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Autore: Kiary    10/12/2004    7 recensioni
Nuove battaglie, amicizie e amori cambieranno la storia di Troia e il destino degli uomini....la vera storia completamente stravolta! ma d'altronde se non si stravolgesse il classico sarebbe una copia dell'originale e non una ficcy in cui ci si può svagare con la fantasia!!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ormai erano tredici giorni che pioveva a dirotto. Il campo di battaglia era impregnato di sangue, gli uomini erano stanchi e poco motivati, la voglia di tornare alla propria patria stava prendendo il sopravvento e l'onore era diventato una prova di esistenza; gli Dei avevano abbandonato tutti, si erano ritirati dalla battaglia e gli uomini si sentivano soli....soli tra tutti. Era tutto buio, in lontananza si scorgeva qualche luce che filtrava dalle tende; due figure corsero furtivamente tra le tende e si fermarono sotto una grande quercia. La più minuta si tolse il cappuccio liberando sulle spalle i lunghi capelli castani. "Etchiù! Che freddo che fa!" "shiiii, abbassa la voce, qualcuno potrebbe sentirci!"replicò l'altra ragazza togliendosi anch'essa il cappuccio e legandosi i lunghi capelli rossi cn un elastico "dai Elly, andiamo a vedere in qualche tenda? Chissà che bei pezzi di ragaz...."ma venne bloccata dall'amica che la trascinò a terra. "Elly che diavolo fai? Mi sono bagnata tutti i vestiti" esclamò nevrotica Kiary "Aspetta, ho sentito un rumore". Due uomini passarono davanti alle ragazze terrorizzate ma nn le notarono neanche. "Uff, scampata per un pelo!"sospirò Elly rialzandosi da terra "Chissà dove vanno. Cosa ne dici se....." "se li seguissimo? Credo che sia un'ottima idea" e sgattaiolarono quatte quatte dietro ai due uomini che entrarono in una grande tenda. "Cosa stanno dicendo? Nn sento nulla!"replicò Kiary "Proviamo ad andare sul retro"disse Elly "E si, credo che Sarpedonte abbia ragione, domani nn andremo in battaglia ma raccoglieremo tutti i cadaveri e li riporteremo in città. I nostri sn sfiniti dalla battaglia e un nuovo scontro ci porterebbe alla sconfitta!"disse Pàndaro "NO! Nn possiamo arrenderci adesso, ormai siamo vicini alla vittoria e una pausa potrebbe distrarci e far studiare una nuova tattica agli Achei!"disse furibondo Ettore bevendo il vino rimasto nel bicchiere "cosa credi che noi siamo tutti burattini nelle tue mani pronti a farsi ammazzare per te? E no mio caro, tu sarai anche il capo qui ma io nn sn da meno, ho un mio esercito e se me lo porto in città per te è la fine, nn mi avrai più al tuo fianco e sarai solo, solo contro tutti"disse Pàndaro uscendo dalla tenda. Ettore nascose il viso tra le mani, voleva piangere ma lui nn poteva, lui il re dei troiani, lui l'uomo più forte e coraggioso di tutta Troia, lui.....si proprio lui che aveva abbandonato la famiglia e una donna da sposare, Andromaca, per scendere in battaglia; eppure adesso era lì, tra il suo esercito e la sua patria! Alzò il viso e guardò i suoi uomini. "Va bene, faremo come ha detto Pàndaro, domani torneremo in patria ma sarà solo per tre giorni, nn un giorno di più!" e detto questo uscì anch'esso dalla tenda. Intanto tra gli avversari Greci...... "Dov'è Achille?"chiese Aiace entrando nella tenda di Agamennone "Nn lo so, nn c'è nella sua tenda?"rispose questo in tutta tranquillità "NO! Dannazione, dove diavolo è finito!"e uscì cm un pazzo; entrò in varie tende e alla fine lo trovò, seduto sull'erba che guardava il cielo stellato. "Cosa fai qui? E' un'ora che ti cerco!" "Aiace....devo chiederti una cosa"disse Achille abbassando il volto "adesso no, c'è un'emergenza....si tratta