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Autore: Vaporeon_92    15/03/2014    4 recensioni
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
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'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
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Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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https://www.youtube.com/watch?v=O86HevzXQi4


**
-“Devi restare calma tesoro, andrà tutto bene ci sono io accanto a te!”

-“No, non andrà tutto bene se Harry non è accanto a me…mamma voglio Harry portatelo qui.”

-“Sara lo sai meglio di me che si…insomma Harry non potrà assistere alla nascita della tua bambina.”

-“Della nostra mamma…è figlia sua quanto mia ricordalo sempre.”

Quel tocco leggero che solo la mano di mia madre può avere, non riesce a tranquillizzarmi per niente.
A dire la verità in questo momento non c’è niente che riesce a placare la rabbia dell’assenza di Hazza, né tanto meno il dolore che una donna ha durante il travaglio in atto.
L’unica cosa che in parte riesce a essermi di conforto è l’immagine di Harry con indosso il camice celeste di fianco al letto, che mi sussurra parole di incoraggiamento ‘…vedrai amore insieme ce la faremo…’ ‘…respira, uno due tre dai Sara continua così…’.

-“Sara perché piangi?”-

-“Lo voglio qui, senza di lui non riesco a far nascere questa bambina.”

-“Amore non si può…sai che se fosse per me, andrei a setacciare tutte le cittadine di Londra e non solo.”

-“Fallo papà, fallo ti prego…ho bisogno di lui. Abbiamo bisogno di lui per stare bene.”

Non so se fa più male pensare che lui non sarà qui con me ad assistere a questo grande evento, oppure la testolina della mia piccolina che preme forte contro il basso ventre.

-“Quanto fa male, datemi qualcosa vi prego…”

-“Vado a cercare un infermiera, cerca solo di resistere un altro po’. Le ore del travaglio amore sono cominciate cerca di resistere.”

***
-“Bene Sara al mio tre comincia a spingere più forte che puoi, così presto potrai conoscere la tua bambina!”

-“No, non voglio…non voglio senza Harry!”

All’improvviso sento una voce.
È la sua voce che sta cantando, o meglio…mi sta parlando.
…Harry dove sei? Fatti vedere non mi piace giocare a nascondino lo sai.

-“Alla radio stanno trasmettendo gli One Direction Sara, guarda c’è Harry…”

Mio fratello con fare molto esaltato, annuncia una notizia che in parte allevia le mie sofferenze.

-“Dove…vi prego ditemi dov’è Harry!”

Emetto un urlo, altri due…inizio a piangere. Fa troppo male, fa tutto troppo male in questo momento.

-“Harry meno male che sei arrivato, senza di te lo sai che non sarei stata capace di farla nascere…tu devi restare con noi. Lo sapevo che saresti venuto, l’ho sempre saputo e sperato. Sai spero prenda il colore dei tuoi occhi, spero prenda anche i tuoi bellissimi ricci e la loro morbidezza.”

-“Tesoro ma cosa stai dicendo? Dottoressa mia figlia ha preso a delirare è una cosa normale?”

-“Non sto delirando mamma, Harry è qui in questa stanza non lo vedete!?!”

-“Continua ad aiutare la tua bambina a venire al mondo Sara!”

Le parole della dottoressa sembrano perdersi nell’aria, come polvere.

-“Hazza spero solo…che stavolta resterai per sempre con noi…”

-“…è solo l’effetto dell’anestetico signora è normale, non si preoccupi…”

Non è solo l’effetto dell’anestetico che le è stato dato, per alleviare un po’ le sofferenze che il parto le sta procurando.
Sara e Harry per un breve ma intenso momento sono entrambi nella stessa stanza.
I due giovani innamorati stanno assistendo per la prima volta alla nascita della loro figlia, e ora più che mai sono entrambi legati da un sentimento che va oltre l’amore.
Entrambi saranno presto, prestissimo dei neo genitori.


-“Resta concentrata devi aiutare la piccolina a nascere, affinché potremmo tenerla tra le braccia.”

-“Ma tu non sei con me. Come faccio, ho paura che da sola senza di te…io non sono in grado.”

-“Ehi, ehi calma chi ti ha detto che io non sono qui con te? Insieme riusciremo a vincere tutte le guerre…insieme adesso ci impegneremo per farla nascere. Non vedo l’ora di vedere se ha ereditato il tuo stesso sorriso.”

-“Harry amami. Harry torna da noi.”

-“Non dubitare del mio amore. Quando meno te lo aspetti ci rincontreremo di nuovo…amore mio.”

