a/n: questa è la traduzione in italiano di una mia oneshot scritta in Inglese su Dean e Meg. Una coppia che, per qualche motivo, mi ha sempre affascinato moltissimo!

Va da lui di notte. Non accade tutte le notti, non quando ha bisogno di liberarsi o di essere punito o di un miscuglio delle due cosse. Lei arriva da lui di notte, una brezza calda a farlo fremere, a farlo bruciare.
Lei giunge d lui quando entrambi ne hanno bisogno. Con lei non ha bisogno di fingere; non deve trattenersi…non ha bisogno di temere il peggio. C’è qualcosa di spezzato in lui…e a lei non importa; lei non prova a rimettere insieme i cocci, non lo fa sentire in colpa per cose che non può darle, perché lei vuole solo il suo corpo: il fremito di piacere, il respiro trattenuto, i muscoli che tremano.
 A lei non importa se quello che accade lo fa sentire sporco, come se fosse sprofondato ancora più in basso…anzi, probabilmente la cosa rende il tutto più eccitante, e Dean non riesce ad essere forte abbastanza,lucido abbastanza da farci troppo caso.
Lei è lì: una goccia di sangue, qualche parola sussurrata…e poi ci sono loro: pelle contro pelle, le unghie di lei a graffiarlo a sangue, il suo respiro caldo contro un orecchio mentre lo incita a darle di più, a fare di più, a farle sentire qualcosa.
 Di tutte le cose fuori di testa che costellano la sua vita, di tutti i suoi errori…sentimenti inappropriati e orrori di cui si è reso partecipe, scoparsi un demone…Meg, per giunta, prende quasi la palma.
Se solo gli importasse qualcosa.
Dean si perde in lei, nel suo tepore umido, nel modo in cui sembra sapere esattamente cosa vuole il modo in cui lo vuole. Non ci sono mai gesti gentili…non è mai fare l’amore: è scopare, sono morsi…è sprofondare.
A volte si sente di nuovo all’inferno quando è da solo…e quando lei va da lui e sa di burro di arachidi e sangue ed odora di fragole e cenere, e la sua pelle è delicata ma Dean  riesce ad avvertire i muscoli, forti come acciaio, al di sotto…ha l’impressione di poter respirare nuovamente.
Meg conosce i suoi segreti più oscuri: le cose che vuole, quelle che ha…quelle che desidera aver  dimenticato. Meg non parla mai, comunque. Non gioca con la sua mente…non in quei momenti, vuole ciò che lui desidera: essere rimesso insieme, pezzo dopo pezzo, non sentirsi vuoto…e sprofondare.
 Meg viene da lui nelle notti senza luna, quando il silenzio è assordante, quando lui non è lì. Assapora la sua pelle, si muove contro di lui, ondula i fianchi forsennatamente contro i suoi, incontrando ogni spinta, ogni movimento, ansando contro la sua bocca, sorridendo dei suoi gemiti.
Lei va via…quando entrambi si sentono meno assordati dal silenzio, quando entrambi sono sprofondati un pò di più, ma sono meno vuoti. Lei non parla, non lo fa mai. Non ne hanno bisogno…e comunque, cosa potrebbe dirle? E lei, cosa potrebbe dirgli che Dean non sa già perfettamente?
Dean è spezzato. È perso. Dean si è frantumato in milioni di pezzi: parte di lui all’Inferno, un’altra che vaga sulla terra, senza capire il perché ed infine, la parte più grossa che si sta inaridendo…ogni giorno u po’ di più mentre Sam è nella gabbia, insieme a Lucifero, e lo stronzo che indossa la sua faccia, che ha preso il suo posto, viola tutto ciò che suo fratello è stato. Tutto ciò che sono stati insieme, prima.
Davvero, scoparsi Meg non è un affare  di stato
Anche quando, a volte, è l’unica a cosa a mantenerlo in vita.  
 
 
 -fine