di Patroclo". A quel nome saltò come un leone inferocito. "Cosa gli è successo?" "è stato ferito ad una spalla, abbiamo tentato di tutto ma l'emorragia nn vuole fermarsi......abbiamo bisogno di te". Mentre si dirigevano dal ferito mille pensieri attraversarono la mente di Achille, per lui Patroclo era un fratello, un amico fidato cn cui si confidava, nn poteva essere successo proprio a lui, perchè proprio a lui? Aumentò il passo e in breve arrivarono alla tenda! Il ragazzo giaceva a terra privo di sensi, gli abiti erano inzuppati di sangue e, nonostante le cure di Nestore, nn sembrava migliorare. "Come sta?"chiese Achille avvicinandosi all'amico "Nn reagisce ai medicinali, solo gli Dei potranno aiutarci"rispose Nestore tornando a curare la ferita di Patroclo "Oh si certo, gli stessi Dei che ci hanno abbandonato in battaglia e che adesso se la ridono credendo di vedere uno spettacolo di burattini?!?" "Calmati Achille, gli Dei ci hanno abbandonato perchè questa è una guerra inutile, e lo sai bene anche tu"rispose Aiace "ormai in battaglia ci siamo e ci dobbiamo restare quindi perchè nn ci devono aiutare? Comunque io nn ho bisogno del loro aiuto, salverò Patroclo da solo!"e uscì furibondo dalla tenda. Aiace lo seguì e gli si parò davanti. "Calmati Achille, cosa credi che a noi nn ci interessa la sorte di Patroclo? E' un amico come tutti gli altri, un abile combattente ma in questo caso solo il fato potrà decidere per lui e a noi nn resta che pregare e sperare! Cosa mi volevi dire prima?" "No nulla, avevo strani pensieri in testa e avevo bisogno di alcune conferme ma adesso c'è Patroclo e....." "Nn è per Patroclo che tu devi sopprimere il tuo animo da combattente, se qualche cosa ti turba parliamone pure, hai già tanti problemi, qualcuno in meno ti aiuterà a concentrarti di più!"disse Aiace sedendosi a terra e posando la spada "Secondo te sono un bravo comandante?" "Certo perchè questa domanda?" "Non lo so, a volte mi sembra di sbagliare tutto, di mandare gli uomini dritti alla morte....." "gli uomini muoiono in battaglia ma nn è colpa tua, questa è la realtà! Nn ti fare questi problemi, sei un ottimo comandante e un ottimo uomo!-e detto questo si alzò -Io vado a riposare, sarà meglio che tu faccia lo stesso!"e se ne andò nella sua tenda "un attimo! Aiace io avrei pensato una cosa....domani nn scenderemo in battaglia perchè troppi uomini sn feriti e per gli altri c'è bisogno di riposo!" "Va bene Achille, passerò voce e domani mattina troveremo una soluzione per Patroclo!". Nel frattempo le ragazze stavano ascoltando le decisioni di Ettore quando ad un certo punto. "Ehi chi c'è là?!? Ferme, nn pensate di scappare!"disse un uomo alle loro spalle "Elly, adesso cosa facciamo?"chiese Kiary nel panico più totale "Scappa, io li distraggo, tanto nn sappiamo se siano meglio i Troiani o gli Achei, fuggi verso il loro campo io li terrò occupati e domani sera ci incontreremo al muro degli Achei!! Ora vai, corri!" "No Elly, nn possiamo separaci"disse Kiary in lacrime, ma l'amica le strinse forte la mano e le diede un braccialetto "Questo ti farà sapere che siamo vicine!". Così si girò e iniziò a correre tra la folta erbaglia, nessuno la vide perchè era molto buio e in breve raggiunse il muro che divideva i due popoli! Un guardia Achea la vide e la prese trascinandola violentemente all'interno della fortezza costruita dai Greci per difendersi dagli attacchi dei Troiani. "Piano brutto gorilla, nn sono mica una spia armata"replicò la ragazza "e questo chi me lo dice?" "il mio viso angelico, naturalmente"disse sorridendo lei ma l'uomo nn fece una piega e la trascinò nella tenda di Menelao che stava