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Autore: T_D_VLm    16/03/2014    5 recensioni
La storia e un proseguo di Twilight.
Cosa succede dopo Breaking dawn?
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Nessie non è pronta per essere adulta, e ha paura dei nuovi sentimenti che prova per Jacob.
Intanto il tempo passa, e la storia gira intorno alla piccola e inesperto Valium.
Bella come una dea e più furba di una volpe.
L'unica persona che riesce a tenerla con i piedi per terra si chiama Charlie Cullen. Ultimo arrivato della famiglia. Bello quando Edward - se non di più- e enigmatico quando basta per far uscire pazzi l'intera famiglia.
Ma il legame che gli tiene uniti e troppo forte.
Riusciranno a stare insieme? E Ness e Jacob?
La sete di pericolo di Valium farà cadere i Cullen nell'ennesima lotta contro i Volturi?
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TRATTO DAL RACCONTO
La vita e dura, ma e solo una. E se è eterna e ancora più difficile.
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ATTENZIONE: il raccontò si divide in due tempi, alternati fra loro, che raccontano la storia di Nessie e quella di Valium.
Vi auguro una buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Clan Cullen, Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga, Più libri/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The moon prohibited'
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Reneesme

Mi svegliai di prima mattina.
Ero euforica: oggi avrei passato l'intera giornata con Jacob. Il mio Jacob. E poi oggi è anche il mio settimo compleanno.
Uscii dalla mia stanza in vestaglia e saltellando. Mi bloccai quando vidi mia mamma, seduta sul divano con la testa fra le mani. Di papà nemmeno l'ombra.
«Mamma» sussurrai.
Lei alzò di scatto la testa e mi guardò «Buongiorno, tesoro. Auguri» disse con voce malinconica.
«Dov'è papà?» chiesi.
Beccata. Si fece improvvisamente seria e rispose in fretta «ora arriva».
«Dov'è?» gridai. Sapeva che non poteva mentire, quindi rispose sinceramente «sta cercando di mettersi in contatto con Nahuel».
«Perché?» pretesi di sapere.
«Lo sai perché. Guardati Ness. Dovresti avere l'aspetto di un'adulta! Ma sembri una semplice bambina di tredici anni. Vogliamo sapere perché!» disse.
«Questo è il colmo. Tu non dovresti volere che io restassi per sempre bambina?» chiesi infuriata.
«Si, ma non è normale» rispose lei.
«Perché, un ibrido come me è normale?  Io sono normale?» urlai.
«Ness ascolta...» inizió mamma.
«No!» urlai e m'infilai in camera. Che vita patetica. Non ho mai potuto frequentato una scuola, non ho mai potuto avere degli amici,  se non il branco e Claire, la mia migliore amica. Mi sono sempre sentita patetica per non avere una vera vita sociale. Ho pianto molto per questo e ancora ci soffro di nascosto. Ho sofferto molto perché non sono umana. Ho dovuto rinunciare a molte cose, fin da quando ero molto piccola. Quella per cui ho sofferto è: non poter essere per qualcuno quello che mia madre è per me. Così pensano tutti e così e la cosa migliore per tutti, visto che  ho già dichiarato che da grande sposerò Jacob. Anche se l'ho detto quando avevo tre anni.
Involontariamente mi toccai il braccialletto che mi regalò per il mio primo Natale. 
Allora i miei genitori facevano di tutto pur di non farmi sentire la pressione dell'arrivo dei Volturi. Allora, nonostante tutto ero felice. 
Ma il tempo passa e la felicità passa anch' essa.
 Certo, non sono il tipo di ragazza che ce l'ha con tutti e con tutto, di quelle che sono morte dentro e si vestono di nero. Io sono vivace all'apparenza, ma soffro in silenzio. Le persone non si devono preoccupare per me!
Ormai ero pronta ad andare con il mio Jacob, ma lui non era ancora arrivato.
 Senti la sua auto stridere sul vialetto di casa mia.
 «Ehi, ciao Bells. Come te la passi?» chiese la voce più bella del universo a mia madre.
