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Autore: Candy_Malfoy    01/07/2008    6 recensioni
Era la mia droga ed ora non c’è più.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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A hundred days have made me older

Ecco. Questa è la mia prima Dramione. Non so cosa ne è uscito spero però che vi piacerà.

Il pezzo della canzone qui sotto citata è tratto da Here without you dei 3 Doors Down.

Buona lettura, un bacio.

 

A hundred days have made me older
Since the last time that I saw your pretty face
A thousand lies have made me colder
And I don't think I can look at this the same
But all the miles that separate
Disappear now when I'm dreaming of your face.

 

 

La Luna era alta in cielo. Quel giorno era particolarmente luminosa.  Quel colore giallo intenso che oggi la caratterizzava la rendeva ancora più bella, ma non tutti lo notavano, non tutti si soffermavano a osservare quel corpo che sempre aveva affascinato per l’alone di mistero che lo circondava e che era stato più volte sfondo di incontri amorosi.

I raggi lunari filtravano attraverso le tende di un imponente maniero, che appariva così elegante, ma osservandolo meglio appariva tetro e freddo.

Draco Malfoy si alzò stizzito ed andò a sistemare quelle tende che gli impedivano di bearsi totalmente di quel buio che non gli permetteva di osservare meglio la sua figura.

L’ex-Serpeverde, che un tempo era così vanitoso da passare ore davanti allo specchio a contemplare il suo divino aspetto, da giorni evitava di guardarsi allo specchio o su qualsiasi superficie che potesse riflettere il suo viso ancor più pallido del normale, gli occhi infossati ed ancor più freddi che sembravano due lastre di gelido acciaio.

Allungò una mano sul tavolino vicino alla poltrona su cui era seduto per afferrare il pacchetto di sigarette poggiato poco più in là. Ormai quello era l’unico piacere che ancora si concedeva. Prese una sigaretta e la accese, dando due abbondanti boccate rigettandole in aria e formando nuvole di fumo grigiastro. Chiuse gli occhi e reclinò il capo all’indietro, godendo della nicotina che circolava nelle sue vene. Finì la sigaretta in poche boccate, spengendola nel posacenere ormai pieno di cicche che Draco svuotò con un elegante gesto della bacchetta.

Un rumore fastidioso impedì quel momento di relax del biondo: qualcuno avevo bussato.

-          Ancora quell’elfo- sibilò il ragazzo, alzandosi e dirigendosi verso la porta, pronto a punire quel sudicio essere.

Spalancò la porta facendo comparire sul suo viso un’espressione truce.

Ma non era un elfo la figura davanti la porta, bensì un ragazzo elegante con due profondi occhi neri come pece che riuscivano ad invaderti l’anima.

-          Cosa vuoi, Zabini?- chiese sgarbatamente Draco- Sono impegnato. Vattene.-

Il moro sembrò quasi non fare caso alla risposta del suo ex-compagno di casa e si lasciò sfuggire addirittura un sorriso.

-          Noto- rispose tranquillamente- Com’è buia questa stanza: stai intrattenendo un colloquio con un vampiro?-

Draco non sembrò apprezzare la battuta poiché il suo sguardo si fece ancor più gelido.

-          Non ho tempo da perdere con te.-

E detto ciò fece per chiudere la porta che però Blaise bloccò prontamente con il piede.

- Non fare così. Sono venuto a farti visita. Sono venuto in pace.-

Aprì completamente la porta, non facendo sparire dal suo viso il sorriso. Draco si dovette rassegnare e lasciò entrare l’amico allontanandosi dalla porta e lasciandosi ricadere sulla poltrona.

Blaise con la bacchetta illuminò un po’ quella stanza scura.

Quel gesto inaspettato costrinse Draco a serrare gli occhi infastidito, borbottando qualche maledizione contro il giovane Zabini.

-          Sembri un drogato in crisi di astinenza- disse Blaise osservando le pessime condizioni fisiche in cui si trovava Draco.

Il biondo si lasciò sfuggire un amaro sorriso. Sì, un drogato: lei era la sua droga, lo aveva sempre detto.

-          Era la mia droga ed ora non c’è più- si limitò a rispondere il biondo.

Blaise sospirò, prese una sedia e la mise davanti alla poltrona dell’amico.

-          Non puoi andare avanti così. Ti stai distruggendo. Lei non tornerà comunque.-

-          Non c’è bisogno che me lo dica tu- rispose gelido Draco.-

-          E allora perché non provi a reagire. Cazzo sei un Malfoy! Sei riuscito a superare tutto. Riuscirai ad accettare anche questo.-

Draco si lasciò andare in una risata gelida che colse Blaise di sorpresa.

-          E’ facile per te. La donna che ami è al tuo fianco. La mia è..-

Sbatté un pugno sul bracciolo della poltrona. Non riusciva neanche a pronunciare quella parlola

-          Lo so Draco, ma..-

-          Ma che cosa? – lo interruppe Draco urlando- Lei.. lei è andata via. Per sempre. Sai di cosa vivo ora? Di sigarette e del suo ricordo.-

Malfoy volse lo sguardo verso la finestra ed iniziò a ripensare ai suoi boccoli color cioccolato, ai suoi occhi dorati, alla sua pelle candida e al suo fisico snello ma terribilmente attraente.

Alzò lo sguardo sul ragazzo seduto davanti a lui.

-          Mi manca- riuscì solamente a dire.

Uno strano pizzicore colpì gli occhi di Draco che si velarono di lacrime, privandolo per un attimo di quello sguardo gelido.

Alzò gli occhi al soffitto, volendo impedire all’amico di vederlo in quello stato, anche se inutilmente.

-          Draco- disse Blaise poggiando una mano su quella del biondo- Forse non posso capire quello che provi tu, ma devi reagire. -

-          E come? – chiese Draco fissando le sue iridi argentate in quelle nere.

-          Non lo so, ma provaci. Rinchiudersi in una camera buia non porta a nulla. Non puoi sperare di alzarti una mattina e trovartela di nuovo in giro per casa.-

Draco sorrise ricordando quelle mattine d’estate in cui Draco si svegliava tardi e trovava Hermione in biblioteca a leggere, contemplando quei manoscritti che adorava. Quel profumo di miele che si mescolava con l’aria pesante e polverosa della biblioteca era stranamente piacevole, gli inebriava i sensi facendolo andare in estasi. Quei piccoli baci posati sul collo di lei che la facevano rabbrividire e le sue gote che acquistavano un colore purpureo, quei piccoli gesti che gli facevano battere il cuore a mille.

-          Lei era la mia ragione di vita ora. -

-          Lei non vorrebbe vederti così. Non eri tu quello che diceva che non bisogna abbandonarsi alla disperazione? -

-          E’ diverso. -

-          No, è difficile ma ci puoi riuscire. Io starò sempre al tuo fianco. Sai che per ogni problema io ci sono vero? -

Draco annuì.

-          Sì. Grazie.

-          Bene – disse Blaise sorridendo- Vieni a cena da me stasera? –

-          No. Sono stanco. E poi non vorrei spaventare tua figlia. Grazie comunque-

-          Giusto – disse Blaise sorridendo – Quando il tuo aspetto tornerà decente vieni a trovarmi. Sai dove abito. –

Detto ciò si alzò , diede una pacca sulla spalla dell’amico ed uscii.

Draco sospirò e chiuse gli occhi, permettendo alle sue lacrime di scorrere sulle sue gote.

Nel mondo ci sono miliardi di persone: perché noi abbiamo sempre bisogno di una persona sola?

 

 

  
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