riposando. "Scusi signore, c'è una visita per lei. L'ho trovata che vagava intorno alla fortezza, è tutta sua!". Menelao si stirachiò e lanciò un'occhiata alla fanciulla. "Se nn fossi in battaglia ti chiederei di passare la notte con me ma devo stare in guardia, i troiani saranno pronti ad attaccare e noi siamo sfiniti!" "Ehm.....nono so se faccio bene a dirvelo ma....domani torneranno in città per tre giorni, così da rifornirsi"disse Kiary timidamente "E tu come fai a saperlo?"chiede lui avvicinandosi "Arrivo da lì" "Ma tu non sei troiana, negli accampamenti non ci sono ragazze" "infatti, arrivo da Sparta!" "E cosa ti ha condotta qui?" "è una lunga storia" "e io ho tutto il tempo per ascoltarti" disse Menelao sedendosi sul letto e facendo cenno e lei di seguirlo. "Io arrivo da Sparta, sono fuggita perchè i miei genitori hanno organizzato per me un matrimonio e io non amo l'uomo che mi hanno assegnato, mi piacchia e mi tratta malissimo ma ormai tutto è stato preparato e sono stata obbligata a scappare"disse Elly abbassando lo sguardo, Ettore la guardò e sospirò "Bhè non posso lasciarti andare, quanti anni hai?" "quasi 19" "sai fare qualche cosa? Cucinare? Curare le ferite? Pulire?"chiese lui squadrandola "ho studiato artistico e so progettare molto bene territori etc, a cucinare e a pulire me la cavo ma per quanto riguarda le ferite....-disse lei arrossendo-mi fa un pò senso il sangue" "Non ti preoccupare, resterai con noi fino a domani, poi andremo a Troia e decideremo la tua sorte"disse lui porgendole degli abiti puliti "Non sono il massimo ma almeno sono più puliti dei tuoi. Pàndaro accompagna la ragazza in una tenda vuota e falla cambiare, poi riportala da me così finirà di raccontarmi"disse Ettore guardando la ragazza che si allontanava. "Quindi, arrivi da Sparta, sei fuggita da un matrimonio, hai 19 anni e hai studiato medicina?"chiese Menelao stupito "si, più o meno e così!"disse Kiary "abbiamo un ferito grave e avremmo bisogno di un altro parere medico" "Okey, portami dal ferito e vediamo". Lui l'accompagnò alla tenda di Patroclo e la fece accomodare. Achille si girò di scatto e osservò a lungo la ragazza. "Chi è costei?"chiese "è arrivata circa un'ora fa, poi ti spego tutto ma adesso facciamole vedere la ferita di Patroclo, lei ha studiato medicina!"rispose Menelao "Allora....quì c'è una grave infezione, bisogna applicare un paio di erbe tritate ma conviene dargli del vallium per intontirlo ed estrarre la scaglia che è rimasta nella ferita"disse lei togliendo la maglia al ragazzo. "Ma ci possiamo fidare?"chiese sotto voce Nestore "Abbiamo alternativa?"ribattè Menelao. Achille nn rispose, guardava la ragazza al lavoro senza dire nulla, senza che il suo viso trapelasse alcuna emozione. "Tempo un paio di giorni e ritornerà più in forma di prima!"disse lei lavandosi le mani sporche di sangue "Questa notte dovrai passarla nella mia tenda, ti metterò un paio di coperte a terra perchè fuori la temperatura cala molto!"disse Achille alzandosi e dirigendosi verso l'uscita "scusa perchè nella tua tenda?"chiese Menelao "Perchè la mia tenda è la più grande tra tutte e ha posto per sistemare un'altro letto!"e detto questo se ne andò. Elly si guardava intorno, la tenda di Ettore era molto bella, aveva ornamenti che lei stessa nn aveva mai visto nonostante fosse in una posizione agiata, nell'aria c'era un buon profumo di lavanda che dava al luogo un senso di casa. "Scusa il disordine ma nn ho proprio tempo di riordinare!"disse lui accennando un sorriso "Non c'è problema!"disse lei "Quindi, non hai intenzione di tornare a casa?" "Non lo so, non voglio deludere la mia famiglia ma....non voglio neanche essere triste per il resto della vita! Ho tanti progetti per il futuro e il matrimonio non è tra questi!" "Eh come ti capisco!"disse lui lasciandosi andare su una sedia "ah si?