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Autore: foreverahero00    21/03/2014    1 recensioni
La ragazza i girò di scatto. Lo guardò con un volto sorpreso, lo guardò con i suoi occhi grigi nei quali brillava una scintilla appena, non il fuoco di una volta. Gale era convinto che se ne fosse andata da un momento all’altro, ma Katniss non si mosse, rimase immobile. Lo scrutava con un’espressione triste, forse disperata. Gale voltò la gli occhi verso l’orizzonte per nascondere una lacrima amara che gli scivolava sul volto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Gale si svegliò di colpo. Dentro di se sentiva qualcosa che non provava da mesi; speranza.
 
Si svegliò molto nervoso, però convinto delle proprie azioni. Non provava più indifferenza e tristezza. Per qualche istante i sensi di colpa scomparirono, e fu in quel momento che promise a se stesso cosa avrebbe fatto. Lui manteneva sempre le promesse. Non ci pensò due volte, non gli importava se non sarebbe andato a Capitol City a svolgere il suo lavoro da generale. Aveva soltanto una cosa ben chiara in mente, voleva tornare a casa.
Andò in stazione. A quell’ora non c’era nessuno, ma a Gale non importava. Prese il primo treno della giornata. “Torno a casa” pensò.
 
Passò il resto del viaggio immerso nei suoi pensieri, nei suoi ricordi. Dopo tanto tempo era finalmente convinto di quello che doveva fare, Gale non aveva più paura. Dopo molto tempo iniziò a meravigliarsi dei prati vicino ai quali passava il treno, faceva più caso ai particolari che ad altre persone potrebbero sembrare banali. Le sue giornate non erano più grigie. Sentiva riaccendere dentro di se un fuoco spento ormai da tempo, e finalmente riuscì ad accennare un lieve sorriso sul suo volto.
 
Il viaggio durò meno del previsto, e giunto in stazione, guardandosi intorno capì di quanto il Distretto fosse cambiato. Di come gli abitanti fossero cambiati. La gente rimaneva serena, pur vivendo in un distretto povero. Gale percepiva la speranza che si ritrovavano negli occhi. Una piccola scintilla più forte della paura che li faceva andare avanti. Una frase rimbombò nella testa di Gale; “Il Distretto dodici sta rinascendo dalle proprie ceneri”. Casa sua stava diventando un posto migliore. La gente tirava avanti col poco che aveva, ma finalmente erano liberi. Gale rimase molto sorpreso. Continuò a guardarsi intorno per qualche tempo, ma poi si ricordò di cosa era veramente venuto a fare. Non ci pensò due volte, iniziò a correre verso la recinzione, verso i boschi; l’unico posto dove si sentiva a casa. Scavalcò la rete e si incammino fino al prato. Camminava con un passo spedito, voleva finalmente rivedere i boschi dall’alto della collina, proprio come una volta. Ci volle una decina di minuti per raggiungere il grande prato sulla collina, il quale tempo prima visitava regolarmente. Tirò un sospiro di sollievo. Gli venne voglia di urlare, ma poi vide una sagoma proprio sulla grande roccia verso la quale fu diretto. Capì subito di chi si trattasse; una persona, Katniss. Il suo cuore inizio a battere molto più velocemente. Era veramente li, Dopo tutto questo tempo? Il suo istinto gli ordinò di andarsene, ma Gale non si mosse. Prese tutto il coraggio che aveva, e con la poca speranza che ormai gli rimase si incamminò verso di lei. Katniss non si accorse subito della sua presenza, infondo era sempre stato bravo a muoversi in silenzio.
 
La ragazza i girò di scatto. Lo guardò con un volto sorpreso, lo guardò con i suoi occhi grigi nei quali brillava una scintilla appena, non il fuoco di una volta. Gale era convinto che se ne fosse andata da un momento all’altro, ma Katniss non si mosse, rimase immobile. Lo scrutava con un’espressione triste, forse disperata. Gale ruppe il silenzio. Voltò la gli occhi verso l’orizzonte per nascondere una lacrima amara che gli scivolava sul volto.
“Hey Catnip” Disse con un filo di voce. Troppi ricordi appartenevano a quel posto, troppi ricordi emersero nella sua mente.
 
La ragazza ci mise del tempo a rispondere.
“Ti stavo aspettando” mormorò. Il vento si portò via quelle parole. Nella mente di Gale non c’era più niente. Il vento portò con se anche tutte quelle domande che gli ronzavano per la testa da anni.
 
Cercò di dire qualcosa, in quelle circostanze non era facile.
“Mi sei mancata” Riuscì a dire solo questo. Voleva dirle di quanto gli dispiacesse, ma dalla sua bocca uscirono solo quelle parole.
“Anche tu” Rispose. Questa volta in tono convinto, un lato di Gale capiva che stava dicendo la verità. Non poteva vivere senza di lei, ma purtroppo fu assalito di nuovo da mille dubbi.
 
“Ti ho visto in TV la settimana scorsa. Non sembri molto felice al Due.” Infatti, non lo era.
“Lavoro tutto il giorno, non ho tempo di pensare ai miei sentimenti.” Disse in tono freddo. Forse troppo freddo.
 
“Mi dispiace” disse la ragazza. “Mi dispiace per tutto”
 
Gale si voltò verso di lei. Gliel’aveva detto veramente? L’aveva perdonato? La prossima mossa gli venne spontanea. La abbracciò talmente forte, che non ebbe più il coraggio di lasciarla. Katniss ricambiò. Qualcosa di nuovo iniziò a bruciare dentro di lui. Felicità, gioia di essere con lei. Non si era mai reso conto di quanto in realtà gli fosse mancata. Finalmente riuscì a sorridere. Lui sorrideva veramente soltanto nei boschi, quando era accanto a Katniss. Si stava rendendo conto che forse non l’aveva persa per sempre.
 
“Ti amo Catnip” Quelle parole gli uscirono di bocca troppo spontanee. Non avrebbe mai dovuto dirle. Katniss aveva Peeta. Gale si staccò da lei. Ebbe paura di aver rovinato anche quel poco che era rimasto della loro amicizia. Katniss lo guardò con uno sguardo triste. Gale sapeva quale fosse stata la risposta della ragazza. Di nuovo un “Lo so” o qualche cosa del genere.
“Ti amo anche io Gale” Queste furono le uniche parole uscite dalla sua bocca.
Gale rimase sorpreso. Quella ragazza era talmente imprevedibile, che pur conoscendola bene anche lui a volte si meravigliava delle sue azioni. Ci mise un po’ per elaborare le sue parole, le prime parole che dopo  tempo gli sembrarono sincere. Lo erano.



Ciao! Ho appena finito questa One shot, spero che vi piaccia. Se ci sono degli errori avvertitemi pure! Aspetto il vostro commento :)
 
  
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