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Autore: _Marlee_    16/03/2014    1 recensioni
Questa FF ha come protagoniste le attrici che interpretano Callie e Arizona ovvero Sara Ramirez e Jessica Capshaw. Credo che anche fuori dal set sarebbero una coppia bellissima CAPMIREZ♥
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Non tutti la meritano, per esempio io no” continuai io “E invece credo che tu sia quella persona per la quale questo frase è stata scritta” disse lei sorridendo, un sorriso dolce, che non era piu fastidioso come un paio di giorni fa, ma era diventato qualcosa di bello, e sano “Sei una persona molto sicura” “No, non sempre per esempio adesso ho bisogno di sapere una cosa.. Se ti abbracciassi cosa mi succederebbe?” a quella sua buffa domanda tornò nel mio viso quel sorriso che avevo perso, sorrisi leggermente, per poi risponderle “Non ti succederà niente” cosi lei mi abbracciò, non era un abbraccio normale, ma lo sentivo diverso, non strano, ma diverso, le sue braccia attorno a me mi scatenavano delle strane reazioni nel mio corpo, e non potevo far altro che ricambiare stringendola piu forte, quella donna era riuscita a distruggere le barriere e a pulire il mio cuore, per sbaglio o per destino posai il mio sguardo sullo specchio. Mi era mancato, quel sorriso mi mancava piu di qualsiasi altra cosa “Grazie” era l'unica cosa che ero in grado di dirle e l'unica che rendesse l'idea, lei sciolse l'abbraccio “Non permettere che la paura di perdere qualcuno che ami ti impedisca di amare” disse lei accarezzandomi il viso “Jessica, io.. non so cosa dire, ho spinto la gente ad odiarmi per questo, perche sono una codarda” risposi io, rivolgendo lo sguardo verso il basso e lei con una mano mi alzò il mento per permettere ai suoi occhi di incastrarsi perfettamente con i miei “Essere codardi non significa avere paura, ma significa non lottare per superare le paure, e io credo che tu non abbia ancora gettato la spugna, quando vedrò che lo farai allora sarò la prima a dirti che sei codarda, ma adesso posso solo dirti che sei una donna fantastica che ha paura di soffrire” disse lei, alleggerendo un po la mia coscienza “E se fosse troppo tardi? E se un domani facessi soffrire anche te?” chiesi io temendo una sua risposta “Ne sono certa, non succederà, non mi ferirai mai e io non ferirò te, e credimi Sara, non è mai troppo tardi, e adesso andiamo a prendere il nostro drink, che sennò chiudono il bar” continuò lei ridendo “E in quel caso sarebbe troppo tardi”. Jessica mi aveva liberata, era riuscita a risolvere la difficile equazione che mi teneva imprigionata, lei ha fatto di tutto, ha subito di tutto, ma non si è arresa, non ha lasciato perdere, ha continuato e insistito fino a che non ho ammesso che lei ha sempre avuto ragione fin dall'inizio, mi ha salvata, e adesso le devo tutto. Voglio un secondo nuovo inizio. La serata non poteva andare meglio, ma stava finendo e io sarei tornata all'albergo e Jessica a casa sua, ma non poteva finire cosi, non per me, ci salutammo e poi lei andò verso la sua macchina “Jessica, aspetta” urlai io facendola voltare, con un sorriso che sono lei era in grado di fare, corsi da lei nonostante i tacchi mi rendessero un po difficile farlo, ma anche lei iniziò a correre, ma non verso di me. Possibile che avesse sempre voglia di giocare? Nonostante fosse mezzanotte “Oh andiamo, cosi mi distruggi” forse aveva capito le mie intenzioni e stava temporeggiando, magari non era sicura di cio che voleva, poi si fermò di colpo, e io feci lo stesso, non capivo cosa stesse facendo, poi vienì verso di me “Adesso sono io che ho bisogno di chiederti una cosa” dissi io, e per la prima volta sentì che non ero stabile, mi sentivo vulnerabile “Se ti baciassi cos..” “Fallo e basta” rispose lei interrompendo la mia domanda e aspettando che le nostre labbra si unissero, potevo sentire il suo respiro, il suo profumo e percepivo che anche lei come me desiderava questo bacio piu di qualsiasi altra cosa. Quella sera non volevo fare niente con lei, ma non volevo tornare da sola e non sapevo come chiederle di tornare con me senza sembrare una troia che implora una notte di sesso “Senti, non voglio che tu fraintendessi quello che sto per dirti” dissi io cercando di introdurre l'argomento “Per te è stato un errore? Non ti è piaciuto, perche insomma posso capirlo, non ho mai baciato una d..” doveva smetterla di parlare e cosi la baciai di nuovo “Stai zitta, non è stato un errore, mi è piaciuto, non sottovalutarti, solo che non so come chiedertelo, vuoi venire a casa con me? Ma non per fare cose strane, solo perche sono stanca di stare da sola” dissi io rivolgendo lo sguardo verso il basso “Vengo a casa con te volentieri, e passeremo la notte a guardarci un bel film e ti cucinerò i miei toast al formaggio” mi baciò la punta del naso scappando verso la mia macchina. All'inizio dicevano che portava la luce in una stanza buia solo con il suo sorriso, ma non ho mai creduto alle chiacchere, e adesso ne ho la prova, è riuscita a far entrare la luce nel mio cuore che prima di lei poteva solo camminare a tentoni nel buio. Appena arrivate in camera, lei sembrò spaesata “Non ho una casa, vivo qui” dissi io cercando di spiegarle la situazione “Non importa, a me basta il tostapane” io iniziai a ridere, perche a lei non importava sul serio, non stava mentendo, poi si bloccò improvvisamente “Tu adesso dammi una ragione valida del perche tu abbia nascosto quella meraviglia per piu di un anno, sei bellissima in entrambi i casi, ma quel sorriso non meritava di nascondersi!” disse lei, pensavo che stesse per dire qualcosa di piu preoccupante “Se questo sorriso ci fosse sempre stato probabilmente non saremmo qui adesso” risposi “Hai ragione, in questo momento saremmo in una villetta a Santa Monica a spegnere la tv prima di addormentarci” concluse lei lasciandomi spiazzata, non risposi, anche perche non sapevo cosa dire, cosi le presi la mano e la diressi verso la cucina “Partiamo dai Toast al formaggio, poi vedremo” la baciai e lei ricambiò, non era delusa al fatto che non le avessi risposto. Non vorrei azzardare, ma credo che lei mi abbia capito piu di qualsiasi altra persona. Assaggiai quei toast, erano buonissimi, forse lo erano piu che altro perche la cuoca era lei. “Li hai divorati, aahha, buoni?” chiese lei “Li so fare anche io, ma credo che questi siano piu buoni solo perche la cuoca eri tu” le feci capire che nel mio sgabello potevamo starci in due, cosi lei si sedette sulle mie gambe “Non mi sono comportata bene per meritarmi tutto questo” dissi io guardandola negli occhi “Hai ragione, non ti sei comportata bene, ma non è certo la fine del mondo, l'hai fatto per te stessa” concluse lei, cosi io mi avvicinai a lei e la baciai, ancora e ancora.
  
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