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Autore: poetzproblem    16/03/2014    1 recensioni
Quinn la accoglie alla stazione con un sorriso sincero, e Rachel non esita a salutarla con un abbraccio. È affettuoso e familiare, e indugia per un momento, godendosi il fatto che nonostante i loro inizi burrascosi lei e Quinn siano riuscite ad arrivare a questo punto, in cui abbracciarsi è così naturale. Scritto per la Faberry Week, giorno 3, 'Amici con benefici'.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NDT: questa è una traduzione. Potete leggere l'originale qui oppure qui. Lasciate una recensione se vi va, così potrò tradurla e inviarla all'autrice.

NDA: Eterni ringraziamenti a Skywarrior108 perché è la miglior beta del mondo.

Disclaimer:  i personaggi di Glee non sono miei, mi piace solo giocarci...assolutamente senza trarne profitto.

***

Feeling the Void

By poetzproblem

***

Sex without love is an empty experience, but as empty experiences go, it's one of the best.

~Woody Allen

***

Si reca a New Haven per la prima volta durante l'autunno. È una domanica mattina, e il suo spettacolo non ha rappresentazioni oggi, così non deve tornare a New York fino a lunedì dopo mezzogiorno, il che è perfetto, perché Quinn il lunedì ha solo una lezione nel tardo pomeriggio. Rachel è eccitata per la visita. Aveva avuto intenzione di andare a trovare Quinn a Yale l'anno scorso, ma la vita riesce a cambiare anche i piani meglio congegnati. L'ha imparato nel modo peggiore. Non vuole più lasciar scivolare via altre opportunità, così quando durante l'estate lei e Quinn avevano rinnovato la loro promessa di tenersi in contatto, aveva giurato di assicurarsi che questa volta sarebbero riuscite a parlarsi faccia a faccia.

Quinn la accoglie alla stazione con un sorriso sincero, e Rachel non esita a salutarla con un abbraccio. È affettuoso e familiare, e indugia per un momento, godendosi il fatto che, nonostante i loro inizi burrascosi, lei e Quinn siano riuscite ad arrivare a questo punto, in cui abbracciarsi è così naturale. Si scambiano i soliti convenevoli—ciao, come stai? Com'è andato il viaggio?—prima che Quinn le dica, "Avanti. Ho preso in prestito la macchina di una mia amica. C'è questo piccolo ristorante a West Haven che è aperto tutto il giorno. Possiamo mangiare e tu puoi raccontarmi le ultime notizie da New York."

Raggiungono in un amichevole silenzio la piccola Lexus blu nel parcheggio. Quinn prende la borsa di Rachel e la mette sul sedile posteriore prima di aprire la porta del lato passeggero per lei. Rachel sorride a quel gesto inaspettato e scivola in macchina. Il viaggio dura solo dieci minuti, e Rachel più che altro osserva lo scenario, mentre la radio suona dolcemente in sottofondo sottolineando gli occasionali commenti di Quinn a proposito della 'sua città'. In Quinn c'è una calma che era così rara da vedere in passato, ma Rachel approva il cambiamento con tutto il cuore. È bello vedere Quinn felice.

Il Georgie's Diner sembra eternamente calato negli anni cinquanta, e Rachel si sente immediatamente elettrizzata non appena vi mette piede. Le ricorda un po' lo Spotlight Diner, ma senza i camerieri che cantano. C'è un Jukebox classico nell'angolo, e Rachel si lascia sfuggire uno squittio eccitato mentre fruga nella borsa in cerca di un quarto di dollaro. Quinn ride al vedere il suo entusiasmo.

"In effetti pensavo che questo posto ti sarebbe piaciuto," dice mentre Rachel studia l'eclettica selezione di brani. Le piace ancor di più quando lei e Quinn si accomodano e lei apre il menù per trovare una bella varietà di piatti vegani. Non è più strettamente vegana come un tempo visto che ha cominciato a inserire i latticini (biologici, quando possibile) nella propria dieta, ma questo non le fa apprezzare di meno la premura di Quinn. Non dice una parola quando Quinn ordina del bacon assieme all'omelette. Rachel decide per la frittata Southwestern.

