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Autore: Shinigami_Pan    19/03/2014    0 recensioni
Cosa è reale e cosa non lo è?
Cosa si cela dietro la mente di una persona? Quali misteri essa può conservare e quali può svelare.
Il battito del cuore, il fremito del labbro, il desiderio che si annida nelle viscere. Uno sguardo, un tocco, una parola, anzi fiumi di parole.
Una visione contorta della vita, dura e fredda, non come quella raccontata nelle favole per far credere ai bambini che tutto sia semplice e a lieto fine.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ho sempre pensato che le favole fossero racconti troppo perfetti per essere reali.

Non sempre la bella principessa trova il suo principe azzurro, non sempre si sposano e vanno ad abitare in un magnifico castello.

Non sempre i buoni vincono, anche perché fino a quando esisterà l'essere umano il male sarà presente e difficile da estirpare.

L'essere umano è di per sé una macchina generatrice di desideri e di manie di grandezza, più ha, più desidera e se non fosse così non ci sarebbe gusto nel vivere la propria esistenza.

Quindi il male che generiamo è realmente inteso come male , oscurità o qualcosa di effettivamente sbagliato? Nessuno di noi può dirlo apertamente, chi può essere in grado di decretare se un ideale sia giusto o errato? Molti avevano buoni propositi ma li hanno cercati in modi sbagliati, in azioni malvagie, ferendo altri uomini, ferendo l'essere umano , perché ciò è inevitabile.

Qualsiasi cosa ci si riproponga di fare per raggiungere uno scopo porterà sempre dolore a qualcun' altro, o se non dolore sofferenza o invidia, o rabbia, o gelosia e altri sentimenti contrastanti.

Le favole sono fatte per far credere ai bambini che il mondo reale in fondo non è così duro come in realtà è.

Le mie favole invece sono fatte di Principesse in sella a cavalli , con armature scalfite da mille frecce e lance, da intemperie, sono amazzoni che cavalcano contro il pericolo ,consapevoli delle loro capacità.

Condottiere impavide che affrontano il pericolo che la vita gli pone dinnanzi, a mento alto e sguardo fiero, sono donne e uomini anche non nobili, non di buoni costumi ma pieni di ideali e che amano sentire il rischio e il pericolo scorrere sulla loro pelle, dentro le vene, al loro interno, che ardono e desiderano sentire il fuoco che brucia al loro interno così tanto da rimanerne piacevolmente scottati, portano cicatrici fieri di mostrarle.

Mi sono sempre immaginata in sella a un cavallo dal manto nero lucente, con un armatura argentea e un elmo raffigurante un Drago, la mia spada aveva una lama nera quanto il mio destriero fendeva la luce, era stata forgiata nell'oscurità dalla quale ero arrivata io e a mio richiamo si materializzava dapprima levando una vasta nube di fumo che lentamente ne ricomponeva il fendente fino a farla apparire, lei la mia compagna, lei compagna per la vita che appare richiamata da me stessa.

Io e lei fianco a fianco che combattiamo contro i pericoli che la vita ci pone sul nostro cammino.

I miei occhi sono occhi di una sognatrice, ma che non sogna luce accecante e grandi cose, i miei occhi sono velati di oscurità quella che alberga in ognuno di noi, la parte che reprimiamo solo perché la temiamo.

Oscurità non significa male, i mostri che vi abitano sono più umani che quelli che albergano sotto raggi di luce splendente, loro sono i veri mostri mascherati così perfettamente da ingannare perfino il più abile mago o illusionista.

Noi creatori di tenere e fittizie illusioni, noi illusionisti della nostra propria esistenza.

Tutti questi pensieri in un unico istante, in una frazione di un secondo. E' davvero straordinario come il nostro cervello lavori così rapidamente idee, immagini e chissà che altro.

E' un motore che viaggia più veloce del nostro corpo a volte riesco a stento a tenere corpo e mente collegati, perché mentre sto' facendo una cosa il cervello è mille miglia più avanti di esso e mi crea una sorta di debolezza fisica a cui non riesco a dare definizione.

Cerco di frenare il cervello, di tirare la leva ma questa mi si spezza fra le mani e non ho usato nemmeno troppa forza, ma ci ho messo tutto il mio piccolo peso sopra eppure lei si è spezzata e ora il cervello viaggia e viaggia così rapido da farmi scivolare via dal mio involucro, mi chiedo se mai questo involucro riuscirà a stare al passo con lei un giorno, la risposta che mi è stata data è questa: cercheremo di rallentare questo motore, pensa alle cose che fai giorno per giorno, non lasciarti andare sui ghirigori che la tua mente fa crescere come erba rampicante ovunque, ma io sono come il ragazzino della favola del Fagiolo Magico, una volta che questo cresce appena bagnato ho bisogno di salire e vedere dove conduce, mi conduce in terre lontane, in avventure senza tempo e spazio, in luoghi irreali che esistono solo nella mia mente, là dove la mia oscurità si inerpica e mi fa divenire curiosa di scoprire oltre il mio buio cosa si nasconda. Ecco cosa sono, sono tutto ciò, tutto questo in un unica parola, una parola che mi racchiude sin dalla mia nascita: Oscurità.

  
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