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Autore: niallersminnie    16/03/2014    1 recensioni
“Scegli me, okay?
Con i miei libri e la mia camomilla, con le insicurezze ed i crolli emozionali.
Scegli me.
Nonostante le mani che tremano, nonostante il mordermi le labbra, nonostante i pianti, nonostante le debolezze.
Scegli me.
Che per te farei di tutto, che verrei sotto casa tua a piedi anche ora, che ti porterei ovunque, che ti dedicherei la vita, che ti sorriderei anche in mezzo ad i pianti.
Scegli me, perché io, t’ho già scelto.
Scegli me, perché anche se te ne vorrai andare, t’insegnerò a restare."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Chapter one.

Come ogni pomeriggio, Abbey si trovava nel negozio in cui lavorava come commessa.
Una ragazza molto riservata e apparentemente timida, alta poco più di un metro e sessantacinque, portava i capelli lunghi e mossi raccolti in una semplice coda per poter essere più comoda; quel pomeriggio indossava un paio di pantaloncini neri insieme a dei semplici anfibi e a delle canze un po' trasparenti, ma non troppo. Per completare il tutto, aveva scelto una semplice canotta bianca e sulle spalle una giacca sempre aperta; occhi azzurri posti in risalto da una semplice linea di eye-liner nero e un leggero strato di maschara anch'esso nero.
Una personalità forse un po' troppo particolare, difficile da capire, che spesso la allontanava da tutto il resto; lavorava in quel negozio di abbigliamento da svariati mesi, tutto per permettersi qualche vizio o qualche concessione in più del dovuto senza dover chiedere il permesso ai propri genitori. Sentì il campanello suonare, segno dell'arrivo di un nuovo cliente da servire; si alzò alquanto controvoglia e si diresse verso l'eltrata.
“Salve, sono Abbey. Posso aiutarla?”
Alzò distrattamente lo sguardo verso la figura ancora non ben inquadrata, quando i suoi occhi incrociarono quelli di un ragazzo alquanto affascinante.
Indossava una felpa tendente al rosa leggermente sbiadito che portava aperta, in modo da lasciar in mostra la maglia bianca decorata con alcune scritte in blu; un semplicissimo paio di jeans con il cavallo leggermente basso e, infine, delle converse bianche leggermente tendenti al grigio.
“Dammi tranquillamente del tu, avrò solo qualche anno in più di te.”
Abbey rimase leggermente seccata dal suo tono un po' troppo sicuro e, quindi, finse un sorriso di approvazione; Jordan, il titolare, era molto severo riguardo a questo: 'il cliente ha sempre ragione', diceva ad ogni riunione del personale.
“Sei qui per qualcosa in particolare?” domandò la ragazza, cortesemente.
“Sì, ho visto un maglione blu in vetrina e mi piacerebbe provarlo.”
“Ottimo, vado a prendertelo subito.”
Abbey si diresse velocemente in magazzino, prelevando da esso alcuni capi di abbigliamento che sarebbero potuti essere di gradimento del ragazzo; tornò da lui, posizionando sul tavolo di cristallo alcuni tipi differenti di maglioni blu.
“Mi hai detto che ti piaceva quello in vetrina, ma trovo che anche questi siano molto belli e quindi te li ho portati.” esclamò lei, sorridente.
“Grazie, sei gentile. Ma come mai lavori qui? Mi sembri molto giovane.”
“Ho diciassette anni e, di conseguenza, frequento ancora la scuola ma tuttavia ho deciso di trovarmi un lavoro pomeridiano per non dover sempre chiedere soldi a mio fratello o ai miei genitori.”
Abbey rimase per qualche istante stupita dal proprio comportamento, meravigliandosi di essersi aperta in quel modo con un perfetto sconosciuto; scosse per qualche istante il capo, cercando di tornare sé stessa.
“Tutto bene?” chiese il ragazzo biondo, notando la sua reazione.
“Sìsì, in fondo a destra ci sono i camerini.” esclamò lei, cambiando subito discorso.
“Comunque piacere, mi chiamo Niall.” concluse lui, dirigendosi verso le piccole stanzette chiuse da alcune tende azzurre con ricami bianchi.
La ragazza rimase con le mani appoggiate al tavolo di cristallo, ancora pensierosa per il comportamente di lui; si passò distrattamente una mano sul collo, afferrando poi la sciarpa tra le mani e sistemandosela addosso.
Prese il cellulare dalla tasca e controllò l'ora: le cinque e trenta; ancora un'ora in quella stanza e poi sarebbe stata libera di tornare a casa.
Niall uscì dal camerino, e stava davvero bene con quel maglione addosso; si specchiò più volte, rigirandosi ripetutamente per controllare le diverse visuali.
