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Autore: BabyLolita    23/03/2014    6 recensioni
Sophie e Kentin sono amici da sempre. Lei però si è accorta di essere innamorata di lui e decide di confessarglielo l'ultimo giorno di scuola. Ma i due, a causa del padre di lui, dovranno separarsi. Sophie vacillerà e non saprà più se dichiararsi o meno, fino a quando non prenderà una decisione definitiva, proprio quando lui sta per sparire davanti ai suoi occhi.
Preso dal capitolo 3:
Così dicendo mi sfila l’elastico dai capelli, che ricadono dolcemente alle mie spalle. Se lo infila al polso e poi mi passa una mano dietro la nuca accarezzandomi dolcemente. Poi mi percorre con la stessa mano tutta la schiena facendomi venire i brividi. Con l’altra mi stringe a lui mentre il suo respiro scalda le mie labbra. Sta per baciarmi ancora. E dio solo sa quanto desidero questo bacio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kentin, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mio corpo si paralizza quando realizzo che ha dannatamente ragione. Sfortunatamente siamo in un luogo deserto e nascosto quindi dubito che qualcuno potrebbe venirmi a salvare. Lo guardo con occhi supplichevoli mentre il suo sguardo si indurisce sempre di più:
-   Ora sposterò la mano, lentamente, e tu dovrai rispondere ad ogni mia domanda. Fa solo una mossa falsa e non risponderò di me –
Faccio cenno di si con la testa mentre sento il terrore assalirmi. La mano del delegato si allontana dalle mie labbra mentre con gli occhi mi sforzo di non piangere dalla disperazione. Il mio corpo poggia sul muro mentre le mani del delegato premono a forza sulle mie spalle per non farmi muovere.
-   Brava bambina ed ora spiegami per quale dannata ragione Castiel ti ha baciata! Tu sei la MIA ragazza e che ti piaccia o meno è così che stanno le cose! –
Che devo fare? Mentire? Dire la verità? Ho davvero una via d’uscita da tutto questo? Cerco di elaborare quella che potrebbe, o per meglio dire, dovrebbe essere la frase che mi salverà da lui. Ma ho davvero una scelta? C’è davvero una frase giusta, o sono tutte quante sbagliate? Lo osservo tentando di scorgere in lui quella parte gentile che non trovo da alcuna parte. Cerco di guadagnare tempo in qualche modo ma la sua presa si fa più stretta:
-   Non ti sento Sophie! Non sento la tua risposta! –
-   Cosa ti aspetti eh Nath? Cos’è che vuoi davvero sentire? La verità, una menzogna o solo le parole che nella tua testa risuonano giuste? Tu guardi le cose solo dal tuo punto di vista! Tu…tu pensi solo a te stesso! A te importa solo dei tuoi sentimenti! Sei solo un’egoista! Non ti interessa quello che provo io, non ti importa se soffro o se sono felice. A te importa solo che io sia di tua proprietà! Io non solo un gioco Nath, non sono qualcuno che puoi manovrare a tuo piacimento! Non capisco nemmeno più per quale motivo io abbia accettato di diventare la tua ragazza…ti credevo una persona buona e gentile…ti vedevo come un punto di luce e si, sono stata attratta da te. Ma da quando è tornato Kentin…hai mostrato il vero lato di te. Non sei altro che un falso, un approfittatore, un mostro che se ne frega degli altri mettendo al primo posto solo ed esclusivamente i propri interessi. Ed io odio le persone come te ed odio me stessa per aver provato qualcosa per te visto quello che sei in realtà! Castiel mi ha solo aiutata a scappare da te…mi ha aiutata ad avere la forza di vederti davvero per quello che sei. Come ti ho già detto non tornerò sui miei passi Nath. Ti prego, non peggiorare la situazione. Pensi davvero che questo tuo comportamento potrebbe risolvere qualcosa? Stai solo volgendo le cose al peggio. Se pensi di essere l’acqua che può estinguere il fuoco dell’odio che brucia dentro di me ti stai sbagliando perché non sei altro che l’ossigeno che lo alimenta. Quindi ora finiscila e lasciami andare. –
