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Autore: ChiaraLilianWinter    24/03/2014    0 recensioni
SPOILER RETRACE 92
Ti amo. Ti amo non come si ama una sorella minore, non come si ama una figlia, ma ti amo di un amore così forte e proibito che mi fa paura, ed è per questo che non riesco a dirtelo.
[BreakxSharon]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Reim Lunettes, Sharon Ransworth, Xerxes Break
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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<< Io... Non voglio morire. >>

E invece era accaduto. E aveva fatto più male del previsto. Sharon e Reim lo sapevano, che sarebbe successo. Che un giorno lui se ne sarebbe andato. Che li avrebbe lasciati soli, che avrebbe ridotto i loro cuori in un cumulo di frammenti. Pensavano di essere pronti - si erano sbagliati. Non ci si poteva preparare alla morte. Si poteva provare - lo facevano e lo fanno tutti, anche inconsapevolmente - ma alla fine questa sopraggiungeva, e faceva a pezzi ogni aspettativa. L'unica cosa che si poteva desiderare riguardo la morte era quella di vederla arrivare il più tardi possibile. Era quello che loro, tutti e tre, avevano fatto.
Quando Sharon era stata avvelenata da Vincent.
Quando Reim era stato attaccato dal chain di Lily.
Ogni singolo giorno della sua vita. Quelle erano forse le parole che Xerxes Break ripeteva con più frequenza, una terribile e maledetta litania.
'Non oggi, ti prego, non oggi. Ho tante cose da fare. Non oggi. Ti prometto che la prossima volta mi consegnerò a te. Ma non oggi...'
Ma non si poteva scampare per sempre alla 'prossima volta'. Perchè questa arrivava prima o poi, e non c'era nessuna preghiera che potesse allontanarla.

<< Allora, lui é stato capace di parlare così facilmente di un futuro luminoso... Che non ho potuto fare a meno di essere felice. Sì, ero felice, tantissimo. Perché abbiamo parlato di un giorno dove tutti e cinque saremmo stati insieme. Era una promessa, in un certo senso. Ci stavamo dicendo 'Ecco, noi dobbiamo essere insieme, quindi fate in modo che nessuno muoia.' Però...->>

<< Break...! Ti prego, resisti! >>
Erano quelle le parole che Sharon stava urlando, stringendo convulsamente la mano già fredda del cavaliere. Sulle guancie della ragazza scorrevano copiose le lacrime, che si infrangevano a terra una dopo l'altra, sul pavimento gelido.

<< Ti prego, non importa quanto dolore li aspetti... fa che la fine delle loro storie... Sia come quel giorno di sole... Pieno di una luce gentile. >>

Poi, successe. Sharon sentì la mano di Break allentare la stretta, scivolare via, fino a posarsi inerme sul pavimento. Il respiro debole dell'amico scomparve completamente dopo un ultimo sospiro, la testa si abbandonò sulle loro spalle, mentre Xerxes Break moriva. E allora Sharon aveva spalancato gli occhi, boccheggiato, e aveva urlato.
Erano urla acute e strazianti, che riempivano quell'enorme sala, grida di dolore terrificanti. Reim invece non aveva urlato, non ci era riuscito. Il suo sguardo aveva vagato nel vuoto, perso. Era morto? Lui? Come poteva essere? Perchè era morto? Perchè... In quel modo...
<< Voglio... Stare ancora qui... >>
Reim si era piegato su sè stesso, affondando il viso nella spalla di Break, sussultando, tremando, preda di un dolore accecante. Sentiva le lacrime pungere, ma ugualmente non riusciva a piangere. Come poteva piangere, lui? C'era Sharon lì vicino, doveva sostenerla, senza permettersi di disperarsi. Per questo poco dopo si raddrizzò, posando lentamente il corpo di Break a terra. Sharon era ancora lì, attaccata a quella camicia violetta in parte ricoperta di sangue, il volto affondato nell'incavo tra la spalla e il collo. Reim la cinse da dietro, stringendosi a lei, tentando di attenuare, almeno in parte, i fremiti che la percorrevano violentemente.

Il primo a collassare fu Gilbert. Mentre lui, Oz, Alice e Ada stavano correndo nell'oscurità, Gil si era fermato ed era caduto a terra, in ginocchio, preda di un pianto che non riusciva a frenare. Oz l'aveva guardato, e semplicemente si era inginocchiato accanto a lui e l'aveva stretto, soffocando i gemiti sulla sua spalla. Dopo un secondo Alice aveva sussultato a quella scena - aveva capito - e aveva sentito le guancie bagnarsi. Si era messa lì vicino a loro, e Gil aveva allungato il braccio destro e l'aveva stretta. Non parlavano, non facevano rumore, piangevano e basta, mentre un terribile dolore si propagava nel loro petto. Alice fu la prima che riuscì a parlare, piano.
<< Non è giusto.. Che lui... >>
<< Alice.. >>
Oz l'aveva pregata con la voce, ma la ragazza aveva continuato.
<< Non é giusto che lui... Che lui sia morto adesso... Perchè... Non ci siamo nemmeno salutati come si deve..! Ci si saluta, quando ci si deve separare, non é così? Non é da maleducati andarsene e basta?! >>
<< Alice.. >>
Oz aveva tentato di dirle qualcosa, ma la voce gli si era rotta e aveva abbandonato quel proposito.
<< Avevo.. Così tante cose da dirgli... Per esempio, la sciarpa.. Quella che mi ha dato dal Gatto Cheshire, è.. É bella, e calda, e ce l'ho ancora. Ma lui non lo sa. Perchè? Avrebbe dovuto saperlo...! >>
Gil aveva sussultato e si era coperto la bocca con una mano, mentre riattirava a sé Alice e la stringeva più forte di prima.

