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Autore: KuromiAkira    22/03/2014    4 recensioni
- A questo punto non ci resta che preparare la contromossa - propose in modo scherzoso Ryuuji, più per far calmare il marito che altro.
E Kira, in effetti, riuscì finalmente a sorridergli.
- Vuoi forse farci beccare da loro per vendetta? - scherzò. Ma, all'occhiataccia del marito, ridacchiò. - Seriamente, cosa intendi con 'contromossa'? -
- Intendo che dovremmo fare a Masaki un bel discorsetto 'padri e figlio'.
[HiroMidoMasa Family][HiroMido, accenni RanMasa]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hiroto si trovava seduto in cucina, con i gomiti poggiati sul tavolo e le mani intrecciate davanti alla bocca, quando, con suo grande sollievo, sentì finalmente Midorikawa rientrare in casa.
Prima di quel momento era rimasto completamente solo; persino Masaki era uscito, nemmeno mezz'ora dopo la visita del suo ex-compagno di squadra, nonché fidanzato, Kirino Ranmaru, anche se era più corretto dire che erano scappati per sfuggire temporaneamente dalle grinfie del padre adottivo dell'ex-numero 15 della Raimon.
Ryuuji fece la sua comparsa nella stanza con le borse della spesa, e trovò il marito che osservava pensieroso davanti a sé.
- Ehi! - lo chiamò allora, per attirare la sua attenzione. - Che ci fai qui da solo? E i ragazzi? - domandò l'uomo dai capelli verdi poggiando i sacchetti sul tavolo. - Stanno ancora facendo i compiti? -
Hiroto gli scoccò una semplice occhiata prima di tornare a fissare il vuoto.
- Usciti - rispose semplicemente.
Di fronte a quello strano comportamento, Midorikawa aggrottò le sopracciglia e iniziò a preoccuparsi.
- È forse successo qualcosa? - gli chiese, continuando a scrutarlo anche mentre tirava indietro la sedia per potersi sedere vicino all'altro.
Kira non rispose subito. Rimase per i primi istanti immobile, poi sospirò e inarcò appena la schiena, tendendo in avanti le braccia come per stiracchiarsi.
- Succede che i libri li hanno a malapena aperti - si decise finalmente a spiegare. - Quando sono andato a portargli qualcosa da bere li ho visti in atteggiamenti molto intimi - confessò, tutto sommato con indifferenza.
- Intimi in che senso? -
- Si baciavano, ma in un modo e una posizione che lasciavano presagire molto di più. -
- Ah - rispose semplicemente Midorikawa, poggiando il gomito sul tavolo e reggendosi il volto con la mano destra. - Prima o poi sarebbe successo. D'altronde hanno già sedici anni, è un età in cui si inizia ad avere certi desideri - rifletté ad alta voce il segretario della Kira Company, con una punta di rassegnazione nella voce.
- Vero. Ma per un padre è sempre uno shock, sopratutto se li becchi con i tuoi occhi. Non ho detto nulla, ma hanno preferito andare altrove - raccontò, con un sospiro.
- Non ti va giù? - volle indagare Ryuuji. Hiroto non sembrava arrabbiato, ma certamente non era tranquillo.
- Tu, piuttosto, mi sembri molto calmo - notò l'uomo dai capelli rossi, voltandosi ad osservare il marito.
Midorikawa sospirò. - È da quando abbiamo adottato Masaki che mi preparo psicologicamente a questo giorno - si giustificò.
Hiroto sembrò soddisfatto da quella spiegazione, così decise di rispondergli: - Quello che mi preoccupa è il fatto che stessero per farlo con me in casa. Significa che hanno poco autocontrollo. -
- A questo punto non ci resta che preparare la contromossa - propose in modo scherzoso Ryuuji, più per far calmare il marito che altro.
E Kira, in effetti, riuscì finalmente a sorridergli.
- Vuoi forse farci beccare da loro per vendetta? - scherzò. Ma, all'occhiataccia del marito, ridacchiò. - Seriamente, cosa intendi con 'contromossa'? -
- Intendo che dovremmo fare a Masaki un bel discorsetto 'padri e figlio'. E mettergli a disposizione la nostra scorta di preservativi. -
- È esattamente l'idea di fargli un 'discorsetto' a impensierirmi - ammise. - E sei certo che sia una buona idea assecondarlo così apertamente? -
Midorikawa scrollò le spalle.
