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Autore: koizumi92    24/03/2014    1 recensioni
Una ragazza che è sempre stata l'amica della protagonista come reagirà se ad un tratto i riflettori saranno tutti puntati proprio su di lei?
Non pensiate che sia un Truman show… è solo la vita movimentata e a volte noiosa di una ragazza strana.
Non è una storia come le altre, è una storia comica, romantica, e un po' strana come la protagonista.
Lei si chiama Marty;
Lui si chiama Andrea.
Come avverrà l'incontro fra i due?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Universitario
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Routine

 

 

Ero in camera, distesa sul letto con il mio immancabile Ipod.

Ero rilassata e attenta ad ascoltare ogni singola nota di “ !viva la gloria!” dei Green Day. Mi rilassava sentire quel punk tanto trasgressivo quanto dolce, beh... non la pensava in questi termini la mia compagna di stanza.

“Marty! Ti prego cambia, la stai ascoltando da ore!”mi disse concitata Zanny, ( la storia sul soprannome arriverà... non preoccupatevi) la mia compagna di stanza e amica.

“Zanny, daiii! Devo capire l'accordo del secondo pezzo...” le risposi a mo' di supplica.

“ no, smettila,non riesco a sopportare altri 4 minuti di quella canzone” disse grugnendo.

Restia spensi l'Ipod. La guardai male,ma la mia occhiataccia passò inosservata. Scesi dal letto quando sentìì bussare alla porta.

“Parola d'ordine” dissi con voce altisonante.

Zanny mi lanciò un'occhiata divertita.

“Dai marty sono io!” disse Drocell( la storia sul suo soprannome arriverà con quella di Zanny)

“parola d'ordine!” ripetei io sadica.

“ma dai! E se passa una pinguina? Cosa penserà?...”disse sottovoce quasi implorando.

Io rimasi in silenzio.

“ e va bene! Ma me la paghi! Tu e le tue stupide idee!”poi sospirò e disse “ Gattosessuale!”

“cosa sei?” le risposi ridendo.

“Marty dai! L'ho detto!... Gattosessuale” rispose Drocell iniziando a ridere sommensamente.

Le aprìì la porta e iniziammo a ridere come due ossesse.

“ragazze...voi non state bene, lo sapete vero?” disse Zanny con un sopracciglio alzato per poi ridere insieme a noi.

Sì, è vero non stiamo bene, siamo delle pazzoidi. Ma dopotutto se non ci fosse un po' di pazzia nella nostra vita cosa ci rimarrebbe? La routine...la solita e vecchia routine...che grande noia ma anche che grande consolatrice,niente di inaspettato, ma sempre l'atteso.

Ebbene scusate l'assenza di presentazioni,io mi chiamo Marty, vivo in collegio con le suore... sì ragazze,sì,avete capito bene... fatemi pure le condoglianze. Ho 20 anni appena compiuti e studio lingue orientali.

Dove vivo? Ma a Venezia! la città magica, la città dalle strette calli, la città che molti reputano “la più romantica al mondo”... ma fatemi il piacere! È una città come tutte le altre la cui particolarità si può ricercare nello stantio olezzo proveniente dai canali e nelle pantegane che nuotano indisturbate con l'arrivo dell'acqua alta ( si l'immagine non è delle più piacevoli) .Sì sono un po' anticonformista come avrete capito. Sono un po' pazza e tendo ad avere idee un po' pazze, in quanto pazza. Ho usato troppe volte la parola pazza, spero dunque abbiate capito il concetto. Comunque,ritornando a noi, era Novembre e l'università era ricominciata già da due mesi. Ormai vivevo qui in collegio da un anno e mi ero abbastanza abituata sebbene alcune pinguine ,per non dire tutte, soffrissero di bipolarismo per non dire attacchi di schizofrenia.

Era quasi ora di cena e Drocell era venuta a chiamarci per andare nel nostro tavolone assieme.

Zanny e Drocell studiano anche loro lingue orientali e infatti ci siamo subito trovate.

“Marty, secondo te oggi il cibo sarà mangiabile?” mi riportò alla realtà Zanny

“mmm... qualcosa, forse il profumo,mi dice che andremo in squaraus subito dopo la torta-mattone” dissi ghignando.

“tu e la tua passione per il tema scatologico...ma ti accetto lo stesso Marty non preoccuparti!” disse dandomi una pacca sulla spalla Drocell.

“Hey ragazze! Sto tenendo i posti!” ci urlò Lara.

“uh! Grazie mille! Io mi metto in una postazione strategica, vicino al bagno” dissi facendo l'occhiolino alle mie amiche.

“ la solita” fecero all'unisono.

Iniziammo a sederci quando Drocell mi sussurrò all'orecchio : “ dopo usciamo? C'è una festa in campo... ci saranno ubriaconi ma vale la pena vedere che si fa no?”

“sì... però devo essere un tantino brilla per attaccare bottone te lo dico subito”dissi pensierosa.

A 20 anni non ero mai stata fidanzata ne tanto meno innamorata di qualcuno.

Ho sempre avuto tante cose da fare, alle medie e superiori facevo nuoto agonistico e quindi uscire con ragazzi o avere “ inciuci” mi era un po' difficile. In più ero timida, non sarei mai riuscita a chiedere a qualcuno di uscire. Quindi ne conveniva che sì, non avevo ancora baciato nessuno e no,non l'avevo ancora fatto. La cosa mi turbava, e ogni volta che qualche mia amica mi chiedeva consiglio sul fidanzato o si cadeva sull'argomento ragazzi io mi sentivo agitata, sentivo di essere quella strana, quella che era rimasta indietro. Poi però rinsavivo e mi dicevo che dopo la laurea potevo permettermi di uscire con ragazzi, non ora.

Lara mi stava osservando. Io le sorrisi. Lei mi capiva, era davvero una buona amica.

“ ragazze che ne dite se dopo andiamo al Karaoke?” dissi alle altre .

“marty, lo sai che non hanno canzoni nelle tue corde da soprano-contralto vero?” mi prese in giro Sara.

“ si lo so... dovrò fare la regina della notte un altra volta... che peccato...” dissi fingendomi addolorata. Avevamo tutte infatti la passione per le opere liriche.

Scoppiarono tutte a ridere. Sì con la voce riuscivo a fare un vocione da soprano e più di una volta le altre erano rimaste scioccate dalle mie capacità canore.

Finimmo di cenare e tra una risata e l'altra ci ritrovammo nell'atrio vestite di tutto punto.

“oddio marty! Tu con i tacchi? Stai benissimo!” mi disse Niky.

“si... mia mamma mi ha obbligato, mi continua a dire che sono una donna e mi devo vestire come tale... che palle, io voglio jeans,converse e felpa..”

“ma smettila dai,non lo sai che chi bella vuole apparire un poco deve soffrire?” mi canzonò Benedetta.

“si... ma io preferisco la comodità... cavolo Lara i tuoi jeans sì che mi ispirano comodità!”

“...sì, infatti sono stracomodi!” disse sorridendomi Lara.

Ci incamminammo verso il karaoke, e quando arrivammo,trovammo subito un tavolo.

“che ordini?” mi chiese Zanny.

“mmm un drink, tipo questo, mi ispira!” dissi io basandomi sul colore del drink.

alzai lo sguardo e vidi le altre guardarmi come fossi un UFO.

“ che c'è?” dissi preoccupata.

“guarda che quello stende eh!” rispose Drocell con un ghigno.

“e allora vada per quello” dissi subito ordinandolo.

E così la routine si trasformò nell'inaspettato.

  
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