Ti prego, dimmi che hai visto il cielo quando è a metà No? È un vero peccato Perché sotto è giallo, tipo la tristezza di Van Gogh E i graffi nei campi di grano, e pure nei corvi E sopra è il giorno del giudizio, Non proprio l’Apocalisse È più un’apocalisse generica, vaga, sai Come l’occhio del ciclone ha sempre un po’ di congiuntivite Come la Bibbia è diversa dalla vecchia incenerita a Pompei, tutto vento blu Che Giordano Bruno aveva previsto il giorno in cui aveva visto il Mare, ma di temporali preoccupati Premuti su girasoli gonfi per le piogge acide Dell’Estate di Vivaldi, che davvero fa pensare Vivaldi perché? L’estate è così tranquilla Dovresti essere felice te lo dico io Dovresti essere felice E invece Vivaldi ha detto Diventa orfano nei laghi neri Vivaldi ha detto Bruciate i violini, arriveranno le comete E sarà ghiaccio Anche se non se ne accorgono mai Quando la usano per le pubblicità dell’ultima quattrocento cavalli, ma Scommetto che Tu ci hai pensato quella volta Scommetto che i tuoni avevano appena smesso di cantare i Beatles Scommetto che ci hai pensato la volta in cui mi hai detto senza alcuna inflessione Erano anche stonati, She loves you yeah, yeah, yeah, poi erano stati zitti ma pioveva “Tu non credi in nulla.” Sto ancora ridendo, e spero tu l’abbia visto Che il cielo è a metà.