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Autore: IMmatura    17/03/2014    4 recensioni
Tutti conosciamo James Bond, l'affascinande agente segreto dello spionaggio inglese...Riuscirà Arthur ad eguagliare i nervi saldi del celeberrimo connazionale, ora che una riunione della massima importanza è affidata alle sue mani?
Scopritelo in questa storia che ci insegna il rischio di cedere alla paura...e prendersi gioco della Grande Madre Russia xD
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Russia/Ivan Braginski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Satira Hetaliana - 1a serie'
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hidekaz Himaruya; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 


 

Segretezza (quasi) assoluta

La sicurezza secondo Arthur Kirkland

 

Da mesi Arthur si sforzava di tenere un basso profilo. Impeccabilmente in abito scuro, si muoveva con la silenziosa disinvoltura del cospiratore di vecchia data.

Calava leggermente gli occhiali scuri e si rivolgeva all'interlocutore di turno con la massima discrezione. Tutto sommato le altre Nazioni non si erano pentite di aver affidato la faccenda ad Inghilterra.

Di sicuro così era garantita l'assoluta segretezza di quell'incontro.


 

Tutto era cominciato verso la metà di marzo, dopo l'ennesima riunione sull'orlo della Terza Guerra Mondiale.

C'erano stati prima degli sguardi di condivisa e tacita preoccupazione. Seguiti da altrettanto chiare occhiate di intesa. Così le più disparate e litigiose Nazioni si erano perse in gesti inutili e scuse balzane per rimandare l'uscita da quella sala.

Alla fine si erano ritrovati loro, soli: Inghilterra, Francia, Germania, Giappone e, non notato come al solito, Canada.

Avrebbe dovuto esserci anche Italia, ma evidentemente non era riuscito a cogliere i segnali. Inghilterra sospirò per nulla sorpreso.

-Allora, direi che è chiaro qual'è il problema...- esordì, con tono grave.

Gli altri annuirono.

-Dunque, qualcuno ha qualcosa da dire?-

-E-ecco...- mormorò Canada, sicuro di non essere neppure sentito. Invece, sorprendentemente, sia Francis che Arthur si voltarono.

Forte di quell'improvvisa attenzione, Matthew alzò la voce, per quel poco che poteva, la voce. In fondo non avrebbe dovuto sorprendersi...era uno di quelli che aveva un quadro più chiaro della situazione. Lo seccava solo un po' che quell'improvviso interesse dovesse derivare, comunque, da qualcosa che riguardava America.

-A-al momento, visto anche ciò a cui abbiamo assistito oggi, il mio consiglio è di evitare che Alfred si ritrovi nella stessa stanza con Ivan a meno che non sia strettamente necessario.- a questo punto un brivido gli percorse la schiena. -Già stamattina voleva portarsi una motosega.-

-Sarebbe preferibile, in effetti.- concordò, dopo una lunga riflessione, Giappone.

-A questo punto è chiaro...Russia va estromesso!- annunciò Arthur.

Germania protestò che era contro il protocollo.

-Tecnicamente il protocollo originario non prevedeva la partecipazione di Ivan...- ribattè Inghilterra -Allora? Siamo tutti d'accordo?-

-Un momento Angleterre, mi sembri troppo impulsivo. Dimentichi che la riunione è fissata a Sochi. Non possiamo certo ritrovarci a casa di Russia senza che se ne accorga...-

-Ovvio, stupid frog, e ci avevo già pensato! Si può benissimo fare a casa mia, se nessuno ha nulla in contrario. Ad America lo diremo all'ultimo minuto, inventandoci che si tratta di un ripiego a causa di un contrattempo. Non dovrebbe essere difficile nascondergli qualcosa...-

Qualcuno tossicchiò, mentre Francia gli lanciava un'occhiata scettica.

-Ovviamente non dovremo parlarne al telefono per nessun motivo...-

-Ah, ecco!- sospirò Canada, sollevato.

-Bene, siamo intesi?-

Tutti annuirono.

