''ciao''

''ciao''

''come va?''

ora dal suo sguardo si capiva chiaramente che voleva dirmi: ''crepa lurido babbano!'' o più realisticamente ''ti ficco la punta del compasso su per la giugulare'' (io sono un fan di Harry Potter, non lei).

Nonostante ciò mi rispose con un ''bene''

''ok, anche io, ciao.''

qua si fermano solitamente le nostre interessantissime conversazioni

lei è la mia compagna di banco, una ragazza molto carina, ma con un istinto omicida che le fa usare il compasso come un pugnale.

Per ora non ha ancora dissanguato nessuno, però comunque fa paura. In particolare quando per l'ora

di palestra vengono degli istruttori di taekwondo. Mi chiedo perchè sia venuta alla professoressa l'idea di metterci insieme, però comunque non mi lamento: sono nell'ultima fila.

Io invece sono un nerd sfigato (con la ''N'' e ''S'' maiuscole) basso, brutto e sembro avere almeno un

anno in meno rispetto alla mia reale età, undici anni appena compiuti. La scuola qua è appena iniziata e mi stavo abituando alle medie.

Oggi è stata una giornata scolastica normale, per quanto possano essere normali le mie giornate: mi era capitato soltanto che quando mi ero detto ''cavoli! Ho dimenticato la biro a casa'' mentre tutti erano girati la penna mi è comparsa in mano e e nessuno si è accorto di nulla. meglio di altre giornate quando nei corridoi in mezzo alla folla spero di trovarmi da qualche altra parte e dopo mi ritrovo in giardino, o alla fermata dell'autobus, o peggio a volte mi sono trovato sulla chioma di un albero lì vicino.

Mi sono allontanato velocemente da quell'edificio basso e tozzo, felice di poter archiviare ancora un'altra settimana, oltre che sarei potuto stare tutto il giorno davanti al mio carissimo PC a giocare a Minecraft.

Questo è il mio solito piano per il sabato. E devo ammettere che è il mio piano migliore e che funziona meglio.

Però quella sera è accadta una cosa moto strana, una cosa che avrebbe cambiato la mia esistenza per un bel po' di tempo: si è posato alla finestra un gufo con una lettera attaccata al collo. Sulla busta c'era scritto ''per Luca''. Si! Era proprio per me. La apro e leggo:

''Caro signorino Luca,

Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

L'anno scolastico avrà inizio l' 1° ottobre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Distinti saluti,
Vicepreside''

dietro c'era una lista di oggetti da acquistare.

Andai subito a comunicare l'accaduto a i miei genitori.

Loro decisero quindi di svelarmi che mio padre aveva poteri magici e che però non era riuscito a terminare gli studi di magia, quindi era tornato a casa. Quindi io ero un mezzosangue! Wow, ero entusiasta: avevo letto tutti i libri di Harry Potter, guardato molte e molte volte i film e ora venivo a scoprire che era tutto vero! Notai che anche i miei genitori lo erano. Era tutto vero e io avevo poteri magici! Io, che durante l'intervallo facevo finta che la mia matita fosse una bacchetta e giocavo a lanciare incantesimi sui miei amici! Davvero una gran bella giornata.

Allora mi hanno informato che domani saremo partiti per Londra dove avrei acquistato tutto il necessario e sarei partito.

Questa notte non sono riuscito a dormire.