Ad allestirlo all’ esterno due ragazzi sulla quindicina, uno dai capelli verdi tenuti legati in una coda e gli occhi neri e l’ altro molto pallido dai capelli rossi, all’ interno altri due ragazzi e una ragazza. Il rosso, Hiroto, sale su una scala e appende l’ insegna mentre il verde, Ryuuji pulisce i vetri dai resti di giornali appiccicati, dalla polvere e da un paio di insetti morti.
La ragazza all’ interno invece tiene le braccia tese tra Suzuno e Nagumo, i due addetti all’ arredamento, per evitare che l’host club appena aperto diventi sfondo di un crudo omicidio commesso da un polaretto armato di un panino al prosciutto.
Per l’ ora di pranzo la struttura è pronta e, i cinque vanno a pranzare al bar vicino la scuola.
-Suzu-chan! Non sei felice? Ora abbiamo un lavoro! Niente più orfanotrofio, bimbe minchia che ti passano davanti e ti ridono in faccia … - non finisce la frase che il ragazzo sbuffa bruscamente e velocizza il passo per evitare di dover sorbirsi tutto l’ entusiasmo della ragazza.
Pultroppo per lui quando si avvicina alla scalinata e si volta per rivolgergli un occhiataccia viene travolto da un
Forse, e dico forse, il ragazzino è spacciato.
Il ragazzo si alza infuriato e lo prende per la collottola, alzandolo da terra.
-Ti spedisco nel Salamander Hell, brutto marmocchio…-