Love is all you need
“Allora,
ragazzi. Le vostre canzoni parlano
d’amore, ma che cos’è l’amore per voi?”
Sospiro.
Che domanda del cazzo.
È davvero stupida, santo cielo, cosa pretende che
rispondiamo, questo giornalista da strapazzo?
Intendiamoci, io, Paul McCartney, adoro le interviste. Uh,
se non è così. È elettrizzante, poter raccontare le nostre esperienze in giro
per il mondo, i nostri piani futuri, come abbiamo ideato una canzone in
particolare del nostro ultimo album…
Tuttavia certe domande mi fanno solo innervosire,
talmente sono inutili: vogliono sapere che cosa ne penso di questo o
quell’altro argomento, ma per quale motivo poi?
E anche in questo caso, cosa dovrei rispondere? Guardo
George e Ringo accanto a me: George scrolla le spalle, quasi a volermi dire, ‘Dai,
rispondi tu’, e quindi lavarsene le mani. Bell’amico. Grazie tante, George.
Ringo, invece, mi sorride incoraggiante, ma neanche lui
sembra aver voglia di rispondere.
Mi toccherà improvvisare.
Dunque, che cos’è l’amore per noi? Per me? Sarà anche una
domanda stupida, ma santo cielo, se non è difficile trovare una risposta.
Dannazione, vorrei che John fosse qui. Lui saprebbe cosa
dire, gli rifilerebbe una risposta da John Lennon, di quelle argute e pungenti,
quelle che mi fanno scoppiare a ridere. Oppure mi guarderebbe, ridacchiando
divertito, per dirmi, ‘Avanti, Paul, spara qualche cazzata smielata delle
tue e togliamoci da questo impiccio’.
Ma John non c’è, è più che in ritardo. Maledetto.
Perciò noi siamo stati costretti a iniziare questa
fastidiosa intervista senza di lui e a me tocca rispondere a questa altrettanto
fastidiosa domanda.
Che cos’è l’amore?
Non si può generalizzare, l’amore è una cosa troppo
personale, impossibile da definire. Ognuno ha una propria concezione dell’amore.
È per questo motivo che io non pretendo di sapere cosa sia l'amore per
tutti, ma posso dire che cosa è per me. È l’unica cosa che posso fare,
partire dalla mia esperienza.
Se ci rifletto solo un po’, so fin troppo bene che cosa
sia l’amore per me. Proprio in questo istante, nella mia mente scorrono momenti
della mia vita che ho trascorso con la persona che amo, l’unica che io conosca
davvero, con i suoi pregi e soprattutto i suoi difetti, l’unica che si sia
affidata totalmente alle mie mani, l’unica che io desideri, nonostante tutto.
Sì, è questo l’amore, è sapere tutto su qualcuno, e
avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona, è la
fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far
vergognare, ed è giusto che sia così, perché anche io mi fido di questa
persona, una persona che ormai sa tutto di me. Tutto, una parola che
spaventa e allo stesso tempo infonde sicurezza.
È una sensazione naturale da provare con la persona che
si ama, essere incerti e sicuri, perché, in fondo, l'amore è sentirsi a
proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma…
“Salve a tutti, scusate il ritardo.”
Sussulto visibilmente, abbandonando il mio flusso di
pensieri, mentre vedo John entrare nella stanza, con il suo passo spavaldo.
Tutti si voltano a guardarlo, ma John rivolge loro un breve cenno del capo,
prima di posare il suo sguardo su di me e sorridermi.
Dio.
Vorrei che sapesse l’effetto che ha su di me. Quando
arriva e mi sorride, è come se nient’altro avesse più importanza per me, tutto
sparisce e solo lui è degno della mia attenzione. Mi sconvolge, qualunque
pensiero possa formarsi nella mia mente esplode come un piccolo petardo. Bum
bum bum. E così anche
il mio cuore, che batte felice in gola e nelle orecchie, da qualunque parte,
insomma, tranne che al proprio posto. Poi le gambe tremano, s’indeboliscono e
io so per certo che se mi alzassi in piedi proprio ora, non mi reggerebbero e
cadrei a terra, davanti a tutti, davanti a John, John che riderebbe di me
dolcemente, con affetto, John che mi farebbe rialzare con un ‘Che cazzo
combini, Paul?”, John che entra nella mia vita come un uragano, la
sconvolge, poi mi sorride e mi fa innamorare, ogni giorno di più.