-disse lei storgendo il naso-proprio tu, il re dei troiani hai un problema?" "Anche io sono un essere umano, sono costretto a nascondere le mie emozioni per non turbare gli animi dei miei uomini" "com'è dolce-pensò lei-che fortunata la donna che lo sposerà!" "a che cosa pensi?"chiese lui guardandola negli occhi "oh scusa, stavo pensando a......a nulla a dir la verità!" "Adesso è meglio mettersi a dormire, domani ci metteremo in marcia per tornare a Troia!"disse Ettore alzandosi dalla sedia. Lei sorrise e si sedette a terra. "Non avrai intenzione di dormire a terra?" "mi va bene dormire qui, anzi grazie per avermi fatta restare con voi!" "non scherzare, il mio letto è grande abbastanza per entrambi!". Elly arrossì e cercò di nasconderlo abbassando il viso. "Ti vergogni? Allora sarò io a dormire a terra!"disse Ettore accennando ad alzarsi "No no, allora dormirò con te!"e si mise sotto le coperte con il giovane guerriero. Intanto Kiary stava entrando nella tenda di Achille. "Brrrr! Che freddo che fa fuori!"disse lei indossando un mantello color porpora che le aveva prestato Menelao, Achille la guardò e tornò a lucidare la sua meravigliosa armatura. "Vedo che fremi, c'è qualcosa che vuoi chidermi?"disse lui "Ehm....ci sarebbero molto cose che vorrei domandarti ma tu sei indaffarato e nn vorrei disturbarti troppo!" "è molto che vivo solo quindi parlare con qualcuno non può che farmi bene, chiedi pure io ti ascolto!" "ho molte domande ma non so da dove iniziare, ho sognato molto volte questo momento ma adesso....."sorrise lei "ti metto a disagio?" "un pò, sei una figura importante e il solo fatto di stare con te rende importante anche me!" "facciamo così, ti faccio io qualche domanda, okey?"disse Achille sededosi a terra di fronte alla ragazza "Va bene!" "Allora.....hai detto a Menelao perchè sei venuta qui ma a me non lo hai ancora spiegato" "i miei genitori hanno organizzato per me un matrimonio con un uomo ricco e malvagio, sfrutta i poveri per arricchirsi lui, mi tratta come una schiava e......" "che uomo spregevole! La donna deve essere trattata come una Dea!". Mentre Achille diceva tali parole, Kiary lo guardava adulante. "Ma c'è un altro ragazzo povero e disagiato che ti piace, giusto?" "non proprio, un altro c'è ma non è alla mia portata!"rispose lei alzandosi da terra "lo conosco?"chiese lui curioso ma non ricevette risposta perchè la ragazza era uscita dalla tenda. Lui le andò dietro e la prese per un braccio. "Perchè fai così? Sono stato io a fare qualcosa?" "No, tu non c'entri, è solo colpa mia e di nessun altro. Non sarei dovuta scappare per venire a cercare il nulla qui! Chissà se qualcuno si sarà accorto della mia assenza!"disse lei in lacrime "è difficile non accorgersi dell'assenza di una ragazza bella come te!". Lei lo guardò e gli buttò le braccia al collo, sentiva il suo cuore battere forte in sintonia cn quello di Achille. "Andiamo dentro che qui fa troppo freddo!"disse lui allentando la presa "Okey!". In lontananza un ragazzo osservava la scena. "Bene Achille, un altra volta ti sei preso il merito ma non finisce qui, in battaglia sei tu il più forte ma con le donne no! Sono io il re, il signore di tutti!" "dai Menelao muoviti! Agamennone ci aspetta alla sua tenda!"disse Aiace osservando l'amico che non si schiodava di un centimetro. "Sei diventato sordo? Muoviti o tuo fratello diventerà furioso!"e detto questo si avviarono. Erano da poco passate le tre, la nebbia circondava le tende e i raggi della