Mangiano con calma, rilassandosi e chiacchierando di quello che sta accadendo nelle loro vite. Quinn è coinvolta nel cabaret di Yale, anche se solo i laureati possono esibirsi, ma confessa che le piace imparare tutto quello che succede dietro le quinte per mettere in scena uno spettacolo. Rachel le racconta alcuni nuovi aneddoti sul backstage di Funny Girl, e entrambe ridono delle cose assurde che sono successe. Alla fine, Quinn paga il conto—"sei mia ospite questo weekend," insiste— e poi si dirigono verso Yale.

Quinn vuole farle fare il giro turistico, e a quanto pare c'è un qualche festival quel weekend, con cibo e musica. Rachel non vede l'ora di conoscere meglio il piccolo angolo di mondo in cui abita Quinn. Proprio come il ristorante, l'architettura classica del campus la fa sentire come se stesse entrando in un'altra epoca, e segue Quinn nel dormitorio in modo da poter mettere via la valigia. Mentre si dirigono verso la suite di Quinn, quest'ultima saluta diversi studenti, con amichevoli sorrisi e parole gentili, e loro ricambiano. A quanto pare, Quinn non aveva esagerato quando aveva detto che il sistema di alloggi di Yale crea una comunità molto stretta fra gli studenti. La suite è ordinata ed è più spaziosa di quanto Rachel si immaginava, ha una sala comune, due camere da letto doppie e una singola—la stanza di Quinn—e dalla finestra si puà godere di una bella vista del cortile. Rachel può facilmente immaginare l'amica che siede accanto alla finestra, a leggere. Nessuna delle sue compagne di stanza è lì al momento, e Rachel è po' delusa quando si rende conto che sarà costretta ad aaspettare per conoscere le ragazze che vivono con Quinn.

"Ti farò da guida, ma prima devo restituire questa a Tricia," e le mostra il portachiavi, "prima che mandi una squadra di ricerca a salvare la sua preziosa macchina," conclude alzando gli occhi al cielo.

A quanto pare Tricia vive al piano di sotto, e quando la porta della suite si apre, rachle si trova davanti una bellissima ragazza, con capelli rossi tagliati a spazzola e occhiali dalle lenti rettangolari dietro alle quali splendono due acuti occhi occhi blu. La ragazza sorride e appoggia un fianco alla porta.

"Hai trattato bene la mia piccola?" chiede, e la sua voce è inaspettatamente roca, e d ha un accento che Rachel non riesce immediatamente ad identificare.

"Certo. A malapena qualche graffio," risponde Quinn allegramente tendendole il portachiavi.

Tricia aggrotta la fronte e si riprende le chiavi facendo scivolare le dita sul palmo di Quinn.

"Farai meglio a scherzare, Fabray."

"Rachel può testimoniare che non ho alcun senso dell'umorismo," risponde in tono grave, guardando Rachel con un lieve sorriso.

Sentendosi colta di sorpresa, Rachel può solo scuotere la testa. Tricia le sorride, le tende la mano—quella che non è occupata dal portachiavi—e dice, "Ciao. Sono Tricia Fitzgerald, visto che Quinn si sta comportando da stronza maleducata. Ho sentito molto parlare di te."

Rachel le stringe la mano di riflesso, un atto di cortesia che le è stato ingranato dai suoi padri fin dall'infanzia, anche se si ritrova a rispondere con un confuso, "Non ho sentito niente di te."

Tricia ride e le stringe la mano con energia.

"Spero che la situazione cambierà," dice, e Rachel arriva alla conclusione che l'accento della ragazza suona come irlandese. Si ritrova a ricambiare il sorriso, decidendo che questa amica di Quinn le piace, anche se il suo sorriso si appanna un po' quando coglie la strana espressione sul volto di Quinn. Tricia le lascia andare la mano e si rivolge a Quinn.

"Ci vediamo domani, Quinn," dice, facendo un cenno amichevole a Rachel. "Godetevi la visita."

Quinn emette un mormorio in risposta e prende Rachel per mano.

"Avanti, Rach. Voglio mostrarti il mio posto preferito nel campus," la invita.

