò una persona inusuale da vedersi. Un moccioso con gli occhiali ed una staffa portata sulla schiena, indossante una tunica larga… Ora, questo era sospetto. Perché un ragazzino doveva indossare una tunica? A meno che… Naruto ricordò una volta in cui aveva sentito Iruka – sensei parlare con una madre furibonda di far indossare una tunica a dei pervertiti che avevano fatto qualcosa a dei bambini… forse era un pervertito in mantella trasformato! Era tempo di fare uno scherzo anti – pervertito! Girò subito dietro un angolo.

“Umh… penso sia meglio che io mi prepari bene… Sì! Lo attirerò con una scusa e PAM! Colpito! Henge!” E con un rapido sigillo ed uno sbuffo di fumo si trasformò in una versione vestita della Oiroke no Justu. Era tempo di mettere in pratica l’idea …

 

--

 

Kamo era un ermellino. Un appartenente alla gloriosa stirpe di Caith Sith senza legami, libero come l’aria… Eccetto per il debito di gratitudine che aveva con un ragazzino. Un ragazzino di nome Negi Springfield. Aveva sentito della sua importante missione, e pur essendo preoccupato non poteva aiutarlo. Dopotutto, un ragazzino di dieci anni che andava a fare l’insegnante in Giappone… Sarebbe stato un compito veramente difficile persino per il suo aniki. Per questo aveva deciso di seguirlo e finalmente era riuscito a raggiungerlo, anche se era stato costretto ad usare parecchi ermellino dollari per acquistare gli incantesimi necessari per seguirlo a Konoha. Alla fine, stava aspettando che camminasse in un luogo in cui un ermellino parlante potesse sbucare fuori e ringraziarlo… Per esempio, un vicolo buio sarebbe stato l’ideale. Ma non si aspettava di certo che Negi venisse avvicinato da un’affascinante ragazza bionda. Forse… C’era tempo per fare un pactio, prima di incontrare aniki. Avrebbe ottenuto un po’ di ermellino dollari. E sapeva come. Aveva visto il film, dopo tutto… “I 101 Dalmata” o qualcosa del genere…

 

--

 

Negi era rimasto leggermente sorpreso quando una ragazza era improvvisamente balzata fuori da un vicolo chiedendogli di aiutarla per qualcosa. Si trattava di recuperare qualcosa che era finito su un albero. A prima vista si trattava di una di quelle cose che i ninja lì attorno portavano sulla fronte. Senza che se ne accorgesse, mentre saliva l’albero, la ‘ragazza’ si preparava a stenderlo non appena fosse tornato a terra. E quando Negi, abbastanza goffamente, cadde dall’albero, ‘lei’ tirò indietro il pugno, pronta a colpirlo in testa, anche se era già a terra.

“Ahiahiahi… Onee-chan, che male… Uh?” Negi alzò la testa… e si spaventò nel vedere la ragazza prepararsi a prenderlo a pugni. Ma quello che accadde dopo lo spaventò ancora di più.

L’ermellino nascosto decise di usare quell’occasione per mettere in atto il suo piano. Uscì subito dal suo nascondiglio e corse attorno alle gambe della ‘ragazza’, tenendo una corda in bocca.

“Eh?” Naruto rimase sorpreso da quello che accadeva, mentre cadeva verso Negi… E sfortunatamente, se Negi fosse rimasto a terra non sarebbe accaduto niente, anche se la henge del ninja era svanita da poco, ovviamente. Ma il mago inglese, abbastanza spaventato, aveva deciso di alzarsi… e cosi…

“!”

“!”

Quello che sarebbe successo con Sasuke il giorno dopo avvenne con Negi quel giorno… con la differenza che un ermellino aveva tracciato un circolo di vento e luce attorno ai due esclamando “pactio!”… giusto per vomitare dopo aver capito cos’era accaduto. Una carta apparve nelle mani di Negi.

“…”

I due ragazzi rimasero bloccati per… dieci secondi circa. Poi cacciarono un urlo così forte da terrorizzare chiunque fosse nel raggio di dieci chilometri. E da qualche parte, Sasuke Uchiha rabbrividì.

“Cos’è… questa sensazione?” È come se un milione di yaoi – fangirls si fossero risvegliate dal loro sonno… Ma allora perché mi sento al sicuro?

 

Pactio!

Prima Ora: Il bacio della sventura

 

Ora, qual è la prima cosa da fare se anche accidentalmente hai baciato un ragazzo di dieci anni? Naruto, ancora urlante assieme al ragazzo, corse al suo appartamento, risultando difficile a vedersi per i pedoni. Arrivato lì, prese a lavarsi i denti, usando più dentifricio che poteva.

Contemporaneamente, ficcò l’altra metà del tubetto di dentifricio nella bocca dell’altro ragazzo.

“LAVA! LAVA COME SE LA TUA VITA DIPENDESSE DA QUESTO!” E neanche troppo sorprendentemente, il ragazzo obbedì, usando lo spazzolino di riserva di Naruto.

“Ho baciato un moccioso di dieci anni… ed era il mio primo bacio… NOOOOO! DOVEVO FARLO CON SAKURA – CHAAAANNNN!” Naruto stava piangendo persino l’anima, in un certo senso. Sorprendentemente, Negi, paragonato a lui, sembrava molto più maturo. Almeno non si stava comportando come Naruto.

“Emh… su… non è mica come… se fosse la fine del mondo…” Disse il futuro insegnante. Ma Naruto urlò di rimando…

“È PEGGIO! È LA FINE DELLA MIA VITA AMOROSA! AAAARGHHHH! SPERO SOLO CHE NESSUNO CI ABBIA VISTO!!!” Naruto, da tanto passava dall’arrabbiatura alla depressione, sembrava una donna con ‘le sue cose’. Poi… passò alla curiosità. “A proposito… Che diavolo sei?”

“Emh…” Negi si grattò nervosamente la nuca. Non si aspettava quella domanda… perlomeno non così presto.

