Forza
Colin sorride sempre, anche se sbeffeggiato, anche se scacciato, lui sorride. Sorride di quei sorrisi pieni, sinceri che illuminano un viso e lo rendono degno di essere notato.
Ma Colin non avrebbe nessun motivo per ridere o sorridere, almeno per la gente, perché lui è solo. La sua è la solitudine del non capito, del troppo strano per stargli dietro. Colin ha solo un mare di conoscenti. L'unico che gli vuole bene nella folla è il fratello, ma lui ha la sua vita.
Eccolo lì Colin , appena spuntato dall'angolo del corridoio, che alla vista di Harry Potter sorride con gioia. Prova a fargli ancora una volta una foto, ma come al solito gli si dice di no.
Sempre sorridendo prende ad andarsene, ma la sua ennesima richiesta ha stizzito la sua compagna Ginny Weasley, che era con l'altro ragazzo, e con voce innevorsita gli chiede: " Perché ridi, sorridi sempre?"
Colin rimane un po' spiazzato dalla domanda che risulta molto personale, anche se sa che non voleva affatto esserlo.
Harry lo guarda aspettandosi anche lui una risposta a una domanda che molti si sono posti e che lui, riflette, si è posto anche troppo spesso. Il fotografo alla fine risponde, con uno dei sorrisi più tristi che gli si siano mai visti, dicendo: "Che dovrei fare? Dovrei piangere?" e con questo se ne va.
Ginny è solo più stizzita dalla risposta che le sembra solo impertinente, ma Harry invece n'è rimasto colpito. Perché Colin dovrebbe piangere? E perché invece sorride? Quindi anche Colin ha un cuore che soffre; queste sono le domande e le riflessioni del Ragazzo-che-è-sopravvisuto.
Poco lontano, in un altro corridoio, Colin non è molto felice della risposta che ha dato, spera che sia letta nella maniera totalmente sbagliata, ma tanto adesso il danno è fatto, anche se non gli va proprio a genio di essere compatito.
Poi ripensa ai begli occhi dell'altro ragazzo e alle sue innumerevoli fotografie con lui come soggetto, sospira, ma poi s'incammina e sul suo viso c'è solo un altro splendido sorriso.