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Autore: Aven90    18/03/2014    3 recensioni
L'ennesima prova di Sam nei confronti di Frodo! Uno non può neanche lamentarsi in santa pace che c'è sempre il giardiniere di turno che ti chiede com'è venuto lo spezzatino di conigli!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frodo, Sam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Frodo, Sam 
Prompt: Fatica, cucina

In realtà, non avrei mai creduto che in questi frangenti il mio amico Sam avrebbe potuto pensare alla cucina.

Invece, lo sento rimembrare di quando mi ha cucinato quei due conigli. Rammento che si lamentava della mancanza delle patate.

“Che fatica, la cucina fuori dalla Contea” sta dicendo in questo momento. Come può dirlo, proprio qui, alle porte di Mordor?

O perlomeno, è lì che Sméagol ci sta portando, felice come forse non lo è mai stato.

“Non credete anche voi, padron Frodo?” mi chiede.

Cosa dovrei rispondergli? Che ho un gran mal di testa e la catenina che porta seco l’Anello diventa sempre più pesante? Oppure che ho una grandissima voglia di indossarlo e arrogarmelo?

“Non so cosa dire, Sam” rispondo, triste. “Apprezzo molto il fatto che tu voglia alleggerire questo viaggio, tuttavia non riesco proprio a pensare ad altro che non all’Anello, perciò proviamo a parlare dell’Anello. Secondo te, potrebbe essere utile nella cucina?”

Vedo Sam farsi perplesso, forse diventa più stupido anche lui, le nebbie della Terra Nera lo stanno pervadendo intontendolo?

“Non ne ho idea, padrone. Io sono solo il vostro umile servitore, non ho l’arroganza di sapere tutto” e si inchina.

Al che gli dico “Non importa, Sam. Basta con questi formalismi! Siamo amici, no?”

Sam annuisce. “Quindi risponderete alla mia domanda circa quei due conigli che vi ho cucinato?”

Non ne rammento nemmeno più il sapore. Ogni giorno mi sembra di vivere in un orrendo incubo, dal quale non riesco a svegliarmi.

E ogni notte, ogni notte ho a che fare con Lui. Con l’Occhio. Mi osserva, e vuole l’Anello, ma io non glielo consegnerò giammai perché mi è stato affidato apposta per lanciarlo fra le fiamme del Monte Fato.

Come ho già detto, nella mia mente non vi è spazio per gli stufati di conigli, che mi ricordano la Contea e i giorni felici.

Ma dire tutto questo a Sam vorrebbe dire ferirlo, egli si è impegnato per darmi un po’ di ristoro.

Perciò mi volto verso di lui e gli sorrido.

“Sì, Sam. Era lo stufato più buono che io abbia mai mangiato”

Da qualche parte nel mio cuore, un po’ di luce si fa strada.

   
 
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