Rachel sorride, voltandosi verso Tricia e salutandola educatamente, "È stato un piacere fare la tua conoscenza," prima di seguire Quinn con entusiasmo.

La visita le piace. Quinn la porta in giro per tutto il campus—il cinema nel suo dormitorio, il cabaret, la bellissima antica biblioteca, la galleria d'arte—e alla fine della giornata le sembra di sapere esattamente com'è la vita di Quinn a Yale. Incontra le quattro compagne di stanza di Quinn, tre delle quali sono ragazze simpatiche mentre una non lo è, e si preparano per la notte mentre chiacchierano tranquillamente.

C'è una breve discussione per quanto riguarda chi deve dormire dove—Quinn si offre di sistemarsi sul pavimento e Rachel rifiuta di scacciarla dal suo letto—ma alla fine si accordano per dormire assieme. Si sta stretti in quel piccolo letto, ma almeno sono entrambe su un materasso, e Rachel è grata che Quinn abbia una singola. Si addormenta con più facilità di quanto le sia mai accaduto in questi ultimi mesi, con il corpo di Quinn modellato contro la sua schiena e il suo respiro regolare che le risuona gentilmente all'orecchio.

xx

Quinn arriva a New York all'inizio di ottobre. Ha già fatto visita a Rachel qualche volta durante l'estate, fra il suo viaggio a Chicago, dove Judy Fabray si è trasferita per stare più vicina alla sorella di Quinn, Frannie, e il laboratorio di recitazione durato tre settimane che ha frequentato a Yale, ma è la prima volta che è sua ospite da quando Kurt si è trasferito. A quanto pare il delicato equilibrio che lui, Rachel e Santana avevano costruito è completamente imploso quando Blaine è venuto ad abitare lì. Ora entrambi vivono in un loft al piano di sopra con Sam Evans, il che è uno sviluppo strano, ma a quanto pare vanno d'accordissimo, e Santana e Rachel si sono abituate alla loro situazione. È bello avere di nuovo una stanza tutta per sé, e funziona meglio quando Dani rimane a dormire da loro.

Domenica sera decidono di improvvisare una festa. Quinn e Rachel hanno passato la maggior parte del tempo in città e sono entrambe un po' stanche, ma si divertono tantissimo a ridere e a chiacchierare con i loro amici. Ci sono musica e alcol, e Santana e Dani ballano un lento nel mezzo del soggiorno, baciandosi e accarezzandosi con abbandono. Rachel viene distratta da Blaine e Kurt che vogliono discutere di idee per il loro matrimonio—anche se manca ancora molto—quindi non si accorge subito di Sam e Quinn che siedono assieme intimamente sul divano. Quando se ne rende conto, aggrotta la fronte e smette di ascoltare la dissertazione di Blaine sul perché dovrebbe essere lui a cantare al matrimonio invece di sprecare soldi per chiamare una band.

Si scusa e si dirige verso Quinn e Sam con un allegro, "Ehi voi due, vi state divertendo?"

Scivola sul divano accanto a Quinn, non le importa se sta rubando spazio. Sam si sposta (lontano da Quinn) per permetterle di sedersi, ma Quinn si limita a sistemarsi in modo da stare seduta composta, e la sua coscia preme contro quella di Rachel.

"È la serata migliore della mia vita," dice Sam con un cenno ubriaco, posando una mano sull'altra coscia di Quinn, vicino al suo ginocchio. "È fantastico che siamo tutti assieme, vero?"

Quinn ride a bassa voce.

"Sì. È fantastico."

Rachel aggrotta la fronte.

"Allora, di cosa stavate parlando?"

"Stavo solo dicendo a Quinn che dovremmo vederci più spesso," dice Sam eccitato. "Cioè, dovrebbe senz'altro venire il venerdì sera, la prossima volta. Restare tutto il weekend."

"Ma io ho uno spettacolo il venerdì sera," gli ricorda Rachel, un po' scocciata.

"Sì, ma io posso fare compagnia a Quinn mentre lavori. Sarà una forza."