“Voglio dire, non stai usando una henge, ma quel bastone, quella mantella, i pantaloni e le scarpe… Non sei di Konoha, questo è sicuro…” Fece Naruto grattandosi perplesso la nuca. “Bhè, fa niente. Se sparisci il più rapidamente possibile io potrò negare tutto, nel caso qualcuno faccia domande…”

“Emh… probabilmente… uh?” Improvvisamente Negi notò qualcosa che usciva dalla sua tasca. Lo tirò fuori: si trattava di una carta. Una strana carta. Il dettaglio più evidente che si poteva vedere su di essa era un’immagine… del ragazzo che gli stava davanti. In una posa appariscente, in cui il lato destro del suo volto ed il relativo braccio erano più visibili. Sul volto un sorriso fiero, con il pollice della mano sinistra chiusa a pugno in su. Ma la cosa più particolare era… l’arma? la cosa legata al braccio destro. Sembrava composta da due lame triangolari, una nera, una bianca, ciascuna grande come il suo avambraccio e collegate l’una all’altra, formando una figura romboidale parallela al suo braccio. Qualcuno si sarà probabilmente chiesto come quell’oggetto fosse legato al braccio… probabilmente c’entrava quella cosa simile ad una fune multicolore avvolta tutt’attorno al braccio stesso.

Poi, prese ad osservare il resto della carta. Dietro l'immagine del ragazzo, vi era la chiara forma di un cerchio magico. Nell’angolo superiore destro, vi era la parola ‘Nigror’ sopra la parola ‘Tonus’, entrambe inscritte all’interno di un cerchio del suddetto colore. Nell'angolo in alto a sinistra della carta vi era una ‘I’, la maniera latina di scrivere il numero 1. Sopra l'immagine, in mezzo, vi erano le parole ‘Charta Minister’.

Nella metà inferiore della carta… La cosa più evidente era… chi ha detto ‘il nome del ragazzo’ ha indovinato. C’era scritto ‘Uzumaki Naruto’ (il cognome messo prima del nome). Sotto di essa, scritta in caratteri più piccoli, vi era una strana scritta… ‘Heros Inrequietus’. Nell’angolo in basso a sinistra della carta vi era la parola ‘Astralitas’ ed in basso, quasi al limite della carta, la parola ‘Sol’, e tra di essi, il simbolo del pianeta sopracitato, un grande cerchio con un unico punto in mezzo. E nell'angolo in basso a destra della carta, ancora una volta il numero ‘I’.

Infine, tra gli ultimi due dettagli, vi erano altre quattro parole, una sopra l’altra. La prima parola, a scendere, era la parola ‘Virtus’. Sotto di essa, in caratteri più grandi, la parola ‘Iudicium’. Poi, con gli stessi caratteri di ‘Virtus’, la parola ‘Directio’. Ancora sotto, stessi caratteri di ‘Iudicium’, la parola ‘Auster’.

“…” Ora che ci penso… sul momento non ci ho badato, ma ripensandoci… ho sentito chiaramente un flusso di magia.

“Che cos’è questa?” Naruto era inclinato ad osservare la carta che Negi teneva in mano. Non essendo in grado di osservarla tutta, aveva camminato dietro Negi, ed ora poteva vedere la carta nella sua interezza. “Woooooow! Foorte! Sono figo in questa posa… Ma cos’è?”

“Ehm… Non lo so… Ed è questo che mi preoccupa…” Disse Negi, cominciando un po’ a preoccuparsi. Naruto sbatté gli occhi, ed Negi venne quasi voglia di mettersi a piangere. Era già abbastanza in difficoltà di suo. Non sapeva che cosa fosse accaduto prima. L’unica cosa che sapeva era che era stato lanciato un incantesimo … e la carta aveva qualcosa a che fare con esso. L’unica cosa che gli ha dava qualche indizio erano le parole ‘Charta Minister’. Che significavano rispettivamente ‘contratto’ e ‘seguace / Attendente’. Qualunque cosa fosse accaduta… probabilmente lo aveva in qualche modo legato al ragazzo più anziano. Era stato scoperto… ancor prima di iniziare il suo incarico? “… Ehm… Naruto Uzumaki-san… È questo il tuo nome, giusto?”

“Eh? Come fai a saperlo? Sei un mago o cosa?” Chiese Naruto, ghignando come solo lui sapeva fare. Negi si guardò attorno e disse…

“Esatto.”

“…” Il sogghigno di Naruto si congelò, quindi sbatté gli occhi. Una volta. Ancora una volta. Altre due volte. Infine, aprì la bocca. “Cosa?”

“Il mio nome è Negi Springfield. Sono un Mago in addestramento. Sono stato inviato in un paese straniero chiamato Giappone per iniziare il mio primo incarico, ma ho dovuto interrompere qui il mio viaggio per ricaricare le mie riserve di potere per poter fare il resto del tragitto. Prima, non so perché, è stata evocata una magia che mi ha in qualche modo legato a te, ma non so di che si tratta o che effetti abbia…”

“…” Il cervello di Naruto tradusse ciò che il bambino, Negi, gli aveva appena detto… e fece dare automaticamente una risposta ironica “Sì. Ed io sono un freak immortale con cinque cuori e strane corde nere al posto di ossa, muscoli ed organi interni.”

“…” Anche se in qualche luogo lontano un certo nukenin starnutì, Negi guardò in terra, sniffando un poco. Poi, presa la sua bacchetta da principiante, la puntò verso un pezzo di carta vicino ai piedi di Naruto, disse… “Ardescat”. Ed il pezzo di carta prese subito fuoco.

“!!” Inutile dire che Naruto saltò sul posto, e dopo dieci secondi buoni passati a guardare alternativamente Negi ed il pezzo di carta… iniziò a spegnere l’incendio. Dopo averlo spento, prese a guardare Negi ad occhi spalancati. Negi fu contento del fatto che fosse bastato così poco per convincerlo. “Allora… è la verità?”

“… Sì…” Poi, negli occhi di Naruto iniziarono un po’ di lacrime, quando iniziò a comprendere la situazione. “Mi dispiace! Io non… non so cos’è successo e cos’è questa carta! L'unica cosa che so è che adesso sei in qualche modo legato a me!”

“…” Naruto iniziò ad essere davvero preoccupato. “Ehm… Ehm… Quindi, adesso su di me c'è qualcosa di simile… ad una maledizione?”

“Io… non lo so…” Negi tirò un po' su con il naso, rivelare un po’ la sua vera età. Naruto prese a sudare parecchio. “Credo che… penso che sarebbe meglio se venissi con me…”

“E-Eh?!” Naruto cominciò a balbettare. Seguirlo?! Seguirlo dove?! “C – Che cosa… Perché dovrei farlo?!”

"Io… non so che cosa potrebbe accadere se ci troviamo troppo distanti l’uno dall’altro. Adesso stai bene, ma vi sono alcune magie che si attivano a distanza…” Ora Negi piangeva un po’ di più. “P – Per favore! I – io… Se vieni con me, potrò riuscire a scoprire qualcosa su ciò che è accaduto! Se succedesse qualcosa a te… non solo in caso di ferite o peggio, verrei trasformato in un ermellino!”