luna piena riuscivano a malapena a trapassarla. Elly si svegliò di soprassalto, di nuovo lo stesso sogno, lo stesso incubo che da anni la tormentava; era tutta sudata e il cuore le batteva a mille. Ettore era al suo fianco, dormiva tranquillo come un bambino, aveva un'espressione dolce e angelica completamente diversa rispetto a quando scendeva in battaglia; accennò ad alzarsi ma lui le prese la mano e la tirò verso di se farfugliando qualche cosa; lei sorrise e si tolse dolcemente dalla presa. "Che tenero che è quando dorme, come vorrei un uomo così al mio fianco, dolce e coraggioso allo stesso tempo!"pensò e si versò un bicchiere d'acqua, la bevve in un sorso e uscì dalla tenda; del cielo non si vedeva molto a causa della nebbia ma le stelle brillavano e le ricordavano la sua famiglia. "Perchè non riesco a togliermi dalla testa quela scena, la scena della morte di quell'uomo eppure non era stata colpa di papà......non ce la faccio più a tenere dentro tuto ciò! Ho bisogno di parlarne cn qualcuno-pensò-uh già l'appuntamento cn Kiary, quasi me ne dimenticavo!", prese nella tenda un mantello e se lo mise sulle spalle, poi uscì dalla tenda e si diresse a passo spedito verso la sua amica. Un uomo la bloccò per un braccio e la trascinò verso di se. "Ciao bella bambolina, vuoi bere cn me un goccetto di vino?"disse traballante "No grazie sn astemia e anche di fretta!"disse lei cercando di liberarsi dalla presa ma l'uomo non mollava. "Lasciami subito! Sono di fretta!"gridò lei "ah si? Ti accompagno io sul mio ca...cavallo!-disse lui posando a terra la pinta di vino-vieni andiamo nella mia tenda, prendo un paio di cose e andiamo!"ma era ubriaco perso e Elly era in panico totale ma riuscì a dare all'uomo un paio di calci ben assestati. Lui mollò per un attimo la presa ma la ragazza non fece a tempo ad allontanarsi perchè venne nuovamente bloccata alla caviglia dalla mano del suo persecutore. "Vieni....vieni con me.......ti mostrerò le mie ricchezze......uh.....sai chi sembri....sembri....sembri.....ah si Penelope! Oh sei bella come lei, anzi di più! Io farei.....fa...farei una guerra per averti!" "Non devi fare nessuna guerra per averla, devi solo andare a dormire!-disse Ettore prendendo l'uomo per un braccio e buttandolo a terra-vai a dormire e domani vedremo cosa fare di te. Tu vieni cn me, qui fuori fa troppo freddo!"e prese Elly per mano "scusa Kiary ma nn posso proprio venire, a domani amica mia"pensò lei "Cosa ci facevi là fuori?"chiese Ettore guardandola negli occhi "Ehm, non avevo sonno!"rispose lei nella sepranza che lui non insistette "ti ho sentita agitata questa notte, qualcosa ti turba?" "no, un brutto sogno!" "ok, adesso torniarmo a dormire". Ettore si mise a letto e fece spazio alla ragazza che lo guardò arrossendo. "Che carina che è quando arrossisce! E' la mia ragazza ideale ma come faccio cn Andromaca, ormai l'ho illusa e non posso più tirarmi indietro....."pensò lui e sorridendo si mise a dormire. Intanto....... Lo stesso cielo lo stava osservando anche Kiary. "Uahhh! Non riesco proprio a prendere sonno, troppi pensieri, dovrei fare una svendita totale!"pensò sorridendo "Cosa fai qui tutta sola? Una bella ragazza come te dovrebbe essere a letto a riposare!"disse Menelao arrivandole alle spalle "ho troppi pensieri! Sta accadendo tutto così in fretta e non so se sto facendo le scelte giuste. Vorrei un manuale intitolato '1000 consigli per tutte le vostre scelte'"disse lei "se lo trovi comprane uno anche a me!"esclamò lui allacciandosi il mantello "non dirmi che è per te?!? Tu hai tutto quello che qualsiasi uomo sulla terra può desiderare!" "Forse a prima vista posso sembrare ricco e