Rachel apre la bocca per protestare—dopotutto, Quinn viene a far visita a lei, non Sam, e okay, anche a Santana, ammette riluttante—ma Quinn si stringe nelle spalle e dice, "Vedremo," prima che Rachel possa mormorare un'altra parola. Poi Kurt e Blaine li interrompono con la loro continua discussione, chiedendo a Sam e Quinn la loro opinione sulle canzoni da usare al ricevimento, e la serata continua in un collage di conversazioni dissonanti. Rachel non lascia Quinn sola con Sam per il resto della festa.

In un batter d'occhio la visita si conclude, e Rachel è triste quando vede Quinn andarsene, ma fanno piani per il suo prossimo viaggio a New Haven che avverrà tra alcune settimane. Due giorni dopo, Rachel passa a far visita a Kurt, ma mentre aspetta che lui torni dalle lezioni, si ritrova da sola con Sam. Non può fare a meno di chiedere, naturalmente il più delicatamente possibile, "Sei di nuovo interessato a Quinn?"

Lui sembra stupito, e aggrotta le sopracciglia bionde.

"Cosa? Cioè in senso romantico?"

Rachel ringhia silenziosamente. Onestamente, Sam è un uomo molto dolce, ma a volte sa essere un po' lento.

"Sì, in senso romantico," sbuffa, sprimacciando i cuscini del divano per distrarsi, anche se Kurt fa già un lavoro eccezionale nel tenere tutto in ordine, considerando con chi sta vivendo.

"Sembravate…molto vicini l'altra sera," mormora mentre è occupata.

"Bè, sì. Voglio dire, ci starei di sicuro," ammette lui e Rachel dà al cuscino una botta particolarmente forte, ma lui poi dice, "Ma ho come avuto l'idea che stia già uscendo con qualcun altro."

Rachel dà un pugno al cuscino.

"Cosa?" Quinn non le ha detto niente riguardo una nuova relazione. "Chi?"

Sam si stringe nelle spalle.

"Non so. Ho solo detto che potremmo uscire a cena ogni tanto, e lei mi ha detto che la situazione è complicata. Non è quella cosa che dicono le persone quando sono in una relazione ma, insomma, non è ancora ufficiale?"

Rachel lo guarda stranita. Onestamente non lo sa.

Più tardi, chiede a Santana se Quinn le abbia per caso confessato di avere una nuova relazione, e Santana la guarda irritata, dicendo, "Come se venisse a dirmelo dopo che ha fatto quella figura con il Professor Sposato-Con-Le-Rughe. E poi, la suo nuova migliore amica sei tu. Non dovresti saperlo?"

Il fatto di non saperlo la irrita in modo spaventoso.

xx

Quando fa di nuovo visita a Quinn, è determinata a scoprire se si sta davvero vedendo con qualcuno. Le ha chiesto diverse volte durante le loro conversazioni telefoniche, nelle sessioni di Skype, e nelle email se c'era qualcosa—o qualcuno—degno di nota nella sua vita e L'altra le ha ripetutamente risposto che le cose erano rimaste invariate. Ha una tesina molto importante a cui sta dando gli ultimi ritocchi, quindi Rachel le dice di non disturbarsi a venirla a prendere alla stazione. È perfettamente capace di trovare da sola la strada per il dormitorio di Quinn.

Quando ci arriva è la compagna di stanza di Quinn, Pam, a darle il benvenuto.

"Quinn è nella sua stanza," dice gentilmente, e Rachel la ringrazia e e si dirige verso la porta, che è leggermente aperta. Non si disturba a bussare, la apre ed entra sorridendo, vedendo che Quinn è seduta a gambe incrociate sul letto con Tricia accanto a lei, le teste accostate e chine sul computer di Quinn.

La ragazza alza lo sguardo e dopo una brevissima esitazione sorride, salutandola mentre abbassa lo schermo del laptop e si alza dal letto per accoglierla con un affettuoso abbraccio.

Tricia si stiracchia, alzando le braccia sulla testa con un grugnito, prima di scendere anche lei dal letto.

"Ciao di nuovo, Rachel, vedo che Quinn non ti ha spaventata."

"Trish," la avverte Quinn a bassa voce.

Rachel sente il bisogno di difenderla.