“…” La mente di Naruto prese ad elaborare le varie informazioni, tutte nello stesso tempo. Il bambino era un mago. Il bambino aveva, per errore, lanciato un incantesimo su di lui. E aveva detto che se fosse accaduto qualcosa di male a Naruto e sarebbe stato trasformato… in un ermellino? Fa niente. Non era quello il punto. Quello che importava era… che gli stava chiedendo di seguirlo da qualche parte per solo i kami sapevano quanto tempo… e la mattina seguente sarebbe finalmente diventato un ninja… non voleva andarsene. Non dopo esser finalmente riuscito a diventar un… Ma, vi era il problema che la sua vita avrebbe potuto esser in pericolo. Se non viveva non poteva essere un Ninja, tantomeno diventare Hokage… ma, la pugnalata al suo cuore furono le lacrime di Negi. Così, alla fine, Naruto chiese a se stesso, “Che cosa avrebbe fatto lo Yondaime?”, pur conoscendo benissimo la risposta… sospirò profondamente e con un po’ di tristezza. Avrebbe dato la precedenza alla sua vita piuttosto che allo status di Ninja … ed al problema di Negi, è ovvio. “… Quando si parte?”

"Eh? Quindi tu…” Esitò Negi. Naruto rispose sarcasticamente…

“Cosa credi? Non penso che mi piacerebbe essere morto. E non sono mai stato un ermellino, ma non mi suona molto bene…”

“Ehm… Giusto… Beh, avevo pianificato di partire domani mattina, in modo da arrivare subito in Giappone per l’ingresso alla scuola…” Negi si portò una mano dietro la testa, ancora parecchio imbarazzo, anche se aveva smesso di piangere da un po’. Improvvisamente, sentì una mano sulla sua testa.

“Ed a proposito, smettila di piangere! Dopo tutto, tu sei l'unico su cui posso contare per risolvere questo problema. Non possiamo deprimerci tutti, giusto?” Disse Naruto a Negi con un sorrisone ed un pollice alzato. Negi fissò il biondo per qualche secondo… e poi sorrise.

“D…d’accordo!" Mentre l’umore di Negi migliorava un po’, Naruto, dentro di sé, era a pezzi… stava per lasciare Konoha… probabilmente perdendo la sua unica possibilità di essere un ninja.

 

--

 

Il mattino seguente, dopo una buona notte bisogno di sonno… beh, quello che uno come Naruto era riuscito a fare, il biondo e Negi avevano fatto colazione, per poi lavarsi i denti. Poi, mentre Negi si vestiva, Naruto si mise ad imballare le sue cose… prima di esser interrotto da Negi.

“Naruto – san, penso che sarebbe meglio se ti mettessi alcuni dei miei vestiti.” Naruto sollevò un sopracciglio, mentre Negi tirava fuori dalla sua borsa un vestito quasi identico al suo, solo che quello era uno di uno strano tono di rosso… qual’era il nome? B – Bor… boh.

“Perché diavolo dovrei indossarlo? E poi, i tuoi vestiti non sono un po’ troppo piccoli per me?”

“Questo dovrebbe andar bene. Anya – chan me lo aveva acquistato, ma è troppo grande per me. Dopo tutto, se devi passare come un mio conoscente, dovresti almeno vestirti come me… e dobbiamo anche pensare ad un nuovo nome.”

“…” Naruto si grattò la testa. Aveva senso… “Dammi quella dannata cosa”. Così, prese il vestito, con tanto di cravatta, scarpe ed un altro mantello, color bianco, e l’indossò il più rapidamente possibile, trovando qualche problema con la camicia bianca. Una volta finito di imballare le sue cose e chiudere le tende, era giunto il momento di… partire.

“Così… stai per fare una delle tue magie?”

“S – Sì. Per favore, stammi vicino. Dobbiamo essere trasferiti assieme.” Detto questo, Negi toccò un punto della staffa che portava con sé. Ed improvvisamente, come il giorno prima, un forte vento cominciò a soffiare da un cerchio di luce apparso sul terreno. Solo che, questa volta, Negi aveva detto qualcosa in una lingua che l’altro non aveva mai sentito prima. E subito dopo, in un batter d’occhio, non c’erano più. Naruto Uzumaki e Negi Springfield lasciarono Konoha, lasciandosi dietro un appartamento vuoto, un posto vacante nella formazione delle squadre ed un ermellino appena ripresosi.

 

--

 

“John Smith?”

“Naaa… fa schifo…”

“John Wayne?”

“No.”

“Harrison Ford?”

“Kami – sama, potresti provare a pensare ad un nome che assomigli un po’ al mio?”

Normalmente, in caso di un fatto noioso come decidere un nuovo nome con Negi che ne trovava solo noiosi, Naruto avrebbe urlato, ma in quel momento stava solo sussurrano. Bhè, questo a causa di due cose. Primo, perché sarebbe stato strano vedere due bambini parlare di nomi falsi. Negi gli aveva spiegato che alcuni maghi, solo di conoscendo il suo nome, potevano scoprire molte cose su di lui… anche spiarlo e leggergli la mente. In secondo luogo, Naruto era più interessato a ciò che stava attorno a lui. Era stato dal loro arrivo in Giappone. Non qualcuno potesse prendersela con lui. Era tutto così diverso… vestiti, case… e la cosa su cui stavano viaggiando in quel momento, come si chiamava più…? Ah sì, treno.

“Hmmm… qualcosa con le stesse iniziali?” Negi cominciò a pensare… per poi battere leggermente il pugno sul palmo della mano. “Trovato! Che ne dici di Neil?! Neil Summergale.”

“Mmmm…” Naruto ci pensò su. “Hmmm… Sì, suona bene… D’accordo. Utilizzerò questo nome… a proposito, è una fortuna che qui si parli la mia stessa lingua. Non so una parola di… qual’era il nome? Inglese…” Era stato difficile per Naruto parlare quella lingua. Nessuna sillaba o nulla… quella lingua era un flusso continuo… “Voglio dire, potrebbe anche andare… Woah!”

Una brusca frenata del treno mandò alcune ragazze ad urtare Naruto e Negi, facendo apparire un debole rossore sui loro volti, a causa del fatto che le teste dei due erano all’altezza dei loro seni.

“Dannazione, questo luogo è affollato…” Naruto e Negi si allontanarono lentamente dalle ragazze, ancora arrossiti. E non era d’aiuto, ma alcune ragazze li stavano guardando e ridacchiavano… per poi, improvvisamente sorridergli, spaventandoli entrambi. E Naruto avrebbe potuto giurare di aver visto, alle volte, lo stesso sorriso sui volti di Ino e Sakura quando Sasuke era nei paraggi.