-E non una parola con Russia.-

 

 


Così, dopo una serie di viaggi in incognito per concordare i dettagli, tutto era pronto. Ancora nella sua tenuta da agente segreto, Arthur attendeva nervosamente gli altri nella sala allestita per la riunione delle grandi potenze. Il G7.

Suonava un po' strano, ma se si era fatto un tempo, non vedeva perchè non potesse funzionare di nuovo. si sforzò di convincersi che sarebbe andato tutto a meraviglia e che non c’era nulla di cui preoccuparsi.

Le Nazioni arrivarono fin troppo puntuali. Tutti decisamente guardinghi, costretti a dissimulare la tensione con un America fin troppo allegro.

-Così Big Nose non potrà venire?Quanto mi dispiace!- esclamò ridendo sguaiatamente.

Seguirono rapide occhiate degli altri alle proprie spalle. Il timore di ritrovarsi un russo armato di piccone era notevole. Italia, adesso che Germania gli aveva spiegato la situazione, iniziò a tremare e si accostò di più al teutonico.

-State calmi. S-siamo perfettamente al sicuro.- mormorò Inghilterra agli altri, cercando di far coraggio anche a sè stesso.

-Sei sicuro di aver preso tutte le precauzioni necessarie?- chiese Francia.

-Ovvio che si.-

-Hai fatto preparare del cibo?-

-Yes.- rispose il britannico, corrugando le enormi sopracciglia.

-Trés bien. Se le cose dovessero mettersi male potremo sempre avvelenarci.-

-You bloody...- iniziò a sbraitare Inghilterra, cercando di afferrare l'altro per il collo. Rimase però bloccato a metà di quel gesto...non avevano appena sentito sibilare un vento gelido?

-W-what the hell whas that?- gracchiò, dopo un interminabile silenzio.

-Cerchiamo di stare calmi.- sussurrò Giappone -Non dobbiamo commettere proprio adesso qualche errore per l'eccessiva preoccupazione...-

La saggia riflessione purtroppo cadde nel nulla, in mezzo alle Nazioni in preda alle paranoie e al panico.

-S-scusate un secondo, v-vado a rinforzare la sicurezza.- annunciò Arthur, sparendo dietro una porta.

-Se la sta svignando?- chiese preoccupato Francia.

In qualche modo, la riunione cominciò. Mentre America, al posto d'onore, sfoggiava il suo sorriso migliore durante un discorso concitato e probabilmente stupido, gli altri continuavano a guardare la sedia vuota del padrone di casa, e la porta che si era chiuso alle spalle.

D'un tratto, un urlo raccapricciante.

America si fiondò verso la porta e la sfondò con un calcio. Francia e Giappone furono i primi ad accorrere seguiti da tutti gli altri.

-Mon Dieu, Angleterre, co-cosa hai fatto?-

-Volevo fare un incantesimo di protezione e...e...- balbettò l'altro indicando il cerchio disegnato per terra, dal centro del quale una figura stava emergendo lentamente.

Pian piano un paio di occhi viola e un enorme sorriso spuntarono dal pavimento.

-Ragazzi...- disse dolcemente Russia, mentre piano piano iniziava ad emergere anche il suo fidato tubo. -...ma non avevate detto che la riunione era rimandata?-

 


Quel che tutti i presenti pensarono, prima della fine, fu che affidare quella faccenda ad Arthur era stata una PESSIMA IDEA.

 

 

Angolo di IMma

E poi boh, quando pensi di non aver più nulla su cui scrivere...arriva Arthur che si offre di fare il G8 (pardon, G7) alle spalle di Russia. xD

Per info sulla notizia: http://www.repubblica.it/esteri/2014/03/15/news/g8_a_londra_se_russia_fuori-81103811/

Prima "satira" ambientata in un futuro possibile, che speriamo tutti non si verifichi. Spero che possiate apprezzare e...tremate gente. Tremate! Big Brother Russia is watching you... O.o

Saluti

IMmatura

 

PS Dimenticavo di ringraziare Lady White Witch, Sophie 88, Princess L_KnightOfCakes, danonleggere e Shir per aver recensito la scorsa One shot "Ripicche Olimpiche". Grazie!

  
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