"Se non c'è riuscita al liceo, dubito che ci riuscirebbe ora."

Gli occhi di Tricia scintillano d'interesse.

"Davvero? Un giorno dovrai raccontarmelo."

"No," inteviene Quinn in tono tagliente. "Non lo farà."

Tricia ride e prende un libro dalla scrivania di Quinn.

"Bè, vi lascio alle vostre faccende. Non diventate matte cercando di aggiornarvi a vicenda," scherza facendo l'occhiolino a Rachel mentre esce.

Quinn sospira e siede sul materasso, dando un colpetto allo spazio accanto a lei. Rachel si toglie il cappotto e siede.

"Allora, com'è andato il viaggio?" chiede Quinn, tirando una gamba sul letto e girandosi verso Rachel.

"Noioso," ammette Rachel, cercando di sistemarsi in modo più confortevole. Le punte delle sue dita toccano un oggetto duro che sbuca da sotto il cuscino, e si volta per tirarlo fuori, guardandolo confusa.

Quinn vede cos'è e arrossisce, affrettandosi a strapparlo dalla mano di Rachel.

"Non credevo fossi una fan del Dottor Who, Quinn," commenta, guardando la custodia con le serie complete con protagonista David Tennant.

"Um…è…è di Tricia, in realtà. Ha cercato di coinvolgermi."

Rachel inarca le sopracciglia, sorpresa, e Quinn butta la custodia sulla scrivania come se stesse per esplodere. "Più tardi dovrò restituirglielo."

Rachel reprime una risatina al vedere l'espressione mortificata di Quinn.

"Va tutto bene, Quinn. So per certo che Sam ha una collezione simile. Kurt non fa che lamentarsi del fatto che continua a fare maratone con Blaine."

Quinn sembra rilassarsi al sentire quella frase, e ben presto cominciano a discutere di altre cose. Quinn continua a non menzionare eventuali sviluppi romantici, e Rachel non coglie alcuna indicazione del fatto che potrebbe nascondere un segreto rapporto sentimentale. Ne è inesplicabilmente sollevata.

xx

Quando Quinn ritorna in visita a New York, è per vedere un'altra performance dello show di Rachel e porta Tricia con sè.

"Vuole davvero vedere tutto quel talento di cui mi sono vantata," le dice Quinn, e naturalmente l'ego di Rachel non riesce a resistere. Procura loro due biglietti riservati. È il primo show di Broadway a cui Tricia hal'occasione di assistere, e sta fremendo di eccitazione dopo che è calato il sipario, facendo i complimenti a Rachel, ai suoi colleghi, alla musica, al teatro, a tutto. Rachel si pavoneggia, orgogliosa.

Si incontrano con Santana in un ristorante lì vicino per una cena un po' tardiva, perché Santana è curiosa di conoscere la nuova amica di Quinn.

È divertente il modo in cui entrambe si prendono le misure a vicenda e si scambiano a turno commenti taglienti, ma senza cattiveria—bè, per Santana—e a Rachel sembra che, almeno, lascino il ristorante in buoni rapporti.

Santana acconsente a ospitare Rachel nel proprio letto, lasciando Quinn e Tricia a dividersi il letto di Rachel. Dopotutto, Tricia ha più familiarità con Quinn che con una qualsiasi di loro, quindi la sistemazione ha perfettamente senso. Non c'è alcun motivo per cui qualcuna di loro debba dormire sul divano. Santana le rivolge loro un sorrisetto quando augura la buonanotte alle due, ma Rachel non ci fa molto caso, almeno fino al mattino seguente, dopo che Quinn e Tricia se ne vanno per prendere il treno per New Haven, e Santana dice distrattamente, "Scopano senz'altro."

Rachel si irrigidisce, lasciandosi quasi sfuggire la propria tazza di caffè.

"Non essere ridicola," la rimprovera. "Sono amiche."

"Amiche che scopano," ripete Santana in tono autoritario. "Fidati. Irradiano così tante vibrazioni che la mia vagina sì è intorpidita solo a star loro vicina."

Rachel deglutisce a fatica, mentre comincia a bruciarle lo stomaco.