“Ehi, ragazzino. Lo sai, il tuo fratellino sarebbe dovuto scendere alla fermata il precedente.”

“Le uniche fermate dopo questa sono quelle delle medie e del liceo.”

“Il mio fratellAh….” Naruto s’interruppe a metà frase. Ci hanno scambiato per fratelli? Ma se non abbiamo nulla in comune…

“ACHOOO!”

“!!”

Improvvisamente, un’enorme raffica di vento sollevò la giacchetta di Naruto… e tutte le gonne delle ragazze, facendo diventare Naruto rosso come un pomodoro. Ma che … Poi, si volse verso Negi, che emise un ‘Ah.’

“…” Ed improvvisamente afferrò Negi per la sciarpa e cominciò a scuoterlo come una bambola di pezza. “ALLORA AVEVO RAGIONE ALMENO SU UNA COSA, LA PRIMA VOLTA CHE TI HO VISTO! ERO-YOUJI! (1)”

“È STATO UN INCIDENTEEEE! LO GIURO!”

Mentre Negi stava per rimettere la sua colazione, e le ragazze ancora cercavano di scoprire che cos’era quel vento, una voce proveniente da un altoparlante ruppe il semi-silenzio.

 

Prossima fermata: Centrale del Mahora Gakuen

 

“N – Naruto – san… È la nostra fermataaaaa…”

“Uh? Davvero?” Salvato dall’altoparlante. Naruto smise di scuotere Negi in tempo per lui, giusto il perché si riprendesse prima che le porte si aprissero e un sacco di gente affrettata ne uscisse, Negi e Naruto inclusi… ed improvvisamente si ritrovarono all’Inferno. Persone che correvano ad alta velocità ovunque, alcuni di loro correvano anche su rotaie e tetti. Naruto non aveva mai visto nulla di simile.

“Ma che diavolo?! Tutti questi ragazzi stanno andando a scuola?! Sono tutti studenti?!” Naruto pensò di trovarsi in mezzo ad una battaglia.

“Sembra di sì… È così caotica, la scuola Giapponese… Ah! Ma dobbiamo affrettarci pure noi! Questa mattina ho la mia prima lezione!”

“Lezione?! Sei qui per studiare?!”

“No! Sono qui per essere un professore!”

“Un professore?! MA SE HAI DIECI ANNI!”

E, così, Negi e Naruto corsero attraverso la folla di persone, diretti verso la loro destinazione, il Mahora Gakuen.

 

--

 

Naruto conosceva Negi da circa… Un giorno. E aveva già scoperto alcune cose sul bambino. Una di queste era che ogni volta che lui starnutiva, significavano guai del tipo perverso. E che esistevano ragazze violente come Sakura – chan. Nell’arco di… mezz'ora, il ragazzo fatto arrabbiare una ragazza e poi spogliata fino all’intimo (intimo con orsacchiotto, a proposito…). Ed adesso, erano nell’ufficio del preside con la ragazza ed un’amica di lei. Il preside era un strano uomo … A prima vista, dava la stessa impressione del Sandaime, ai suoi occhi, ma le sue azioni, erano completamente diverse. Come cercare di fidanzare sua nipote con un bambino di dieci… No, nove anni… Beh, era uno scherzo, dopo tutto…

“Ed a proposito, Negi – kun… Chi è il ragazzo biondo con te?”

“Uh?” Naruto si risvegliò dai suoi pensieri, realizzando che l’attenzione tutti era focalizzata su di lui. Negi reagì immediatamente.

“Ehm… Lui è un mio amico. Gli piace molto viaggiare, e così mi ha chiesto se poteva venire con me in Giappone.. È molto curioso circa il sistema scolastico giapponese, così ha mi educatamente ha chiesto se poteva essere il mio ‘guardiano’. Giusto, Neil – kun?”

“Sì. Il mio nome è Neil Summergale. Molto piacere. Aiuterò Negi in ogni modo possibile.” Naruto sorrise e fece la sua nice pose.

“Hmmm… capito. Bene, suppongo che non vi sia più alcun problema. È il suo primo incarico… Beh, cominciamo subito. Permettetemi di presentarvi alla nostra responsabile del personale, Shizuna Sensei. Shizuna – Kun!”

Negi si girò subito al suono dell’apertura di porta… E per la seconda volta quel giorno, si ritrovò tra un paio di montagne di carne, normalmente chiamate seni.

“…” Forse non è colpa sua… È come se il suo destino fosse di finire in questo tipo di situazioni.

“Se c’è qualcosa che non capirete, potrete chiedere a lei. Oh, un’altra cosa.” Il vecchio preside si rivolse alle due ragazze. “Konoka, Asuna - chan. Potete ospitare Negi – kun in camera vostra per un po’? Non abbiamo ancora deciso dove può restare.”

Di nuovo gelo. Naruto tappò le sue orecchie con le dita finché Jii – san non impose il silenzio… Poi si rese conto di una cosa.

“Ehm, ano-sa, jii – san.. Ed io?” Anche le due ragazze riportarono la loro attenzione su Naruto. La ragazza è stata più alta aveva paura di avere un altro moccioso nella sua stanza. L’altra ragazza, di nome Konoka, non disse nulla e sorrise solamente. “Voglio dire… non ho un posto dove rimanere o… Voglio dire, se avete un altro posto va bene, altrimenti mi organizzerò da qualche parte…” Beh, ho dormito fuori anche per una settimana, dopo tutti quegli … quanto ho adorato quell’albero.

“Ohohoh. Non preoccuparti, ho già pensato anche a questo. Riceverai una comunicazione dopo la fine dell’orario di scuola. Ora, dovete affrettarvi. Le lezioni stanno per cominciare.”

“G… giusto.”

In fretta Negi, Naruto, Asuna e Konoka uscirono fuori dalla stanza, portando con loro Shizuna, lasciando solo il preside… Che non poteva aiutarli, ma si chiedeva perché i due giovani gli avevano detto una bugia, circa l’identità del biondo.

Non sembra pericoloso … ma dopotutto ha risvegliato la curiosità di questo vecchietto. Hohoho…

 

--

 

“Hmph.”

“Mmmm…”

“… Konoka – san, cos’ha la tua amica?”

