Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: wiston87    17/03/2014    3 recensioni
Il protagonista si trova in vacanza a casa dello zio scienziato, e quando ci sono degli insetti che iniziano a dargli fastidio trova un modo alquanto originale per farli fuori.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Sborrare sugli insetti per ammazzarli".


Buona idea. Ma se essi fossero in grado di moltiplicarsi nel mio seme formando così insetti di super-insetti con i miei geni? La cosa mi preoccuperebbe alquanto: ho dei geni veramente combattivi.
Con questo pensiero in testa me ne stavo disciolto nella piscina del mio stesso sudore all’apice della calura estiva con una bibita ghiacciata in una mano ed il cazzo eretto nell’altra, indeciso come non mai sull’applicare o meno il mio proposito risolutivo.
Zanzare, mosche, libellule, api e calabroni: ogni infingardo essere alato tanto a suo agio nella calura e nel camminarmi sulla pelle mi ronzava attorno sornione, subdolo, approfittatore di ogni mia distrazione o accenno di sonnolenza per camminarmi appresso e nutrire ancora, e ancora, e ancora, la tensione sclerata dei miei nervi a fior di pelle. Ho spesso avuto l’abitudine di immaginarmi situazioni assai più gravi per raffigurarmi quella attuale. Ora ero io legato ad una barca alla deriva e cosparso di miele dei più dolci e appiccicosi su tutto il corpo nudo, con centinaia di migliaia di insetti che mi ronzavano attorno facendomi impazzire fino alla morte.
C’è un che di mistico quando lo sclero supera un certo livello: per sopportare non si può andare sul metafisico, giacché il dolore trascende di mille volte il sopportabile. Perché Dio non fa nulla? Perché mi lascia in balia di questi esseri ignobili invece di fucilarli coi suoi super poteri di raggi laser e fulmini? Perché noè portò sulla barca anche loro? Non poteva salvare gli unicorni o i dinosauri o quant’altro, foss’anche carnivoro e più aggressivo di X ma quantomeno, che ci uccida subito spiattellandoci il cranio piuttosto che camminarci addosso a punzecchiate a zonzo diviso in diecimila corpi identici?!?
Mi trovavo in quel mentre nella vecchia villa di mio zio Luzer, ospite da lui per tre settimane a causa del disastro totale del mio profitto scolastico. Non so se papà e mamma hanno pensato a)ad una punizione(visto il disagio del vivere col nonno a causa di alcuni suoi comportamenti di cui farò menzione in seguito); b)un modo per migliorare il mio profitto (visto che lo zio è un grande scienziato); o più semplicemente (e tristemente) c)un modo come un altro per levarsi di torno un figlio degenere come me e vivere finalmente l’illusione, almeno per tre settimane, che io non esista affatto.
Quando lo zio torna dal laboratorio devo chiedergli di inventare qualcosa per risolvere questo maledetto problema degli insetti. Oppure potrei risolverlo io stesso? Sarebbe orgoglioso di me se ci riuscissi. Parlerebbe bene di me a mamma e papà e pure loro sarebbero orgogliosi. D’altro canto la soluzione ce l’ho a portata di mano nel vero senso della parola: il mio lungo, duro, chilometrico e idraulico super-cazzo aerodinamico. Devo scegliere un insetto tra tutti e renderlo oggetto dell’esperimento, non si può agire così a caso ne sparare nel mucchio: la scienza esige precisione e metodo. Lo dice lo zio.
Eccola! Ecco quella bella zanzara zuzzurellona e zuccherosa! È la più allegra ed eccitata di tutte. Non so come possa essere tanto allegra sapendo di essere una misera zanzara, ragion per cui credo che non lo sappia affatto, e se pur sapendolo continua comunque ad essere allegra significa che è veramente stupida. O semplicemente poco ambiziosa. Tuttavia, come potrebbe essere tanto stupida e ciononostante sapere di essere una zanzara? Credo che lo zio pensi lo stesso di me a volte. Anche papà e mamma. Mi vede come io vedo quella zanzara e si domanda come possa essere tanto stupido.che cosa ha detto l’altro giorno? “La distanza tra l’uomo di genio e l’uomo normale è più grande di quella tra l’uomo e la scimmia”, o qualcosa del genere.
Dal momento che non so se è maschio o femmina le darò un nome polivalente: Andrea.
“Andrea! Vieni qui! Vieni da me, per il bene della scienza di cui son nipote, e del futuro sborratore di insetti di cui son nonno e capostipite, avvicinati a me!”.
Ha presagito qualcosa, scappa. Non è poi tanto stupida come credevo in fondo. Questo suo intelletto rivelatosi arguto gioca a mio svantaggio, ma sarà ancor più allettante la soddisfazione quando l’avrò sborrata per bene!
