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Autore: _Moonstone_162    21/03/2014    1 recensioni
Lo guardo da lontano, lo osservo immobile, circondato dai suoi "nuovi amici" mentre ride, ma non lo riconosco. Ha gli occhi spenti, ben diversi da come li ricordavo, freddi. E involontariamente mi torna alla mente il suo profumo, fra le lenzuola, gelsomino e tabacco. Ricordo le sue mani grandi e callose, mani vissute ma che non ho mai stretto. Paura e fremiti, memorie sbiadite. E mi sembra sia passato tanto, troppo tempo. Non sopporto rimanere inerme, mi giro, chiudo il mio anonimo armadietto e rientro in classe, come tutte le mattine da tre anni a questa parte.
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sgocciolare, stillare, sgorgare, colare, essudare. Strano come, la notte, ogni granello di polvere, scintilla o pensiero, venga amplificato. La notte svela la parte più intima di ciascuno. Si mettono da parte maschere, apparenze e bugie, e ci si chiude nel buio, nella bolla della sincerità e della realtà effettiva, dura e cruda.  
Spurgare, diluviare, scrosciare,  filtrare. Strano come, ogni tanto, si avverta, sul  volto stanco e invisibile, il fantomatico e frequentemente studiato elemento, noto come acqua. E chi parla di lacrime? Oh no..perché non è di semplice acqua che si parla. Sale misto a sentimenti, emozioni, sensazioni. Piangiamo il mondo, ma il mondo non si può spiegare, e ci si affida a storie già raccontate. Le lacrime sono decine di storie, centinaia, migliaia. O semplicemente, dovrei portare a riparare il rubinetto e cercare di dormire.
Parlavamo di lacrime, ebbene, è da qui che voglio partire. Qualcuno piange stanotte e no, non sono io. Il rubinetto continua a perdere acqua e infrange il silenzio, assordante. Mi abbraccia e mi alzo dal letto.
Amo questo momento della giornata. Sola, con un ennesimo pacchetto di sigarette in mano e la città illuminata sotto il balcone. Tutto appare lontano e abissalmente vicino, come pixel sugli occhi. Il fumo vola, sopra di me spirali, volute e non vedo più nulla..o forse, vedo ciò che ho lasciato indietro. Rimpianto, come sempre. Chi è l’idiota che ha prescritto che la notte si deve dormire, non lo capirò mai. Non riesco, e mi chiedo perché tutte queste idiozie mi vengano in mente solo adesso, nel buio.
Sono Eva Pinkerton, ho il ghiaccio venato negli occhi, e sono nessuno.


 

Aaaallora gente! Cosa posso dirvi? Da un po' di tempo desideravo scribacchiare qualcosa su questo sito, ma oltre al coraggio non ho mai trovato la giusta ispirazione. Non so esattamente come andra' a finire e non mi sento di garantirvi nulla circa le date di aggiornamento dei prossimi capitoli, sono una persona abbastanza schematica e screziatamente lunatica, percio' tendo a cambiare continuamente idee e impressioni. Che dire d'altro..vi ringrazio immensamente per aver letto questo striminzitissimo prologo (i prossimi capitoli saranno piu' lunghi, lo prometto) e a presto. Ciauz :*

Silvia

  
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