Film > Batman
Ricorda la storia  |      
Autore: Nocturnia    19/03/2014    9 recensioni
Ha stirato le labbra in una smorfia oscena Gotham, osservandoli fare l'amore tra lenzuola che avevano sempre avuto il loro odore, ma che adesso profumavano dell'innocenza di un incubo mai avverato.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Catwoman aka Selina Kyle, Rachel Dawes
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
dddd
Disclaimer: Selina Kyle, Bruce Wayne e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


A
Kuma_Cla, perché i ringraziamenti non saranno mai abbastanza.


"Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere."

- Luigi Pirandello -



Dietro lo specchio


Scivola nella notte Gotham e grida a un cielo che mai come adesso piange memorie fantasma e vuoti che portano il suo simbolo.
Si è strappata la pelle Gotham, perché la terra potesse sudare sangue e ossa, abbeverando la polvere del ricordo con il giusto di un mondo sbagliato.
Si è stretta un ventre orrendamente gonfio, trasfigurato da una nascita mai avvenuta e da un sogno che la divorava dall'interno - e mordeva mordeva sbranava, fino a non lasciarne nient'altro che illusioni malriposte.
Ha stirato le labbra in una smorfia oscena Gotham, osservandoli fare l'amore tra lenzuola che avevano sempre avuto il loro odore, ma che adesso profumavano dell'innocenza di un incubo mai avverato.

Sbagliato.

Bruce cerca la bocca di Selina in un bacio umido ed esigente, perché tra le sue braccia la gatta è ruvida e feroce, così diversa da Rachel - da una dimensione che gli si era stretta attorno al cuore come una tenaglia implacabile.
Ride Selina e gli ricorda la loro prima volta, orologi rubati e un orgoglio che era rimasto ferito fino all'incontro successivo.

"Tu sei quella ladra, la gatta."
"È inesatto, signor Wayne. Io non sono una ladra, ma una donna d'affari: e il nostro valeva almeno cinque dei suoi orologi."
"Dovrei sentirmene onorato?"
"Dipende dai punti vista."
"Touché."

Cerca tra le pieghe del passato Gotham, ma quel sibilo - bum! e tutto era iniziato - si perde tra i rumori di una casa che non aveva mai conosciuto lutto e tristezza, il coraggio di due genitori che avevano intrapreso la curva giusta della vita.

Dimenticandosi di me. Dimenticandosi di noi.

Suona muto il telefono di Bruce e viene ignorato, dimenticato nell'egoismo doloroso di un rapporto iniziato tra i lussi di villa Wayne e dispiegato all'ombra della periferia di Gotham.

"Ho speso una piccola fortuna per trovarla, Selina Kyle."
"Poteva risparmiarsela, signor Wayne: non ho io i gioielli di sua moglie."
"Non le credo."
"Questo non è un problema mio."
"Potrei farla arrestare."
"E poi cosa racconterebbe? Che l'ennesima scopata del miliardario Bruce Wayne si è tramutata in un furto e poi in un raggiro? La maggior parte della gente si farebbe una risata, considerando il tutto la giusta punizione per la sua supponenza."
"Lei non conosce niente di me, signorina Kyle."
"E lei di me, signor Wayne."

Fruga nel buio dei vicoli Gotham, ma non vede nessuno dei suoi figli.
Stilla veleno e biacca, ma nessun clown risponde al suo disperato richiamo, la paura anestetizzata sotto i colpi della follia.
Sta perdendo la ragione quella metropoli e si scaglia contro una realtà che la ferisce più di una lama.
Angosciata - impazzita, forsennata - cammina senza una meta e chiama a gran voce chi possedeva l'autunno nelle chiome e il ghiaccio nel cuore, ma è solo il silenzio della vita che ha vinto sulla morte a risponderle.

Dove siete, figli miei? Dove, se non al mio fianco e nel mio petto? Dove?

Selina si inarca all'indietro, arrendendosi alle voglie di un uomo che aveva sempre immaginato diverso, e che ora trovava dominatore e inaspettatamente fuori dal suo ruolo.
Bruce le morde la grana sottile del seno, rispondendo a un istinto che temeva e che più volte aveva trovato a osservarlo dal lato cieco dello specchio.

Mostro.

Come un vestito mal confezionato - una maschera fuori posto - Bruce si era alzato una mattina e Rachel gli era parsa sfocata, bellissima e tenera tra le dita, eppure così amara sotto la lingua e tra le cosce.

Crisi di coppia.

Poteva chiamarla come voleva.
Poteva darle il volto che voleva - stanchezza, abitudine, disgustosa meschinità d'uomo e compagno fallito e fallace - ma nulla cambiava la sostanza.

L'ho tradita.

Poi Selina l'aveva accolto e la sua mente si era spenta.

"Vorrei dire che è una piacevole sorpresa trovarla qui, ma no, signor Wayne, tutt'altro."
"Non l'ho sentita lamentarsi l'altra notte, signorina Kyle."
"Si chiama... "
"Sì, sì, certo, lo so come si chiama. Come so che sono mesi che nessuno dei due rispetta appuntamenti e pagamenti. Io questa la chiamo relazione, e lei?"
"Io la chiamo divertimento. Ogni donna ne ha diritto, anzi; forse persino sua moglie sta approfittando di queste sue improvvise assenze, non pensa, signor Wayne?"
"Rachel non c'entra."
"L'ha trascinata lei in questa storia, non io."
"Io... "
"Lei è uguale a tutti gli altri, signor Wayne: solo più bravo a fingere."