«Oggi non è giornata. Sia per me che per lei» rispose mamma. «Mi sa che non ha voglia di uscire» continuò. 
«Allora passo domani» disse Jacob con voce dispiaciuta.
Quando torno alla porta e fece per andarsene, venni allo scoperto. «Fermo dove sei!» gridai. Corsi fra le sue braccia, facendolo cadere e sbattere la testa sullo stipite della porta.
 «Oh, mer...» non continuò la frase perché c'ero io. Si, perché per lui ahimè sono solamente la sua piccola Nessie. «Te la faccio pagare,sai?» disse.
«Contanti o bancomat?» scherzai.
«A suon di solletico» Urlò scherzoso. Iniziò a farmi il solletico, e io gridavo come una matta e mi dimenavo fra le sue braccia.
«Jacob». Lo richiamò mamma cercando -invano- di non ridere. Mi lasciò e mi fece sedere a terra. 
Il suo sguardo era come quello della mamma: apparentemente divertito, ma in fondo molto preoccupato.
«Andiamo?» chiesi.
«Certo» rispose lui.
«Ciao mamma» dissi.
«A dopo Ness» rispose lei.
«Programma per oggi?» chiesi una volta saliti in macchina.
«Cinema, parco, il nostro posto segreto e per contorno un bell frulato al cioccolato» disse.
Allettante, pensai.
Al cinema c'era " Storia di una ladra di libri". Trovai questo film meraviglioso, invece Jake lo trovò piuttosto noioso.
Andammo al parco e io giocai sull'altalena. Avevo solo sette anni,  e anche avendo un corpo da tredicenne il mio cervello è quello di una semplice bambina.
Poi andammo all'unica gelateria di Forks. Presi il mio solito e unico cibo da umani: frullato al cioccolato. Perché il cioccolato era l'unico cibo da umani di cui usufrivo volentieri.
Ci sedemmo vicino alla finestra e iniziammo a parlare del più e del meno. Fino a quando una smorfiosa chiamò il Mio Jacob.
«Jake, anche tu da queste parti?» chiese con fare da gattamorta.
 «Milly» sospiro Jake. «No, e la figlia di una mia amica» rispose Jacob stufo.
«Te la fai con le sposate?» chiese lei sarcastica. «Tranquillo scherzo» rispose immediatamente vedendo l'espressione sul viso di Jacob -a dir poco infuriata.
«Stavo giusto chiamando Embry per il tuo numero. Ti cercavo» continuò lei. 
Questa brutta smorfiosa ci sta provando con il Mio Jacob! Volevo strappargli i capelli, farla morire dissanguata e poi ballare sulla sua tomba.
Ma mi limitai a buttargli addosso il mio frullato per poi scappar via. 
Andai nel bosco, e mi arrampicai su un'albero. Lì mi addormentai. Feci un sogno strano. Mi svegliai con due occhi blu come il mare che mi fissavano.
«Ciao» disse una voce cristallina. «Bentornata, come te la passi?» chiese la ragazza che era piegata su di me.
Era bellissima, il viso era molto somigliante a quello di mio padre, ma lei aveva gli occhi più grandi e i tratti più tondi. E stava bene anche di fisico.
Era un angelo. 
«Ci conosciamo?» chiesi.
Lei si alzò, e io mi sedetti.
Era vestita come Leah e aveva dei lunghi capelli color bronzo che le arrivavano al fondo schiena, lisci e incredibilmente dritti.
Aveva una collana al collo, molto semplice ma stupenda. Era molto bassa, ma ciò non la faceva brutta, anzi, rendeva il suo fisico più grazioso.
«Non ancora. Ma prima, si mi conoscevi» rispose vaga.
Non mi soffermai sul quel "prima".
«Dove mi trovo?» chiesi confusa.
«Nel prima. Qui è il posto più bello che esista. Non esistono paure, a parte una» disse con lo stesso tono di voce di poco prima.
Non accennava a proseguire, quindi io la invogliai con un «quale?».
«Quella di andare nel mondo reale. Devi sapere che tutti siamo passati da qui, un tempo. Questo è l'unico posto in cui puoi essere felice. Qui si sa cosa succederà là fuori» spiegò indifferente. 