-“Ora concentrati, torna in te abbiamo la piccola Styles da far nascere…”

Il suo riccio come lo ha sempre chiamato, per un breve momento è qui.
È di passaggio ma è qui con lei, è qui con loro…per un breve momento sono una famiglia quasi al completo.
Il ragazzo dalle dolci fossette non è fisicamente presente certo, ma spiritualmente lo è…in questo momento le sta tenendo la mano. Il suo spirito ha vagato per tutte le cittadine presenti nel Regno Unito per arrivare fino all’ospedale; dentro di se il giovane cantante sentiva già da qualche ora, che lui in questo momento doveva essere in un posto che non assomigliasse a una casa discografica.
Ma bensì al Warrington and Hale Hospital, che dista soli trenta minuti di distanza da Manchester dove lui in realtà si trova.




HARRY’S POV:   


[…]

-“Bene ragazzi siamo apposto, anzi no un momento…signor Styles abbiamo bisogno di un suo autografo qua, vede!?!”

-“Un autografo? Che vuol dire Boo?”

-“Hazza, una firma…l’autografo è il sinonimo di firma…”

-“Ah, mi scusi oggi sono un po’ distratto…”

-“Non c’è problema…”

Bene dopo aver fatto l’ennesima firma che serviva per concludere la procedura del contratto, con la casa discografica con cui lavoreremo per ben due anni; adesso siamo liberi di rilassarci nel nostro bus per una mezzoretta circa.
I ragazzi ed io emettiamo degli urli di gioia, di felicità…il sogno che abbiamo in comune da tempo ora finalmente si è realizzato e gireremo il mondo tutti insieme, cantando ciò che comporremmo.
Ci abbracciamo, ci saltiamo addosso…intoniamo il testo di ‘Forever Young’ senza sapere in realtà perché lo stiamo facendo; ma una cosa è certa…non siamo mai stati tanto felici come oggi.
Questo giorno rimarrà inciso nel nostro cuore, come il più bello della nostra vita.
Oggi sarà una giornata intensa, e proprio per questo motivo potrei provare a chiudere gli occhi e riposare visto che stanotte ho riposato male, a causa di una strana visione proiettata dalla mia testa.

Paul il nostro manager ci ha da poco informati che oggi ci sarà parecchio da lavorare, nel senso che dovremmo spostarci molto sul bus per promuovere il disco, per far sentire il nostro nuovo singolo che si intitola ‘Gotta be You’, di cui ne vado molto fiero perché l’ho composto pensando a Sara.
Saremo in giro fino a tarda serata.
Ma soprattutto ci ha annunciato che ci aspettano molte interviste in tanti luoghi diversi, ma che tutte quante tratteranno la stessa questione.
La notizia che si sta diffondendo con gran voce, in gran parte dell’Europa è quella che riguarda il nostro contratto con la Syco Records.
Se ripenso che poco fa dentro quello stabilimento, con queste mani ho firmato un contratto che vale milioni di sterline, a momenti svengo dall’emozione…non riesco a crederci, l’adrenalina che ho in circolo nel corpo mi fa sembrare pazzo.
È incredibile non riesco a trattenere l’euforia che c’è in me.

Il mio sogno…quello che coltivavo fin da bambino, il desiderio di fare il cantante, ma non per la fama che poi ci viene affibbiata come un’etichetta, il sogno di fare il cantante poiché la gente cantasse continuamente le canzoni che avrei composto…fino a poche settimane, mesi fa continuava a stare dentro lo scrigno dei sogni irrealizzabili; invece adesso si è realizzato e a stento riesco ancora a crederci.
A volte nel corso delle giornate in cui siamo spesso impegnati nelle prove per i concerti, oppure mentre siamo riuniti tutti insieme per scrivere i pezzi del nuovo album insieme ai parolieri…mi capita di chiedere agli altri, di darmi qualche pizzicotto per rendermi conto se sono sveglio, o se da tantissimo tempo sto facendo un bellissimo sogno.
Ma dopo aver letto che abbiamo firmato un contratto da due milioni di sterline, con una delle tante e rinomate case discografiche come la Syco Records, beh credo che sia giunto il momento di iniziare a vivere questo sogno finalmente realizzato.

