All'inizio di DBGT scopriamo che Pan spesso esce con ragazzi che si spaventano della sua forza. E se questo la facesse sentire inadatta? Cosa prova in realtà questo personaggio spesso poco approfondito?
Scritta sentendo Hello degli Evanescence. Non è una song-fic.
Remake di Hello.
Dedicata a Pan_Tere94. Ringrazio: Ka93; Reghina; Airguitar e Nicoranus83 che l'avevano recensita.
Non sono rotta
I lunghi capelli neri di
Pan ondeggiavano dietro le sue
spalle, le punte della stoffa arancione della bandana tremava e la
catena al suo
fianco oscillava tintinnando. La Son socchiuse gli occhi, il vento
gelido le
colpiva il viso facendola rabbrividire.
“E’
… è vero … che hai sconfitto una banda
di criminali a
calci? Me lo ha detto Mirko” domandò il ragazzo
accanto a lei. Pan sorrise, le
gote le si arrossarono e osservò le iridi azzurre del
giovane.
“Certo che no,
Michael. Lo sai che nella nostra classe
esagerano. Semplicemente non aveva i soldi per il cinema e si
è inventato una
scusa per lasciarmi in mezzo alla strada” rispose Pan. Il
giovinetto si grattò
il mento e annuì, un rivolo di sudore gli scese lungo la
guancia.
“Sei molto
carina, sai? E’ assurdo che s’inventino storie
tanto assurde sul tuo conto” borbottò. Pan strinse
le braccia sotto il seno
prosperoso, la maglietta rossa le lasciava scoperta una porzione di
addome all’altezza
dell’ombelico.
-Il mio compito
è di entrare nella società, come dice sempre
mia nonna. Non di essere una teppista … eppure vorrei
ricoprirmi d’oro come
faceva mio nonno- pensò.
“Sei molto
gentile a dire questo. Che ne dici, andiamo alla
gelateria di mio nonno Satan?” domandò. Michael
abbassò lo sguardo e osservò la
stoffa strappata dei jeans della ragazzina. Alzò la testa e
osservò i raggi di
luce biancastra che filtravano tra le nuvole grigio-nere.
“Per me va bene,
basta che poi non scopro che mi hai
mentito. Non mi piacciono le violente” si lamentò.
Pan accentuò il sorriso,
sentì gli occhi pizzicare e delle fitte al petto.
-Mi giudicate soltanto
come se fossi una pazza! Non sono
rotta, non voglio essere riparata, voglio svegliarmi e poter essere
libera di
essere una saiyan!- gridò mentalmente. Un paio di gocce di
pioggia le scesero
lungo le guance pallide.
“Certo, sta
tranquillo” lo rassicurò gentilmente.