«Tipo?» chiesi.
«Un tempo tu e Jacob eravate felici qui. Giocavate spesso con me e Ephraim. Non vi arrabiavate se Charlie mi dava un bacio davanti a voi, e nemmeno Bell... sto dicendo troppo» mormorò pensierosa. 
«Tu assomigli molto a una persona che conosco molto bene» l'informai.
«Lo so!» dichiara lei entusiasta.
Mi lasciò un pò confusa. Lo sa? «Perché mi trovo qui?» chiedo.
«Ti ho chiamato io» spiegò.
  «Perché?» chiesi.
«Per chiederti di non soffrire per cose inutili» rispose. 
«Ah» fu l'unica cosa che riuscì a dire.
«Perché mi dici questo?» chiesi preoccupata.
 «Lo scoprirai» disse triste. 
«Qual'è il mio destino?» mi sfuggì di bocca. 
«Lo scoprirai molto presto» disse nello stesso tono di voce di poco prima.
Se ne andò, senza proferire parola, lasciandomi sola.
Mi svegliai, ed era il crepuscolo. Stavo lì dalle tre del pomeriggio. Dovevano essere tutti preoccupati. 
Andai a casa Cullen, che in quel momento era piena di auto, tra cui quella dell'ispettore Capo Swan.
Dovevano essere davvero preoccupati per chimare il nonno. 
Senti le voci provenire da sopra.«Dovevi starci attendo! Lo affidata a te!» gridò mamma a dir poco infuriata, dal piano di sopra.
 «Anch'io mi sento come te. come credi che mi dovrei comportare? L'abbiamo cercata, senza nessun risultato!» urlò Jacob. Più che arrabbiato, era preoccupato.
 «Esci dalla mia vita. Vattene da qui» sbottò mamma esasperata. 
«Ehi, calma» mormorò papà. «Ness!» urlò lui. Mi prese in braccio e mi strinse contro il suo petto.
Sentii mamma scendere le scale.
Mi liberò dalla presa di Jacob, per stringermi al suo di petto.«Non farmi più uno scherzo del genere» mormorò singhiozzando.
Alzai lo sguardo, e vidi che aveva gli occhi asciutti che mi guardavano, colmi di felicità. «Mamma» mormorai, e affondai la testa nei suoi capelli.
In seguito scoprii che zia Alice aveva avuto una delle sue brillanti idee di farmi una festa a sorpresa, che durò tanto.
Ricevetti tanti regali, e per ultimo quello di Jacob. Una collana, color corallo: Quattro spaghi color corallo, intrecciati a un pezzo di ferro a forma di rombo.
 Okay mi dissi, o sto uscendo pazza o prevedo il futuro come zia Alice.
Che mi venisse un colpo, è la collana del sogno.
Cercai di strozare lo sgomento fino a quando non fui nel mio letto, e osservai la collana. Era identica! 
La buttai nel cassetto del comodino, e mi lasciai sprofondare in un sonno profondo.
Non so cosa successe quella notte, ma in qualche modo mi sentivo più grande. Ero cambiata. I miei pensieri stavano cambiando e durante la notte per la prima volta sognai il mio Jake in una luce diversa.
Ma non ero ancora conscia di quello che sarebbe successo.
CAPITOLO REVISIONATO con l'aiuto di EmoTrilly_Watanka


Spazio all'autrice:
Ciao a tutti! Come avrete letto, il capitolo e stato revisionato... Ma non da me! La fantastica scrittrice che mi aiutato -insomma ha fatto tutto lei- e stata EmoTrilly_Watanka, che ancora ringrazio!
Dopo aver ringraziato EmoTrilly_Watanka, volevo informare chi mi segue, che ho aperto una pagina dedicata alla storia su Facebook. Basta cercare "The moon prohibiting" su Facebook, e dovreste trovare la mia pagina. Lì troverete immagini, descrizioni, foto, disegni e quant'altro dedicato alla storia. Mi piacerebbe trovare un nuovo "mi piace" sulla pagina, quindi visitatela.
Spero di conoscervi nella pagina! A presto, V.
   
 
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