“Come mi sta?” domandò lui, spezzando il silenzio.
Abbey si trovò per qualche istante spiazzata ed impaurita dall'ipotetica risposta che avrebbe potuto dargli, cosa completamente nuova per lei; subito dopo sorrise, e riaquistò sicurezza, ricordandosi come mai si trovava in quel luogo e qual'era il suo compito.
“Stai molto bene, sì.” rispose, sicura di sé.
Niall rimase stupito dalla sua sicurezza, siccome prima aveva inquadrato la ragazza come una personalità dolce e timida e, certamente, priva di sicurezza, tanto meno in sé stessa.
“Ottimo, allora lo prendo.” concluse lui, sorridendo.
“Perfetto!”
Il ragazzo biondo si levò il maglione davanti a lei, rimanendo completamente a torso nudo; Abbey cercò invano di distaccare lo sguardo, che naturalmente continuava ad essere richiamato da quell'eccellente panorama.
Niall si accorse di tutto e sorrise, ma non commentò; non la voleva mettere in imbarazzo, le sembrava così piccola ed innocente, quelle tipiche ragazze prive di autostima che ad ogni misero commento arrossicono e si sentono a disagio.
Ed Abbey era esattamente così, solamente che non lo voleva dare a vedere; cercava spesso di camuffare tutto perchè veniva criticata per il suo modo di essere e comportarsi e, naturalmente, lei ne soffriva parecchio.
La ragazza afferrò tra le mani il maglione blu, ripiegandolo accuratamente; Niall seguì attentamente ogni suo movimento mentre si infilò nuovamente la maglia.
Dopo essersi avvicinata alla cassa, lei premette alcuni numeri sulla tastiera di essa e preparò lo scontrino; mise in una borsa il magione blu del ragazzo, accertandosi di aver rimosso il segnale per l'antitaccheggio.
“Magari potremmo vederci, qualche volta” azzardò lui.
Abbey rimase alquanto stupita da quella richiesta e fortemente lusiganta, ma cercò comunque di non far trasparire ciò.
“Se verrai a comprare qualcosa qui, certamente.”
Niall la guardò un po' seccato da quella sua falsa acidità, ma comunque si mostrò sicuro di sé ed uscì dal negozio subito dopo aver pagato.
La ragazza controllò nuovamente l'orario e finalemente vide il tanto atteso orario: le sei e trenta; afferrò la borsa di jeans contente portafogli ed altri oggetti utili e, infine, salutò Jordan con un cenno della mano.
Si guardò attentamente attorno e attraversò la strada, ancora presa dal pensiero del ragazzo conosicuto poco prima; sarebbe sicuramente stato argomento di conversazione con il fratello la stessa sera. Infatti Abbey era molto legata al suo fratellastro Liam, nonostante lo conoscesse da un anno; si era trasferita a Londra a quattordici anni insieme a sua madre, dove questa aveva rirtovato l'amore insieme al signor Payne.
Tutta questa situazione era stata molto difficile da accettare, ma grazie al frattelo si era ambientata davvero bene; i compagni di classe le stavano pressochè simpatici e aveva anche trovato un migliore amico davvero speciale, Harry.
La ragazza prese le cuffie dalla borsa per poi cacciarsele nelle orecchie, con un semplice ma deciso movimento; azzionò la riproduzione casuale e le dolci note di 'yesterday' iniziarono a riempire il silenzio di qualche attimo prima.
Abbey camminava a passi svelti e decisi, nonostante il ritmo della canzone la calmasse e la facesse stare più tranquilla; la strada che doveva percorrere per tornare a casa era abbastanza appartata e buia, spesso giravano uomini ancora presi da postumi della notte prima.
Arrivata ormai all'imbocco della via, scorse gli occhi limpidi di Liam e sorrise; spesso la veniva a prendere dato che era molto protettivo nei suoi confronti e non si sarebbe mai perdonato se le fosse successo qualcosa.
“Piccolina, com'è andata a lavoro?” chiese lui, sorridendole e schioccandole un bacio sulla guancia.
“Tutto molto bene, davvero, e tu?”
“Le prove con i ragazzi sono andate abbastanza bene, anche se Harry non aveva molta voce e quindi non ha potuto fare tutte le canzoni previste in scaletta.”
“Adesso quand'è previsto il concerto?”
“Stasera a casa verranno numerosi chitarristi, dato che dobbiamo fare una sorta di selezione per decidere; senza un chitarrista principale è difficile, quindi prima di suonare al 'Gasoline' vorremmo sistemare la parte strumentale.” concluse Liam, camminando a fianco della sorella.
  
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