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Autore: Aven90    18/03/2014    4 recensioni
OS un po' più lunga, questa, che racchiude due prompt in sé, sempre lanciati dal gruppo facebook "Fanfiction Challengers". Cosa dirà Thranduil una volta che Legolas torna dalla missione della Compagnia?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gandalf, Legolas, Thranduil
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Gandalf, Legolas, Thranduil
Prompt: dote di famiglia
Prompt: "Non siamo una famiglia, siamo un'azienda"

“E così hai inseguito gli Orchi di Saruman per miglia e miglia dagli Argonath fino a Rohan, in compagnia addirittura di un Nano, e poi hai attraversato i Sentieri dei Morti, e poi sei giunto persino davanti ai Cancelli Neri? È dunque così, Gandalf il Bianco, come ora ti chiami?”

Una volta sconfitto l’Oscuro, Legolas era ormai tornato nel Bosco Atro, poco prima di ritornare a Gondor per aiutare gli Elfi a ricostruire la Cittadella.

Gandalf rispose a Thranduil, il quale aveva chiesto un responso sulla veridicità delle parole del figlio. Tutto ciò che aveva compiuto nei giorni della Compagnia gli risultava bizzarro quanto epico alle sue orecchie, e di sicuro non era qualcosa che accadeva tutti i giorni.

Così il Bianco disse “Sì, è tutto vero, Sire Thranduil. Tuo figlio è stato tra i più grandi fra noi, dovresti esserne fiero”

Il Re sorrise. “E lo sono! D’altra parte, è una dote di famiglia, essere coraggiosi e degni di grandi imprese”

Ma Gandalf sapeva che il padre di Legolas soffriva di boria, e di nascosto gli piaceva farlo smontare dal piedistallo in cui si ergeva spesso e volentieri. “E dunque? Quali sono di preciso le tue grandi imprese paragonabili a quelle compiute da tuo figlio?”

Thranduil sbiancò, ma non volle dare soddisfazione all’Istar, così tagliò corto e lo congedò “Non posso sprecare il mio tempo per elencare tutto quanto ho fatto nella mia vita, Gandalf. Ora va’, dunque, e lasciamo congratulare con mio figlio Legolas, che è grande fra gli Elfi”

Legolas scambiò un sorriso di sottecchi con l’Istar.

Thranduil non sarebbe mai cambiato, qualunque cambiamento potesse subire la Terra di Mezzo.

Una volta rimasti soli, Thranduil cinse col braccio il figlio, e non era un’azione che compiva sovente.

“Vedi, Legolas” cominciò il Re “tu un giorno erediterai questi boschi, probabilmente l’ultimo della tua Stirpe. Pertanto desidero che tu capisca una cosa, figlio mio: non siamo una famiglia, siamo un’azienda”

“Un’azienda, padre?” Legolas era sconcertato.

“Sì… nelle aziende ci sono il capo e i suoi sottoposti, che si chiamano dipendenti. Tu comanderai i dipendenti con pugno di ferro, e loro ti saranno grati per questo, e contribuiranno a donarti gemme bianche”

Al che, Legolas comprese dove voleva arrivare suo padre. L’arricchimento e la cupidigia delle gemme bianche erano l’unica cosa che gli interessava.

“Vi ringrazio, padre, ma credo che lascerò queste terre senza mai governare”

Detto ciò, partì da lui, lasciandolo sbigottito.

   
 
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