QUELLO CHE SENTO.
Ciao a tutti, mi chiamo X. Si non mi sono sbagliata tranquilli, semplicemente non avrete bisogno di sapere il mio nome. Potrei chiamarmi Aurora, Cristina o Maddalena, ha poca importanza, inutile farvi concentrare su un dettaglio cosi irrilevante. Sono una di quelle tante adolescenti nel loro periodo buio, avete presente no? Quel periodo in cui tutto è marcio e falso, dove tutti sembrano ti vogliano ingannare e i genitori ti stanno sulle palle già dalle 6 del mattino, senza che abbiano aperto la bocca, ma tu li devi odiare e basta. Quel periodo in cui tutto ti guardano strana, dove vieni presa per il culo a ogni battito di ciglia.
Poi c'è l'amore, i ragazzi puttanieri, le troie che puntualmente ti sgraffignano il moroso da sotto il tuo naso, la scuola, i brutti voti, i prof costantemente mestruati, che in confronto Sgarbi pare un povero agnellino prima di pasqua.
Poi ancora il ciclo sregolato, i mal di testa cronici che si affezionano cosi tanto a te che non se ne vanno più , i pomeriggi passati con alle orecchie una compilation di canzoni deprimenti e in mano il buon e vecchio consolatore femminile, il gelato (al cioccolato e crema preferibilmente), la fissa per il fisico perfetto, le lacrime davanti ad un film diabetico.
Credo che sia un periodo che insegna molte cose ma che soprattutto ti fa aprire di più gli occhi e che senza di esso la nostra vita probabilmente non sarebbe così significante. Ogni giorno è un insegnamento, ti insegna a guardarti le spalle, a fidarti delle persone giuste... Ogni amore non corrisposto, ogni litigata con la tua migliore amica, con i genitori...
È comunque il periodo migliore della mia vita quindi perchè a volte non riesco a godermelo?
Poi c'è l'amore, i ragazzi puttanieri, le troie che puntualmente ti sgraffignano il moroso da sotto il tuo naso, la scuola, i brutti voti, i prof costantemente mestruati, che in confronto Sgarbi pare un povero agnellino prima di pasqua.
Poi ancora il ciclo sregolato, i mal di testa cronici che si affezionano cosi tanto a te che non se ne vanno più , i pomeriggi passati con alle orecchie una compilation di canzoni deprimenti e in mano il buon e vecchio consolatore femminile, il gelato (al cioccolato e crema preferibilmente), la fissa per il fisico perfetto, le lacrime davanti ad un film diabetico.
Credo che sia un periodo che insegna molte cose ma che soprattutto ti fa aprire di più gli occhi e che senza di esso la nostra vita probabilmente non sarebbe così significante. Ogni giorno è un insegnamento, ti insegna a guardarti le spalle, a fidarti delle persone giuste... Ogni amore non corrisposto, ogni litigata con la tua migliore amica, con i genitori...
È comunque il periodo migliore della mia vita quindi perchè a volte non riesco a godermelo?