Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: _Lith_    17/03/2014    0 recensioni
...Dormi, dormi, bambino felice,
tutta la creazione ha dormito e sorriso;
dormi, dormi, felice sonno,
mentre sopra di te tua madre piange…
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
" …Sweet smiles, in the night
Hover over my delight;
Sweet smiles, Mother’s smiles
All the livelong night beguiles.

Sweet moans, dovelike sighs
Chase not slumber from thy eyes.
Sweet moans, sweeter smiles.
All the dovelike moans beguiles.

Sleep, sleep, happy child,
All creation slept and smil’d;
Sleep, sleep, happy sleep.
While o’er thee thy mother weep…”*



 

Snow



Le senti le campane?
Suonano sempre ma non per noi.
Riesci a sentire il vento che fa tremare i deboli vetri di queste finestre? È freddo, ma se le tue dita tremano a lui non importa…
Tu piangi e non puoi ancora distinguere la neve che cade sui tetti del nostro rifugio. Non ti accorgi nemmeno di quella che sembra ricoprire le tue guance pallide, mentre te ne stai lì nella culla di fianco al mio letto.
Ma mi alzerò e ti stringerò a me, perché anche alla neve non importa di noi.
Hai smesso di piangere. Adesso i tuoi occhi appannati sono fissi nei miei, come a volermi dire“Finalmente Mamma hai risposto alla mia supplica…”. Poi sembri rimanere in attesa.
Di cosa bambina mia?
Nessuna campana suonerà per noi.
Il vento non smetterà di soffiare, la neve continuerà ad imbiancare il mondo al di fuori del nostro abbraccio e tu non mi chiamerai mai Mamma...
Storci le labbra e mi guardi dal basso arrabbiata.
Vuoi che ti racconti una storia?
Non sono mai stata in nessun luogo incantato da poterti descrivere, nemmeno l’ombra di un prode cavaliere ha incrociato il mio cammino…
Ho aspettato invano l’arrivo delle fate e mai nessun folletto è saltato fuori dal mio specchio.
Ma potrei raccontarti la storia di un castello dalle mura bianche. Del suo Re imperfetto, della sua Regina di ghiaccio e della sua principessa triste, chiusa a chiave in uno scrigno…
Ma credo di aver dimenticato il resto ormai, forse perché non aveva un lieto fine.
Li senti i passi fuori dalla parta? Riesco quasi a vederle attraverso il legno massiccio. Tre donne vestite di nero… Ma non preoccuparti, nessuna di loro sta arrivando per noi.
Non esiste nulla oltre il mio bacio sulla tua fronte e la tua mano che stringe il mio dito.
Il resto del mondo è scomparso, offuscato dalla tua innocenza, azzittito dal tuo primo vagito.
Hai cancellato il mondo o forse l’hai semplicemente divorato, quando prima affamata mi cercavi urlando…
Sei diventata il mio mondo ed oltre a te non c’è più niente che io possa desiderare.
Quando infine mi stacco da te, capisco che non c’è più speranza.
Ti stringo ancora più forte sul mio cuore. Ancora un altro po’ di tempo.
Ma al tempo non importa di noi.
Ed ecco che, nuovamente nella tua culla, mi guardi in attesa. Capisco che l’hai sempre saputo…
Mentre mi allontano non piangi nemmeno.
Perché non c’è più nulla in me per cui valga la pena versare una lacrima.
Ti addormenti ed io so che non rivedrò mai più i tuoi occhi.
Dormi beata perché il mio cuore è rimasto sul tuo cuscino.
Per questo mio involucro non c’era più speranza.
Nulla può crescere sotto i raggi di un sole malato.
Dormi ancora. Svegliati soltanto quando la luce, entrando dalla finestra, illuminerà il mondo solo per te.
La porta si chiuderà alle mie spalle senza riaprirsi. Ma tu non piangerai più…



 

Goodbye




La senti la campana?
Sta suonando da ore ma non so perché.
Qualcuno forse me l’ha spiegato un giorno. Ma ora non riesco a ricordare né chi e né quando…
È assordante questa campana.
Ma tu bambino mio, non ti sveglierai per così poco vero?
Il sole si leva lentamente e ci illumina mentre seduta alla finestra ti cullo per accompagnare il tuo sonno.
Mi chiedo cosa tu stia vedendo adesso.
Non ho mai ricordato a lungo i miei sogni quand’ero bambina.
Svanivano con il primo sbadiglio quando mi svegliavo per le risate dei miei fratelli…
Abitavo in un grande castello infestato dai fantasmi.
Allora non avrei mai immaginato che un giorno ci saremmo trovati qui…
Pensi che i fantasmi non esistano?
Dovrai ricrederti figlio mio.
Perché loro conoscono ogni tuo segreto, ricordano ogni tua lacrima versata e custodiscono ancor gelosamente i sogni che io ho dimenticato.
Dormi ancora amore mio.
Un giorno mi racconterai ridendo di quello che hai visto?
Dormi adesso e non badare alla campana che suona ancora e mi ferisce le orecchie e il cuore.
Dormi e non guardare fuori la carrozza che attende instrada.
Qualcuno l’ha ricoperta di piume di cigno.
Dormi ancora e non ascoltare i quattro cavalli che scalciano impazienti.
Dormi ancora e non badare alle lacrime che mi rigano il viso e ricadono sul tuo immobile.
Lasciati cullare un altro po’.
Possiamo avere tutto il tempo del mondo se solo lo vogliamo.
Dormi e non temere. È solo tuo padre quello sulla porta. Chiede di te.
È lui che ti accarezza la guancia, ma non lo senti perchè dormi ancora.
Sei pesante fra le mie braccia e non so quanto ancora resisteranno.
Ma ecco, prima che possano cedere lui ti prende fra le sue e si allontana senza aspettare.
Svegliati bambino mio. Non è più tempo di riposare.
Svegliati e guarda quelle piume bianche.
Svegliati e ascolta la campana che suona per te.
Svegliati perché poi mi dovrai raccontare tutti i sogni che avevo dimenticato, ora che anche a te il mondo è stato rivelato.
Ti bacerò ancora sulla fronte, mentre su un letto di rose e piume di cigno continuerai a dormire, ma mentre ti allontanerai non ti importerà più di avermi lasciata indietro.




* Pezzo tratto da “A Cradle Song” di William Blake
“ …Dolci sorrisi, nella notte
State sopra la mia gioia;
dolci sorrisi, di Madre sorrisi,
tutta la lunga notte confortate.

Dolci sospiri, sospiri come di colomba
Non allontanate il sonno dai suoi occhi.
Dolci sospiri, più dolci sorrisi
Tutti i sospiri di colomba confortate.

Dormi, dormi, bambino felice,
tutta la creazione ha dormito e sorriso;
dormi, dormi, felice sonno,
mentre sopra di te tua madre piange…”
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: _Lith_