Andrea scappa su per la scala in legno che conduce al tetto.il nonno non vuole che ci salga, chissà perché, forse ha paura che possa cadere di sotto. È furba la bastarda:è svolazzata proprio nell’unico posto al mondo che mi è proibito! Credevo di aver a che fare con un ameba monocellulata mentre ho davanti un genio di razza pura: deve aver ascoltato i discorsi tra me ed il nonno nei giorni scorsi. Quando mi sono incamminato verso la botola semichiusa della soffitta da cui filtrava solo un filo di luce, mi ha preso al braccio stringendolo come un laccio emostatico.
“Mai, mai, mai andare in soffitta!questo comando deve valere per te come quello divino ad Adamo sulla famosa mela. È chiaro?” non poteva scegliere esempio migliore il caro zio: vi fu infatti in quell’occasione una bastarda che, sedotta dal serpente indusse l’uomo in tentazione.
“Inseguendo una libellula in un prato, un giorno che avevo rotto col passato” (Lucio Battisti)
Ho rotto col passato, cioè con comandamento del nonno.
“Inseguendo la zanzara Andrea al soffitto, un giorno che avevamo il cazzo bello dritto…”
Questa è mia, certo il termine adeguato sarebbe stato soffitta al femminile, ma poi non sarei riuscito a fare la rima con dritto a meno che non abbia femminilizzato il cazzo, cosa che non mi passa neanche per la testa, oppure dire qualcosa del tipo “la cappella dritta” che sarebbe una palese stronzata ancor peggio del parlare di soffitto invece che soffitta. Suvvia, concedetemi questo screzio:sono uno sborratore con viti da decelerato, non certo un poeta!
Potrei anche cambiare zanzara, è vero, non è altresì altrettanto vero che il valore di un uomo si misura sulla base delle resistenze che supera, dei nemici che riesce a sconfiggere?
“Il nostro valore si misura in base alla resistenza che superiamo”. L’ha detto Nietzsche. Come potrei ritenermi soddisfatto nello sconfiggere uno sciocco insetto depensante? E come invece compire un inestimabile progresso verso l’età adulta combattendo il più furbo di costoro?
È deciso: la sentenza è stata emessa su carta indelebile da scontrino fiscale e controfirmata a fiotti innanzi ad una curia di imbelli avvocati culo e camicia con l’eterna promessa li descritta: Salirò la scala e mi batterò fino all’esaurimento dell’ultimo grammo delle mie forze!
Pum!
Ora sono in soffitta. Enon appena entro mi rendo subito conto del motivo per cui il nonno mi aveva detto di non entrare qui.sono infatti presenti nell’ordine
Tre vasche idrogenate cilindriche contenenti strane mutazioni di esseri umani.
a)La prima contiene un uomo con le pinne ed il viso squamato.il resto del corpo è umano.
b)Il secondo è un mostro in quantificabile:una palla rotonda, viola, del diametro di un metro all’incirca.potrebbe sembrare un pesce palla se non fosse che è incastrato dentro l’involucro di quel corpo un volto umano, che pare soffrire sai, dall’espressione del viso, non tanto la condizione dell’esser mostro quanto della sua cluausura entro un corpo di palla ed intrappolato in acqua salina.
c)Il terzo ha il viso di Richard Nixon, ma la metà destra è subito dopo la vittoria alle elezioni presidenziali del 1972, e l’altra metà subito dopo la scoperta del mega impicment Watergate.il corpo è invece quello di una medusa.
Allo zio piacciono i pesci, questo è poco ma sicuro.non sapevo che il nonno si occupasse di genetica e di siffatte sperimentazioni sul dna umano, se la notizia si diffondesse non sarebbe una buona pubblicità per lui, la gente è molto suscettibile. Si incazza facilmente con chi gioca ad esser dio.
Che c’è di male, mi dico, anche dio è l’eternità che gioca ad esserlo eppure è l’essere più stimato.
Lui può e noi no? Dov’è la democrazia? Ah dimenticavo, la sua non è una democrazia ma una monarchia assoluta a stampo dittatoriale golpista, anzi, una teocrazia, e la chiesa ha brillantemente preso l’esempio essendola essa stressa.
Nella soffitta sono inoltre presenti, da quel poco che mi do la pena di osservare:
-Atti societari finanziari che dimostrano il passaggio di proprietà per diverse centinaia di miliardi,
-I resti umani di Ted Bundy, Jeffly Dummer, Albert Fish e John Waine: progetto per l’incrocio genetico al fine di creare il più grande killer della storia?
-Il progetto di un motore a moto perpetuo in grado di produrre energia infinita mangiando l’inquinamento e le radiazioni
Ed una miriade di altre cose interessanti.ma ce n’è una che mi interessa più di tutte e che si trova sul davanzale di fuori, quello che si affaccia sui campi di coca e salvia che lo zio usa per concentrarsi nelle sue elucubrazioni: La zanzara Andrea naturalmente.
Andreola la vorrei chiamare con affetto, già mi sta simpatica.peccato che deve morire.