Sputo tutto il veleno che ho in corpo cercando di distruggerlo. Sento di aver intrapreso la via sbagliata, ma per lo meno sono stata sincera. Temo di aver sbagliato, anzi, sono quasi certa di averlo fatto. Ora potrebbe accadere il peggio. Peggio che avrei potuto evitare fingendomi distrutta dalla sua perdita, mentendo dicendo che Castiel mi aveva costretta a fare quella scenetta perché geloso di lui. Ma non ci sono riuscita. Io…non sono una gran bugiarda…non so mentire fino a questo punto. Osservo il suo viso diventare ancora più cupo prima di vedere sul suo viso un sorriso soddisfatto:
-   Hai dimenticato un aggettivo a quelli che mi hai affidato…ovvero calcolatore. Tu non hai idea di quanto tempo e fatica ho impiegato per fare tutto questo! Pensi che sia stato un caso eh? Credi davvero che il fatto che Ambra fosse sempre li dove c’era Kentin era solo frutto del destino? No immagino. Sei sempre stata sveglia e schietta ed è questo che mi piace di te. So di certo che avevi intuito che era tutto un piano. Sai, il tuo amato ex è un tipo davvero abitudinario. Mi ha dato la nausea la semplicità con la quale è stato facile monitorare le sue mosse e fare in modo che quella stolta di mia sorella fosse sempre al posto giusto al momento giusto. Mi ha disgustato pensare che a te piacesse un tipo così dannatamente…banale. Mi è bastato qualche trucchetto per fare in modo che la colpa ricadesse su di lui, per fare in modo che Ambra gli fosse sempre intorno e per comportarmi come il protettore, colui che ti avrebbe salvato dal ragazzo infedele. E credi che ora, dopo che tutti i miei piani hanno sortito il loro effetto, ti lasci andare così facilmente? Tu non mi conosci affatto…ed è tempo di rimediare a questo piccolo dettaglio –
Ascolto stordita le parole che escono dalle sue labbra realizzando che quelle che un tempo erano le mie inquietudini in realtà erano la visione di quello che era il suo piano fin dall’inizio.
-   Sei solo uno stronzo! Perché mi hai trascinata in questo inferno?! Che cosa ti ho fatto di male?! –
-   Mi hai lasciato ecco cosa! Io ho combattuto per te fin dall’inizio ma visto che non mollavi la presa e ti ostinavi a stare con quello…ho fatto in modo che lo lasciassi usando i miei metodi. Io ottengo sempre quello che voglio. E tu non sei un’eccezione –
-   E Kentin allora?! E Ambra?! –
-   Chissene frega di loro. Kentin era solo un’intralcio ed Ambra…beh…l’esca che mi serviva. Lei è innamorata di lui, ho semplicemente fatto in modo che lui l’accettasse nella sua vita, infastidendo te e facendo innamorare lui di lei –
-   Quindi lui…è davvero innamorato di lei… -
una stretta al cuore mi fa portare le mani al petto facendo scendere le lacrime dai miei occhi stanchi. Nathaniel stringe ancora di più la presa ma non ci faccio caso. Non mi importa più nulla di quello che potrebbe accadermi. Mi sento già morta dentro ormai.
-   Smettila di parlare di loro – aggiunge poi – smettila di parlare di lui! Tu hai me e non avrai bisogno di nessun altro! È ora che la smetti di comportarti in questo modo! –
La sua mano destra si stacca dalla mia spalla. Potrei fuggire ma non ho voglia di farlo. Dove potrei andare? Chi potrebbe alleviare questo dolore? Chiudo gli occhi attendendo di essere colpita.
