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Autore: Nocturnia    21/03/2014    7 recensioni
"Non hai nemmeno il buongusto di mentirmi."
"Sarebbe solo un inutile insulto alla tua intelligenza."
"Stronzate."
"Vuoi per caso le mie scuse?"
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Catwoman aka Selina Kyle, Due Facce aka Harvey Dent, Rachel Dawes
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Selina Kyle, Bruce Wayne e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



"Ogni realtà è un inganno."

- Luigi Pirandello -



Fragili realtà

#1

Rachel guarda lo specchio e vede un uomo trasfigurato - un'ombra che ha trovato nel letto una mattina di neve e lacrime.
A sentirla parlare le darebbero della pazza, ma ci sono momenti - attimi brevi come il battito di un cuore - in cui ha paura di aprire gli occhi e trovarsi , nei suoi incubi peggiori.
Ha paura di respirare l'odore del legno marcio e della terra bagnata, di sentire la pelle staccarsi dalle ossa e la morte che le stringe la mano.
Ha paura del fuoco Rachel, e Bruce le pare sempre più distante, una linea scura di illusioni infrante che si allontana dal sole e da lei.
"Oggi devo incontrare Harvey per la raccolta fondi di venerdì: vieni anche tu, Bruce?"
"Non posso, ho un appuntamento con Fox per il bilancio del mese; la prossima volta, va bene?"
Annuisce Rachel e quando gli cerca le labbra hanno già il sapore della cenere.

#2

Selina l'ha intravista durante una di quelle noiosissime feste dell'alta società, un senatore al braccio e nella mente solo i diamanti della moglie.
Si è poi allontanata verso il balcone, inspirando la notte di Gotham e le sue stelle cieche.
Ne ha osservato la figura sottile e gli occhi scuri, così innocenti da essere quasi irreali, provando un nulla devastante.

Rachel Wayne. Il delicato fiore di Gotham.

Gotham rumoreggia alle sue spalle - ringhia e gratta il terreno fangoso - e sono le dita di Bruce a bruciarle lungo la schiena, riportandola alla realtà.
"Non la facevo così sfacciato, signor Wayne."
"E io non la facevo così interessata a chi ha già l'età per la pensione, signorina Kyle."
Ride Selina ed è quel suono ad alzare il vento, il sospiro affranto di una città che è intrappolata nel suo stesso incubo.
"I diamanti della signora Ellis lo sono sicuramente di più, signor Wayne. Mi hanno detto che Ibiza è un posto magnifico per dimenticare il freddo inverno di Gotham."
Il buio diventa un gemito condiviso.

#3

Bruce ascolta grida fantasma e sensi di colpa che lo divorano dall'interno, risate di vetro e sorrisi di sangue.

Sai cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile?

Si sveglia nel mezzo della notte e studia il cielo, assente distratto vuoto.
Rachel respira piano al suo fianco e disegna una curva morbida sotto il lenzuolo, i capelli una nuvola scura sul cuscino e attorno al suo braccio.

Gotham.

Scivola nel silenzio della stanza Bruce, scorgendo uno scampolo di chiaro verso est.

L'alba.

La consapevolezza trova subito la polpa molle del dubbio.

#4

Selina non sa cosa le sia passato per la testa.
Un attimo prima era seduta sul bordo della finestra e quello dopo si era trovata appesa al cornicione a rischiare l'osso del collo.
Anni di arti marziali e yoga non potevano spiegare quell'improvviso istinto di fuga, il brivido che le aveva provocato pensare di salire fino al tetto e da lì osservare la città.
Digrigna i denti e si sloga quasi una spalla nel tentativo di rientrare, rotolando malamente sul pavimento.

Cosa diavolo mi è preso?

La pioggia libera Gotham dal suo pianto.

#5

Rachel sospira sulla sua bocca e prova a ricordare come tutto abbia avuto inizio.
È gentile Harvey, forse persino imbarazzato mentre le sfiora l'addome, così sincero da fare quasi male.
È così diverso dalla maschera che si trova ad affrontare da mesi, un uomo che non riconosceva più.

Forse perché non era mai esistito.

Storna lo sguardo Harvey e sorride contro il suo collo, respirando l'odore di una vita che, in fondo, non avranno mai.

Perché siamo morti.

Per un terribile istante - uno di quei ricordi assenti che tormentano tanto Bruce - Rachel comprende cos'è che li lega davvero, oltre la bellezza di un sentimento pulito, onesto, privo di cicatrici e graffi.

La disperazione di due anime che non hanno mai avuto pace.

E l'amore diventa sconfitta.

#6

Selina non ha mai avuto bisogno di nessuno.
Selina è una femmina nata tra i denti di una metropoli tiranna, una fiera bellissima e implacabile, immune ai sentimentalismi e alle catene del cuore.
Selina è, e tanto basta.

"Perché è tornato?"
"Non lo so."
"Non è sufficiente, signor Wayne."
"Forse non lo sarà mai, Selina."
La prima crepa ha lo stesso rumore del suo cuore.

#7

"Non hai nemmeno il buongusto di mentirmi."
"Sarebbe solo un inutile insulto alla tua intelligenza."
"Stronzate."
"Vuoi per caso le mie scuse?"
"No." sibila Rachel "Non voglio niente da te che non sia almeno un briciolo di vergogna."
"E Harvey?" replica Bruce, un sorriso predatorio sul volto e la valigia tra le dita "Il caro procuratore distrettuale ha qualcosa da dire al riguardo?"
"Una puttana non è paragonabile a quello che abbiamo io e Harvey."
"Di chi stai parlando, Rachel?" e grondano veleno le parole di Wayne, un assolo tossico e corrosivo "Di Selina oppure di lei?"
E Gotham le regala il peggiore dei sogni.

