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Autore: LadyLisaLaurie    02/07/2008    3 recensioni
Sequel di Abitudini: La gelosia che brutta bestia! Anche se misurata nel giusto, può diventare sempre infingarda e poi...
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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gelosie

"Io non sono affatto gelosa!"
"Io non sono affatto il Papa...oh scusa non dicevamo cose ovvie. Ma..si vede che non sei gelosa, infatti noi non stiamo discutendo perché pensi che abbia un'altra donna, no...noi stiamo facendo sesso perché pensi che io ami solo te. Il che non è sbagliato perché mi piace tanto fare sesso così, tu che urli e io che sto sdraiato sul divano e ti ascolto è..."
"Oh piantala! Non ti ho detto che hai una relazione con un'altra ho solo chiesto chi è Savanna, tutto qui. Ti pare che non possa chiedere al mio uomo chi è la donna che gli ha lasciato in tasca un biglietto con 'A presto tigrotto?'. Io a stento posso chiamarti Tesoro..." vene che visibilmente si ingrossano sul volto, al solo pronunciare le parole di quel biglietto.
"Appunto non sei gelosa. Abbiamo finito!" un bacio traditore.


Lei
"Ciao raggio di sole!"

"Porco..."

"Vacca?"

"Come ti..."

"Pensavo volessimo usare dei nomignoli animali poco fini..."

"Tu sei un porco..." scandì meglio le parole perché potesse leggere la rabbia tra una pausa e l'altra e gli sbatté in faccia un bigliettino rosa, tutto decorato di cuoricini 'A presto tigrotto Savanna'.

"Tu... - House aveva quel sorrisino malizioso - Sei un'impicciona - lei si era voltata di spalle e lui le arrivò da dietro stringendola e sussurrandole all'orecchio - E la cosa mi eccita tanto..." iniziò a baciarla sul collo. Per tutta risposta lei, sempre più innervosita dal suo comportamento strafottente, alzò la gamba e con il collo del piede colpì i suoi genitali. House emise un ululato di dolore e si allontanò immediatamente stringendosi i gioielli di famiglia.

"Che cosa fa papà?" Lilian entrò in quel momento con il suo pigiamino verde e l'orsacchiotto stretto tra le braccia.

"Balla tesoro...andiamo a letto!" Cuddy prese per mano la bambina e spense la luce lasciandolo al buio nel suo dolore.

Dopo qualche minuto House entrò nella stanza, zoppicando più del solito, e la vide lì seduta sul letto nella sua canottina rosa e i pantaloncini tanto sexy, che si metteva la crema con nonchalance

"Lo sai che per il tuo scherzetto potremmo non avere più figli?"

"Lo sai che l'idea di averne altri con te non mi era neanche passata per la mente?"

"Lo sai che...aspetta perché questa non la so neanche io!"

"Ecco bravo stai zitto...buonanotte!"

"Eh dai non puoi essere arrabbiata sul serio..." Cuddy prese il cuscino di House e glielo sbatté in faccia senza neanche scomodarsi più di tanto.

"Il divano ti aspetta...avrete tante cose da raccontarvi!"

"Strega..."


Cuddy entrò infuriata nella stanza accendendo la luce.
"Io non sono affatto gelosa!"

"Io non sono affatto il Papa...oh scusa non dicevamo cose ovvie. Ma..si vede che non sei gelosa, infatti noi non stiamo discutendo perché pensi che abbia un'altra donna, no...noi stiamo facendo sesso perché pensi che io ami solo te. Il che non è sbagliato perché mi piace tanto fare sesso così, tu che urli e io che sto sdraiato sul divano e ti ascolto è..."

"Oh piantala! Non ti ho detto che hai una relazione con un'altra ho solo chiesto chi è Savanna, tutto qui. Ti pare che non possa chiedere al mio uomo chi è la donna che gli ha lasciato in tasca un biglietto con 'A presto tigrotto?'. Io a stento posso chiamarti Tesoro..." le vene si ingrossavano sempre più.

"Appunto non sei gelosa. Abbiamo finito!" le diede un bacio sulla guancia.

House se ne ritornò con il cuscino nella stanza, si infilò nel letto e aspettò che arrivasse anche Cuddy. Sapeva come farsi perdonare, aveva tanti trucchetti e giochetti che l'avrebbero fatta sciogliere come sempre e a lei...un po' piacevano.

Lui

"Foreman...le vedi le gambe che stai guardando? Sopra c'è la testa della mia donna. Non mi interessa se sei l'uomo nero...ti spacco la faccia comunque!" House e i ducklings erano nella sala mensa, all'ora di pranzo, e Cuddy si sedette con loro: aveva in mano un vassoio, solo un bicchiere d'acqua e un piatto di insalata. Diede un bacio sulla guancia ad House e sorrise agli altri.

Cameron stava osservando l'abbigliamento della dottoressa: da quando era "fidanzata" con House vestiva anche più provocante del solito.

"Cameron...non mi interessa se sei una donna. Smetti di guardare la mia donna o ti spacco la faccia...e Chase...bah a te la spacco per giustizia, non sarebbe carino romperla a loro e non a te, mi accuserebbero di favoritismi!" nessuno osava dire niente.