Il corpo arriva, secco e brutale, seguito dal rumore sordo di un corpo che cade a terra. Riapro gli occhi cercando di afferrare al volo quello che è appena successo. Nathaniel è a terra e Kentin è davanti a me che respira affannosamente. Osservo le vene sul suo collo pulsare mentre dalla sua fronte colano gocce di sudore. I suoi occhi sono furiosi mentre osservano il delegato. Non ho parole ma, anche se le avessi, di certo non saprei che dire. Nathaniel si rialza a fatica mentre comincia a sbraitare isterico:
-   Che cazzo ci fai tu qui eh?! Non avevi un appuntamento con mia sorella?! –
-   Cambio di programma! Ed ora sparisci prima che mi innervosisca davvero –
Kentin mi prende la mano tirandomi accanto a lui. Lo osservo incredula e poi guardo Nathaniel, evidentemente furibondo. Inizio a tremare e mi sposto dietro la schiena di Kentin nascondendomi. Lui mi lascia fare lasciando la presa ma continuando ad osservare il delegato. Lo sento sputare a terra prima di riprendere a parlare:
-   Dai Kentin, piantiamola di comportarci da gentil uomini. Vogliamo entrambi la stessa cosa no? Io ti odio, tu mi odi, chi ci impedisce di regolare i conti? –
Afferro in fretta il cellulare scrivendo a Castiel implorandolo di raggiungermi e spiegando rapidamente la situazione. Fortunatamente in poco tempo il mio migliore amico ci raggiunge comparendo accanto a Kentin:
-   Posso unirmi alla festa? –
Dice lanciandomi la giacca e facendo scrocchiare le dita:
-   Se non sbaglio…odi anche me giusto? Che ne dici se ne approfitto per divertirmi un po’ anche io? –
Osservo Nathaniel alzare i pugni ed aprendo le mani in segno di resa:
-   Anche se l’idea mi aggrada e non poco mi pare giochiate sporco voi due. Ma non crediate sia finita qui –
Il delegato si allontana sparendo dal nostro campo visivo. Tiro un sospiro di sollievo avvicinandomi a Castiel e ripassandogli la giacca:
-   Che ci fai tu qui? – gli chiede poi Kentin.
-   Secondo te? Qualcuno mi ha mandato un messaggio dicendo che aveva bisogno di una mano –
-   Ce l’avrei fatta benissimo da solo –
-   Non secondo lei – dice indicandomi. Mi volto verso di Kentin che mi guarda di storto.
-   Non è questo il punto…volevo solo evitare che qualcuno si facesse male –
-   Come hai fatto ad arrivare così in fretta? –
-   Abito qui dietro signor curioso –
-   Vedo che corri sempre ad aiutarla…deduco che allora sia vero che voi due--- -
-   Frena, frena, frena. Sentite, voi due mi avete rotto con i vostri problemi. Non nego di tenere a questa qui, ma non in quel senso. E se alludi al bacio, beh, era solo un diversivo. Tutto qui. E poi prima di me c’eri tu a salvarla, cosa parecchio strana visto che sei il ragazzo dell’oca. Ora me ne vado e vedete di chiarire le cose tra voi infondo…se sei qui è per una ragione no? –
Conclude Castiel guardando prima Kentin e poi me facendomi l’occhiolino ed infilandosi la giacca prima di sparire e lasciarmi sola con il mio ex. Sento il mio cuore agitarsi nervosamente mentre le mie gambe iniziano a tremare. Perché sei qui? Perché mi hai difesa? Hai forse sentito quello che ha detto Nath? Se qui per dirmi che anche se le cose stanno così sei davvero innamorato di Ambra e non la lascerai per tornare con me? O è solo un caso che tu sia comparso proprio quando avevo disperatamente bisogno di te? Avrei tante cose da chiedergli ma non ho la forza di farlo. Lui si avvicina a me ed io indietreggio di qualche passo restando bloccata contro il muro. Ancora una volta sono bloccata ma lui non mi impedisce la fuga. E, per quanto desideri ardentemente andarmene per evitare di affrontarlo, i miei piedi sono cementati a terra. Kentin si avvicina fino a che le punte dei suoi piedi sfiorano i miei. Tengo lo sguardo basso subito dopo aver realizzato che, al nostro ultimo incontro, l’ho baciato senza alcun preavviso. Lui non dice nulla e questo non fa che appesantire ancora di più la situazione. Avanti parla, ripeto insistentemente nella mia mente, dimmi quello che pensi e diamoci un taglio per l’ennesima volta.
-   Mi dispiace che tu ti sia spaventata. E mi dispiace che quello stronzo ti abbia trattata così…devi esserti presa parecchio male –
-   Come hai fatto a sapere che ero qui? –
-   Sono passato a casa tua e tua madre mi ha detto che eri andata al supermercato. Hai sempre usato questa strada per raggiungerlo e sapevo che l’avresti presa anche questa volta –
Il mio corpo trema sempre di più e Kentin se ne accorge:
-   Stai bene? –
-   …si, ma immagino tu non sia qui per questo no? Avanti Kentin, dimmi quello che hai da dirmi. Infondo è perché devi comunicami qualcosa che sei qui no? –
Kentin si zittisce e non dice nulla, come se nella sua mente passasse in rassegna le parole giuste da usare, quelle che mi faranno meno male. Lo sento sospirare e chiudo gli occhi rassegnata.
