Gorgosprizzi, Severus, ne sei pieno

~"Potrei avere l'onore di sapere che diamine stai facendo?" chiese Severus Piton, rinomato e temuto capo casa -bastardo- di Serpeverde, osservando con un sopracciglio alzato la donna inginocchiata su uno dei banconi della stanza.
 "Sto cercando i garantonidi. Sai, mio padre ha detto che si riproducono in questo periodo" rispose con tono sognante lei, gattonando ad un altro banco.
 L'uomo emise un verso di scherno, avvicinandosi a lei, simile ad un pipistrello troppo cresciuto per via del volteggiare del suo mantello. "Presumo sarebbe sconcertante il calcolo del tempo che tu e tuo padre avete perso ad inseguire creature inesistenti" dichiarò sarcastico.
 "Solo perché tu non ci credi non vuol dire che non esistano" disse tranquilla la donna, appoggiando la testa a terra per osservare meglio sotto il banco. I biondi capelli sparsi sul pavimento marrone creavano uno strano contrasto, come se volessero evidenziare quanto la donna fosse fuori posto in quella stanza cupa.
 "Lovegood" ordinò seccato. "Credo che nelle tue condizioni non sia l'ideale starsene a giocare a terra. Alzati e cresci"
 Luna sollevò il viso dal pavimento e osservò l'uomo inclinando la testa di lato e aggrottando leggermente le sopracciglia. Seveus constatò con amarezza che sarebbe sembrata più una ragazzina di Hogwarts che una venticinquenne, se non fosse stato per l'ormai evidente rigonfiamento sulla pancia, piccolo particolare indicante che mancavano solo quattro mesi ad un ulteriore cambiamento della sua vita.
 "Perché mi hai chiamato per cognome?" chiese la donna, eliminando la loro lontananza gattonando. Si alzò sulle punte dei piedi per osservargli il volto, con gli occhi un pò sporgenti velati di una vaga preoccupazione. "Forse hai alcuni gorgosprizzi in testa..." osservò pensierosa.
 "Sono certo che all'ambulatorio la signorina Weasley sarà entusiasta di approfondire con te questo argomento.."
 "Si chiama Potter adesso" lo corresse Luna. "Però forse dovrei parlare con Harry, anche lui tempo fa ne aveva un sacco in testa.."
 Severus serrò la mascella. "Mi stai paragonando a Potter?"
 Luna inclinò ancora la testa e gli sfiorò il viso con una mano. "Ne sei proprio pieno"
 L'uomo sbuffò, ma non scacciò la mano della donna, che iniziò a giocchichiare con le punte dei suoi capelli. "Luna, voglio solo avere la garanzia che tu e il bambino non corriate rischi"
 "I gorgosprizzi provocano anche molta preoccupazione eccessiva. Devo dirlo a papà" disse lei candidamente.
 "Non sono eccessivamente preoccupato!" sibilò Severus. "Questo è un laboratorio di pozioni, sostanze errate e germi di manici di legno, altrimenti conosciuti con il nome di studenti particolarmente non dotati, che scivolano a terra giorno dopo giorno, e tu ci gattoni sopra. E vi è anche l'eventualità che una pozione possa essere tossica e..."
 "Non sapevo che rendessero anche le persone così dolci"
 Severus aveva già iniziato a ribattere per proteggere la fama di rinomato e temuto capo casa -bastardo- di Serpeverde, quando Luna lo interruppe con un bacio.
 "Ti amo anch'io"


N.d.A (ovvero, l'angolo della pazza)
Ok..scusatemi, non so proprio cosa mi sia preso. Insomma, inanzitutto è terribilente fluff. Sul serio, mentre la scrivevo mi si stavano cariando i denti. E poi l'ho scritta di getto, appollaiata sopra un albero.
Però..dopotutto gli opposti si attraggono, no? *cerca di comprarsi il pubblico e viene accolta da un lancio continuo di pomodori*
No, eh? In effetti non regge come scusa..Ok, vado a farmi cruciare da zio Voldy.
Ringrazio la mia beta, Blacklestrange4ever, che mi ha convinto a scrivere questa pazzia.
Recensioni sempre gradite, sono come la cioccolata, di conseguenza Remus approverebbe, perciò se volete onorare la sua memoria, bè...
sapete che fare ;)
Baci
Nox