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Autore: DominoRage    20/03/2014    0 recensioni
Vedo un taglio, esce un delicata goccia di sangue che cade nel buio con un tonfo sordo. Ne vedo un altro, e poi un altro, un altro ancora. L’ultimo fa male, tremendamente male. Cerco di sopportare il dolore ma una fitta al cuore mi prende di soprassalto. Porto la mano al petto, stringendolo il più possibile. Intorno a me tutto diventa bianco, e quel sangue diventa nero. Tremendamente nero. Nero come i suoi capelli. Nero come quella notte di Dicembre. I suoi occhi mi perseguitano. Non è colpa mia. Non è colpa mia. Non è colpa mia. NON E’ COLPA MIA.
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Chapter Nein-
-A single moment of sincerity-

 
Lo aspetto per un po’, l’ansia mi prevale. Il cellulare mi vibra, un messaggio da Ben
:- Non vedo l’ora di fuggire con te
Chiudo gli occhi.
È quello che vuoi Alexandria?
Si. Voglio questo.
La porta del bar di apre, è lui.
Si siede e mi prende le mani, baciando delicatamente le nocche. Le ritiro e le metto sotto il tavolo. Storce la bocca e mi guarda sottecchi.
-C’è qualcosa che non va?- mugola
-James, è finita- chiudo gli occhi è respiro
-Come? Perché? Che sta succedendo Alex?-
-Perdonami- mugolo tra le lacrime
-Alexandria cosa ho sbagliato?-  cerca di toccarmi, lo evito. E lui rimane pietrificato.
-Non hai sbagliato niente, cerca di dimenticarmi-  stringo forte l’orlo della mia maglietta
Non sento nessuna urlo, nessuna lacrima. Alzo lo sguardo, i suoi occhi sono persi nel vuoto,  non oso dire niente, so che sarebbe inutile.
Apre leggermente le labbra, cerca di dire qualcosa, ma non ci riesce, sta soffrendo per colpa mia. Cerco di rilassare le spalle, prendo un lungo sospiro e mi alzo, lasciandolo li.
Sono orribile.
Sto piangendo, le lacrime scivolano lente lungo le mie guance fino a delimitare la mi mascella, cammino lenta  verso ila casa di Ben, dove mi starà aspettando da ore ormai.
Raggiungo il garage di Ben, è fuori, appoggiato leggermente allo sportello della macchina. Appena mi vede mi lascia un delicato bacio sulla guancia.
Mi guarda, i suoi occhi nocciola sono così profondi che mi ci perdo in quella mescolanza di marrone.
-Sei sicura di volerlo fare?- mi domanda guardandomi dritto negli occhi, i quali sono ancora rossi, lui non se ne accorge, meglio almeno mi evito le solite domande.
-Sicurissima- mi stacco da lui e mi dirigo dall’altra parte della macchina entrando con molta nonchalance.
Mi allaccio la cintura di sicurezza, e nel mentre entra Ben che si mette comodo, accende l’auto e parte.
Sinceramente non so dove stiamo andando ma dice che è un paesino fuori da Londra. Ci vorrà del tempo, ma non m’importa, io ho Ben.
Lo guardo, delimitando i suoi lineamenti con gli occhi. Ho un vuoto allo stomaco, sarà che non ho mangiato, oppure è il senso di colpa.
 
Mi stava portando in un paesino non poco lontano da Londra, il cielo era grigio, prevedevo pioggia, ma non era una novità,  Londra era conosciuta per questo.
Girai lo sguardo, lo vidi mordersi le labbra. Appoggiai la mano destra sulla sua gamba, per farlo calmare. Lui mi guardo e mi sorrise. Ribollì dentro osservando i suoi occhi nocciola, non vedevo l’ora di fare l’amore con lui, sentire il suo espiro sulla pelle, finì a farmi venire i brividi.
-Hai parlato con James?- borbotta, guardandomi sottecchi. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
-Raccontami-
-L’ho lasciato, mi sento in cola. Fine- dico secca
-Allora sei sicura di fare questa…cosa?- mi chiede intimorito
-Si-  borbotto incrociando le braccia al petto
Mi passa una mano tra i capelli e mi sorrido. È bellissimo. Guardo davanti a me, vedo due o tre fiocchi di neve. Un sorriso mi si stampa sul viso, Ben se ne accorge e mi posa una mano sul ginocchio.
-Siamo quasi arrivati- dice battendo con le dita un ritmo improvvisato sul volante.
 