La bastarda mi guarda e sogghigna con un recondito frenulo nel riso, nella parte anteriore destra della mascella che sembra quasi dire “non mi prenderai, no no, non mi prenderai mai, no no”
L’arroganza di quello sguardo supponente mi manda in bestia:faccio un balzo in avanti per acchiapparla!inavvertitamente, i resti dei quattro killer cadono nella vasca con la medusa nixon, come un soldo di prezzemolo nella pentola di minestra in ebollizione.
Potrei aver appena creato la peggiore macchia di morte e avvilimento distruzione della storia dell’umanità subito dopo Maurizio corona?potrei.
Ma potrei anche non averla creata, dunque, perché preoccuparsi?essere ottimisti!la scienza esige ottimismo, lo dice pure lo zio.dice anche che con il troppo ottimismo si può radere al suolo il mondo, ma questo un altro paio di maniche. L’altra sera ho guardato con lui il film di Frankestein junior, lo zio era eccitatissimo (e ci credo come si immedesima nel dottore megalomane!) ma poi è andato al suo studio per osservare le stelle col telescopio.nel film si vede chiaramente che per animare la creatura serve il principio vitale come l’elettricità, mica può animarsi così dal nulla, se così fosse dovremmo vedere mostri sorgere da un contorno di anatra e coniglio!
Guardo il cilindro: tutto calmo e sereno come una giornata di primavera. Anzi, il signor Nixon sembra pure rinfrescato da quell’ebbrezza di corpi maciullati che gli scivolano addosso nel liquido salino. Chissà se è vivo, se sta dormendo, se si sveglierà mai, o se è solo un corpo inerte di certo organico ma non differente da un morto nella bara? Quali sono i progetti dello zio?
Non mi faccio distrarre dal mio compito di catturare la zanzara Andrea e sborrarci sopra: lei scappa oltre il cornicione sul davanzale e giunge direttamente sul tetto.ha visto tutto il mio scivolone, si è messa a ridere come per prendermi in giro, e per umiliarmi ancor più mi ha atteso sul davanzale fuggendo solo all’ultimo momento.cosa sono per lei, il suo pagliaccio, e per divertirsi è disposta a rischiare la vita?stupida e arrogante, proprio come avevo pensato fin dall’inizio.sarà un piacere speciale quello di sommergerla.. nonostante potrebbe in ogni momento scappare e sperdersi nello stellato cielo notturno non lo fa.le piace provocarmi, le piace la sfida, la lotta, la guerra, ebbene l’avrà: ha trovato un degno rivale col cuore che non molla mai.
Dalla cima del tetto potevo vedere le miglia e praterie desertiche e innevate nei dintorni di quella torre. Il celo stellato della notte mi faceva sentire tanto piccolo al suo cospetto, ma prospettavo d’ingrandirmi con l’atto orgasmico che da li a poco avrei assaporato.
C’erano antenne e parabole sul tetto della villa dello zio.credo che servano per mandare messaggi cifrati a tutti gli enti segreti ed iper-segreti con cui il nonno intrattiene contatti, nonché naturalmente per captare scroccando il segnale di Sky e tutte le tv a pagamento per poter vedere lo sport e i film ventiquattro ore su ventiquattro senza pagare.alcuni sono talmente segreti che nemmeno lo zio li conosce e nemmeno loro stessi si conoscono al punto che si potrebbe al limite sospettare che non esistano neppure se non fosse per il fatto che, ogni volta che gli si manda un messaggio, questi rispondono seduta stante.
La zanzara Andrea si era dunque posata sulla parabola addetta alla trasmissione dei messaggi in codice secondo più segreto di questi enti, il primo era talmente segreto che non aveva mai inviato ne ricevuto alcun messaggio per timore di essere scoperto.con le orecchie spianate e aperte e l’espressione curiosa ascoltava divertita siffatte discussioni riservatissime.
Ennesimo ed imperdonabile affronto!non solo si è permessa di fuggire e di irridere il mio inseguimento impacciato, ma ora si rivela pure una sordida orecchiatrice! Ai lati della sua piccola testolina bislunga si aprirono due trasmettitori elettro-biologici e si apprestarono a trasmettere e immagazzinare non solo tutti i messaggi top secret appena ricevuti ma pure quelli passati e futuri e a trasmetterli all’ente-che-più-di-tutti-non-dovrebbe-riceverli, i sordidi nemici del nonno eccetera eccetera.prima che la zanzara abbia inviato il centesimo bit in codice binario in formato digitale già sono piombato su di lei e col cazzo-in-mano-ricolmo-di-sborra-densa-come-mozzarella-filante la ricopro di una cascata di spermatozoi scatenati che come vecchi chiusi da un mese in un ospizio non vedevano l’ora di uscire dai coglioni!
Tutto è bene quel che finisce bene, no? Il nonno sta tornando.scendo le scale e riprendo il mio posto sul divano il soggiorno accanto alle fiumane di acido e all’orda di insetti a grappoli che ora, finalmente, mi guardano col dovuto rispetto.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: wiston87