"Ti sbagli. Quinn me l'avrebbe detto, e comunque lei è etero."

Santana ride e scuote la testa.

"È etero come un unicorno. A quanto pare il suo piccolo esperimento è esploso in un arcobaleno gay."

Il cervello di Rachel sta ancora facendo fatica per seguire quello che Santana sta dicendo, ma riesce a gracidare, "Quale esperimento?"

Santana sospira, distogliendo lo sguardo con aria colpevole.

"Hai presente il matrimonio fallito di Schue dell'anno scorso?" chiede, e Rachel annuisce, diventando sempre più nauseata di momento in momento.

"Sì, Quinn e io abbiamo passato la notte assieme. Pensavo che cercasse solo di levarsi la voglia, ma a quanto pare era molto più di questo."

Rachel digerisce lentamente quelle novità prima di annuire, sussurrando, "Scusami," mentre si alza tutta rigida e si ritira nella propria stanza. Si siede sul bordo del letto prima di ricordare che non ha ancora cambiato le lenzuola, e si alza disgustata prima di appoggiarsi al muro con le lacrime agli occhi.

Perché Quinn non gliel'ha detto?

Si abbraccia la vita, rivivendo mentalmente gli ultimi mesi. Sa che Santana le sta dicendo la verità a proposito del matrimonio—ricorda di averle viste ballare assieme. La cosa l'aveva turbata, ma era stata preoccupata dai propri drammi con…con Finn, e ad essere onesta non aveva voluto sapere cosa fosse accaduto tra Quinn e Santana. Aveva preferito continuare a esistere all'interno dei propri pregiudizi, altrimenti sarebbe stata costretta a farsi delle domande a cui in quel periodo non era stata pronta a rispondere.

Comunque, solo perché Quinn ha sperimentato, non significa che Santana abbia ragione riguardo Quinn e Tricia.

Non vuole che Santana abbia ragione.

xx

Quinn è sorpresa quando Rachel la chiama qualche giorno dopo e le dice che vuole farle visita in quel weekend. Manca solo una settimana agli esami e hanno già deciso che Quinn passerà una quindicina di giorni a New York dopo il suo ultimo esame prima di tornare a 'casa' per Natale.

"Va tutto bene?" chiede al telefono.

"Certo," mente Rachel.

Prende il treno prima del solito e quando arriva alla porta di Quinn, scopre che non deve chiederle se ha un rapporto con Tricia, perchè Tricia sta uscendo dalla stanza con un sorriso e i capelli rossi spettinati, chinandosi in avanti per posare un rapido bacio sulle labbra di Quinn prima di dire, "A più tardi, tesoro."

Quando si volta e vede Rachel, ha la decenza di arrossire, passandosi una mano tra i capelli.

"Buongiorno, Rachel. È bello vederti."

Quinn gira la testa di scatto nella sua direzione e un'espressione addolorata le attraversa il viso.

"Rachel," ansima. "Sei…in anticipo."

"A dire la verità, penso di essere in ritardo," sussurra Rachel.

Tricia sposta il peso da un piede all'altro, a disagio.

"Io...ah...credo che andrò nella mia stanza. Uh...sì," mormora prima di allontanarsi in fretta.

Quinn fissa Rachel per un lungo istante prima di sospirare. Si volta e sparisce dentro la suite, attraversando la stanza comune e dirigendosi in camera da letto, senza controllare se Rachel la stia seguendo. A Rachel ci vuole un momento per costringere i propri piedi a cooperare, e quando ci riesce, trova Quinn che l'aspetta accanto alla porta. La chiude silenziosamente alle sue spalle, poi ci sia appoggia contro.

Lei e Rachel continuano a fissarsi per quella che sembra un'ora, prima che Quinn sospiri e si passi una mano tra i capelli spettinati.

"È stato imbarazzante."

"Perché non me l'hai detto?" ribatte Rachel, ferita.

Un altro sospiro sfugge dalle labbra di Quinn.

"Non c'è molto da dire," risponde.

Rachel fa una risata sarcastica, voltandole la schiena e raggiungendo il muro opposto.