La nausea le monta addosso all'improvviso e Gotham vomita una pioggia straziante e densa di rimpianto, aghi di ghiaccio e lacrime.
Rovina al suolo e si nasconde tra i dimenticati, stracci di paglia e cappelli che non trovano né testa né cuore.
Immobile, viene poi circondata da quei visi senza nome e senza identità, mani tese e orbite cave.
"Madre." sussurrano "Madre." gridano poi "Madre" continuano senza sosta "Siamo qui."
Il cielo si era fermato.

Bruce sa di essere stato un uomo migliore.
Da qualche parte della sua mente ricorda d'essere stato diverso, più forte, più coraggioso.
Ci sono notti in cui Selina ha il suo stesso sguardo - perso, stordito, quasi incerto - e i déjà vu si fanno così forti da essere una puntura continua nel cervello e nei pensieri.
Sono quelle notti in cui si cercano tra i sensi di colpa e il rimorso, Rachel un'impronta sbiadita all'anulare sinistro e Selina il bagnato di una voglia che Bruce vorrebbe - dovrebbe - chiamare amore.

"Credo che ci siamo spinti troppo oltre, signor Wayne. Questa storia finisce qui, nessun danno e nessun problema."
"Bruce."
"Come?"
"Credo che sia ora che cominci a chiamarmi per nome, Selina."
"Non ne vedo la ragione, dato che... "
"Venezia?"
"Gatti e acqua non vanno molto d'accordo."
"Allora Firenze; Alfred ha detto che in primavera è incantevole."
"Sei proprio un insopportabile bastardo arrogante, Bruce."

Gotham ora sa.
Gotham ora vede.
Splendente e terribile, Gotham sorride con rinnovata fiducia e coglie nel suo respiro l'orgasmo di due creature destinate a incontrarsi scontrarsi farsi male.

"Tua moglie non merita tutto questo."
"No."
"Eppure lo fai lo stesso."
"Cosa posso dire: la vita di un miliardario è terribilmente noiosa."
"Così noiosa da lavorare giorno e notte sui casi del Commissario Gordon e finanziare la campagna elettorale di Harvey Dent?"
"Tu come...?"
"L'East End ha occhi e orecchie ovunque, Bruce; persino nella tua inespugnabile villa"

Selina si raggomitola sul petto di Bruce, allentando appena la presa sui suoi fianchi e lasciando scivolare le gambe accanto alle sue.
Wayne ne segue i movimenti con le dita, ascoltando i rumori della città e scoprendosi a osservarne il cielo con un'attenzione quasi morbosa.
Ha avuto tutto dalla vita Bruce Wayne, eppure Gotham gli grida una verità diversa, un paradosso nella cui assenza aveva trovato la pienezza d'uno scopo - d'una missione.
Selina gli bacia una spalla, accarezzando un corpo nudo di cicatrici e di segni, una pelle che le rimanda una perfezione inesatta - click click click, un meccanismo inceppato, un'immagine fuori posto e confusa.
Non ha anelli che le ricordino i suoi sbagli quando ne cerca le mani, e l'alba illumina l'orizzonte come un velo di sangue e polvere.

"Non c'è nessun viaggio di lavoro, vero?"
"No."
"Dio, Bruce. Non hai nemmeno il buongusto di mentirmi."
"Sarebbe un insulto inutile."
"Più di quelli che mi hai già perpetrato alle spalle?"
"Sì."
"Quando è iniziata? Dopo Miranda Tate oppure prima? Quando?"
"Non ha importanza."
"Per te nulla l'ha mai avuta, vero Bruce? Nulla, oltre Gotham."
"Rachel... "
"Vattene."

Rachel aveva ragione.
Rachel l'aveva sempre saputo - sentito - fin da quando le aveva chiesto di sposarla - due bambini che giocavano ancora a chi trova tiene.
Ogni istante della loro vita era stato assalito dalla malinconia, dalla strana e inquietante sensazione d'essere fantasmi intrappolati in un sogno.
L'aveva amata? Sì.
Era bastato? No.

"Perché lui?"
"È un bravo poliziotto."
"Anche Gordon lo è."
"Il futuro è nei suoi occhi, Selina. Questa città ha bisogno di qualcuno che se ne prenda cura, una guida, un simbolo. Il nome Wayne può aprire molte porte e credo sia un mio preciso dovere aiutare Gotham."
"E John Blake è l'uomo giusto?"
"Lo siamo tutti, Selina."

Si nasconde dal sole Gotham, sfiorando grattacieli e nuvole, nembi grigiastri che stracciano la serenità di un azzurro che la vera lei non aveva mai visto.
Alza poi il viso Gotham e sorride, metallo e carne, la prima fitta che le colpisce il ventre come una stilettata.

Sta per succedere.

Il tempo ripara sempre i suoi sbagli si ripete, mentre il vento le strappa ogni pelle il tempo trova sempre il modo di correggere se stesso.
Gotham lo sa e chiude gli occhi, lasciando che quell'alba ne cancelli la figura e i contorni, perché lei non appartiene a questo luogo, non qui, non ora.

"Hai un nuovo ospite, Bruce?"
"Uhm?"
"Quello non mi sembra certo un busto in marmo; e neppure un quadro, a giudicare da come si dimena contro il soffitto. Alfred dovrebbe fare più attenzione quando apre le finestre."
"Che diavolo... un pipistrello?"

La sua triste risata si confonde con il pianto del nuovo nato.



Note dell'autrice: questa storia nasce da un prompt che la bellissima Kuma_Cla ha scritto nella pagina del Limitaprompt, su Live Journal.
Data la mia scarsa dimestichezza con il genere What If? ho colto l'occasione al volo e spero di essere riuscita nella sfida di rendere plausibile il prompt.
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Batman / Vai alla pagina dell'autore: Nocturnia