- Abbiamo avuto anche noi sedici anni, e avevamo già iniziato ad avere rapporti sessuali. Ma noi non avevamo nessuno con cui parlarne e ci sentivamo quasi sporchi a fare certe cose. Almeno Masaki ha noi. Sono orgoglioso di come l'abbiamo educato, e mi fido anche di Kirino-kun. Mi basta solo che facciano le cose in sicurezza e non si pentano di nulla. -
Hiroto rifletté su quelle parole per un po', poi annuì.
- Sì, hai ragione - convenne, in parte più rilassato.
Midorikawa si alzò per sistemare la spesa.
- Sono ridicolo in veste di padre apprensivo, vero? - gli chiese subito dopo Hiroto, ridendo di se stesso.
Ryuuji gli andò vicino e gli donò una lieve carezza sulla guancia. - Ma no - gli disse, sorridendogli dolcemente. - Sei così tenero - replicò scherzoso, benché fosse sincero.
Kira scostò la testa per sottrarsi a quella carezza, fingendosi offeso per quella che apparentemente era una presa in giro.

Hiroto e Midorikawa pensarono insieme a cosa dire a Masaki, e quando, di sera, il ragazzo fu tornato a casa, lo chiamarono dal salotto.
Che i suoi padri adottivi si trovassero sul divano e lo guardassero con quella serietà innervosì il giovane, che si preparò psicologicamente a una bella lavata di capo.
La vergogna per essere stato beccato da Hiroto non era ancora svanita, e insieme a Kirino aveva immaginato le reazioni più catastrofiche: dalla sgridata epocale alla punizione, fino all'eventualità di venir separati -e per questo Kirino lo prese in giro, seppur fosse seriamente preoccupato per tutte le altre probabilità. -.
- Non fare quella faccia - si affrettò a rassicurarlo Kira, sorridendogli. - Non intendiamo farti la paternale. -
- A me sembra proprio di sì - ribatté il ragazzino, pur acconsentendo a sedersi sul secondo divano, di fronte ai due adulti.
L'uomo dai capelli rossi avrebbe voluto subito iniziare a parlare, ma si rese conto di non riuscire ancora a spiccicare parola.
Anche se non aveva cresciuto lui Masaki per gran parte della vita del ragazzino, Hiroto lo conosceva comunque da quando era bambino. Adottarlo aveva comportato una grossa responsabilità, oltre a donargli una grande gioia, ma anche il peso della consapevolezza che il figlio, presto o tardi, sarebbe cresciuto addentrandosi in mondi tipicamente per adulti.
Pur continuando ad essere il più calmo dei due, anche Midorikawa non sapeva esattamente come cominciare il discorso, così decise di rompere il ghiaccio afferrando e poggiando sul tavolino sistemato tra i due divani una scatolina di preservativi. Poi si limitò ad osservare il volto sconcertato del figlio.
Gli sorrise. - Come vedi, non vogliamo sgridarti - disse. - Non ti diremo che è sbagliato o cose del genere. Non lo è, e comunque saremmo ipocriti a dirti una cosa del genere. -
Masaki non si trattenne dall'annuire. D'altronde lui era sempre stato consapevole di cosa fossero quei rumori che, qualche volta, udiva di notte.
Non aveva mai visto né sentito cose esplicite, ma dopo una certa età un ragazzo certe cose le sa e basta. Era solo una cosa normale.
- Vogliamo solo essere sicuri che tu sappia quello che fai e che lo faccia in sicurezza - riprese Ryuuji.
- Ci fidiamo di te e Kirino-kun - aggiunse Hiroto, nuovamente tranquillizzato dall'iniziativa del marito. - Assicurati solo di non pentirtene e di donare una bella esperienza a te stesso e al tuo partner. E, se c'è qualche problema, non esitare a parlarne con noi. Io e Midorikawa non abbiamo avuto dei genitori, e non potevamo parlarne con Hitomiko, quindi sappiamo quanto è importante avere qualcuno che possa darti consigli. -
Masaki li osservò per qualche istante, spaesato dalla reazione che stavano avendo i genitori adottivi in quel frangente.
- Certo - riuscì semplicemente a dire il ragazzo dai capelli azzurri.
Fece scivolare lo sguardo sulla scatolina che gli aveva porto Midorikawa, e arrossì.
Come aveva intuito Hiroto, infatti, quel giorno lui e Kirino si erano ritrovati molto vicini a consumare il loro rapporto, il tutto senza averlo premeditato e, naturalmente, senza alcuna protezione.
Che fossero entrambi maschi evitava loro di preoccuparsi di gravidanze indesiderate, ma era più tranquillo ora che aveva le protezioni contro eventuali malattie.
- Beh, - balbettò allora, piuttosto imbarazzato, - grazie. -
Hiroto sorrise e, finalmente libero da quel peso, si alzò per prendere da bere a tutti.