"Hai una relazione con Tricia," ringhia, alzando le braccia al cielo, prima di voltarsi. "E pensi che non ci sia molto da dire? Anche ignorando il fatto che è una donna, il che è una cosa già abbastanza grossa, mi hai mentito sul tuo rapporto con lei e…hai fatto sesso con lei nel mio letto!"

Quinn si morde il labbro con aria colpevole, distogliendo lo sguardo.

"Primo, non è successo niente quando eravamo da te. Sarebbbe stato incredibilmente volgare," dice con una smorfia. "Per non dire che tu e Santana stavate dormendo a pochi metri da noi, quindi…no. Secondo, preferisco non definire la mia sessualità al momento. E per finire, Tricia e io non abbiamo una relazione. Siamo solo amiche che di tanto in tanto fanno sesso."

Il breve istante di sollievo che Rachel ha sentito alla rpima negazione di Quinn evapora in uno sbuffo di fumo.

"Amiche con benefici," squittisce incredula. "Questo non," balbetta. "Chi potrebbe?" ringhia e si volta di nuovo, fissando il muro.

"Nessuno fa davvero una cosa del genere," borbotta, assolutamente incapace di accettare la possibilità che la Quinn Fabray che crede di conoscere tanto bene possa acconsentire ad un tal genere di accordo.

"Proprio come nessuno potrebbe farsi coinvolgere in una relazione aperta?" ribatte Quinn irritata.

Rachel trattiene il respiro, voltandosi a guardarla con occhi addolorati.

"Quello è stato un errore."

Quinn chiude gli occhi e appoggia la testa alla porta con un tonfo.

"Scusami."

Esala un sospiro frustrato e incontra lo sguardo di Rachel.

"Non avrei voluto che lo vedessi, ma quello che io e Trish abbiamo funziona, okay? Niente aspettative, o bugie, o false dichiarazioni d'amore, o sentimenti feriti. Solo un po' di divertimento di tanto in tanto quando una di noi ha bisogno di sollievo, e non devo preoccuparmi di restare incinta," conclude a bassa voce.

Rachel la guarda instupidita, ancora non riesce a digerire quella nuova scoperta.

"Ma non vuoi innamorarti?" chiede alla fine con un filo di voce.

Quinn ride con autocommiserazione.

"Certo. Un giorno." Si stringe nelle spalle. "Non sono stata esattamente fortunata da quel punto di vista, e onestamente non voglio ricadere nelle vecchie abitudini, come lasciare che sia un uomo a definirmi o innamorarmi," esita, distogliendo lo sguardo, "di qualcuno che non può ricambiarmi."

Rachel trattiene il respiro, è il suo turno di distogliere lo sguardo, sentendosi in colpa. Ha portato via Finn a Quinn, quindi si sente in qualche modo responsabile per almeno una delle brutte esperienze dell'amica. E per quanto riguarda gli altri significati che può avere quella frase—bè, una cosa alla volta. Adesso vuole solo sapere, "Perchè Tricia?"

"Perché no?" risponde Quinn. "Ci siamo conosciute lo scorso semestre, dopo che…dopo che ho deciso di…essere più flessibile per quanto riguarda i miei potenziali partner…"

"Dopo Santana, intendi," la interrompe Rachel, guardando Quinn spalancare gli occhi in muta sorpresa, prima di schiarirsi la gola e annuire.

"Entrambe avevamo avuto le nostre delusioni sentimentali e una notte abbiamo bevuto un po' e..."

"Non voglio sapere tutto passo dopo passo," la interrompe Rachel bruscamente.

Quinn annuisce, dicendo solo, "È successo e entrambe siamo state d'accordo che non ci sarebbe dispiaciuto se fosse accaduto ancora, di tanto in tanto. Ma non significa niente, Rachel."

"Io…non capisco come questo sia possibile."

Quinn alza gli occhi al cielo.

"Sei mai stata innamorata di Brody?"

"Quello era diverso," si difende lei con foga.

Quinn non commenta, ma si allontana dalla porta e rimane in piedi lì, con la testa china e la mano sulla maniglia.