Sharon lo sapeva, lo sapeva che Break aveva tante cose da dire, lo sapeva che lui era a conoscenza del fatto che non sarebbe sopravvissuto quella volta, lo sapeva che, però, non se ne sarebbe andato senza prima dire loro tutto ciò che voleva. Era per quel motivo che, quando era entrata nella stanza di Break - erano dovuti passare dei mesi prima che riuscissero a trovare la forza di rimettere piede lì, a Pandora, o quel che ne rimaneva - e aveva trovato una lettera sul letto, non si era sorpresa. L'aveva aperta lentamente, accarezzando la carta, sperando di riconoscere in quelle lettere e in quelle parole qualcosa di suo. Ma quella non era la calligrafia di Break, ovviamente. Lui era diventato cieco, non avrebbe mai potuto scrivere. Probabilmente era andato da qualcuno e lo aveva pregato di farlo al posto suo. Si chiese chi fosse, e sorrise al pensiero di un Break completamente impacciato e imbarazzato mentre dettava. Aspettò un pò, prima di iniziare a leggere.
'Cara signorina...
Ehm.. In realtà non so se sarai tu a leggere questa lettera, ma nel dubbio... Credo vada bene. Ho approfittato del momento di pausa che c'è stato qui a Lutdwige, prima di andare a Sabriè, per rapire tua nonna e farmi scrivere questa lettera. Sono molto imbarazzato, spero che almeno tutta questa vergogna serva a qualcosa. Signorina.. In realtà, spero che tu non legga mai questa lettera, perchè se è così, significa che me ne sono andato. E io... Io, non voglio morire. È strano, non è così? Ho passato tutti questi anni ad aspettare la morte, e adesso che forse... Che potrei davvero morire, ne ho una paura così terribile che.. Che non so, preferirei venire meno ai miei doveri da cavaliere e tuo servitore, prendere te e gli altri e portarvi via da qui, senza dover affrontare nessuna battaglia, senza dover provare il terrore di perdervi. Ma non è possibile, perchè... Non me lo perdonerei mai.
Sharon, non potrei mai fare una cosa simile. Io.. Non potrei mai deluderti, non potrei mai distruggere il mondo che ami, perchè.. È il mondo che amo io. Amo questo mondo, amo le persone che ci vivono, amo te. Sì, è strano dirlo davanti a tua nonna - anche se già lo sapeva, è incredibile - ma.. Ti amo. Ti amo non come si ama una sorella minore, non come si ama una figlia, ma ti amo di un amore così forte e proibito che mi fa paura, ed è per questo che non riesco a dirtelo.
E voglio bene a Reim, davvero. Non è vero che gli voglio bene solo per tutto il lavoro che fa al posto mio. Gli voglio bene perchè c'è sempre, perchè si lamenta in continuazione, perchè è fin troppo umile, per come è.< br> Voglio bene a Gil, che ho torturato per dieci anni; voglio bene a Oz, quel ragazzino irritante e spaventoso; voglio bene ad Alice.
Non so se avrò mai occasione di dirvelo di persona, quindi.. Ecco qua. Credo anche di poter chiudere, adesso. Spero davvero... Di potervi confessare tutto ciò direttamente... Chissà.
Tuo, sempre.
Xerxes Break.'





Angolo Autrice
Sono triste. Tanto triste. Ecco perchè ho dato a questa storia il genere 'Triste'(?) - in realtà non sapevo che genere mettere, quindi ho messo quello un pó a cavolo. E... La retrace 92 mi ha distrutta. Davvero. E dire che ormai sono passati un pò di giorni... È triste - appunto - pensare che il proprio personaggio preferito non ci sarà più nella storia, non lo rivedremo più. Certo... È anche vero che magari non è così, magari.. MochiJun potrebbe non essere stata così crudele, ma lo trovo davvero improbabile. Perchè, nonostante tutto, la sua è stata una bella morte, tra le braccia di chi amava. In questa fanfiction ho provato a scrivere quelle misteriose 'parole non dette' di Break.. Sono davvero curiosa.. Che parole saranno? Lo sapremo mai? A questo punto dobbbiamo aspettare... Beh, che altro dire. Faccio il compleanno il 27 Marzo (compirò 15 anni come Ooooooz!!! *saltella felice*) e MochiJun ha fatto fuori i miei personaggi preferiti - Break e Elliot - nelle retrace di Marzo. Grazie mille Jun -.-
  
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