Aprii gli occhi sentendo sulla pelle il calore di un pallido raggio di sole. Mi alzai, lentamente e raggiunsi la finestra a piedi scalzi. Ormai non sentivo più gelo poggiando i piedi sul freddo marmo. Mi affacciai alla finestra e chiusi gli occhi, assaporando quel lieve tepore e rendendomi conto che una valanga di ricordi mi assalivano, ricordando il primo giorno di sole della mia permanenza a Forks. Spiaggia. Calore. Jacob. Jacob, il mio Jacob. I nostri momenti passati sulla spiaggia e parlare. Il tepore del suo corpo che mi riscaldava. Le sue premure e le sue battute, il suo fare innocente e immaturo. Quanto mi manca il suo sorriso e il suo calore. Chusi di nuovo gli occhi, immaginando il suo tenero viso. Ma ormai Jacob non c'è più. Sterminato dal suo stesso istinto, da qualcosa che lui non poteva controllare. Rabbia. Frustazione. Gelosia. Odio. Odio verso di me che ho deciso di passare un esistenza con Edward. Verso di me, che mi sono fatta trasformare in vampira. Ricordo ancora quel giorno, purtroppo. Vorrei che la mia mente lo cancellasse, ma non è possibile. E così mi tocca entrarci in quel ricordo, sempre. Per cercare di sottomettere il dolore. Ma ogni volta, è lui a sopprimere me.


"Eravamo nella nostra radure, io ed Edward. Pronti a fuggire e lasciarci tutto alle spalle. Un ringhio ci interruppe, mi voltai di scatto. Riconobbi il lupo che mi guardava con disprezzo e odio. Non riuscìì a reggere il suo sguardo e mi accasciai a terra,pronta ad annegare nelle mie lacrime. Fu tardi quando ricordai con rabbia, che lacrime non ne avevo più. Non ne avrei mai più avute. Non sentìì Edward che mi urlava di scappare, non sentì il colpo di Jacob che mi si avventava contro. Rimasi incoscente rannicchiata nel luogo dove ero stata sbattuta via, sentendo solo il rumore della battaglia che infuriava, dei ringhi e dei colpi. Passò un tempo interminabile, finchè sentìì delle braccia forti prendermi in braccio e portarmi via. Era Edward. il suo sguardo era nero e cupo. Non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi, ma sentivo la sua vergogna per ciò che aveva fatto. E io ancora non volevo crederci. Mi rannicchia ancora di più contro di lui e guardai indietro. Jacob ferito e sfregiato, se ne andava voltandomi le spalle. E dopo qualche passo lo vidi suicidarsi. Lo sentivo anche nei suoi pensieri. Non riuscìì più a guardare nè sentire. -Edward, corri via, portami via da qui- E corremmo via insieme.


Sono passati cinquantanni da quel giorno.Ora c'è Edward accanto a me. Nonostante tutto quello che ha portato la mia trasformazione sono contenta di averlo fatto, di averlo accanto. Perchè ora, solo ora ho capito. Ho fatto soffrire troppo gli altri, Jacob, Edward. Inutilmente. Ma ora so. So che è Edward quello senza cui non potrei mai vivere e che mi rende felice.Ma so anche che per tutta la mia esistenza infinita, non lo dimenticherò mai. non dimenticherò mai Jacob Black.


Lui. L'aria. Il sole.