“Asuna si arrabbia facilmente… E può risentirsi un po`, ma in fondo è buona…”

“Mooooooolto in fondo, potrei dire…” È come Sakura – chan… Solo meno bella ed intelligente e meno gentile… ha solo la sua forza bruta ed il caratteraccio…

“A proposito, Neil – san… Da quello hai detto, viaggi in tutto il mondo… Voglio dire, alla tua età dovresti essere alle elementari…” Konoka cambiò il discorso, un po’ perché sarebbe stato inutile parlare di Asuna proprio perché era lei, e un po’ perché era davvero curiosa verso il biondo dodicenne.

“Ehm… Sì, ma… Cosa posso dire, mi piace viaggiare. Ahahah…” Speriamo che non mi chieda niente  sui luoghi che ho visitato, perché io non sono mai stato neppure fuori Konoha…

“Ma, non i tuoi genitori non hanno detto niente al riguardo?” Chiese Konoka. Ah, l'innocenza… Naruto ghignò solo a lei.

“Non ne ho.”

“E-Eh?” Konoka rimase un po’ sorpresa dall’improvvisa risposta di Naruto, al punto che sembrava si fosse impallata.

“Sono un orfano. Non ha mai avuto genitori o parenti. Sono stato solo da quanto ero un neonato, non si lamenterà nessuno, non uh…?” Naruto s’interruppe e poi sbatté gli occhi perché… *gocciolone*… Perché Konoka era sul punto di piangere, con gli occhi completamente riempiti di lacrime.

“Uhhhh… È COSÌ TRIIIIIIIIIIIIISTE!” E poi la ragazza scoppiò davvero a piangere.

“… Ehm, su… voglio dire, non piango io, perché dovresti farlo tu? Va… va tutto bene…” Naruto, per confortare Konoka, le diede qualche pacca sulle spalle. Quindi, notò che aveva un fazzoletto che sporgeva fuori dalla sua tasca destra. Era una dotazione del vestito, probabilmente… glielo diede. “Tieni.”

“*sniff*… PROOOOOOOOOOOOOOT! Grazie!”

“Ehm… tieni pure… è un regalo.” Col cavolo che ORA me lo rimetto in tasca …

“Mi rifiuto di vivere assieme a qualcuno come te! Andrai a dormire fuori con un sacco a pelo o qualcosa di simile! Io vado avanti! Ci vediamo, Sensei!”

“A-Asuna, che significa … Mi scusi, Neil – san. Ci vediamo in classe…” Disse Konoka, prima di affrettarsi dietro ad Asuna. Naruto si grattò la testa e si avvicinò a Negi.

“Che è successo con lei?” Fu il turno di Negi di chiedere. Shizuna – Sensei si limitò a sorridere. Naruto incrociò le braccia.

“Uhuhuh… Sembra una ragazza turbolenta, ma è davvero una brava ragazza.” La donna consegnò qualcosa a Negi. Sembrava un libretto… Come uno di quelli che aveva Iruka – Sensei. Come si chiamavano? “Ecco il registro della classe.” Yep. Quello. “Lei andrà bene come insegnante, Negi – kun?”

“G-Grazie… Sono… Sono un po’ nervoso.” E, francamente, lo era anche Naruto. Soprattutto perché avrebbero dovuto mantenere quella mascherata per Dio sa quanto tempo. E vi era anche quella carta che era diventata una specie di bomba a orologeria… Sì, non sarebbe stato facile… E quando guardò dentro la classe, e notò che era piena di ragazze, si innervosì nuovamente. Oh, kami… Non so perché, ma le ragazze hanno sempre l'irresistibile voglia di picchiarmi, ogni volta che sono nei loro paraggi… Beh, quelle che si accorgono che esisto… E Negi dovrebbe diventare il loro insegnante? Wow… Naruto camminava dietro a Negi, ed iniziò a respirare profondamente e lentamente. Ok. Iniziamo ad agire come un guardiano… Quindi, prima cosa, proteggere Negi dalla trappola del cancellino della lavagna che hanno SICURAMENTE piazzato. Io l’ho sempre fatto, ogni volta che arrivava un nuovo insegnante…

Quindi, quando Negi aprì la porta, Naruto mise una mano davanti a lui e non lo lasciò andare in avanti. Il cancellino colpì il terreno, sotto gli sguardi di buona parte della classe.

“Per favore, Negi, non entrare finché non te lo dico io.” Naruto entrò prima di Negi e Shizuna, che rimasero solo all’ingresso dell’aula, osservando quello che faceva Naruto. Il biondo camminò dentro la classe, e cominciò a guardarsi intorno, sotto gli occhi di tutta le alunne. Raccolse il cancellino e lo tenne in mano mentre pensava. “Hmmm…” Un buon lavoro, perfetto sincronismo tra l'apertura della porta e la caduta del cancellino… qui stò guardando il lavoro di un professionista… Ma, purtroppo per lui, io sono il re degli scherzi. A questo livello… “Ci sono altre tre trappole, giusto?”

“!”

“!”

Un sacco di gente sbarrò gli occhi. Specialmente due gemelline. Naruto s’inginocchiò.

“Ho fatto questa stessa trappola quando avevo… sette anni. Dopo il cancellino, la corda per terra che…” tirò la corda, ed un secchio pieno d’acqua cadde apparentemente da nessuna parte e due frecce vennero sparate in obliquo, fino al punto in cui avrebbe dovuto esserci un uomo. “…fa partire il secchio e le frecce. Un piccolo capolavoro… effettivamente, se non fossi il guardiano del nuovo insegnante mi sarei complimentato…” E, subito dopo, fu evidente la prova del fatto che Naruto non poteva agire seriamente per più di due secondi. Puntò le due ragazze che aveva visto ribollire di rabbia quando aveva disattivato le trappole, ed iniziò a ridere. “Ah! Come immaginavo! Dovrete farne di strada prima di battermi!”

“Ehm… N – Neil – san, è sicuro?”

"Certo. Vieni pure, Negi. Shizuna – neechan.” Negi e la donna entrarono, ed improvvisamente, una ragazza dai lunghi capelli biondi alzò la mano.

“Ehm Shizuna – Sensei, sarete voi la nostra nuova…”

“No, Yukihiro – san. Sarà lui il vostro nuovo Sensei.” Poi si rivolse a Negi. “Negi – kun, presentati pure.”

“Ehm… sì.” Naruto fece passare il ragazzo più giovane, che camminò dietro la scrivania e deglutì, prima di parlare. “U-Um… … io… io… Il mio nome è Negi Springfield. Da oggi in poi, sarò il vostro insegnante di magUh…… d’inglese in questa classe. Starò qui solo per un periodo di tre anni, ma sarà bello conoscervi…”

“E sono il suo guardiano. Il mio nome è Neil Summergale!” Naruto presentò se stesso con i suoi soliti pollice alzato e ghignetto.