Quindi sì, l'amore è sentirsi a proprio agio e al
sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel
qualcuno entra in una stanza e ti sorride.
Ma tutto questo insieme di emozioni, pensieri, sensazioni
fisiche, come possono essere racchiuse in una sola definizione, con poche,
semplici parole? Come poter rendere giustizia a qualcosa di così complicato,
così sconvolgente e intenso?
Non posso farcela, non sono in grado, non le ho, queste
parole. Io non ho-
“Paul?”
Il giornalista richiama la mia attenzione, mentre George
mi dà un leggero colpo sulla spalla per ridestarmi dalle mie riflessioni, e io
scuoto il capo, a malapena consapevole di tutto ciò che succede intorno a me, con
la sola eccezione di John che si sta sedendo accanto a me.
“Ah sì, scusate. Io stavo-”
“Qual è la domanda?” chiede John, frugando nelle sue
tasche per cercare una sigaretta.
“Ho chiesto, dal momento che le vostre canzoni trattano
principalmente l’amore, che cosa rappresenta l’amore per voi?”
“Oh, e il nostro romanticone, qui, non ha ancora
risposto?” esclama John, pizzicandomi sul fianco e facendomi sobbalzare appena
sulla sedia.
“In realtà, stavo pensando a qualcosa di adatto.”
rispondo, imbronciato, e gli rivolgo la mia linguaccia più impertinente.
John sorride calorosamente, tanto calore che arriva anche
a me e mi fa stare, oh, così bene.
“Beh, io ho la risposta adatta. Ti dispiace?”
Scuoto il capo, invitandolo a rispondere al posto mio.
Gli cedo volentieri la parola. Non ne sarei mai venuto a capo.
“L’amore, signori, è tutto ciò di cui hai bisogno.”
Sorrido.
John ha da sempre questa grande abilità di semplificare
tutto, al contrario di me che penso troppo e non concludo mai nulla. È anche
per questo che è perfetto per me: è il mio riflesso nello specchio, uguale, ma
speculare e soprattutto, solo mio.
“L’amore è tutto ciò di cui hai bisogno?” ripete
il giornalista, e lo ripeto anche io, nella mia mente.
Sì, perché no? Una vita senza amore è come una foto in
bianco e nero, l’amore sono i colori, le sfumature…
È tutto più vivace con l’amore. È tutto più bello con
l’amore.
È tutto più bello anche con John, John che è davvero
tutto ciò di cui ho bisogno.
Oh, eccola la risposta
perfetta!
Che cos’è l’amore per me?
“Certo, non sei d’accordo, Paul?”
Per me l’amore è…
“Sì, John.”
L’amore è John.
Note
dell’autrice: buongiorno e buon venerdì.
Gli aggiornamenti di Two of us sono un po’ lunghi, ma non ce la faccio a non pubblicare
niente. >_<
Allora, questo sciocchezzuola è ispirata a una citazione
di Einstein che ho sentito l’altro giorno alla radio e che ad ogni parola mi ricordava
John e Paul: Io non pretendo di sapere
cosa sia l'amore per tutti, ma posso dire che cosa è per me: l’amore è sapere
tutto su qualcuno, e avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni
altra persona. L'amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le
cose che ci potrebbero far vergognare. L'amore è sentirsi a proprio agio e al
sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel
qualcuno entra in una stanza e ti sorride.
Come potete vedere, la citazione è stata inserita nella
storia in corsivo per metterla più evidenza. E mi piace considerare questa
storia come la versione Paulesca di “Come due
rotaie”. :D
Ringrazio prima di tutto Einstein per la citazione. XD
Poi kiki e ringostarrismybeatle,
per la correzione/consulenza. :3
A domenica con l’aggiornamento della raccolta.
Buon weekend.
Kia85