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Autore: Aven90    25/03/2014    2 recensioni
Durante la battaglia delle acque nere, Cersei e Sansa si ritrovano a parlare di perdite.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi:Sansa, Cersei.
Prompt: il dolore ha una comune origine: la privazione della libertà.

La Battaglia delle Acque Nere imperversava, al di fuori delle mura di Approdo del Re.

In via precauzionale, tutti le componenti della corte di sesso femminile si erano radunate tutte nella stessa sala.

Ansia, apprensione, angoscia: erano queste le sensazioni che la sala ospitava, e due dame in particolare lo erano più di tutte, tuttavia in maniera del tutto differente.

La regina reggente Cersei Lannister sembrava il ritratto della freddezza e trattava le altre con la stessa supponenza e superiorità di sempre; anche se dentro di sé stava meditando se fuggire di nascosto per riportare indietro il suo amato Joffrey, lungi dal campo di battaglia.

L’altra era Sansa, figlia di Eddard della casa Stark. Ella era cinerea, e muta assisteva alla crisi del suo mondo. Non soltanto della capitale, che fiera ancora resisteva sotto i colpi di Stannis Baratheon, ma anche e soprattutto al mondo delle sue convinzioni.

E se fosse morta? Questo stava pensando. Non avrebbe più rivisto coloro che amava, non ne avrebbe più avuto la possibilità.

Per quel motivo decise di confidarsi con Cersei.

“Mi domando, Maestà” esordì “il motivo di tutto questo dolore. Perché l’essere umano deve sottostare a queste logiche? Non dovrebbe forse essere felice?”

La bionda regina non rispose subito. Bevve un lungo sorso di vino dalla sua coppa prima di osservare “Mia cara Sansa, il dolore ha una comune origine: la privazione della libertà. Pensaci, a Winterfell eri libera di fare come volevi, anche se provavi dolore poiché allo stesso tempo non eri libera di realizzare il tuo sogno, ovvero di venire a vivere qui, in questo covo di vipere. Adesso sei addolorata perché ti hanno privato della libertà di dire la tua, infatti vorresti scappare -te lo leggo negli occhi- ma non te lo permetterò, mai”

“Vi sbagliate, mia signora” ribatté Sansa, atona “il mio solo desiderio è sposare Joffrey, una volta che uscirà vincitore da questo assedio”

“Certo, come no” ridacchiò Cersei. Ma entrambe sapevano che non era così: non c’era dolore più grande, ne erano convinte, della privazione della libertà.

   
 
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