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Autore: Emo pumpkin    20/03/2014    2 recensioni
ho scritto questa storia per una mia amica, non sono un Directioner solo che mi piaceva l'idea di come è nata la canzone che le da il titolo.
E' UNA LARRY, SE NON VI PIACE IL GENERE NON LEGGETE
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Sarah,
Larry shipper convulsiva.
Questa è solo per te!
Sofia
 
 
 
 
Half a heart
 
Torno dal mio pomeriggio in giro per Londra con le braccia cariche di borse. Ho comprato di tutto: vestiti, scarpe, caramelle, cibo, e un dvd di un film da guardare sul divano con Louis.
Abbasso la maniglia della porta con il gomito e apro la porta con la schiena. Nell’ingresso mi scontro con qualcuno: Louis.
Gli sorrido, avvicinandomi per dargli un bacio.
-Stai uscendo?- gli domando notando che ha addosso il cappotto.
Lui arrossisce e abbassa lo sguardo fissandosi la punta delle scarpe come se fossero la cosa più interessante di questo mondo.
-Louis! Sono pronta, andia… Oh, ciao Harry- Eleanor compare dalla porta del salotto.
Rimango congelato davanti all’ingresso: -State uscendo?- chiedo fingendo che la cosa non mi sfiori mentre invece la rabbia mi ribolle nelle vene.
-Sì, stiamo andando al cinema- risponde Eleanor sollevata dal tono della mia voce.
Varrei tanto farle una linguaccia. –Bene, divertitevi-  oltrepasso Louis urtandolo molto poco delicatamente con la spalla.
-Hazza aspetta…- lo sento dire ma ho già attraversato il salotto e la cucina della casa in cui vivo con i ragazzi e mi sono sbattuto la porta della mia camera alle spalle.
Mi butto sul letto matrimoniale soffocando un gemito nel piumino.
So che lo fa per noi, perché la casa discografica glielo impone, perché i fan non si insospettiscano, dobbiamo tenere nascosta la nostra relazione, il nostro amore.
E questo ha iniziato a stufarmi. Le nostre occhiate complici, il nostro continuo sfiorarsi, è tutto aumentato. Durante gli eventi pubblici i manager ci separano sempre più spesso, mettendo in mezzo Zayn. Poverino, quel ragazzo impazzirà prima o  poi. È l’unico che riesce a sopportare le mie lagne quando Louis esce con Eleanor.
Bussano alla porta. Grugnisco un “avanti” affondando la faccia nel cuscino.
È proprio Zayn: -Hai visto Louis?- domanda timidamente.
Sorrido sconsolato e annuisco poi mi rendo conto che non mi può vedere e gli rispondo affermativamente.
-Gliel’ho detto io di uscire. Non si vedevano in giro insieme da mesi…-
Apprezzo il fatto che non usi il nome di Lou e quello di Eleanor nella stessa frase.
-Lo so, Zayn, ma fa male- rispondo guardandolo negli occhi.
Lui si siede sul letto a gambe incrociate e si passa una mano tra i capelli.
-Un giorno potrete stare insieme anche in pubblico- sussurra.
-Ormai non ne sono più tanto sicuro- obbietto. –Stiamo insieme da quasi due anni e i manager ancora non ci vogliono far dire la verità- sento gli occhi bruciare.
Zayn rimane in silenzio, lo vedo allungare una mano per toccarmi una spalla.
Rotolo fuori dal materasso, consapevole che di lì a poco mi sarei messo a piangere: -Vado a fare una doccia, dico dandogli le spalle.
Entro in bagno chiudendomici dentro a chiave. Come sempre parlare con Zayn mi aiuta a sfogarmi.
L’acqua della doccia è quasi bollente, per un solo istante riesce a farmi dimenticare quelle che Niall definirebbe “pene d’amore”.
Rimango sotto la doccia per chissà quanto tempo, un’ora, forse più.
Lì dentro, senza fare niente, il tempo sembra passare a una velocità diversa.
Quando esco, la pelle dei polpastrelli è tutta raggrinzita e nel bagno c’è così tanto vapore che non riesco quasi a distinguere il profilo dei mobili, infatti quando esco dal bagno colpisco con il piede lo stipite della porta. Imprecando a mezza bocca saltello su un piede solo in camera.
Indosso i pantaloni di una tuta sformata e un maglione di Louis e scendo in salotto solo per non far vedere agli altri che non mi sono annegato nella doccia.
I ragazzi sono in cucina e stanno discutendo.
Sento Zayn dire: -Mi sto preoccupando ragazzi… Non ho mai visto Harry tanto triste…-
Non riesco a impedirmi di sorridere: dopo specchiarsi e fare pubblicità alle Little Mix, preoccuparsi della mia salute mentale è la cosa che Zayn fa più spesso.
-Basta ragazzi. Sto bene- dico entrando in cucina. Sfortunatamente la voce mi si incrina sull’ultima parola.
Gli sguardi di tutti sono puntati su di me, Niall seduto sul tavolo con la mano affondata in un sacchetto di patatine, Liam appoggiato al frigo e Zayn accanto al lavello.
Liam mi guarda scettico ma non replica.
-Mi è venuta in mente una canzone- dico prendendo un blocco notes e una penna.
Con quella frase mi eclisso di nuovo in camera mia.
Disteso sul letto, con la musica a palla nelle orecchie inizio a scrivere e le parole sembrano uscire direttamente dal mio cuore e non dalla mia testa.
Sbaglio più di una volta e così ogni volta accartoccio il foglio e lo getto a terra; poco a poco la moquette vicino al letto si riempie di palline di carta.
I’m not doing much better… proprio per niente.
…Only half a blue sky… blu, come i tuoi occhi.
…I miss everything we do… mi manchi tu, adesso.
…I’m walking around with just one shoe…
…Without you, without you, I’m half a heart without you…
non sento la porta aprirsi e non mi accorgo del materasso che si abbassa sotto il peso di qualcun altro.
Delle braccia mi stringono facendomi sobbalzare.
-Mi dispiace- mi sussurra Louis tra i capelli.
Mi giro verso di lui.
-Zayn mi ha detto…- inizia, ma io lo fermo dandogli un bacio.
-Mi perdoni?- domanda.
Annuisco.
Nasconde il viso nell’incavo della mia spalla.
Gli canticchio la nuova canzone, modificando l’ultima parola.
-…I’m half a heart without Lou…-

 
  
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