Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: eleneide    21/03/2014    0 recensioni
Questa storia nasce un po' da un mio rimpianto. Si tratta di cose che mi sono successe, che alle volte ritornano e fanno male. Le voglio condividere con voi, siate clementi!
Dalla storia:
Quattro persone su dieci sposano il loro primo amore? Così tante persone riescono nella loro vita a tenersi stretti il loro primo amore, riescono a non cadere nella routine, riescono a non stancarsi l’uno dell’altro…
E adesso eccomi, guardatemi, io col mio vestito bianco, in pizzo,che nasconde il mio doppio fianco; lui in fondo alla chiesa mi guarda e mi trapassa il cuore. Io avanzo, lui sorride, siamo lì io e lui, pronti per sposarci.
Si una bella coppia felice!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quattro su dieci.
 “Quattro persone su 10 sposano il primo amore”
È un freddo pomeriggio di Febbraio, navigo su Facebook tentando di sfuggire ai libri e la mia mente abbandona il mio corpo, così, tutto d’un tratto.
Continuo a muovere la rotella del mouse, sfoglio le notizie di persone che non conosco probabilmente aggiunte solo per aumentare il “numero dei miei amici” , ma con la mente sono altrove.
Quattro persone su dieci sposano il loro primo amore?! Così tante persone riescono nella loro vita a tenersi stretti il loro primo amore, riescono a non cadere nella routine, riescono a non stancarsi l’uno dell’altro…
 E adesso eccomi, guardatemi, io col mio vestito bianco, in pizzo,che nasconde il mio doppio fianco; lui in fondo alla chiesa mi guarda e mi trapassa il cuore. Io avanzo, lui sorride, siamo lì io e lui, pronti per sposarci.
Si una bella coppia felice!
Ecco la mazzata.
A distanza di anni mi sembra ancora di rivedermi.  Io ,diciassette anni ,sono lì che rimpiango il mio primo amore ed ecco che mi cade sulla testa la spada di Damocle.
FIDANZATO UFFICIALMENTE.
La mia mente rientra nel mio corpo, forse per il naturale impulso di farmi gli affari degli altri. “Chi si fa gli affari suoi campa cent’anni!”, non sono mai stata così d’accordo!. “Nicolò è fidanzato ufficialmente con Marica” .  Fisso lo schermo, impassibile. Se mi dovessi paragonare a un animale mi paragonerei a un cammello. Guardo lo schermo, sbiasciugo qualcosa tra i denti, muovo la mandibola: un esemplare perfetto di cammello …oppure di umano a cui è appena arrivata una mazzata nei denti.
Quello che due minuti prima stava diventando il mio sposo immaginario, era appena scappato dall’altare con la sua amante. E che amante.
Avete presente quelle ragazze belle senza trucco, belle senza un bel vestito, belle e basta. Non raffinate,sexy,sensuali ,ma belle. Ecco, la sua amante era bella, e io ero ibernata immobile davanti al computer.
Rimango a fissare lo schermo venti secondi. Vi direi che piangevo per rendere la cosa più drammatica, ma non sarebbe vero. Una volta realizzato il tutto, come un segugio mi fiondo a vedere il profilo Facebook di lei.
Anni di esperienza nel farsi gli affari degli altri mi fanno scoprire tutto. Erano in classe insieme, quinto anno del Liceo Linguistico. Fidanzati ufficialmente oggi, foto allegata di loro due che si baciano.
Perfino la foto! Certo non vogliamo mica farmi illudere che magari lui lo stia facendo per ingelosirti. Buttiamoti addosso tutto, in un colpo solo. Sì grazie, volevo proprio sentirmi una merda oggi.
MATTINA DEL GIORNO DOPO
7:42 del mattino. In ritardo assoluto per andare a scuola. Mia mamma sprona la sua povera Zafira, incazzata come una belva per il mio ritardo nel prepararmi. Ringrazio il Signore che in questi momenti pone davanti a noi vecchietti di 70 anni che fanno i 50km/h in modo che mia mamma possa sfogare la sua ira sul clacson e su di loro, risparmiando la sua figlioccia nel pieno della sua vita. Imbocchiamo la via della mia scuola e BAM: lavori in corso. Mia madre inizia a fumare come un affumicatoio, i suoi occhi sono infuocati e nemmeno il suo CD anni ’70 riesce a distrarla dall’idea che farà tardi a lavoro. Convengo che sia meglio scendere e farmi un pezzo piedi. Mi avvio verso il palazzone fatiscente del Liceo Scientifico. Si, io faccio parte di quella mandria di poveri psicopatici che ha deciso di passare 5 anni nel caldo inferno del liceo.
 La mia scuola è a fianco al Liceo Linguistico. Questo mi ha sempre dato qualche vantaggio: migliore amica a pochi passi, fidanzato da baciare prima di entrare e così via. Ultimamente i vantaggi si sono ristretti.
Cammino a passo svelto verso la mia scuola. Sono già in ritardo. L’orologio della mia scuola è avanti di cinque minuti e a quanto pare non esiste nessun tecnico in grado di spostarlo. Fatto sta che sono in ritardo pur essendo in anticipo.
Sento il rumore di un motorino provenire da dietro di me. Nella mia testa si rincorrono parole poco carine. Sì, io riconosco il suono di quel motorino. Un “Ciao” del 1700 brutto che pela, che fa un casino assurdo, indovinate a chi appartiene. Sì bravi lo so che avete detto il nome giusto.
Mi passa di fianco e parcheggia 10 metri più avanti. Continuo a camminare. Non so se sia il giubbotto in stile omino Michlen a farmi caldo o la situazione in sé, in ogni caso proseguo la mia camminata sentendo di star riscattando il mio orgoglio. Nel frattempo lui si leva il casco. Eccole, quelle sopracciglia folte, gli occhi marroni che mi fissavano mettendomi in imbarazzo e quel sorriso che fa invidia alla modella della Mentadent. Sta mettendo via il suo casco. Io mi avvicino sul marciapiede. Lui alza lo sguardo. Che occhi cazzo.
Le gambe vanno avanti, ma io rimango lì nella mia modalità cammello a guardarlo negli occhi. Lui mi vede sorride, io giro la testa e proseguo.
 
 
 
 
 
 

 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: eleneide