Quando inizio a pensare che adesso finalmente tutto si sta realizzando, e che mi sento l’adolescente, il ragazzo più fortunato del mondo perché ha avuto la fortuna di coronare il suo sogno…si abbozza un gran sorriso tra le mie fossette che lei, la mia riccia dagli occhi color ambra amava così tanto, mi capita di pensare alla mia famiglia a quanto li ho resi fieri di me.
Ma il pensiero più intenso e più frequente è rivolto a Sara; mi capita più volte di pensare se per caso un giorno, diventerà anche lei o se lo è già una di quelle nostre fans sfegatate.
Spero un giorno di poterla vedere in prima fila ai nostri concerti, e cantare insieme a me le canzoni che per lei, e solo per lei ho composto.
Penso a quanto mi manca stringerla in un caloroso abbraccio, sfiorare il suo corpo nudo con le mie mani.

Mi manca sentire ancora una volta il gusto fruttato di ciliegia dovuto, dal suo darsi costantemente il burro cacao sulle sue labbra che si infondeva dentro la mia bocca.
Quanto vorrei che fosse insieme a me…a condividere questo mio momento felice.
Perché per me oggiè il più bel giorno della mia vita.

-“Hey Hazz, stai dormendo?”

-“No, Liam non sto dormendo…con una giornata elettrizzante, come questa chi riesce a chiudere occhio?”

-“Hai ragione…ti volevo chiedere…ma poi stanotte cosa ti sei sognato di preciso?”

Giusto l’incubo/sogno di stanotte riguardava Sara…e me…e c’era pure una bambina che doveva/stava nascendo.
Era molto, molto strano…chissà mai perché ho fatto un sogno del genere.

-“James, se te lo dico promettimi che non ti metterai a ridere, e che non mi prenderai in giro.”

-“A promess.”

Chiudo gli occhi ed è un attimo, nel giro di pochi secondi rivivo dentro la mente il sogno nel quale ero coinvolto…con una serie di brividi che partono dalla schiena, per poi arrivare nell’incavo del collo li riapro.

-“Liam, stanotte verso le quattro e mezzo/cinque di mattina ho sognato che…stavo assistendo al parto di Sara…”

-“Come dici Hazza?”

-“Si lei era entrata in travaglio e la stavo aiutando, a partorire…nostra figlia. L’ho vista in preda al panico, in preda al dolore e io dovevo aiutarla in qualche
modo. Cosa vuol dire secondo te? Che sto impazzendo forse?”

Liam come suo solito fare quando sta riflettendo intensamente in base a ciò che gli è stato detto, prende a massaggiarsi il mento con la mano destra…mostrando uno sguardo perplesso e concentrato sulla risposta da dare.

-“Harry amico mio tu non ti stai inclinando verso la pazzia. Semplicemente forse sei così innamorato di Sara che il tuo subconscio, in qualche maniera pensa ad un futuro insieme a lei. Esprimendo persino il desiderio di avere dei figli da lei.”

-“Ma no Liam, tu non capisci…è da stamattina che non faccio altro che sentirmi sempre fuori luogo. È da quando ho avuto quel sogno che dentro di me sento viva una voce, che mi chiama…mi prega di aiutarla e di starle accanto oggi. Liam in poche parole io sento che oggi dovevo essere, tutt’altro che qui insieme a voi. Dentro di me sento che avrei dovuto vivere un altro tipo di felicità.”

Il ragazzo ha ragione, questa mattina non è dove deve essere in realtà.
Lui sarebbe dovuto essere accanto alla ragazza che ama così intensamente, avrebbe dovuto starle accanto ad assistere alla nascita della loro piccola e innocente Styles.
Ma nonostante fisicamente non è con lei, ha mandato la sua anima…il suo spirito ha vagato e raggiunto il Warrington and Hale Hospital senza nemmeno rendersene conto.
Perché questa mattina, non smette mai un secondo di pensarla…e così una parte di lui l’ha raggiunta.


Prendo il cellulare, inserisco le cuffie e mi isolo tra i miei pensieri…riguardanti il sogno di stanotte.
Mi spiace dirlo ma difficilmente mi sbaglio su ciò che sento a pelle, questo per me è un segno che il destino ha cercato di dirmi…anzi per meglio dire che ha cercato di mostrarmi.
Come se io avessi fatto un sogno premonitorio…oppure semplicemente è come ha detto il nostro daddy della situazione: sono così innamorato di Sara che penso già al nostro futuro insieme.
Quando insieme avremo dei figli nostri, e che magari il primo nato dall’unione del nostro amore fosse una bambina, io avrei già in mente un bel nome.
Vorrei tanto chiamarla…Alyssa! Ecco…questo è il nome che un giorno vorrei dare alla mia prima figlia.
 


