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Autore: wearingafakesmile    17/03/2014    0 recensioni
La protagonista, Hope Dowson, è una semplice ragazza di sedici anni. Aveva un carattere scontroso, tendeva ad isolarsi. Era sola nella sua solitudine, aveva paura di quelle persone a lei sconosciute che venivano chiamati sotto il nome di "amici". Sentiva tanto parlare di "vera amicizia" eppure lei, essendo stata delusa più volte, non ci credeva più. Non si fidava più di nessuno, solo di se stessa. Viveva nella musica e tra le corde della sua adorata chitarra; sapeva che la musica non l'avrebbe mai tradita, in ogni momento quelle cuffiette sempre attaccate al suo cellulare, c'erano a differenza di qualsiasi altra persona. La musica come amica. "L'adolescenza è il periodo più bello,goditelo Hope!" le dicevano, ma lei tutta questa bellezza,le era sconosciuta. Durante la sua adolescenza aveva conosciuto solo: la bulimia e l'autolesionismo. Odiava il suo corpo, odiava se stessa in tutto. "Sono un disastro"diceva. "E' colpa mia, e del mio modo di fare, che tutti si tengono lontani da me, cos'ho di sbagliato?"-"Sarò mai abbastanza?". Era semplicemente stanca, stanca di tutto e tutti. Voleva tanto dare quella svolta alla sua vita,ma le sembrava impossibile. E se tutto cambiasse?. xx
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo.- "I diari, alcune volte, possono essere ottimi amici con i quali puoi sfogarti." mi hanno detto. Ed eccomi qui, come una stupida, a scrivere su un piccolo diario inutile e che non potrà mai servirmi a niente. Eccomi sola, senza nessuno, camminando tra le macerie di una vita che sembra cadere a pezzi. Ne ho provate di tutti i colori per cercare di migliorare questo inferno che mi circonda, sono stanca di vedere il mio corpo ricoperto da tutto questo grasso, sono stanca di ingerire tutti questi antidepressivi che lentamente mi stanno uccidendo,sono stanca.Semplicemente stanca, di tutto. Sono le cinque, e io che scrivo un diario,ridicolo vero? Ho chiesto aiuto a tutti, ma sono stata ignorata. Ora sto cercando di sfogarmi con un diario, quando normalmente questo mucchio di fogli dovrebbe essere un "amico". Sto impazzendo, devo salvarmi da me stessa, Proviamo anche lo "sfogo col diario", magari mi tornerà utile, o almeno spero. Ricominciamo.


Caro diario, non so perchè sono qui a scriverti, quindi non chiedermelo. Sono Hope, Hope Dowson. Un' adolescente, un' adolescente in piena crisi,direi.Ho sedici anni, ma invece di essere circondata da amici e amiche, sono sola. I miei genitori sono fuori, a causa del loro lavoro. Vivo in Irlanda, in un piccolo e tranquillo paesino: Mullingar. Vivo con i miei zii, che non vanno molto d'accordo, sono prossimi al divorzio. Questa è la situazione della mia famiglia e poi ci sono io, l'enigma delle piccola "Hope".Soffro di bulimia e autolesionismo, la causa? Tutto ciò che mi circonda, i continui insulti, la mia famiglia disastrata, la mia vita che sta cadendo a pezzi. La bulimia. Si, sono bulimica. Odio il mio corpo, odio le mie gambe, odio la mia pancia,odio i miei fianchi; il nutrizionista dice che sono sottopeso, mi ha dato una cura "ingrassante", ma non gli credo, o meglio non la seguo. Rimetto tutto ciò che mangio. Non vedo nulla di bello noi miei occhi marroni, o nei miei capelli castani, non trovo nulla di bello in me. Sono un completo disastro, non ho nessuno. Faccio allontanare tutti da me, non mi fido di nessuno, e non voglio farlo. Qui in questo mondo tutti indossiamo una maschera "come vorrebbero che gli altri fossimo", cerchiamo sempre di piacere agli altri, per evitare insulti o commenti di ogni genere. Non ci mostriamo mai davvero per quello che siamo realmente. Questa società uccide, e sta uccidendo anche me. Invidio tutti quelli che non si lasciano condizionare dai giudizi altrui e si mostrano semplicemente per quello che sono, vorrei tanto essere cosi come loro, ma non lo sono. Sto crollando e non c'è nessuno qui a sostenermi. Sono cosi inutile. Mi sento come un pastello bianco, che scrive continuamente ma nessuno potrà mai leggere ciò che scrive e di conseguenza non verrà mai usato e preso in considerazione da nessuno. Mi rifugio nella musica, l'unico luogo in cui mi sento protetta. Sono al sicuro tra i pentagrammi e le corde della mia chitarra. Non sono più chi sono, se sono qualcuno. Spero che a tutto questo ci sia una svolta, ho veramente bisogno d'aiuto. Non so se questo serva, ma ci provo: a presto.Hope Dowson.


*Hope si sentiva come un pastello bianco; inutile. Ma lei non sa che da qualche parte del mondo,quel mondo che lei definiva orrendo, c'era qualcuno. Qualcuno, che non stava aspettando altro un pastello bianco per poter scrivere sul suo foglio nero.*
  
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