felice ma non è così! Io non ho decisione su nulla e tutto ciò che ho è dono di mio fratello Agamennone! Vorrei una moglie, una famiglia e un pò di pace ma non avrò mai nessuna di queste cose. La battaglia mi tiene lontano da casa e non voglio avere una sposa da lasciare sola sempre, legarla a me quando io non posso stare al suo fianco....mi sembra un'ingiustizia!" "se le donne della Grecia ti sentissero non indulgerebbero a sposarti e rischierebbero la solitudine pur di stare al tuo fianco!"disse Kiary sorridendo "lo credi davvero? Tu diventeresti mia sposa se io te lo chiedessi?"chiese lui speranzoso "Io? Perchè proprio io?"balbettò lei incredula "tu sei speciale, sei l'unica ragazza che mi abbia mai capito. E' per la differenza di età che tu indugi tanto?" "ma no, abbiamo solo 8 anni di differenza....." "allora hai qualcun altro nel tuo cuore? E' Achile, vero?"chiese lui saltando su, ma non ricevette risposta. "Che cos'ha lui che io non ho? Agamennone segue sempre le sue decisioni, le ragazze lo adorano e i guerrieri si farebbero ammazzare pur di accontentarlo!" "Non dire così, tu sei un uomo dolce e sensibile, forse non sei riuscito a far capire quanto vali o forse......." "o forse sn uno stupido, mi sono illuso per anni di essere il migliore e invece non sn altro che un uomo comune, sono solo Menelao, fratello di Agamennone e basta, sono io e nient'altro!"gridò lui guardando il cielo. Achille arrivò avvolto dalla nebbia e prese Kairy per un braccio. "Vieni torniamo nella tenda!"disse "ma Menelao....." "lascialo perdere, ogni tanto ha questi attacchi di pazzia! Non ti preoccupare ci penserà Nestore a lui!"e si diressero verso la tenda. "Cavoli, avrei dovuto incontrare Elly. Ci andrò domani sera!"pensò lei coricandosi a terra "Cosa ci facevi fuori?"chiese Achille sedendosi sul letto "volevo prendere una boccata d'aria!" "mettiti a dormire qui al mio posto, dormirò io a terra"disse lui "no, non se ne parla neanche, io sto benissimo qui!"esclamò Kiary in imbarazzo "allora dormiamo insieme!"concluse lui "ma io scalcio di notte, sn molto agitata" "a me va bene, ho dormito cn i cavalli non credo che tu sia peggio di loro!"e detto questo si mise sotto le coperte aspettando Kiary che sospirò e lo seguì. Lei lo guardò dolcemente e appoggiò il viso sul cuscino fatto di paglia. "Non è il massimo del confort ma almeno non è il pavimento"disse lui coprendo la ragazza cn la coperta "è perfetto così! dormirei fuori al gelo pur di stare al tuo fianco"disse lei a bassa vocepensando che nn la sentise ma lui la sentì però non disse nulla. "Sembra una Dea, anche io provo quello che prova lei ma adesso non è il momento per legarmi a ragazza come lei e poi......forse abbiamo troppi anni di differenza per lei, io 28 e lei 19, mah vedremo!"pensò. Kiary si girò, gli prese la mano e nel sonno disse sottovoce "io non voglio che tu te ne vada, non voglio restare sola, ho paura......strigimi forte e non andartene!". Lui ricambiò la stretta della mano e le diede un bacio sulla fronte, poi si mise anch'esso a dormire. Il giorno dopo...... La pioggia era fitta e non si vedeva oltre al metro di distanza, gli uomini erano rintanati nelle loro tende in attesa di una risposta del re Agamennone che uscì scocciato dalla sua tenda e radunò tutti gli uomini. "Oggi non torneremo nella fortezza piove troppo e i cavalli non sono nelle condizioni più adatte per portarci a casa e a piedi è troppo faticosa, apetteremo la scesa della notte, se anche a quel punto la pioggia non sarà cessata andremo a casa domani. Uh quasi dimenticavo, non torneremo a Itaca perchè dista troppi giorni di viaggio da qui comunque prima di partire per