Alzo lo sguardo e il mio cuore perde un battito.
Quella donna la conosco fin troppo bene.
Tante volte ho immaginato come sarebbe stato rivederla.
Ho immaginato a come potesse essere cambiata.
A come avesse realizzato i suoi piani.
E ora me la ritrovo a pochi metri, mentre parla con un poliziotto che le indicherà di venire qui, e non è cambiata di una virgola.
I suoi lunghi capelli mori sono legati in una treccia, che tiene su una spalla.
Le sue labbra sono incurvate in quel sorriso meraviglioso.
Indossa una camicia a quadri, con le maniche tirate su fino ai gomiti e legata sopra l’ombelico e da sotto spunta una canottiera, dei jeans un po’ strappati e le sue immancabili e amate Vans.