SARA’S POV:


-“Dottoressa io non ce la faccio più…”

-“Lo so che fa tanto male, che sei stanca e che le forze cominciano a mancarti…ma tesoro manca poco, davvero poco credimi.”

-“Mamma aiutami, ti prego. Parlami di Harry…”

-“Harry tu lo ami così tanto non è vero? Beh vedrai che presto verrà a sapere della piccola…vedrai che prima o poi potrete stare insieme…”

-“Non in questo modo…devi descrivermelo. Parlami della bellezza delle sue fossette così irresistibili…i suoi ricci così profumati aromatizzati dall’essenza del cocco, per via del balsamo che usa sempre. Parlami dei suoi occhi…ah che dolore! Mi fa male… già i suoi occhi così verdi, come il muschio…come il prato, così verdi…come lo è il colore della speranza.”

-“Ce l’hai quasi fatta Sara, la testa è fuori…continua a spingere, non ti fermare su che fra non molto potrai tenere fra le braccia questo angioletto.”

-“Ma fa male…tanto male.”

…insieme dai, insieme facciamola venire al mondo. Voglio conoscerla...

-“Di chi è questa voce?”

-“Quale voce amore?”

-“Quella che ha parlato…che mi ha detto ‘…insieme dai, facciamola venire al mondo. Voglio conoscerla…

Mia madre guarda preoccupata la dottoressa, che nemmeno fa caso al suo sguardo stanco e disperato, poi prende ad accarezzarmi la fronte con il suo solito modo di fare…un tocco delicato, un tocco pieno d’amore; poggiandovi poi sopra un panno asciutto per asciugarmi il sudore presente nel volto.

-“Dai un ultima spinta amore, impegnati coraggio.”

Nel momento in cui metto in atto l’ultima pressione dal ventre, sento all’improvviso mancarmi le forze…mi sento completamente esausta.
Non credevo fosse così doloroso e difficile mettere al mondo un figlio…

-“Dottoressa…dottoressa è normale essere, così stanchi?”

Silenzio, non mi risponde…perché!?!

Ma nel mentre che provo a riformulare la domanda, il mio udito percepisce un suono acuto.
È un pianto ne sono certa…è il suo pianto.
Improvvisamente la forza, l’energia che avevo appena esaurito mettendo la nostra bambina al mondo, torna ad essere viva in me.
Con l’aiuto delle braccia, cerco di sistemarmi per bene nel letto evitando dei bruschi movimenti.

-“Amore, la tua…la vostra bambina è bellissima…ti assomiglia. Ha il tuo stesso nasino!”

-“Fatemela vedere, datemela in braccio…”

Boom, boom…’ questo sembra il classico suono di una bomba, oppure non saprei a cos’altro associare questo suono…ma per me, so che cos’è: è il mio cuore che è rinato.
Questo è il classico suono che emette il muscolo cardiaco di una madre, cui ha appena dato la vita a suo figlio.
Avvolta in un lenzuolo me la presentano davanti ai miei occhi; una bambina dal colorito lievemente arrossato…con due occhi grandi leggermente scuri, ben visibili ai miei.
Un nasino minuscolo…e tanti, ma tanti capelli scuri.
Una bocca né fine…né carnosa, un misto tra la mia e quella del suo papà.
Un corpicino gracile ma non troppo…infine le mani; così graziose…così belle come gemme.
Con una mano le sfioro il suo piccolo e innocente visino, soffermandomi un attimo sulle sue piccole e paffute gote, con l’altra invece accarezzo una delle sue aggraziate manine.

Non riesco a staccare il mio sguardo dal suo…sembra avere un’aria felice nonostante tutto quello che dentro la mia pancia ha passato.
Così decido anche seppur mia figlia mi conosce già…di presentarmi a lei, come quella piccola donna coraggiosa che nonostante tutte le difficoltà ha deciso di tenerla e di metterla al mondo.

-“Ehi, tesoro mio…finalmente sei venuta fuori da dentro la mia pancia. Ero ansiosa di conoscerti. Amore mio io sono la tua mamma…e non sai quanto ti amo.”

Mamma, esce dalla stanza e va a dare la bella notizia a papà e agli altri, nel frattempo ancora una volta poso lo sguardo su di lei portandomela contro il petto. Non riesco ancora a focalizzare bene l’idea, di aver partorito una bambina oggi.
La nostra bambina Harry…non riesco ancora a crederci, eppure lei emette gemiti forti da farsi sentire fin fuori…come per ‘svegliarmi’ dai miei pensieri. La cullo tra le mie braccia, chiudendo gli occhi lascio fuoriuscire alcune lacrime, che come una carezza sfiorano le mie guance; non c’è dubbio, oggi è il giorno più bello della mia vita, e rimarrà inciso nel mio cuore.




