P.S le parti in corsivo sono prese direttamnte dal libro
— Non mi credi? — replicò Jace. — Bene. Forza. Baciami adesso. Alec lo guardò inorridito.
Per un attimo gli era sembrato di tornare a quando avevano dieci anni, e Jace cercava in tutti i modi di farti più male possibile, quando parlava.
Digrignò i denti, trattenendo a stento il desiderio di colpirlo con un pugno —Già, cosa mi aspettavo? — Al nephlim dai capelli neri non sfuggì la nota malinconica nella voce e lo guardò confuso, una scintilla di rabbia gli passo negli occhi sentendo il seguito —non ne hai il coraggio Alec— il ragazzo rispose con un ringhio basso, prima di avvicinarsi a grandi falcate al letto su cui era seduto il suo parbatai e, afferratolo per il colletto, baciarlo con impeto, mettendo in quel gesto tutta la frustrazione e la rabbia, dovuti al presunto amore per il biondo, che aveva covato in quegli anni.
Jace prese ad accarezzare la schiena del compagno, prendendogli poi i fianchi e spingendolo a sedersi a cavalcioni su di lui. Alec intrecciò le mani ai fili biondi, di un colore troppo caldo per essere in qualche modo legato a Valentine, approfondendo di più il contatto ed esplorando quella bocca tanto a lungo desiderata.
Dopo quelle che sembrarono ore, sorprendentemente, fu Alec a staccarsi, guardandolo con espressione scioccata —avevi ragione... non è stato come...— nemmeno lui riusciva a credere alle sue stesse parole —avevi ragione... — ripetè, come se fosse stata quella la parte scioccante di quello che aveva appreso.
— Esattamente. Nonostante la mia sbalorditiva bellezza, in realtà io non ti
piaccio in quel senso. E se stai sganciando Magnus, non è per colpa mia. È perché hai troppa paura di dire a qualcuno, a chiunque, che lo ami per davvero. L'amore ci rende bugiardi — concluse Jace. — L'ha detto la Regina del Popolo Fatato. Quindi non giudicarmi, se mento sui miei sentimenti. Lo fai anche tu. — Si alzò.
— E adesso, voglio che tu lo faccia di nuovo.
Il volto di Alec, ferito, era di pietra. — In che senso?
— Voglio che tu menta per me —
Quando il suo parbatai fu uscito il biondo si abbandonò finalmente sul letto, passandosi una mano sulle labbra gonfie per i baci. Aveva fatto la cosa giusta, se lo ripeteva da almeno venti minuti, e allora perchè quella dolorosa stretta al cuore non accennava ad andarsene?
____________ANGOLINO MIO_____________
Era stata scritta per invertire i ruoli, in realtà. Doveva esserci un Alec Figo che faceva un uscita di scena in grande stile dalla finestre (non chiedetemi perchè proprio da li!) e un Jace scioccato per il comportamento di Alec e invece, puf! mi sono ritrovata così... Personalmente, non mi dispiace come cosa...
Fatemi sapere che ne pensate!