#8

Selina soffoca un gemito indecente contro la sua spalla, urtando con la schiena la testata del letto e mordendogli la pelle tenera del collo.
Bruce non si lascia dominare e lotta come una bestia riottosa e testarda, graffi sul corpo e lividi mostrati come orgogliose medaglie.
"Cedi."
"Non ci penso neppure, Bruce."
"Lo farai."
"Mai."
Tra le sue cosce - sulle labbra e nel cuore - una verità che non aveva bisogno delle parole per essere accettata.

#9

"Come siamo arrivati a questo?"
"Non lo so."
Rachel sposta il peso da un piede all'altro, inquieta.
"Senti, per tutto quello che..."
Bruce la interrompe con un cenno della mano, nel suo profilo qualcosa che le sfugge, una piega nuova e asimmetrica.
"Non ha alcuna importanza, Rachel." si volta, regalandole uno sguardo durissimo e senza alcuna sfumatura "Ho sbagliato e sono stato ingiusto con te: con noi."
Sorride senza alcuna allegria Rachel e si porta le mani al volto, stropicciandosi le palpebre.
"Ti ho amato. Per quello che vale, forse ti amerò per sempre, Bruce."
"Anche io, Rachel; anche io."
Il silenzio della notte strappa ogni altra illusione.

#10

Dire che è felice sarebbe un'esagerazione, ma Selina è una donna realista, per cui si gode la compagnia di Bruce per quello che è.
Ha scavato dietro la facciata del miliardario superficiale e ha trovato un uomo tragicamente ossessionato da Gotham e dal suo destino, un'anima complicata che ruggisce insoddisfatta, quasi le mancasse un pezzo.
È andata ancora più a fondo, approfittando di una notte di confidenze e rese spontanee, cogliendo frammenti di un'altra persona, qualcuno che le sembra di ricordare e che eppure le sfugge sempre.
È un uomo pieno di paradossi Wayne, una nota triste nel mezzo di un componimento allegro.
È un uomo che non si spiega e che vive sul filo di una paranoia che non ha origine - non qui, non in questa realtà.
Eppure, quando le porge quel solo e unico filo di perle, una maschera che non sapeva di possedere cade senza fare alcun rumore.

#11

C'è sempre un punto zero.
Bruce ricorda benissimo il suo, una mattina piena di sole e speranza, un'alba che non avrebbe dovuto portare alcun pensiero.

Perché sei qui?

Questo era stato il primo pensiero, seguito da un moto d'insolito sollievo nel cuore.

È viva.

E perché non dovrebbe? era stato quello successivo È tua moglie e ieri siete andati a cena e poi a vedere quel film dal titolo sciocco, come si chiama...

No, non era un cinema, ma un teatro.

Si era passato le mani tra i capelli, sentendo sotto la lingua il fiele di una delusione che non ricordava d'aver provato.

Gli spari. Tutti quegli spari.

"Bruce?"

È tutto sbagliato.

"Stai bene?"

Selina.

Il mostro sotto al letto aveva sorriso.

#12

Ha sognato, Rachel.
Ha sognato mostri travestiti da uomini e un demone venuto dal lontano per purificarli tutti.
Ha sognato che ingoiava la paura dalla bocca e che moriva con il fuoco negli occhi, senza però rimpianti, senza più alcun dolore e alcun rimorso.
Ha sognato e si è poi svegliata - ma lo aveva fatto davvero? - e Harvey aveva continuato a respirare piano al suo fianco, sfigurato da un clown che sapeva di biacca e sangue.
Grida in silenzio Rachel, perché i morti non hanno più alcuna voce, se non quella che i vivi mantengono per loro.
Quando cerca Gotham e le sue luci rassicuranti, è un vuoto opprimente quello che le si offre allo sguardo - cenere e polvere e ossa.
Dietro di lei, una strada che non era mai stata altro che un vicolo cieco.

#13

Selina ha conservato poche cose della sua vecchia vita e anche questo le è sembrato un gesto già fatto, già consumato, sebbene non macchiato dal sacrificio e da un dolore che le aveva straziato il cuore.
Osserva l'appartamento che le ha dato rifugio per tutti quegli anni e la naturalezza che accompagna l'abbandono la spaventa quasi, almeno finché non trova Bruce ad aspettarla all'aeroporto.
"Dove andiamo?"
"Firenze." replica Wayne "In primavera è incantevole a sentire Alfred."
"Qualche posto in particolare?"
"Uno." ribatte ermetico "Ma lo vedrai quando arriveremo."
"Spera che sia di mio gradimento." mormora a mezza bocca Selina "Perché altrimenti un bel tuffo nell'Arno non te lo toglie nessuno."
La risata di Bruce parla di un futuro ancora tutto da scrivere.



Nota dell'autrice: ancora una volta dovete ringraziare Kuma_Cla per il prompt che mi ha fornito (lo potete trovare presso l'iniziativa LimitaPrompt di Live Journal) perché è stata davvero una bellissima fonte d'ispirazione per questa What if? e tutti i suoi corollari.
A voi, lettori impagabili, grazie di cuore.

   
 
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