-“Fatemi vedere questa signorina qua…”

Mio padre, entra in stanza con fare molto veloce per adagiarsi accanto al letto, e salutare quella piccola creatura che per lui è niente meno che la sua prima nipotina

-“Dio mio, avete fatto un capolavoro…tu e il riccio. Dammela un po’ in braccio, questa principessa…”

Lascio la mia bambina tra le braccia del suo giovane nonno, che non fa che coccolarla e riempirla di baci…da me accorrono mio fratello e mia sorella ad abbracciarmi, mentre gli zii sono seduti tutti e tre sulla parte restante del letto, mentre Nicole è in braccio a mia zia Monica.
Complimenti, baci carezze…non fa che ricevere questo nostra figlia Harry, ma nessuno mai potrà sostituire i baci e le carezze che dovresti dargli tu in questo momento.
Mi manchi, ti voglio qui con noi perché tu fai parte di medi lei.

-“Allora cara nipotina hai già scelto un nome?”

-“In effetti zio Luca, ho in testa un nome da due mesi...solo che fino a prima non mi sembrava appropriato per lei…ma adesso guardandola credo proprio che le calzi a pennello.”

-“Quindi sorellina, nella nostra famiglia quale altro nome con un significato importante, come ad esempio il mio che significa ‘protettore degli uomini’ oppure come quello di nostra sorella Veronica, ‘portatrice di vittorie’ e anche ‘offerta di Dio’; per non parlare del tuo che significa ‘principessa’ che nome porterà mia nipote?”

Socchiudo gli occhi respirando affannosamente per via della stanchezza accumulata in queste ore…inspiro e un ronzio nella testa sembra pronunciare un nome. ‘…Alyssa è questo il nome che darei a mia figlia…’ spalanco velocemente le palpebre.
L’ho pensato veramente io questa cosa, oh cos’altro può essermi capitato? Come posso sentire delle voci?
Soprattutto sentire pronunciare lo stesso nome che da due mesi ho scelto per la bambina!?!.
Sarà l’effetto della stanchezza e tutto un po’.

-“Alyssa, la nostra bambina si chiama Alyssa…”

-“Credi ancora che Harry verrà? Che Harry farà parte della vita della tua bambina? Forse è meglio se da adesso, ti impegni a dimenticarlo. È brutto dirlo, ma pensa che oramai lui appartiene ai bei ricordi del passato.”

-“Papà, anche se questo non avverrà né ora né mai…lei è nata dall’unione del nostro amore. Come posso non parlare al plurale? Alla fine è lui che l’ha procreata e io che l’ho portata dentro di me…alla fine anche se dovrò impegnarmi a dimenticarlo per me stessa, ciò non vuol dire che devo farlo anche per lei. Le parlerò sempre del suo papà dell’amore che la sua mamma ha provato per lui e viceversa…non posso fare finta che per lei non esista, anche se in realtà purtroppo è così. Io non posso farlo, non me lo perdonerei mai.”

Un infermiera dall’aria gentile arriva a prendere la bambina , per portarla a fare tutti gli accertamenti che si fanno quando una creatura viene al mondo. Prende un braccialetto bianco, un pennarello e mi domanda.

-“Che nome e cognome devo mettere per registrare la piccolina?”

Prendo forza, e infine pronuncio.

-“Alyssa Busnaghi…”

-“Mi scusi signorina, ma noi Inglesi siamo pignoli…vorremmo che tutti i nascituri avessero sempre un secondo nome. Ha già pensato al secondo nome?”

-“Certo. Allora scriva Alyssa Giselle Busnaghi.”

-“Bene, grazie mille ora registro anche la nascita. Oggi è il 15 Maggio 2011 e la bambina è nata alle ore 06:00. Bene fra non molto gliela riporto, lei nel frattempo si riposi un po’.”

Guardo andare via, il mio gioiello…perché il vero gioiello che una donna può avere è il proprio figlio, non c’è paragoni né con i diamanti né con gli zaffiri o altro ancora.

-“Allora questo significato quando arriva?”