“…”

Silenzio. Completo silenzio. Un silenzio totale, mentre le ragazze guardavano i due giovani ragazzi… che poi venne rotto con un quasi totale ‘Kyaaaaaaaaaaa! Com’è carinooooo!’.

“!”Anche se Naruto avrebbe dovuto difendere Negi, egli non avrebbe neppure provato a mettersi contro quelle ragazze in ‘kawaii mode’, che improvvisamente circondarono Negi, e cominciarono a tempestarlo di abbracci e domande. “… Beh, non è in pericolo di vita, quindi… Ouch!”

Sembrava che non tutte le ragazze avessero aderito alla festa dell’abbraccio. Alcune, per un motivo o per l’altro, erano rimaste sedute. Le due gemelle per esempio , che lo avevano appena colpito dietro la testa con un sacchetto.

Arrabbiato, Naruto si girò verso di loro … e le due gli fecero la linguaccia.

“… Voi…”

“H-Hey!”

“!”

Naruto stava per conciar male le due pesti, o almeno tentare di farlo, quando la voce di Negi lo richiamò al suo … dovere. La ragazza di prima, Asuna… aveva afferrato Negi per la sciarpa e lo stava scuotendo mentre gli chiedeva spiegazioni su di lui, sul fatto che avrebbe preso il posto dell’uomo con la barbetta di prima e su ciò che era accaduto ai suoi vestiti.

“H-Hey! Lasciarlo andare!”

“Eh? Fatti gli affari tuoi!” Rispose Asuna. Naruto si arrabbiò e si avvicinò ad Asuna, cercando di tirar via dalle sue grinfie Negi. Ma senza risultato… sembrava che fosse forte come lui… ma un ninja avrebbe dovuto essere più forte di una persona normale…

“Lo sai che sono il suo guardiano! È il mio lavoro!” Che diavolo di forza ha? Si allena a strangolare ragazzi tutti i giorni?

“Lasciami in pace! Voglio una spiegazione chiara…” … Questo è più giovane di me, ma stò lottando per mantenere la mia mano sul moccioso? "Ed a proposito, sei strano anche tu! Come si può essere il guardiano di qualcuno quando si ha solo dodici anni?! Si suppone che tu debba esssere alle elementari, alla tua età! I tuoi genitori non dicono niente su questo?!”

“BWAAAAAAAAAAAAAH!”

“?”

Tutte si voltarono verso Konoka, che aveva ripreso di nuovo a piangere.

“S-Sniff… … Asuna, Neil – san non ha alcun parente di vita… È orfano dalla nascita… PROOOOOOOOOOOOT!” Un ennesimo gocciolone cadde sulla testa di Naruto. Si sentiva triste per quel povero fazzoletto… e si sentì in pericolo quando, improvvisamente, un sacco di ragazze della classe, le stesse che prima avevano abbracciato Negi, lo guardarono con le lacrime agli occhi. Ed ancor più improvvisamente, si ritrovò al centro di un altro festival dell’abbraccio, questa volta con le lacrime.

“Noooo! Poverinooo”

“È vero?! Non hai mai incontrato i tuoi genitori?!”

“Ehm… mai…”

“E sei stato solo fin dalla nascita?!”

“Beh, ho trascorso i primi cinque anni della mia vita in orfanotrofio… Poi sono andato a vivere per conto mio…”

“Waaaah! Dev’essere stato così difficile per teeee!”

A… aiuto… non riesco a respirare… ci sono troppe…

“…” Beh, sembra che siamo i benvenuti… ma, non so perché, sento che saremo entrambi in pericolo, Naruto – san…

“Tornate tutte ai vostri posti. State dando problemi al Sensei ed il suo guardiano.”

Nel frattempo, tra le ragazze che erano rimaste nei loro posti a sedere, una stava osservando il biondo con un occhio più attento rispetto alla maggior parte delle sue compagne di classe… lei sapeva che non era stata l’unica a notare alcune cose su questo ‘Neil’, ma era certa di esser stata la prima a farlo.

 … Le sue mani… non è un ragazzo normale, de gozaru…

 

--

 

“Sigh… Immagino di aver fallito la mia prima lezione…”

“Tutto a causa di quella scimmia… Scherzi a parte, cosa c’ è con lei? Agisce come una marmocchia…”

Naruto e Negi erano seduti presso una fontana nel mezzo della scuola. Naruto e non poteva aiutare l’altro, ma aveva voglia di vendicarsi.

“Ok! Quella ragazza si trova in cima alla mia lista nera, dopo quelle gemelle! Le batterò in un… "

“S – Sarebbe un po’ troppo, Naruto – san… è una delle mie alunne…”

“Yep. Un’alunna a cui hai disegnato le corna sul registro di classe … a proposito, ci sono novità su quella cosa? Eh?”

“Sì…” Negi tirò fuori di tasca la “Naruto Card”, come avevano iniziato a chiamarla. “Beh, ho già scoperto qualcosa in merito. Qualsiasi cosa sia accaduta, non è una magia pericolosa per la tua vita”

“Hm? Come fai a dirlo?” Disse Naruto.

“Beh, in primo luogo, perché per gettare una maledizione bisogna essere pieni di odio o malevolenza verso quella persona… e in secondo luogo, non sono ancora abbastanza potente da creare una simile maledizione…”

“…STAI DICENDO CHE SAREI VENUTO QUI PER NULLA?!”

“N-No! Anche se non sei in pericolo di vita, potrebbe… per esempio, potrebbe essere una maledizione che ti trasforma in ermellino ogni volta che è trascorso un certo periodo di tempo…”

“…”

“Sono Naruto Uzumaki! Mighty ermine – morphing power ran… ehm, ninja! E ti sconfiggerò con il potere degli ermellini!”

“Ehm… Sì. Non suona bene… Uh?”

Naruto volse lo sguardo in una direzione, e Negi lo imitò. Videro una ragazza che camminava con un enorme mucchio di libri nelle mani.

“Non è una ragazza della tua classe?”

“Yep, è… Nodoka Miyazaki – san… Ma non è pericoloso camminare con un tale …!!” Negi non riuscì a terminare la frase, perché, come aveva pensato, Nodoka perse l’equilibrio e cominciò a cadere. “Lo sapevo!”

“Maledizione! Dobbiamo … Uh?”

Negi agì prima di Naruto. Aveva preso il suo bastone ed ottenuto un tale aumento della velocità che poté prendere Nodoka prima che lei si facesse male, il tutto pochi secondi prima che colpisse il terreno.

“… Wow… fooorte!" Naruto raggiunse Negi. “Puoi fare altre cose come questa?!”