Una volta soli, Midorikawa si sporse appena verso il figlio. - Tra le altre cose, - volle aggiungere, arrossendo appena, - siate delicati, ok? Le prime volte possono essere traumatiche. -
Il ragazzo sapeva che non era il caso, ma non poté fare a meno di ghignare. - Lo sai per esperienza, Midorikawa-san? - lo sfotté, ritrovando la faccia tosta di sempre. Solitamente era molto rispettoso verso i due adulti, ma da quando era stato adottato si trovava talmente a proprio agio, con loro, che riusciva a prenderli in giro ogni qualvolta se ne presentava l'occasione. - Sei tu a stare sotto, vero? -
Ryuuji avvampò e trasalì. - Che domande sono? - sbottò scandalizzato.
Hiroto rientrò in salotto col vassoio con i bicchieri di spremuta e notò immediatamente l'espressione del marito.
- Di cosa state parlando? - chiese subito, benché intuisse che si trattasse ancora di sesso. Probabilmente di cose personali.
- Gli ho chiesto se è la parte passiva - confessò senza esitazioni il giovane.
A quel punto Hiroto ridacchiò, in parte divertito e in parte imbarazzato. Forse avrebbe dovuto scandalizzarsi, ma non aveva più remore a discorrere col figlio di certe cose.
Poggiò il vassoio sul tavolino. - In effetti di solito sì, ma solo perché la maggior parte delle volte sono io a prendere l'iniziativa - rispose sincero, beccandosi un'occhiataccia da parte di Ryuuji.
- Cioè a volte è il contrario? - domandò stranito Masaki.
Alternò lo sguardo tra i due, poi si soffermò ancora su Hiroto. - Sai che non riesco a immaginarmelo? Voglio dire, Midorikawa è così femminile, che... -
- Prima di tutto, smettila immediatamente di immaginare certe cose su di noi! - volle imporre il segretario della Kira Company, quasi viola dalla vergogna. - E poi l'aspetto non c'entra nulla. Non si giudica un libro dalla copertina, sai? - lo sgridò, incrociando le braccia al petto.
- Quindi ti aspetti che sia così anche tra te e Kirino-kun? - chiese pacatamente Hiroto, sedendosi nuovamente accanto a Ryuuji. - Ma queste sono cose che dovrete decidere insieme. Come ha detto Midorikawa, l'aspetto non c'entra. A volte l'apparenza inganna. Ad esempio, so già che ora Midorikawa medita vendetta per quello che ho detto - affermò, facendo un cenno col capo verso Ryuuji.
Quest'ultimo fece una smorfia. - Infatti - confermò.
Hiroto rise, consapevole che per un bel po' non sarebbe riuscito a 'stare sopra'.
- È lui ad avere il frustino dalla parte del manico, mh? - commentò invece Masaki, godendosi poi la facce scioccate dei genitori adottivi. Sorrise e afferrò i preservativi, rigirandoseli tra le mani per qualche istante prima di alzarsi.
- Comunque, ho afferrato il concetto. Vi prometto che starò molto attento - affermò, felice di quella strana conversazione.
Non era quello che si era aspettato, avendo sempre immaginato che i genitori non accettino facilmente l'idea che il figlio abbia una vita sessuale attiva, ma Hiroto e Midorikawa si erano dimostrati, come sempre, due persone eccezionali, capaci di comprendere i suoi bisogni meglio di chiunque altro.







Note finali: Ok, avevo deciso di non scrivere fiction con Kariya finché non avessi iniziato a vedere la serie Go. Purtroppo, per problemi, non ho ancora iniziato nemmeno la prima serie delle tra ambientate dieci anni dopo IE.
Ma l'ispirazione è troppa, e siccome Kariya ha relativamente poche battute, ho deciso di postare lo stesso.
Ho letto spesso di questo personaggio, e comunque qui è leggermente più grande rispetto alla serie, e da adottato lo immagino 'cambiato', quindi non so dire quanto l'ho fatto OOC.
La fiction, come si dovrebbe capire, è ambientata tot anni dopo IEGo. Hiroto e Midorikawa sono sposati e Makasi è ufficialmente il loro figlio adottivo, con tanto di nuovo cognome. Per questo, nella one-shot, ho evitato di chiamarlo 'Kariya'
C'e 'accenno RanMasa, ma solo perché mi serviva che Masaki avesse un ragazzo 'femminile' come Midorikawa. Tutto qui. Per me è ancora presto per dire che mi piacciono come coppia o meno. XD
  
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