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Autore: Frannie_17    23/03/2014    2 recensioni
Può un unico errore cambiare la propria vita per sempre? Teo ed Erica lo sanno bene. Si conoscono solo di vista a scuola, ma una festa, un po' di alcol, qualche complimento e si ritrovano a tradire i rispettivi partner nella maniera più spregevole. E il prezzo da pagare sarà altrettanto alto e amaro: una vita generata per sbaglio, senza amore, che unirà i loro destini inesorabilmente.
Dal Prologo:
"Ecco, la mia vita finisce qui. In questa macchina, comprata due anni fa dai genitori di Teo. Teo, che in questo momento mi sta scopando come se non ci fosse un domani. Potrei dire qualsiasi cosa a mia discolpa: mi ha sedotto lui, ero mezza ubriaca, è stata l'influenza negativa delle stelle - nonna mi aveva detto che oggi il mio oroscopo portava grandi sventure. Ma la realtà è che sono solo un verme. Vorrei prendermi a pugni, e prendere a pugni Teo e gridargli in faccia il mio disgusto perché non lo amo e sto avendo la mia prima volta con lui nello squallido parcheggio di un supermercato. E invece l'unica cosa che riesco a fare è sospirare con lui, sorridendo."
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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PROLOGO


Ecco, la mia vita finisce qui. In questa macchina, comprata due anni fa dai genitori di Teo. Teo, che in questo momento mi sta scopando come se non ci fosse un domani. Potrei dire qualsiasi cosa a mia discolpa: mi ha sedotto lui, ero mezza ubriaca, è stata l'influenza negativa delle stelle - nonna mi aveva detto che oggi il mio oroscopo portava grandi sventure. Ma la realtà è che sono solo un verme. Vorrei prendermi a pugni, e prendere a pugni Teo e gridargli in faccia il mio disgusto perché non lo amo e sto avendo la mia prima volta con lui nello squallido parcheggio di un supermercato. E invece l'unica cosa che riesco a fare è sospirare con lui, sorridendo. Mi chiedo se si stia sentendo come mi sento io adesso, ma probabilmente no. Anche se pure lui è fidanzato, ha tradito talmente tante volte la sua ragazza che quella poveretta ha più corna di un alce siberiano. Non che mi dispiaccia, però. Stella crede di essere chissà chi, di avere il mondo ai suoi piedi solo perchè è oggettivamente stupenda. All'improvviso squilla un cellulare. Capisco subito che è il mio, perchè Teo non metterebbe mai i Guns 'n' Roses come suoneria. Lui ascolta solo quei rapper da quattro soldi. E infatti eccolo commentare, mentre si solleva dal mio corpo:

-Wow, Erica, questa cosa ha il primato di avermi tolto ogni fantasia erotica dalla testa in meno di una frazione di secondo. Proprio "Don't cry", eh?

Preferisco non rispondergli affatto, non ho voglia neanche di fingermi stupita per il fatto che la conosca, ma mi tiro su aiutandomi con un braccio e afferro il cellulare, il cui schermo illuminato mi ferisce gli occhi, ormai abituati all'oscurità. Guardo il numero. Cazzo. E' Benny. Faccio cenno a Teo di non fiatare e rispondo.

-Ciao amore.-, dico, e sento già il senso di colpa che mi assale come veleno. -Come va? E' scesa la febbre?

-Mh, non tanto.-, dice con la voce roca da raffreddore. -Te? Come va la festa?

Faccio appena in tempo a scorgere un ghigno malefico sul volto di Teo mentre mi penetra con una spinta decisa, costringendomi a soffocare il gemito contro la mano e ad allontanare il telefono dalla mia bocca per qualche istante. Mentre lo riavvicino, sento il mio ragazzo che ripete il mio nome:

-Ci sei? Mi senti?

-Si si, scusa, c'era Maria che mi stava dicendo una cosa.-, dico. Maria è la festeggiata di questa sera.

-Oh, bè, allora non ti disturbo più. Buon divertimento tesoro, ti amo!

Comprensivo come al solito. Riattacco e mi volto furente verso Teo.

-Tu sei solo uno stronzo. E' tutta colpa tua se adesso mi trovo in questa situazione di merda! Ero una persona felice prima di stasera!-, gli grido addosso, cercando di recuperare qualche vestito.

-Calma, calma, signorina. Chi mi stava praticamente pregando di penetrarla più a fondo fino a un attimo fa?-, fa lui con la massima tranquillità, inchiodandomi al sedile e mettendo le braccia ai lati della mia testa. I suoi occhi chiari brillano nella notte un attimo prima che le sue labbra si posino sulle mie. Stupido, inutile essere umano che non sono altro. Lo accolgo di nuovo dentro di me, e dopo qualche possente affondo veniamo entrambi. In un momento di lucidità, mentre lo stringo a me passando le mani tra i suoi capelli, mi chiedo come ho fatto ad arrivare a questo punto. La festa era bella, chiassosa, caotica, con tanta gente, e tanto alcol. Soprattutto alcol. Quanto ne avrò bevuto per accettare l'invito di Teo a fare un giro in macchina con lui? E come siamo passati poi a baciarci, spogliarci e infine farlo? Il preservativo è l'ultima cosa a cui penso, in questo momento. Eppure dovrei.

Mi chiedo cosa inventare con Benny se qualcuno gli dicesse che mi ha vista andare via con Teo. Considerando che Teo, seppur fidanzato, è un grandissimo puttaniere -sono una delle sue puttane adesso?-. "Tesoro, Teo mi ha accompagnata a casa, perchè non avevo un passaggio." "E Linda? Non doveva dartelo lei?" "Bè, Linda stava limonando con un ragazzo che non conoscevo e non volevo disturbare." Mi consola credere che Benny si fidi ciecamente di me. E' il tipo che anche se gli raccontassero che mi hanno vista in questo momento nuda e abbracciata a Teo, con il suo membro ancora dentro di me, direbbe che si stanno inventando tutto e si farebbe due risate. Questo pensiero mi fa sentire ancora più piccola e orribile dalla vergogna.
Ma basta, ci penserò domani. Adesso voglio sentire solo questo senso di felicità e appagamento che mi dà il calore del corpo di Teo, sentire la sua bocca che sussurra al mio orecchio, chissà che dice. Distinguo un: "Eri vergine?", al quale rispondo semplicemente annuendo, prima che il sonno e l'alcol mi facciano cedere. Percepisco la risatina di Teo, mentre mi riveste, visto che mi sento mancare ogni forza.

-Spero di averti lasciato un bel ricordo, allora.-, mormora e c'è quasi un accenno di tenerezza e pentimento nella sua voce. -Adesso dormi, bambolina. Ti porto a casa.

A quel punto tutto intorno a me si fa buio e capisco di essermi addormentata.








Buongiorno ragazzi! :3 Era tanto tempo che questa storia mi gironzolava nella testa, scrivevo troppo miele in quest'ultimo periodo. Avviso tutti che (come penso si sia capito già dal Prologo) non è una storiella rose e fiori, ma ci sono tematiche delicate e piuttosto forti. Grazie in anticipo a coloro che la leggeranno e soprattutto a chi vorrà darmi un suo parere (sia positivo che negativo, eh!) tramite le recensioni! :D
Un bacione enorme :*
Frannie :)
  
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