"Senti, mi dispiace davvero se non te l'ho detto, okay? Ha tirato su un casino che non sono ancora pronta ad affrontare, ma ora lo sai e onestamente, Rachel, il mio accordo con Tricia non ti riguarda. Quindi dobbiamo proprio continuare a discuterne?"

Rachel incrocia le braccia sul petto e comincia a passeggiare in cerchio per la stanza di Quinn. Le sue emozioni sono fuori controllo. È confusa e arrabbiata e ferita e gelosa—Dio, così gelosa.

"Perché non me l'hai chiesto?" sbotta alla fine.

Quinn trattiene uno strillo e alza le braccia al cielo.

"Non ho bisogno di chiederti il permesso per fare sesso con qualcuno!"

"No," grida Rachel di rimando. "Perché non l'hai chiesto a me," e si percuote il petto con il palmo della mano, "se volevo essere la tua amica con benefici?"

Quinn barcolla all'indietro contro la porta, posando entrambe le mani sul legno mentre guarda Rachel con la bocca spalancata.

"Mi prendi in giro?" sussurra scioccata.

Rachel scuote la testa, guardando l'angolo della porta, sopra la testa di Quinn, perché non può sopportare di incontrare il suo sguardo confuso.

"Non…non mi trovi abbastanza attraente? È questo?"

"Ma sei seria, cazzo?" brontola Quinn.

Sorpresa dall'imprecazione, Rachel riporta lo sguardo sull'amica.

"Sì, sono seria," insiste. "Voglio saperlo. Cioè, ovviamente Tricia è una donna molto attraente…con un accento davvero sexy," mormora invidiosa ignorando il sibilo di sorpresa di Quinn, "ma non mi hai mai detto che…avresti potuto essere interessata a…a qualcosa del genere," l'accusa, agitando la mano per indicare la stanza.

"E siamo amiche, Quinn. O almeno pensavo lo fossimo, e non so perché non hai pensato di chiedermelo. Come hai giustamente sottolineato, il mio accordo con Brody non era molto diverso da questa situazione."

Quinn ride, ma non è un suono allegro.

"Non potrei mai fare una cosa del genere con te."

Rachel sente intensamente la ferita inferta da quella frase, come se qualcuno le stesse aprendo un buco nel petto. Sapeva che era improbabile che Quinn potesse volerla a quel modo, ma non le aveva impedito di sperare. Annuisce.

"Capisco. Non…non sono adatta all'aspetto relativo ai benefici," conclude con un tremito nella voce.

Quinn scuote la testa, chiudendo gli occhi.

"Con te non sarebbe semplicemente un accordo 'amici con benefici'," sussurra con voce roca.

Rachel inala bruscamente, trattenendo il respiro per diversi secondi mentre quella piccola scintilla di speranza si riaccende.

"Cosa…cosa sarebbe?" implora.

Quinn sospira e china la testa, ammettendo a bassa voce, "Molto di più," in direzione del tappeto.

Rachel si avvicina, tendendo la mano per sfiorare il polso di Quinn finchè gli occhi color nocciola pieni di lacrime si perdono nei suoi.

"Anche per me," confessa con un lieve sorriso. "Già da un po', ormai. Forse…forse potremmo scoprire quanto di più," suggerisce speranzosa.

Un respiro esitante esce dalla gola di Quinn mentre i suoi occhi studiano il volto di Rachel, cercando qualcosa di indefinibile. Rachel sente la mano calda e tremante di Quinn scivolare nella sua finchè le loro dita non sono intrecciate.

"Lo vorresti?" chiede timidamente.

Rachel annuisce silenziosamente, chinandosi in avanti per posare le proprie labbra su quelle di Quinn. Il bacio è breve e leggero, solo una promessa sussurrata di quello che verrà e quando si ritrae, vede il fantasma di un sorriso sul viso di Quinn.

"Quinn Fabray," mormora in tono reverente. "Ti va di uscire con me? Come più che amiche, con tutti i benefici che questo comporta e tutti i legami possibili e immaginabili?"

Il sorriso di Quinn sboccia come un fiore.

"Lo voglio."

E quando la bacia di nuovo con passione, Rachel è certa che prenderanno la cosa sul serio e che sarà felice di legarsi a Quinn per il resto della sua vita.

 

  
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