"Sei geloso per caso?" disse Cuddy con un sorriso malizioso, riferendosi ovviamente alla sera precedente.

"Tu sei il Papa per caso?" rispose lui. Cuddy si limitò a sorridere sommessamente.

Lei
"Dottoressa i documenti che aveva chiesto" l'infermiera Cramer entrò in sala mensa dando a Cuddy dei documenti che avrebbe dovuto firmare e che aveva richiesto ore prima.

"Alla buon'ora - disse e diede una rapida occhiata e poi li firmò. Nel frattempo però l'infermiera aveva iniziato a guardare House in un modo particolare, con un occhio di piacere e dolcezza. - Non hai del lavoro da ultimare? - un sì molto sommesso - E allora vai non ti tratteniamo". Cuddy era ritornata la 'strega' e stava per sfuriare contro House.

"Prima che tu dica qualsiasi cosa, mi hai sempre insegnato che se ti chiedono qualcosa o ti guardano in modo carino devi ricambiare...non è colpa mia, me l'hai insegnato tu!"

"Ma io non sono tua madre..."

"Non sei neanche mia moglie però..." affermazione troppo avventata. Dopo 7 anni è vero non si erano sposati ma convivevano, avevano una figlia ed era come essere marito e moglie. Tutti lo pensavano. House si pentì amaramente di aver pronunciato quella frase.

"Ah è così? Siccome non sono tua moglie non posso arrogarmi il diritto di averti solo per me...benissimo. Non sapevo che fossimo una coppia aperta..Allora che problema c'è!" si alzò di scatto.

"Non hai finito di mangiare!"

"Non ho fame!" rispose acidamente e con fredddezza.

"Perché prima l'avevi? L'insalata ti avrebbe saziata?". L'istinto a volte, per quanto vorremmo non prevaricasse sulla razionalità, irrimediabilmente lo fa.
Cuddy prese il bicchiere d'acqua e lo lanciò in faccia ad House andandosene.

Non era la solita Cuddy, quella che sapeva affrontare ogni battutina di House, lui aveva toccato un punto debole, un punto troppo debole di lei. Dire che non era sua moglie era come ammettere che ci stesse insieme solo per il sesso e non per amore e la cosa le faceva male, molto male.

Quella sera, tornando a casa, nessuno dei due disse una parola. House non si preoccupava mai di far brutte figure, se ne infischiava ma l'orgoglio non gli mancava e quella volta Cuddy lo aveva umiliato davanti ai suoi ducklings e non lo aveva mai fatto in tanti anni di conoscenza. Ma c'era quella maledetta cena alla quale LEI lo aveva costretto a partecipare e sarebbero dovuti stare al tavolo, fianco a fianco, come se niente fosse stato.

Loro
Erano le 8.30 di sera, Lilian era dalla nonna e House e Cuddy a casa a vestirsi per la cena.

"Sei davvero bellissima!"

"Grazie...ma i complimenti non cambiano le cose. Oggi sei stato..."

"..uno stronzo?!" finì lui la frase.

"Non l'avrei detta in questi termini ma...il senso è quello!"

"Ma lo sono sempre, cosa cambia adesso?"

"Io....mi hai ferita House!" non ne era certo, ma avrebbe quasi giurato di sentirla singhiozzare dal bagno, mentre si truccava indossando solo quella sottana lilla tanto sexy. Finito di truccarsi entrò nella stanza e prese il vestito dall'armadio, mentre un House in tenuta elegante cercava di fare un maledetto nodo alla cravatta. Lei gli si avvicinò appropinquando le mani e prendendo la stoffa per fargli il nodo, facendolo così girare, faccia a faccia con lui. Ma teneva la testa bassa. Non avrebbe avuto bisogno di guardare la cravatta per fare il nodo, ma piuttosto che mostrargli lo sguardo di una donna tradita e ferita dalle parole dell'uomo che amava, preferiva fingere di non poterne fare a meno.

"Ti amo Lisa!" non gliel'aveva mai detto. O meglio, lo aveva fatto, quando credeva che lei dormisse. Erano due parole che lui non aveva mai detto, non le aveva dette neanche a Stacy e sapeva di averci provato anche con lei, ma a quel punto pensò di tentare il tutto per tutto. Doveva sbilanciarsi, dimostrarle che era pronto a rischiare anche di ritrovarsi con una sonora risata in faccia.

"Sei un bambino House...a 50 anni non sai fare il nodo alla cravatta!" lo aveva perdonato.

House aprì la porta di casa e la fece uscire, tirandosela poi dietro. Ma non si aspettava di ritrovarsi una Cuddy davanti a lui, con un sorriso malizioso che lo scrutava. Lo baciò senza preoccuparsi tanto se lui volesse o no. Rare volte, anzi mai, era capitato che lui rifiutasse un suo bacio.

"Come mi sta questo rossetto?" disse lui quando le loro labbra si separarono. Aveva ancora gli occhi chiusi.

Lei lo guardò, gli sorrise e poi rispose "Sta meglio a me!"

  
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