venire a combattere ho ordinato di costruire una piccola fortezza non molto lontana dall'accampamento in modo da poter andare per riposarci, ci saranno in nostri parenti e qualche saggio della città!" "ma signore cosa faremo in questo giorno?!?"chiese uno degli uomini "pulite le armi, curate i cavalli, riposate la mente.....ci sono molte cose che potete fare. Ingegnate l'ingegno e vedrete che questa giornata passerà in fretta!"e detto questo Agamennone tornò nella sua tenda scortato da Nestore. Achille si era appena svegliato ma accanto a se non trovò nessuno, si vestì in fretta e corse a cercarla per l'accampamento; alla fine la trovò. Era seduta affianco a Patroclo e gli stava curando la ferita. "Ti ho cercata per tutto l'accampamento!"disse lui furioso "non volevo svegliarti, in fondo non sono mica scappata!"rispose lei con tutta tranquillità "non è questo il punto, dannazione! Avevo paura di averti persa per sempre, credevo che ti avessero rapita o che te ne fossi andata!"ribattè lui alzando il tono di voce "scusami tanto se mi sono preoccupata di uno dei tuoi uomini. Vado a farmi un giro se avrai bisogno di me chiamami e io verrò!"disse lei con gli occhi lucidi e uscì silenziosa dalla tenda dove cadde il silenzio. Achille si sedette su una sedia e guardò Patroclo che sorrise. "Oh le donne, non ne hai mai capito nulla!" "lo so è solo che lei...lei è così....." "speciale? La guardi in un modo....l'ultima ragazza che hai guardato così è stata Cleite" "Cleite è stata l'unica ragazza a cui mi sia mai legato, le altre sono stati semplici passatempi, nulla di più ma con Kiary sento che è tutto diverso, mi trasmette tranquillità e dolcezza!"disse Achille guardando fuori dalla tenda "sei cotto, amico mio questo è l'amore!"esclamò Patroclo divertito "c'è poco da divertirsi, ho paura di legarmi a lei e perderla da un momento all'altro, la guerra è pericolosa e non voglio che soffra se io rimarrò leso durante uno scontro, oppure se un giorno decidesse di tornare a Sparta, la sua terra natia, come potrò trattenerla? Non voglio perderla!" "quindi preferisci rinunciare a lei? Io ci rifletterei bene prima di prendere una decisione!"disse Patroclo e si girò dall'altra parte "grazie amico mio! Sapevo che parlare con te mi avrebbe schiarito le idee"disse Achille ed uscì a cercare Kiary. La vide sotto la pioggia, tutta bagnata come un pulcino, con gli occhi rossi e i pugni chiusi, le andò vicino, le prese il viso tra le mani e la baciò. Le loro labbra si sfiorarono per un istante, ma lei si allontanò. "Perchè?"chiese lui stupito "ho paura! E se un giorno dovremo separarci?" "Non accadrà!" "ma se dovesse accadere? Non sopportarei il dolore di non averti più al mio fianco!"disse lei in lacrime "preferirei morire domani di dolore, piuttosto che vivere cent'anni senza averci provato"rispose lui. Kiary premette le sue labbra contro quelle di lui, che l'abbraccio e la prese per mano. "Adesso andiamo nella tenda, hai bisogno di cambiarti gli abiti, sei tutta bagnata ed è meglio che me li cambi anch'io!". Elly invece era ancora sotto le coperte, si mosse un poco e sentì che Ettore era ancora affianco a lei. "Buongiorno"disse lui "uh, buingiorno! Come mai siamo ancora qui? Non dovevamo tornare in città?" "si ma piove troppo forte e anche se l'accampamento è vicino alle mura della città per i cavalli è impossibile arrivarci perchè sarebbero troppo carichi di armi e scivolerebbero!"rispose lui alzandosi "wao avete i cavalli? Che bello, io li adoro!"disse lei strofinandosi gli occhi "bene, allora vestiti che andiamo a farci una galoppata, hanno bisogno di muoversi" "ma non hanno problemi con la pioggia?"chiese lei