 
Avevo gli occhi spenti, e il bagno era tremendamente freddo. Ben diceva che erano mesi che il riscaldamento non veniva acceso, quindi ci avrebbe messo un po’.
Sono in bagno da mezz’ora. Ben starà pensando che io lo stia rifacendo, forse è meglio uscire. Mi sciacquo leggermente la faccia  ed esco con un lieve sorriso sul viso.
-Tutto apposto?- mi domanda portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Annuisco debolmente e mi dirigo verso la camera da letto. È enorme ed ha una grandissima finestra sul giardino, il quale è ricoperto  di neve. Porto la valigia sul letto  cercando qualcosa di più comodo da mettermi. Vengo circondata  dalle sue mani, sobbalzo portando la schiena contro il suo petto. Le sue mani circondano il mio ventre, tiro un lungo respiro cercando di rilassarmi tra le sue braccia. Le sue labbra mi sfiorano leggermente il collo  il quale s’irrigidisce a quel contatto.
-Tranquilla- mi sussurra facendomi rabbrividire. Le sue mani scendono fino all’interno coscia “Non ne ho voglia “ penso mentre le sue labbra scendono sempre di più, tra un bacio e l’altro Ben canticchia una di quelle canzoni smielate.
Lunghi brividi lungo in corpo, il suo respiro si affanna, in quel momento sento l’adrenalina. “Quanto lo voglio” penso mentre la sua mano sinistra stringe il mio seno.
Scivolo tra le sue braccia fino a sedermi sul letto davanti a lui. Il volto mi s’infuoca, le mie mani si aggrappano alla sua cinta, vedo qualcosa ingrandirsi sotto i pantaloni. Ho un ghigno sul volto, mordo leggermente le labbra, sento il suo respiro affannarsi, le mie mani salgono lentamente fino ai suoi pettorali.
Quanto lo voglio, apro di scatto la sua felpa, il suo petto si gonfia e si sgonfia in modo veloce, il suo respiro è sempre più affannato. Mi alzo di scatto portando le mie labbra sul suo collo delimitando i muscoli in evidenza. Sento le sue mani slacciarmi il bottone dei Jeans, quando ci riesce mi toglie i pantaloni e le mutande in un solo movimento. Il nostro respiro si unisce, sento le sue dite giocare con il mio sesso. Affannosamente gli tolgo i pantaloni, e in quel istante me lo ritrovo sopra di me. Gioca con le mie labbra, soffoco un gemito e mi ritrovo sopra di lui, mi tolgo la maglietta rimanendo solo in reggiseno. Le sue dita toccano leggermente la mia schiena. Sospiro, mi piego su di lui e con l’indice e il medio sfilo i suoi boxer mentre le nostre labbra si sfiorano.










Wowowowowo, okay, salve a tutti dopo settimane sono tornata, ma sono stata nella fantbulosa inghilterra, quindi perdonatemi. Poi siamo a metà Marzo boia cagna, ma alla fine non importa a nessuno. Detto ciò, sono tornata a fare capitoli decenti/ barra lunghi/ barra non l'ho ricontrollato quindi per qualsiasi parola lettera congiuntivo frase non sense, potete insultarmi. Non so quando tornerò ma il capitolo 10 sta prendendo forma. 
Infine io vi dico; vvb<3<3<3
DominoRage 

 
  
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