-   Io…non ho nulla da dirti, ma solo una cosa da restituire –
Sorpresa apro gli occhi ed alzo lo sguardo incontrando subito il suo volto attaccato al mio, con gli occhi chiusi e le labbra che serrano le mie. Resto immobile, troppo incredula per realizzare la cosa, troppo felice per farlo allontanare. E quel bacio dura l’equivalente di un battito di ciglia, troppo poco per essere davvero vissuto. Kentin mi guarda ed io non reagisco, restando immobile proprio come lui aveva fatto quando ero stata io a baciarlo improvvisamente. Lo osservo sorridere un’ultima volta prima di allontanarsi. Mi porto le mani sulle labbra dove ancora sento il suo sapore. Improvvisamente le forze mi tornano e gli corro dietro afferrandolo per la manica della camicia. Lui si volta e si sorprende vedendomi furibonda tra le lacrime:
-   Stupido! Non lo rivoglio indietro! –
Dico tirandolo verso di me e baciandolo a mia volta, ridandogli il bacio appena ricevuto. Questa volta le nostre labbra si separano più lentamente e quando il mio sguardo affronta nuovamente il suo anche lui pare arrabbiato e a forza mi sbatte al muro:
-   Ma io non posso accettarlo! –
Dice baciandomi ancora. Ma questa volta è diverso, le nostre labbra si dischiudono ed il bacio diventa intenso non appena le nostre lingue si incontrano. Che lui lo respinga o lo accetti non mi importa…se ad ogni bacio che gli do ne ricevo uno come respinta…allora spero che mi respinga per tutta la vita. Quando ci separiamo lo sguardo di Kentin è triste ed i suoi occhi sono lucidi. Gli avvolgo le braccia al collo:
-    Non mi importa… -
Sussurro e poi lo bacio ancora. Kentin mi stringe a se e questa volta, il bacio sembra durare in eterno.
Un eterno troppo corto però. Le nostre labbra si separano ancora una volta, ma lentamente, come nel tentativo di non perdersi. Ci allontaniamo continuando a fissarci, come se avessimo commesso un errore fatale ma che nessuno di noi rimpiange. A che punto siamo ora? Che cosa siamo io e te? Non ho la forza di pronunciare alcuna parola per paura di perdere il suo sapore non appena dischiudo le labbra.
-   Devo restituirtelo…io sto con Ambra ora… -
-   E restituiscimelo allora…ma sappi che non smetterò mai di fare in modo che tu debba restituirmelo –
Kentin mi osserva e si avvicina a me. Chiudo gli occhi ed aspetto ansiosa le sue labbra. Sento le sue dita intrecciarsi alle mie e le sue labbra avvolgere ancora una volta le mie, ma questa volta in un tiepido bacio a stampo. Quando si allontana lascia una delle mie mani sollevando l’altra. Osservo perplessa le sue mosse fino a quando con l’indice della mano libera inizia a disegnare qualcosa, come delle lettere, sul dorso della mia che sta ancora reggendo. Resto attenta seguendo i movimenti del suo dito che, non appena completa quello che deve scrivere, si allontana lasciandomi senza parole. Lo osservo un ultima volta e non dico nulla. Mi limito a sorridere ma Kentin abbassa lo sguardo, lasciando anche l’altra mano ed allontanandosi, lasciandomi sola a meditare con le sue ultime “parole”.



Commento Dell'Autrice: T.T ho pianto scrivendo questo capitolo! Mentre lo scrivevo ero talmente immersa che ho sentito come se qualcuno mi baciasse davvero (qualcuno mi aiuti sto impazzendo O.o) xD detto questo ho fatto un sacco di scuse mentali a Castiel (infondo il mio amato resta smp lui xD anche se....Kentin comincia a guadagnare punti xD) va beh basta con le cavolate, spero che questo capitolo vi abbia emozionato quanto ha emozionato me e si, come al solito faccio finire in sospeso...nn odiatemi lo faccio solo x mantenere alto il livello di curiosità xD Spero di leggere presto le vostre recensioni e grazie e tutti coloro che seguono ancora la mia storia =D
   
 
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