stupita "no, solo se vengono caricati troppo. Dai sbrigati, io intanto li preparo, ti aspetto qua fuori!"e uscì dalla tenda lasciando Elly sola che si cambiò e in breve fu fuori. "Okey, ti do Duncan è il cavallo che monto quando facciamo gli spostamenti invece io montoYvars, lo uso in battaglia!"disse lui soddisfatto. In effetti poteva permettersi tanta soddisfazione, Yvars era un magnifico stallone nero, grande, possente che solo Ettore sapeva tenere a bada vista la mole; aveva la forza di 40 uomini e poteva uccidere un uomo solo dandogli un calcio allo stomaco. "Va bene!"rispose lei e montò in sella, si sistemò e partirono al galoppo. "Dove diavolo vanno con questo tempo?"chiese uno degli uomini "va a conquistare anzi ad illudere un'altra ragazza!"rispose un altro e scoppiarono a ridere. Non si vedeva molto ma i cavalli ormai conoscevano la strada a memoria, la percorreva sempre quando il loro padrone aveva bisogno di stare un pò da solo e di riflettere. Galopparono per un bel pezzo poi Ettore si fermò e indicò alla ragazza una grotta nascosta tra gli alberi. "Uff che pioggia!-disse lei dopo essere entrata nella grotta e smontanto da cavallo- che bel posto qui" "lo so, vengo spesso quando ho bisogno di stare da solo!" "anche io vorrei un posticino tutto per me dove rintanarmi invece a casa non mi è possibile....." "problemi?"chiese lui mentre tentava di accendere un fuoco "si cioè no! Non lo so, fin da quando ero piccola sono stata costretta a mantenere un segreto e questo sta diventando un problema negli ultimi tempi!"rispose lei "centra cn il sogno di qst notte?" "ehm si....." "ti va di parlarne?" "si, forse parlare cn qualcuno estraneo alla faccenda mi potrà aiutare. Allora.....tutto successe quindici anni fa, io avevo circa quattro anni e non ricordo molto di quegli anni ma quel giorno mi spunta in mente cm fosse successo ieri. Io e mio padre stavamo facendo una consegna in calesse, un uomo sbucato da non si sa dove ci finì addosso cn il suo cavallo e fece rovesciare il calesse mandando in frantumi i preziosi vasi che stavamo portando al commerciante. Mio padre scese giù e iniziarono a litigare, all'inizio si dissero un sacco di cose ma poco dopo arrivarono alle mani......e nella colluttazione.....bhè l'uomo finì giù per il fossato e morì. Mio padre raccontò la vicenda in modo diverso dicendo che l'uomo stava per scivolare nel fossato e noi ci siamo fermati per dargli una mano ma arrivati lì lui precipitò e non ci fu più nulla da fare. Io so che non era stata colpa sua ma tenere tutto questo senza dirlo a nessuno è difficile, neanche mia madre lo sa e oltre a Kiary tu sei l'unico a saperlo!"disse lei quasi in lacrime "ah capisco, mi dispiace molto. Se c'è quelche cosa che posso fare chiedi pure. Quindi Kiary è una tua amica molto cara?" "si, io e lei siamo come sorelle e anche lei si trova nella mia stessa situazione, siamo arrivate entrambe qui ma lei è riuscita a scappare quando l'uomo ci ha beccate nel tuo accam.....ops!" "quindi lei è finita da Achille?!?!?"chiese lui saltando su "si ma credo stia bene! Questa sera la incontrerò e vedremo!" "NO! Tu non ci andrai! Se ti scopreisse Achille ti farebbe prigioniera e io non voglio perderti!"disse Ettore "tranquillo starò attenta!-rispose lei e lo abbracciò-me la so cavare!" "va bene, adesso riposiamoci un pò qui e appena la pioggia cesserà torneremo in accampamento!" "ma come mai avete un accampamento se a pochi kilomentri da qui c'è la vostra città?"chiese lei "in questo modo teniamo i Greci il più lontano possibile da Troia e non attaccano direttamente la città!"rispose lui.
  
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