“Beh, sì. I… !!”

“? AH! LA SCIMMIA!”

“…”

Asuna avrebbe certamente picchiato Naruto, se la sua attenzione non fosse stata concentrata su ciò che Negi aveva appena fatto. Così, prese il ragazzo più giovane e la sua roba e scappò via.

“H-Hey! Dove diavolo stai andando con Negi?!”

“S – Sensei? Cosa…”

“Ah?”

Naruto si girò. La ragazza non sembrava ferita.

“Tutto bene? Puoi stare in piedi da sola?”

“Penso di sì… Ahi!”

“Ahi… penso che ti sia storta la caviglia…”

“Non… non è niente, posso camminarci sopra…”

“…” Naruto guardato la ragazza e nella direzione in cui Negi era sparito… la ragazza aveva bisogno di aiuto, ma anche Negi … si voltò, di modo da dare la schiena a Nodoka. Fece un unico sigillo, e un po’ lontano, all'interno di un albero, apparve un Kage Bunshin. Dovrebbe bastare… Quindi, offrì la mano a Nodoka per aiutarla a rimettersi in piedi. E poi, raccolse i suoi libri. “Su. Dove stavi portando tutte queste cose?”

“Ah… va tutto bene, io…”

“No. Non ho intenzione di darti un’altra possibilità di cadere. Per fortuna che c’eravamo io e Negi. Dimmi solo dove…”

“…” Nodoka arrossì un po’ imbarazzata, lei probabilmente non avrebbe dovuto camminare con tutti quei libri, come Neil – san aveva detto. “E – E va bene. La biblioteca è in questa direzione…”

 

--

 

“…Accidenti…”

Naruto non era mai stato un ragazzo acculturato, ma neppure lui poteva rimanere impassibile a quella vista: quella biblioteca era enorme e piena di ogni tipo di libri.

“Questo posto è incredibile… non ho mai visto tanti libri nello stesso posto…”

“La nostra scuola ha una lunga storia. È stata fondata molto tempo fa dagli europei, ed ecco perché abbiamo tutti questi libri… e sull’Isola Biblioteca ve ne sono migliaia di volte di più…”

“…Isola Biblioteca? Vuoi dire, un’intera isola piena di libri?!” Naruto andò in choc alla notizia.

“S – Sì. E vi sono anche molti livelli sotterranei… Alcuni addirittura inesplorati. Nessuno sa quanti libri ci siano davvero… Questo è ciò che il Club di Esplorazione della Biblioteca stà tentando di fare. Vogliamo una mappa di ogni livello dell’isola.”

“Fiico…” Naruto si grattò la nuca. “Eh. È un peccato non mi piacciano i libri. Avrei potuto unir…”

“!”Nodoka a quella frase abbassò lo sguardo. “…non ti piacciono i libri?”

“Naaah… Voglio dire, veramente io non sento proprio il bisogno di legg…… ere” Poche volte nella sua vita Naruto aveva avuto paura … ma mai così tanto! In due secondi Nodoka era diventata ancor più spaventosa di Sakura – chan in una pessima giornata, e tutto quello che Naruto poteva vedere del suo volto era la parte inferiore del medesimo. Promemoria… Mai parlare male dei libri con lei nei paraggi… e cos’è quest’intento omicida che avverto?

“…”Nodoka andò ad un ripiano e salì una scaletta. Prese un libro e scese nuovamente. Quindi, prese un foglio di carta da una scrivania. Consegnandoli poi loro a Naruto. “Prendili.”

“Ehm… Come ho già detto, io…"

“PRENDILI!” Naruto prese i due oggetti dalle mani di Nodoka così velocemente ce avrebbe fatto invidia ad una certa bestia verde. Li osservò. Il libro s’intitolava ‘Don Chisciotte’… ed il foglio era un modulo… un modulo per iscriversi alla Club di Esplorazione della Biblioteca. “Lo leggerai. E ti unirai a noi.”

“Ehm… grazie ?”

“Bene.” Nodoka ritornò al suo solito atteggiamento timido. “Ora possiamo andare in classe? Stanno aspettando voi e Negi – Sensei. "

“Uh? Ci aspettano?”

 

--

 

“Benvenuto, Negi – Sensei! Benvenuto, Neil – san!”

“Wow…”

Se Naruto era stato sorpreso quando aveva visto Negi camminare a fianco della ragazza – scimmia senza esserne strangolato, ora era molto, molto più sorpreso. Avevano fatto un party di benvenuto per lui e per Negi. Ce l’avevano praticamente trascinato dentro, mettendogli cappello da party in testa e un drink in mano.

“Va bene! Un’intervista è d’obbligo, Neil – san!” Improvvisamente, una ragazza andò di fronte a lui, tenendo nelle mani una penna e un blocco note. “Sono Asakura Kazumi! Numero 3 sul registro di classe e quarta nella classifica dei seni!”

“Ehm” Naruto arrossì. “Piacere, ma… era proprio necessario dirmi le informazioni sulle dimensioni del tuo seno?”

“Certo che lo era! Ora, l’intervista. Quanti anni hai?”

“Dodici.”

“Cosa ti piace e cosa non ti piace?”

“RAMEN!” Gridò immediatamente Naruto, sorprendendo anche la sua intervistatrice. “E SA…” ehm… è meglio che non dica a nessuno il mio vero passato od i miei legami…

“Sa? Sa che cosa?”

“Ehm… Sashimi. E ciò che Odio sono i tre minuti che impiega il ramen per esser pronto da…”

“Eheheh… capito… Ora, LA domanda. Hai una ragazza?” Kazumi ghignò come il gatto del Cheshire, e Naruto arrossì di botto.

“No… ehm” Mi piace Sakura – chan, ma… mi chiedo quando la rivedrò…

“Bene! Ora, che cosa ti piace in una ragazza?”

“Ehm… che razza di intervista è questa?”

“Mi spiace interrompervi, Kazumi – san… ma avrei bisogno di scambiare due parole con Neil – san”

“Eh?”

Naruto si girò, e vide… una ragazza altissima. Da ciò che Negi gli aveva detto, tutte le ragazze della sua classe erano quattordicenni, ma questa … era molto alta, per essere una quattordicenne. Molto alta e… qual era la parola? Formosa. E perché teneva gli occhi chiusi?

“Nagase Kaede, de gozaru. Posso parlarti un istante?”

“Ehm… Certo?" Naruto si alzò, e quando la ragazza cominciò ad allontanarsi la seguì.

