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Autore: SamantaBiersack    23/03/2014    3 recensioni
Un antica promessa, un antica promessa che si ritrova a portare avanti sempre e comunque: proteggere suo fratello, proteggere la sua spina del fianco. Proteggere Sammy!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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Lo giuro…


Lo giuro, lo giuro.

La gola del giovane Winchester bruciava, ardeva come l’antico fuoco dell’inferno. Bruciava, sì, ma non faceva così male all’incontrario riusciva a provare uno strano piacere lì, nel suo stomaco.
Più sentiva quella rabbia salire, più vedeva il suo sangue e più sentiva quel piacere pervaderlo.
Con un colpo strattonò le braccia tenute legate da delle catene, delle catene che ora rappresentavano l’ostacolo più arduo da sopportare, l’ostacolo che lo divideva da lui.
«Ci vedi bene, Winchester?» Le parole del Re degli Inferi gli giunsero forti e chiare alle sue orecchie. «Ho cercato di tenerti il posto migliore, per questo.» Commentò mentre stringeva il coltello dalla parte del manico. Un sorriso e una risatina e poi tutto sarebbe stato perfetto, Crowley questo lo sapeva. La lama dell’arma stanziò proprio sopra alla guancia di Sam Winchester, prendendo a tracciare un lungo tratto che andò a tingersi di un rosso scarlatto. «Dimmi, Dean…cosa si prova?» Domandò il Re sollevando lo sguardo. Gli occhi divertiti, e accesi dall’eccitazione dell’uomo, rimanevano puntati sopra a Dean rilegato in un angolo della stanza.

Lo giuro, lo giuro.

Una lunga risata uscì dalle labbra di Crowley.
«Dean! Dean, non ascoltarlo. Dean!» Le parole di Sam uscivano veloci e affrante dalla sua stessa bocca mentre le sue braccia, senza nemmeno volerlo, presero ad imitare lo stesso rumore di quelle del fratello. Mosse le braccia e le catene tintinnarono con insistenza inducendo così, fortunatamente, a deviare l’attenzione di Dean dal Re degli Inferi alle sue catene. Sam mugolò qualcosa, ben lieto di ciò.
La lama si spostò dalla guancia al collo. Questa volta penetrò con forza la carne del Winchester tanto che questo ultimo, senza nemmeno volerlo, fu costretto a stringersi nelle spalle e a gemere a mezza voce.
«Non ti intromettere, Alce, e fa la cosa che meglio ti riesce: sanguina.» La lama scese ancora, più giù. Dal suo collo si spostò fino al suo petto e li, in quel preciso punto, tagliò sia il tessuto della camicia che la sua stessa carne.
«Dannazione a te, Crowley!» L’urlo di Dean risuonò nella stanza. «Io lo giuro, lo giuro!» Questa volta ringhiò, profondamente irate. Con un ennesimo strattone le catene tintinnarono ancora.
Crowley sbuffò, inclinando la nuca di lato. Prese a giocherellare con il coltello che teneva in mano e le sue labbra si piegarono in un mezzo sorriso. «”Io lo giuro, lo giuro!”» Scimmiottò un po’ il maggiore dei cacciatori. «Attento a quel che giuri, scoiattolo. » Puntò la lama sporca di sangue contro Dean, come se lo stesse minacciando oppure rimproverando. Il sangue, dal canto suo, prese a zampillare sopra al volto stremato di Sam, sopra al suo collo e sopra al suo petto.
Da quanto si trovavano li, in quella stanza?
Dean fece vagare lo sguardo un po’ ovunque, estremamente sconsolato.
Le gambe avevano incominciato a formicolare e le braccia a bruciare ma nonostante questo resisteva, resisteva e stringeva i denti proprio come il suo fratellino.

Io lo giuro, lo giuro!

Serrò i denti nel vedere chiudere gli occhi a Sam, troppo stanco –forse- per poter sopportare ancora tutto quello.
«Sammy, Sammy. Andiamo, sta sveglio!» Disse con un tono di voce affranto il maggiore tra i due. Sì, doveva stare sveglio perché tanto entro poco sarebbero tornati nella loro stanza del motel dove, alla fine, Dean si sarebbe preso cura di lui prima di amarlo con tutte le sue forze. Sì, erano queste le sue intenzioni…o almeno fin quando Sam non tossì qualcosa, sputando fuori altro sangue che andò a macchiarlo maggiormente.
Il petto di Sam era in parte ferito e nudo mentre le sue braccia e le sue gambe martoriate. E non si stupiva nemmeno se sotto al lettino in ferro, sotto a quell’inferno, ci fosse così tanto sangue. Perché era davvero tanto, troppo sangue!
Dean mugolò qualcosa di non molto chiaro e udibile.
La lama del coltello di Crowley scivolò sul suo petto prima di andare a soffermarsi sopra alla base del suo cuore, facendo per affondare la lama.
Dean trattenne il respiro, così come lo stesso Sam.
«Cosa succede, Dean? Sei impallidito.» Commentò con ironia Crowley girando in tondo la lama. «Sei per caso preoccupato?»
« …Io lo giuro, lo giuro! Se tu--» Dean sgranò gli occhi. Non finì nemmeno di parlare, non riuscì nemmeno a portare a termine la frase che l’urlo acuto di Sam e la risata di Crowley andarono a sovrapporsi.
La lama era affondata li, nel suo cuore. Il sangue colò a fiotti lungo il petto del cacciatore e di traverso, colando verso la superficie fredda e liscia del letto.
Dean ringhiò o forse urlò, non seppe dirlo nemmeno lui. Tutto quello che sapeva dire con assoluta certezza era che quando si rese conto di urlare, Sam aveva già smesso da qualche istante così come Crowley.
Le catene iniziarono a produrre anche fin troppo rumore mentre gli occhi di Dean si riempivano di lacrime.
Quello era forse l’inferno?
Sam aveva smesso di muoversi mentre il sangue colava ancora un po’ lungo il suo corpo ma nonostante questo, nonostante questo piccolo particolare, Dean nutriva ancora una sottile speranza, una speranza che andava a consumarsi subito.

Io lo giuro, lo giuro… Io… AH.
Sam.




Dean si svegliò di soprassalto nel letto, avvolto dalle lenzuola e da una coperta leggera.
Aveva sudato quella notte, ne era consapevole, e la prova era sotto di lui, sul materasso.
Una mano andò a scompigliare quei corti capelli che si ostinava a tenere così, corti e dannatamente comodi perché quando si ritrovava ad essere accaldato come in quel momento, nulla, nulla, poteva essere paragonabile ad un brivido lungo la nuca.
Una mano, con tocco gentile, sfiorò il suo braccio nudo, inducendolo a voltarsi lentamente.
«Un incubo?»
Dean scrutò con attenzione il corpo nudo del fratello steso al suo fianco, sospirando quasi di piacere. «Sam…» Allungò le mani e toccò con incertezza il suo petto, salendo lentamente lungo il viso. Non vi era nulla sul suo corpo, nulla. Non una cicatrice, niente! Dean deglutì, serrando le labbra. «Io pensavo…»
Le braccia del fratello lo circondarono senza nemmeno dargli il privilegio di ultimare la frase, semplicemente si strinsero attorno alle sue spalle e poi attorno al suo collo, poggiando le labbra sulla sua spalla in modo da lasciarci un piccolo bacio. «Sto bene.»
Le braccia di Dean si avvilupparono attorno alla vita di Sam, stringendoselo addosso. «Sammy…»
«L’hai giurato, no?» Sam parlò con la bocca sopra alla sua spalla, socchiudendo gli occhi.
«Sì, l’ho giurato.»

  
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