-“Alyssa è di origine greca, oppure si dice che sia anche di origine inglese, e c’è chi ipotizza persino che sia di origine germanica. Deriva dal nome Alice, e ha
tante varianti…uno tra cui è Alyssa come ho scelto io ma con la ipsilon. Il suo significato sembra non essere uno solo, ma bensì tre…per ogni origine a cui si è legato il nome. Significa ‘creatura del mare’ e ‘ninfa’ per quanto riguarda l’origine greca; significa ‘nobile’ per l’origine inglese e per quanto riguarda l’origine germanica, significa ‘di bell’aspetto’. Ecco svelato il significato del nome della nostra bambina.”

Sono rimasti tutti a bocca aperta, il silenzio sembra dominare nella stanza…e io in balia ancora del dolore, in balia della stanchezza fisica a cui è stato sottoposto il mio corpo oggi, mi lascio cadere in un sonno profondo…un sonno necessario per riacquistare al più presto le mie energie.

Spazio Autrice:
Ehilà ragazze sono tornata con un nuovo capitolo! Parto con il farvi delle IMMENSE SCUSE per questo gigantesco ritardo nell’avere postato questo capitolo, spero che lo attendevate in tante. Voglio cercare di spiegarvi, il perché a volte posto con un ritardo di un mese o più i capitoli della storia. I miei genitori come tanti altri…si stanno separando…e già questo per un figlio (che sia grande come me, oppure che sia piccolo) è una perdita, una delusione. Nel mio caso la separazione non è civile come a molte coppie capita; mio padre non rende la vita facile a nessuno della mia famiglia…tanté che io non ci parlo. Poi oltre a questo sono successe molte altre cose, alcune persino brutte…che però non mi sento di parlarne a mezzo sito (efp). Quindi in parole povere sono due anni che sto in una specie di tunnel, a volte sono molto molto giù che non apro nemmeno il mio portatile, perché la testa si rifiuta di scrivere, perché è troppo presa ad elaborare il dolore che porto nel cuore. Altre volte come adesso, (ma già da una settimana sono su di morale perché ho deciso di rimettermi in carreggiata, perché ciò che non ci abbatte ci fortifica. In poche parole la vita deve andare avanti) mi sento bene e pronta a riprendere le redini di ‘…We Belong Together…’. Vi starete chiedendo forse perché mi sto ampliando a raccontare qualcosa di me a voi; lo sto facendo perché ho paura che possiate giudicarmi in chissà quale maniera. Ho sentito il bisogno di parlarne con voi che siete le lettrici della fiction…per spiegarvi che se non posto non è perché non ho voglia, o perché mi mancano le idee…anzi le idee dentro la mia testa non finiscono mai. Ma semplicemente è perché sto affrontando una situazione molto delicata, brutta e difficile, e vorrei da voi solo la pazienza di stare dietro alla fiction se ne siete veramente affezionate. Ora mi dileguo ho scritto anche troppo, vi sarete sicuramente annoiate leggendo questo monologo. Voglio solo dire altre due cose importanti: devo ringraziare una persona. È grazie a lei se ho trovato la forza, la voglia di finire questo capitolo.
horanhugsmile grazie mille delle belle parole che mi scrivi nei messaggi privati…e grazie per dimostrarmi il tuo costante apprezzamento per ‘WBT’ non sai quanto è importante per me vedere che ciò che produco piace a voi! *.*. Stavolta non posso darvi anticipazioni, perché sennò non finirei più di scrivere…ma se volete avere quelle anticipazioni potete trovarmi o su facebook (Sara Rossi), su ask (Little_reader) oppure anche qui su EFP (Free to Dream_).
Un saluto a tutte voi.
Sara.
PS: Le parti colorate, sono narrate dal punto divista del narratore esterno, e in alcuni casi è sottoforma di 'fantasma' del nostro Harry. ^^ Recensite e mi farete felice.! *.*



Vi consiglio questa Fan Fiction di un autrice che trovo molto brava *.*
Ecco la trama:
♥ 

“Io mi sto innamorando di te.” Le disse naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del riccio. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo, che subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il sapore del cantante. Era dolce, le ricordava il cioccolato al latte. Sentì le mani di lui scivolarle lungo la schiena e l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provava a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

[...]

“Ragazzi, salutate gli H2!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
“Esattamente!” L'irlandese le diede un colpetto sulla spalla.


Con Harmony la vita non è stata di certo buona. Vincerà contro la malattia? La riuscirà a sconfiggere? Di sicuro, la combatterà. Insieme ad Harry.



Eccovi il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2064823HYPERLINK "http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2064823&i=1"&HYPERLINK "http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2064823&i=1"i=1
 
 
   
 
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