“Hey! E l'intervista?! … Oh, bhè. Vorrà dire che per ora intervisterò l’insegnante bambino… Negi – kun!”

 

Kaede camminava… e Naruto era subito dietro di lei. Uscirono dalla classe ed entrarono in un’altra, vuota. Solo che questa era completamente buia. L’unica luce era proprio quella artificiale che Kaede accese. Le finestre erano tutte chiuse. Kaede lasciò che Naruto entrasse all'interno della classe prima di lei, ed improvvisamente chiuse la porta dietro di loro.

“Neil – san… C’era qualcosa di cui volevo parlarti, de gozaru…” Disse improvvisamente la ragazza, camminando dietro a Naruto.

“…” Oh kami… Se ricordo bene, anche Sasuke è stato invitato da una ragazza in un’aula deserta… e ne è uscito a malapena vivo! “CCC – Che cosa c’è? Voglio dire…”

“Beh…” Kaede si avvinò all’armadio metallico vicino alla parete della stanza, e aprì ... “Riguarda questo.” Rivelando la Kage Bunshin di Naruto legata ed imbavagliata.

“!! M-MA CHE! LA MIA KAGE…!” Naruto si tappò immediatamente la bocca. Stava per rivelare la sua vera identità.

“Hoihoihoi! Ho visto giusto, allora! Sei un ninja!” Dicendo questo, Kaede calciò forte la Kage Bunshin, facendola sparire. E Naruto si spaventò ben bene.

“N-Ninja? Non so proprio di cosa tu stia parlando…” Naruto cercò di negare, ma Kaede sorrise in un modo strano.

“Non tentare di negarlo, Neil – kun. Ho avuto dei sospetti quando ho visto le tue mani, ma il Kage Bunshin che ti ho visto fare e che ho catturato è una prova certa del fatto che sei uno Shinobi, de gozaru.”

“Eh? Le mie mani?” Prima che Naruto potesse chiedere perché le sue mani, sentì qualcuno afferralo da dietro e mostrargliele.

“!!”

“Ci sono un po’ di piccoli tagli, alcuni guariti da molto tempo. Ciò significa che hai utilizzato delle armi per un lungo periodo di tempo.”

“…”Naruto guardò la persona alla sua destra, la persona alla sua sinistra… C’erano due Kaede?! Quindi… “Kaede – neechan… Sei anche tu una ninja?”

“Lieta che tu lo abbia ha notato…” Le copie di Kaede scomparvero improvvisamente nel nulla, e questo fatto incuriosì Naruto. Solitamente, le copie scomparivano in degli sbuffi di fumo. “In primo luogo, Negi sa che sei un ninja?”

 “No, non…” Almeno, devo mantenere Negi al di fuori di questo… Che pasticcio! Il primo giorno qui e qualcuno ha già scoperto che sono un ninja… Beh, è anche lei una ninja. Non potevo immaginarmelo…

“Capisco. Seconda domanda.” Kaede camminò verso Naruto e s’inginocchiò per essere alla sua altezza. “Qual è il tuo vero nome? E dove vieni?”

“Queste sono due domande, nee – chan…”

“Ara, giusto. Quindi, il tuo nome. Così? Com’è? Hmm?” Hmm?” Kaede ad ogni pezzo di frase si avvicinava al volto di Naruto di più e di più… Naruto arrossì e s’innervosì parecchio.

“U-Uzumaki… Naruto…”

“Uzumaki… Mai sentito parlare di un clan chiamato così tra quelli che ci sono in Giappone. E la tua Kage Bunshin era troppo diversa dalla mia … Allora, debbo pensare che tu provenga dai Paesi Elementali?”

“Uh? Come fai a sapere dei Paesi Elementali?” Negi mi ha detto che nessuno conosce la magia od i ninja, ed ancor meno sui paesi elementali…

“Eheheh… Segreto.” Fece Kaede, socchiudendo un occhio e portandosi un dito alla bocca.

“Beh, non vale! Ti ho detto tutto quello che volevi e non mi dai nulla in cambio?!” Naruto, anche se era stato scoperto, non era certo il tipo di ragazzo che non protestava. Kaede ridacchiò.

“Giusto, giusto… e se facessimo un accordo?”

“Uh? Che tipo di accordo?” Naruto sbatté gli occhi. Questa nee – chan era sempre più misteriosa di secondo in secondo.

“Che cosa ne diresti di insegnarci reciprocamente quello che sappiamo? Ma non qui. Puoi venire con me da qualche parte sabato mattina?” Naruto si grattò il naso. Kaede lo aveva incastrato… e non era in grado di rifiutare. Se fosse stato scoperto avrebbe procurato dei guai anche a Negi.

“Va bene… solo, non dire niente a nessuno! E davanti agli altri continua a chiamarmi Neil!”

“Bene, bene. Quindi Neil – kun e Naru – bozu. Adesso, torniamo nella classe prima che inizino a credere che ho portato qui a fare cose hentai.”

“…” Naruto arrossì. “Kaede – neechan! Tu sei un’ERO – nin!”

 

--

 

Dopo che le lezioni finirono e dopo pranzo, era giunto il momento del ritorno a casa.

Negi e Naruto s’incontrarono di nuovo, e si dissero tutto quello che gli era accaduto quel giorno.

“… ripeti.”

“Sono stato scoperto anch’io… da Asuna – san. Non preoccupatevi, è più simpatica di quello che pensi… Ouch! "

Naruto aveva dato una testata a Negi. Una tecnica autodistruttiva, dato che entrambi erano quasi andati KO. Le loro fronti fumavano ancora quando finalmente tornarono in posizione eretta.

“Siamo degli idioti…” borbottò Naruto. “Ci ricorderemo questo mal di per sempre…”

“Sì… Naruto – san, dovremmo cercare di evitare di usare i nostri poteri / tecniche… O almeno, di farne un uso che passai inosservato da altri, se non in casi di emergenza…”

“Ho capito… allora, credo che ti permetterà di restare in camera su … Hey!" Naruto si dimenticò del suo mal di testa in un istante. “ED IO?!? DOVE DOVREI DORMIRE?!?”

“Neil-san! Ti stavamo cercando!”

“?”

 

1) letteralmente, ragazzo – pervertito.

2) De gozaru: forma arcaica di ‘desu’.

 

To be continued…

 

Nel prossimo capitolo:

 

Naruto e Negi dovranno affrontare un sacco di problemi nel loro primo giorno al Mahora.

Causati principalmente dalle ragazze.

Molte ragazze.

Saranno in grado di risolverli?

Restate sintonizzati.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Magister Nagi Nagi / Vai alla pagina dell'autore: Killkenny